vedrò di aggiungere qualche altra riga, anch'io ci devo prendere la mano...
ecco... (anche se premo ancora troppo nei tratti non discendenti)
vedrò di aggiungere qualche altra riga, anch'io ci devo prendere la mano...
Grazie per questa prova sul campo molto realistica che mi ha confermato le prime impressioni avute a Napoli.
Allora ricordavo male. Grazie!sansenri ha scritto: ↑domenica 5 ottobre 2025, 22:45 A me risulta che questa è la H
la H maiuscola in corsivo.png
e questa è la K
la K maiuscola in corsivo.jpg
come ho detto però, vi sono probabilmente altre possibilità
quelle indicate sono però quelle che mi sono state insegnate (e non sono errate, in quanto citate in un alfabetiere scolastico)
qui c'è un altro alfabetiere dove la K maiuscola si fa allo stesso modo
https://www.genitorialmente.it/wp-conte ... lmente.pdf
Riguardo lo snap back, ti confronti con cosa?Tisbacker ha scritto: ↑lunedì 6 ottobre 2025, 6:44Grazie per questa prova sul campo molto realistica che mi ha confermato le prime impressioni avute a Napoli.
Il pennino per quanto mi riguarda va annoverato tra i migliori flessibili moderni assieme a Magna e Pilot, e solo ad alcuni vintage (i flessibili vintage ef giocano ancora un altro sport).
Il tratto di partenza scrivendo “normalmente” e io ho la mano leggerissima può ingannare e far pensare al miracolo, ma una volta premuto sì allarga, ma lo SnapBack non è così “wow!” e il ritorno al tratto ef di fatto avviene in ritardo.
Un plauso comunque va fatto a Leonardo e chi continua la ricerca verso la perfezione di certi pennini che furono.
Accostare il Flex di Leonardo al pennino Magna Carta è blasfemo! Ho provato il Magna Carta al penshow di Milano lo scorso febbraio. A parte i rebbi non allineati guardati col lentino gentilmente fornito dal venditore, credo che, quando ho rimesso il tappo alla penna e ringraziato, i rebbi dovessero ancora tornare indietro
alcuni la K maiuscola la fanno così (1) e altri (come me) così (3) è però abbastanza evidente (2) che la barretta che distingue le due forme è un segno di legatura (per cui a volte c'è altre no)MatteoQ ha scritto: ↑lunedì 6 ottobre 2025, 6:46Allora ricordavo male. Grazie!sansenri ha scritto: ↑domenica 5 ottobre 2025, 22:45 A me risulta che questa è la H
la H maiuscola in corsivo.png
e questa è la K
la K maiuscola in corsivo.jpg
come ho detto però, vi sono probabilmente altre possibilità
quelle indicate sono però quelle che mi sono state insegnate (e non sono errate, in quanto citate in un alfabetiere scolastico)
qui c'è un altro alfabetiere dove la K maiuscola si fa allo stesso modo
https://www.genitorialmente.it/wp-conte ... lmente.pdf
Farò un passaggio sul librone dei quaderni della prima elementare appena passo da casa di mia madre.
Secondo me hai colto nel segnosansenri ha scritto: ↑lunedì 6 ottobre 2025, 17:45 Da pochissimo possiedo anche la Pilot 743 FA. A confronto della Leonardo, l'FA è molto più rigido. Io di natura sono uno che preme molto poco, di conseguenza (salvo rodaggio che non ho ancora potuto fare) la FA mi risulta di uso parecchio più faticoso. Sono costretto a forzare il movimento per ottenere un minimo di variazione di tratto, e mi si stanca la mano. Anche in questo caso, comprendo chi dica che lo snap back sia più rapido, ma mi pare che sia perché all'origine il pennino è parecchio più rigido. A confronto, allo stato attuale, la flessibilità mi pare simile a quella di un pennino Pelikan 14k su una 100N che possiedo (ossia demi-flex).
Come dico, ce l'ho da troppo poco e forse ha bisogno di "smollarsi", quello di Leonardo però no, è bello flessibile da subito!![]()
concordo anche sul fatto dell'inchiostro, inizialmente ho caricato la penna con l' 'o bblù del CSN (bel blu ma molto fluido) e la penna allagava la parti più larghe del tratto, poi sono passato a un più tranquillo Presidential di Diamine, e l'equilibrio è molto migliorato, senza necessariamente passare a più secchi 4001 blue-black o R&K Salix.Automedonte ha scritto: ↑lunedì 6 ottobre 2025, 22:19Secondo me hai colto nel segnosansenri ha scritto: ↑lunedì 6 ottobre 2025, 17:45 Da pochissimo possiedo anche la Pilot 743 FA. A confronto della Leonardo, l'FA è molto più rigido. Io di natura sono uno che preme molto poco, di conseguenza (salvo rodaggio che non ho ancora potuto fare) la FA mi risulta di uso parecchio più faticoso. Sono costretto a forzare il movimento per ottenere un minimo di variazione di tratto, e mi si stanca la mano. Anche in questo caso, comprendo chi dica che lo snap back sia più rapido, ma mi pare che sia perché all'origine il pennino è parecchio più rigido. A confronto, allo stato attuale, la flessibilità mi pare simile a quella di un pennino Pelikan 14k su una 100N che possiedo (ossia demi-flex).
Come dico, ce l'ho da troppo poco e forse ha bisogno di "smollarsi", quello di Leonardo però no, è bello flessibile da subito!![]()
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Io uso con gusto il pennino della 912 FA che è molto meno flessibile della Leonardo e di conseguenza diventa più facile da usare perché ritorna prima al suo posto, come la MB Cally. Il Leonardo è talmente flessibile che ci vuole mano leggerissima ed inchiostro poco fluido, non è un pennino per tutti. In compensa ha una morbidezza unica nel panorama moderno, ho sensazioni simili al Waterman della 52.
Attualmente ho caricato un Leonardo Blu che è molto fluido, mi riservo un giudizio definitivo con un inchiostro più asciutto.
Fermo restando che se vuoi solo scrivere va benissimo anche l’inchiostro fluido, al contrario di certi vintage che se non li usi per calligrafia grattano. Forse a causa dell’usura negli anni.
sansenri ha scritto: ↑lunedì 6 ottobre 2025, 15:17Riguardo lo snap back, ti confronti con cosa?Tisbacker ha scritto: ↑lunedì 6 ottobre 2025, 6:44
Grazie per questa prova sul campo molto realistica che mi ha confermato le prime impressioni avute a Napoli.
Il pennino per quanto mi riguarda va annoverato tra i migliori flessibili moderni assieme a Magna e Pilot, e solo ad alcuni vintage (i flessibili vintage ef giocano ancora un altro sport).
Il tratto di partenza scrivendo “normalmente” e io ho la mano leggerissima può ingannare e far pensare al miracolo, ma una volta premuto sì allarga, ma lo SnapBack non è così “wow!” e il ritorno al tratto ef di fatto avviene in ritardo.
Un plauso comunque va fatto a Leonardo e chi continua la ricerca verso la perfezione di certi pennini che furono.
L'impressione che ho io è che lo snap back c'è, è completo, e non è diverso da alcuni altri pennini flessibili vintage in oro (anche se non ne possiedo molti da confrontare), certo, se ti confronti con l'acciaio... ma in quel caso in genere lo snap back è più veloce, ma perché il pennino è più rigido e devi premere di più per flettere, poi, chiaro, torna su in fretta.
edis ha scritto: ↑lunedì 6 ottobre 2025, 15:42Accostare il Flex di Leonardo al pennino Magna Carta è blasfemo! Ho provato il Magna Carta al penshow di Milano lo scorso febbraio. A parte i rebbi non allineati guardati col lentino gentilmente fornito dal venditore, credo che, quando ho rimesso il tappo alla penna e ringraziato, i rebbi dovessero ancora tornare indietro![]()
Tisbacker ha scritto: ↑lunedì 6 ottobre 2025, 23:04 Anche una Porsche con i cilindri rotti è un’auto che è imbarazzante a prestazioni.
Ma quando è a posto, il suo lo fa egregiamente.
Non ho scritto che Magna sia meglio, ho scritto che basandomi sulle
Prove che ho fatto con entrambi i pennini, il
Comportamento è simile.
edis ha scritto: ↑lunedì 6 ottobre 2025, 15:42
I rebbi storti erano un dettaglio che si è aggiunto alla pessima impressione che mi ha fatto il Magna Carta. Ho solo provato sia il Magna Carta che il flessibile di Leonardo e non li ho trovati affatto simili, anzi, proprio per la lentezza dello snap back del Magna Carta mi sono sembrati agli antipodi. Scrivo in stampatello per cui il mio giudizio sui Flex non ha un gran peso specifico, però ne ho qualcuno che reputo bellissimo (Pilota Fa, Omas extra, Omas lucens) e il Magna Carta non lo metterei in collezione.