Tutto giusto... Il "senso" sarebbe avere una indicazione di massima sulla "fluidità intrinseca" dell'inchiostro in sè e per sè (prescindendo da pennini, pulizia, carta ecc.), magari per orientarsi nel decidere quale inchiostro acquistare o quale provare su una penna.Koten90 ha scritto: ↑giovedì 22 maggio 2025, 17:09 Sai, finché sono sensazioni e non misure, vale un po’ tutto. Non c’è nessuna garanzia di metodo nelle prove, nessuna quantità misurata, solo alcuni “a me sembra che” che potrebbero derivare dal ricordo lontano mesi (magari estate con inverno o viceversa) di com’era l’altro inchiostro su una penna praticamente uguale a quella che stai usando ora (2 Lamy Safari con pennino M sono identiche?) o ti sembrava più fluido perché avevi lavato male la penna e prima c’era un Polar che ha lasciato del surfactante / glicole nell’alimentatore……
Diciamo che quella della tensione superficiale rimane la linea guida (quello che cercava AlexO), ma anche il più sbrodolone degli inchiostri sembrerà secco in una penna lasciata aperta per 30 minuti all’aria di luglio.
Fare di più non ha senso: oltre a non sapere in che condizione si trova la mia penna per pulizia, contaminazione, ecc., magari l’inchiostro più adatto alla situazione è un fucsia o un giallo… scegli un inchiostro che non ti piace pur di avere il flusso perfetto? [...]
Concordo che la tensione superficiale sembra già una buona linea guida; l'idea era cercare anche solo un ulteriore parametro fortemente "indicativo" che, insieme alla tensione superficiale, possa dare una indicazione più "completa". Faccio un esempio del tutto fantasioso: gli inchiostri A e B hanno stessa tensione superficiale, ma A ha un pH 6.8 B ha pH 2.9... e da ciò si capisce (sempre fantasia) che B è un pò più "fluido" di A...
Semplice: non lo compro, come già faccio...
