E quella che può sembrare una vita fatta di successi professionali e di benessere, talvolta può nasconde piccole o grandi disgrazie e tragedie tenute relegate in secondo piano e/o semplicemente non conosciute.
Ed è ciò che è accaduto a Isaia Levi, fondatore della Fabbrica Italiana di Penne a Serbatoio Aurora o più semplicemente Aurora.
Isaia Jacob Levi era di origine ebrea e sposato con Nella Coen ebrea anch’ella.
Come molti sanno, i due ebbero una figlia, Giorgina, affetta da leucemia, che morì diciottenne, ma quasi nessuna sa che ebbero anche la povera Gabriella, morta alla nascita.
A Giorgina fu intitolata la villa di famiglia a Roma e anche una seconda villa in quel di San Remo (cercate Villa Levi Giorgina San Remo su un qualunque motore di ricerca).
Dopo l’introduzione nel 1938 delle leggi razziali, Isaia Levi ottenne lo status di ebreo discriminato e in seguito l’arianizzazione (influì anche l’essere un Senatore del Regno); una sorte avversa colpì invece il fratello Alessandro, arrestato a San Remo e poi deportato ad Auschwitz dove trovò la morte.
Per chi fosse interessato, qui alcuni ritratti fotografici della Famiglia di Isaia (le immagini sono con licenza Creative Commons - Attribution 4.0 International (CC BY 4.0), ma in ogni caso ho preferito inserire direttamente il link al sito).
In una della foto è ritratto anche un Giovanni Enriques bambino, nipote acquisito di Isaia Levi (Giovanni era figlio di Luisa Coen, sorella di Nella Coen) e che ne prenderà il posto a capo dell'azienda:
dal Wiki
Un saluto.Nel 1948 la Sapem passa sotto la guida di Giovanni Enriques, nipote di Isaia Levi; questi era entrato tre anni prima nel consiglio di amministrazione, ed era diventato azionista di maggioranza a fine 1946, dopo un aumento di capitale; nel 1948 assume anche la carica di amministratore delegato. E' lui l'artefice del rilancio dell'azienda, che in quello stesso anno recupera in parte la ragione sociale originale, diventando la Aurora Società per Azioni.