Dai... Per una che ne ho (che mi piace molto, a cui tengo abbastanza e che ha pure un certo valore) ci terrei a preservarla da brutte sorprese...
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29 novembre 2025 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Resina di cotone e inchiostri aggressivi
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Io tocco ferro perché la mia Omas in resina di cotone va che è una meraviglia. Nessun problema. Invece il problema ce l'ho con una Omas in celluloide.
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sansenri
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Esme ha scritto: ↑sabato 20 settembre 2025, 20:13Se è una battuta, non l'ho capita.
Se non è una battuta, non l'ho capita lo stesso!
Come attesta la mia firma, tendo a non preoccuparmi e anche a lanciarmi in esperimenti un po' scriteriati. (Con le penne!)
E sono d'accordo con chi dice che la penna è uno strumento, non dobbiamo essere suoi schiavi mangiati dall'ansia.
Ma un po' di dati aiutano a prendere decisioni.
Io vado di acqua e pazienza.
Se l'acqua e, soprattutto, la pazienza non bastano, vado di bomba atomica (vedi sopra).
Non ho penne in "resina di cotone", però.![]()
se può aiutare qualcuno a capirci meglio
https://www.mazzucchelli1849.it/pages/m ... 0Cellulosa.
(le fibre all'inizio ci sono, dopo il trattamento chimico, non più)
come dici, bene i dati, poi però usiamo le nostre penne, tenerle lì nel terrore mi pare insensato
Ultima modifica di sansenri il sabato 20 settembre 2025, 21:45, modificato 1 volta in totale.
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AlexO
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Beh ora le domande sorgono spontanee:
- che inchiostri hai usato su quella (quale?) in resina di cotone (*)?
- che inchiostri hai usato su quella (quale?) in celluloide?
(* sulla mia 555/F ho tenuto per una decina di mesi il Waterman Serenity Blue; ora, per prudenza, la carico solo ogni tanto e la uso per qualche giorno, poi la svuoto e la ripulisco in acqua...)
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sansenri
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sulle penne in celluloide tendo ad usare i classici, Pelikan 4001, Waterman Serenity, Lamy, Aurora, e altri blu classici (non amo il nero).
Ho usato anche alcuni Diamine, ma la celluloide non ama gli inchiostri molto saturi, si macchia. Non che si deteriori ma poi pulirla diventa molto difficile, in alcuni casi impossibile, quindi sto su inchiostri non eccessivamente saturi e lavabili.
Sulle resine di cellulosa (diverse Omas, Paragon, Gentleman, Milord, Lady/1930, e varie Extra similari, ho usato anche inchiostri più saturi, anche Diamine, JH, KWZ, Montblanc. Non ricordo di aver usato gli Iroshizuku, ma magari vista questa discussione vedrò di evitarli (ho troppi altri inchiostri per preoccuparmi).
Ho usato anche alcuni Diamine, ma la celluloide non ama gli inchiostri molto saturi, si macchia. Non che si deteriori ma poi pulirla diventa molto difficile, in alcuni casi impossibile, quindi sto su inchiostri non eccessivamente saturi e lavabili.
Sulle resine di cellulosa (diverse Omas, Paragon, Gentleman, Milord, Lady/1930, e varie Extra similari, ho usato anche inchiostri più saturi, anche Diamine, JH, KWZ, Montblanc. Non ricordo di aver usato gli Iroshizuku, ma magari vista questa discussione vedrò di evitarli (ho troppi altri inchiostri per preoccuparmi).
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Ma l'acetato di cellulosa viene usato anche per produrre fibre tessili. È il famoso rayon (brevetto Snia?), che alcuni spacciavano come seta. Poi quando facevi notare che non era seta ti rispondevano "ma è naturale".
E hai anche a sufficienza di penne dove mettere i giapponesi.
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"Nove decimi del cervello non vengono usati, e come la maggior parte dei fatti noti, è falso."
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Sulle penne vintage in generale e su quelle in celluloide ho lo stesso approccio: solo i classici "antichi" lavabili (ovvero principalmente Pelikan 4001 Royal Blue, Waterman Serenity Blue, Aurora Nero). Dei Diamine non mi sono fidato, proprio per il problema del macchiare.sansenri ha scritto: ↑sabato 20 settembre 2025, 22:00 sulle penne in celluloide tendo ad usare i classici, Pelikan 4001, Waterman Serenity, Lamy, Aurora, e altri blu classici (non amo il nero).
Ho usato anche alcuni Diamine, ma la celluloide non ama gli inchiostri molto saturi, si macchia. Non che si deteriori ma poi pulirla diventa molto difficile, in alcuni casi impossibile, quindi sto su inchiostri non eccessivamente saturi e lavabili.
Anche se... (fonte Ines FRITZ): Pelikan 4001 Royal Blue e Waterman Serenity Blue sembra siano abbastanza acidi (pH 2.2 e pH 1.9 rispettivamente) mentre l'Aurora è meno aggressivo (pH 4.4) a differenza del Pelikan 4001 Blue-black che è alquanto acido (pH 1,7); mentre Pelikan 4001 Brilliant Black è praticamente neutr (pH 7,1). Boh...
Secondo la fonte citata, gli Iroshizuku come anche i Sailor tendono in genere a essere decisamente basici. Mentre i Pelikan Edelstein risultano acidi ma non tanto (direi generalmente meno dei 4001)...sansenri ha scritto: ↑sabato 20 settembre 2025, 22:00 Sulle resine di cellulosa (diverse Omas, Paragon, Gentleman, Milord, Lady/1930, e varie Extra similari, ho usato anche inchiostri più saturi, anche Diamine, JH, KWZ, Montblanc. Non ricordo di aver usato gli Iroshizuku, ma magari vista questa discussione vedrò di evitarli (ho troppi altri inchiostri per preoccuparmi).
E, sempre in base ai quei dati, ci sono notevoli differenze di pH anche dentro una stessa "serie" di uno stesso marchio, per cui non si può generalizzare e occorre valutare il SINGOLO inchiostro
Resto dell'idea iniziale: su penne in celluloide / cellulosa - e più in generale su penne "vintage" e/o di valore - le esperienze empiriche negli anni circa gli "effetti" di quell'inchiostro X su quella penna Y è l'informazione più preziosa ed affidabile.
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non sono esperto dell'uso dell'acetato di cellulosa, comunque sì, ma nel Rayon la fibra viene ricreata, facendo passare la soluzione attraverso degli ugelli, se ho ben capito.Esme ha scritto: ↑sabato 20 settembre 2025, 23:51Ma l'acetato di cellulosa viene usato anche per produrre fibre tessili. È il famoso rayon (brevetto Snia?), che alcuni spacciavano come seta. Poi quando facevi notare che non era seta ti rispondevano "ma è naturale".
E hai anche a sufficienza di penne dove mettere i giapponesi.![]()
"Il rayon acetato di cellulosa, o acetato, è una fibra artificiale semi-sintetica ottenuta dalla cellulosa (derivata da legno o cotone) che subisce una reazione chimica con acido acetico per formare l'acetato di cellulosa, un composto che viene poi filato in filamenti con aspetto serico, lucente."
Sì, ho anche penne dove mettere i giapponesi... anzi, ultimamente mi sto dotando di un po' di penne giapponesi, sulle quali ero un po' scarso
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Interessante
Io col 4001 blue-black avevo cominciato, ma tende a seccare. In generale i 4001 non sono i miei inchiostri preferiti, a parte il turchese che è un po’ troppo pop per questa penna…
Giusto la settimana scorsa l’avevo caricata col Pilot blue-black
che sembrava funzionare a dovere, ma a questo punto sembra meglio evitare…
Però se il blue-black 4001 è considerato sicuro, allora dovrebbe esserlo anche il Salix, che è il mio blu preferito in assoluto e dalle tabelle ha praticamente lo stesso pH. Probabilmente sarebbe la mia scelta definitiva per questa penna, se davvero non da problemi!
Però mi pare stranissimo che il Pelikan sia così tanto acido… finora ho evitato proprio perché temevo l’eccessiva acidità!
Altrimenti una soluzione sarebbe andare di Noodler’s, che sono quasi tutti neutri…
Io col 4001 blue-black avevo cominciato, ma tende a seccare. In generale i 4001 non sono i miei inchiostri preferiti, a parte il turchese che è un po’ troppo pop per questa penna…
Giusto la settimana scorsa l’avevo caricata col Pilot blue-black
Però se il blue-black 4001 è considerato sicuro, allora dovrebbe esserlo anche il Salix, che è il mio blu preferito in assoluto e dalle tabelle ha praticamente lo stesso pH. Probabilmente sarebbe la mia scelta definitiva per questa penna, se davvero non da problemi!
Però mi pare stranissimo che il Pelikan sia così tanto acido… finora ho evitato proprio perché temevo l’eccessiva acidità!
Altrimenti una soluzione sarebbe andare di Noodler’s, che sono quasi tutti neutri…
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Dal punto di vista del Ph è vero.
Ma gli ottimi Noodler's hanno anche tanti e tali additivi che su una penna "delicata" ci penserei MOLTO a lungo prima di rischiare...
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Chiedo scusa a tutti e tre: il messaggio di AlexO ieri non mi era comparso, per cui non avevo capito l'intervento di Ottorino e in sequenza nemmeno quello di Sansenri.
Adesso mi è chiaro!
Con fibre tessili intendevo proprio quelle utilizzate nell'abbigliamento.
Con l'acetato di cellulosa si fanno molti prodotti estremamente differenti, che ovviamente possono avere caratteristiche di resistenza diversi.
Su quello utilizzato per le penne non ci sono dati, mentre in altri settori ce ne sono molti.
Se assumere come prudenziale il limite inferiore di 2,5 o 4 non saprei. Dipende dalla propensione all'ansia...
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Il blu nero è considerato un po' ostico.
Quello pacioso è il royal blu. (Acido pure lui comunque, anche se meno.)
Il blu nero è sempre stato descritto come un "semi ferrogallico".
Non so se lo è anche attualmente, ma lo era di sicuro nelle vecchie formulazioni, un po' come tutti i blu neri di una volta.
Una cosa che insegnano i ferrogallici è che i problemi con la cellulosa non nascono solo per il pH, ma anche nel caso non ci sia un corretto bilanciamento delle sue componenti.
Non mi ricordo il nome del produttore, ma ricordo che c'era stato un nero ferrogallico mal formulato che aveva dato tantissimi problemi. (Con la carta.)
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Sailor lo mettono a 9,6Esme ha scritto: ↑domenica 21 settembre 2025, 20:11Il blu nero è considerato un po' ostico.
Quello pacioso è il royal blu. (Acido pure lui comunque, anche se meno.)
Il blu nero è sempre stato descritto come un "semi ferrogallico".
Non so se lo è anche attualmente, ma lo era di sicuro nelle vecchie formulazioni, un po' come tutti i blu neri di una volta.
Una cosa che insegnano i ferrogallici è che i problemi con la cellulosa non nascono solo per il pH, ma anche nel caso non ci sia un corretto bilanciamento delle sue componenti.
Non mi ricordo il nome del produttore, ma ricordo che c'era stato un nero ferrogallico mal formulato che aveva dato tantissimi problemi. (Con la carta.)
Pilot lo mettono 8,2
Parker lo mettono a 7,5
Lamy lo mettono a 7,1
Questi sembrano basici, leggermente basici o tendenti al neutro.
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Già la prima volta che avevo visto quelle tabelle i valori del blu-nero Lamy e, soprattutto, Parker mi avevano stupito.
Una netta differenziazione dal blu, e anche dagli altri blu-neri occidentali.
Meglio così.
Io però non amo per nulla il blu-nero, quindi non so come si comportano.
Il blu-nero Parker non è uno di quelli considerati difficili?
Una netta differenziazione dal blu, e anche dagli altri blu-neri occidentali.
Meglio così.
Io però non amo per nulla il blu-nero, quindi non so come si comportano.
Il blu-nero Parker non è uno di quelli considerati difficili?
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Io invece per questa penna necessito di un blunero serio… un azzurro non ce lo vedo proprio
Avrei in casa il Leonardo che è pure molto bello, ma a questo punto vai a capire che pH potrà mai avere! A guardare la tabella, i blu e blu-neri (tranne 4001 e Salix che però allora potrebbero essere troppo acido) stanno tutti dalle parti dell’8
Mi dovrò accattare un Diamine Oxford blue e sperare che non tenda a seccare pure lui..!
Avrei in casa il Leonardo che è pure molto bello, ma a questo punto vai a capire che pH potrà mai avere! A guardare la tabella, i blu e blu-neri (tranne 4001 e Salix che però allora potrebbero essere troppo acido) stanno tutti dalle parti dell’8
Mi dovrò accattare un Diamine Oxford blue e sperare che non tenda a seccare pure lui..!
