ma se ci fosse un piccolo corso principianti per manutenere e riparare penne???

[Esme]

su penne di un certo valore e importanza, prima di procedere faccio sedute di meditazione, interpello molti santi, ma infine senza coraggio non vado avanti..

Mi sono riletta, e forse la mia frase non era chiara: con "non perdermi il bello" intendevo riferirmi al piacere di mettere mano a una penna, che per me è tanto, e quindi anch'io preferisco fare da me.
Su penne a cui tengo anch'io seguo la tua "procedura", però poi alla fine oso abbastanza.

Per quello avevo proposto una live di qualcuno che ha giù in programma una manutenzione e poteva farlo in maniera condivisa a tutti

Beh, chiaramente se qualcuno è disponibile, perché no?
Io, come detto, continuo a preferire gli scritti e le foto/schemi, soprattutto perché posso riguardarmeli con calma, ma aggiungere informazioni va sempre bene.

Quello che volevo sottolineare è che i video possono far sembrare le cose più semplici di quello che sono.
Quella prima volta di cui parlavo, mi ero prima ampiamente e lungamente documentata, ma il video mi ha fregata perché mi ha tolto i dubbi in modo ingannevole, togliendomi anche la dovuta prudenza.
Dall'errore prima o poi ci devi passare, ma ci ero rimasta male perché se avessi seguito l'idea che mi ero fatta documentandomi con calma qua sul forum quasi certamente non avrei fatto il patatrac.

[Roland]

Un video tutorial non sarà mai così esaustivo come un wiki ben fatto (che è il caso di questo forum). Inoltre non tutti hanno uno studio da registrazione video a casa per fare video di qualità in alta definizione con un audio decente e soprattutto dove si vede la manipolazione istante per istante. Francamente tra un tutorial scritto con schemi, e spiegazioni e un videotutorial scelgo la prima opzione.

[maylota]

Il video tutorial è molto rigido: una volta fatto, quello è e ogni boiata o stupidata resta in eterno a meno di non rifarlo.
Lo scritto si può emendare, correggere e soprattutto ci si può lavorare a più mani in maniera cooperativa - il che prevede anche che chi lo fa sia persona umile e intellettualmente aperta (merce rara di questi tempi)

E' un po' come una lezione "frontale" vecchio stampo a scuola vs un seminario o un workshop continuo.
Poi chiaramente, con la lezione vecchio stampo si fa meno fatica: vai, ti prendi gli appunti ed è fatta, senz'altro meno sbatti (anche per l'insegnante mi sa )

[pbon]

Mi interesserebbe, potrebbe venirmi utile. Ma a me interessa anche come produrre penne, per questo scopo aspetto di prendere una nuova stampante 3D per fare esperimenti. La stampante che ho adesso è vecchia di 4 generazioni e devo aggiornarla con qualcosa di meglio per testare le idee che ho avuto nel tempo.

Vorrei arrrivare ad un punto dove sono capace di produrre una penna, e ovviamente sapere come riparare le penne mi verrebbe comodo. Per esempio potrei apprezzare i vari punti di debolezza che richiedono manutenzione e testare idee nuove che mi sono venute strada facendo. Riparare penne ti viene utile anche perché collezioni materiali e ricambi quindi nel tempo ti trovi ad avere tutto il necessario per ogni evenienza.

Proporre il corso perché sia organizzato dallo stato come ha detto qualcuno magari è una buona idea. Potrebbero esserci complicazioni, dato che non ho idea di quante persone esistono nel territorio nazionale dotate di tali saperi.
A me interessano gli orologi e ho una mappa mentale dei pochi riparatori che esistono nella mia zona, ce ne sono 4 in totale. Ho chiesto a queste persone dove hanno imparato e alcuni mi hanno detto che hanno spedito il figlio in una scuola svizzera. Questo lo dico solo per esemplificare una situazione diffusa a livello globale. La gente che sa fare qualcosa è rara in generale.

Anni fa tutti più o meno sapevano fare qualcosa, ed esistevano negozi forniti ovunque. Esistevano riparatori dappertutto. Oggi è l'incontrario e non si trova niente e nessuno sa fare niente. Pertanto possiamo assumere che sia raro trovare qualcuno che sa qualcosa e ci possa insegnare come riparare o costruire penne. Se cerchi trovi. Io cerco e ho trovato, ma è ovvio che devi cercare tanto ed essere interessato. Molte persone sono disposte a condividere quello che sanno e hanno imparato se solo chiedi.

Comunque tentare non è una brutta idea. Se viene fuori un corso a pagamento online potrei pensarci sopra. Ho già seguito uno di questi corsi per capire come usare candeggina e si è rivelato utile. Se lo fate su udemy secondo me è meglio. tanta gente usa udemy. Non è fatanstico usare udemy se vuoi guadagnare il massimo perché la piattaforma si tiene una parte dei tuoi guadagni ma è una alternativa se non hai voglia di aprire il tuo sito internet. Udemy potrebbe venire comodo.

[Mir70]

Nei video tutorial, dal vivo o registrato, tutto deve filare liscio perché il tempo è prezioso e l’intervento non può durare ore e non può essere fatto a puntate, nell’attesa di sistemare un imprevisto. Per questo, solitamente, è già tutto preparato in partenza per ovviare a questi inconvenienti, rendendo il tutto non meno interessante, ma meno istruttivo sicuramente.

Diversamente, in un tutorial scritto e corredato di fotografie e immagini, la stesura del testo può aver richiesto giorni o settimane, tempo necessario anche per poter risolvere un problema inatteso (più generalmente non desiderato e perciò molto poco inatteso) e di questo si può scrivere e dettagliare come è stato risolto o quali accorgimenti sono stati presi per mitigarne le conseguenza. E come ha già detto qualcuno, lo scritto si può facilmente integrare e/o correggere.

Giustamente Ottorino ha evidenziato cinque punti fondamentali: documentandosi, spendendo (non solo in penne ma soprattuto in un minimo di attrezzatura e ricambi), sbagliando e rompendo (questi ultimi due spesso vanno a braccetto, tirandosi dietro il terzo incomodo: il signor Spendendo). Il quinto punto, forse detto in modo criptico, immagino possa rifarsi al tempo: ciascuna penna, in base anche al tipo di intervento da eseguirsi, necessita di un proprio tempo, come in un corteggiamento, a volte settimane o mesi.

[Odradek]

Ok. Non era una buonissima idea.
Credo che se mi capita una penna che non sembra semidistrutta e non richiede trapani, soda caustica e compagnia (non sono capace, non mi piace, faccio splendidi pizzi ad ago ma se devo bucare un muro faccio tane e il piccolo chimico fu un disastro a 12 anni ) arriverò fino al lavaggio con la lavatrice, per il resto c'è ... Il Pennaio.
Ho visto una Parker 180 data via a niente che forse prendo, mi piace il pennino che resta buono per cavare un occhio a chi parcheggia sui posti per invalidi anche se la penna ben pulita non scrivesse