RisottoPensa ha scritto: ↑venerdì 13 giugno 2025, 12:22
Cannoli non mi sono particolarmente piaciuti, ma principalmente perché quelli che ho provato avevano la sfoglia spessa...
Magari gli anellini, ma a me sembra tanto pasta(spaghetti?) al forno più lavorata
i cannoli vanno a gusto, per me sono meravigliosi, ma posso capire chi non apprezzi un dolce molto dolce, eppure la crema di ricotta, almeno dal Lazio in giù è fortemente diffusa in Italia e quindi un gusto acquisito per almeno una metà di italiani.
D'altronde sono dolci (quelli a base di ricotta e zucchero) la cui origine risale alla notte dei tempi.
La ricotta è il frutto della pastorizia ovina, quella diciamo più povera, che proprio per questo è molto diffusa. Mischiarla con lo zucchero e farci dei dolci nasce dall'esperienza che la ricotta con lo zucchero si conserva molto più a lungo (la scienza arriva molto dopo a confermate che lo zucchero agisce da conservante perché in concentrazione elevata previene la proliferazione dei batteri).
La sfoglia del cannolo è un arte, farla sottile e croccante (rigorosamente avvolta nella canna di bamboo e fritta nello strutto) e farcirla solo al momento è il trucco.
Purtroppo oggi non solo la si frigge nell'olio, ma la si fa spessa perché si conserva più a lungo, quando addirittura la si "lacca" di cioccolato all'interno così la crema non la bagna e il cannolo si conserva di più. Sono trucchi della gastronomia moderna che deve vendere i cannoli a chi se li porta fino a casa, spesso in aereo...
Come tutte le specialità gastronomiche, trovare un buon cannolo a Milano o a Roma è un po' come trovare una buona Pastiera in quelle stesse città.
Ci si avvicina in qualche raro caso, ma per godere si deve andare a Napoli, e possibilmente nel luogo raccomandato da un napoletano verace.
Ma gli anelletti (per carità, non anellini) sono una specialità (certo una pasta) quasi unicamente della zona di Palermo (oggi più diffusi in altre parti della Sicilia), usa sorta di pasta al forno condita con un ragù locale, non più elaborata di una buona lasagna.
Una volta i mulini e il pastificio che la producevano (mulino Piraino, e pastificio Tomasello) appartenevano ad una unica famiglia (i Piraino e i Tomasello sono imparentati) a qualche decina di chilometri da Palermo. La pasta più buona che ci sia (ovviamente non facevano solo gli anelletti). I Tomasello esportavano fino in America.
Oggi purtroppo la crisi del grano ha cambiato molte cose e anche le persone sono cambiate (gli imprenditori attivi erano persone della generazione precedente alla mia - e ovviamente l'attività risaliva ai loro antenati -, erano amici dei miei genitori, e i loro figli erano miei amici di infanzia

- che purtroppo un po' ci hanno tentato a mandare avanti le tradizioni, poi hanno seguito altre strade ).