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Montblanc Bohème incomincia da qui: si apre la scatola

Recensioni, impressioni sull'uso, discussioni, sul più straordinario strumento di scrittura!
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fufluns
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Montblanc Bohème incomincia da qui: si apre la scatola

Messaggio da fufluns »

Già, la scatola, il contenitore misterioso con il quale ho aperto questa "sorpresa" di Bohème (viewtopic.php?t=32388). Non che importi granché. Se ne toglie la penna e diventa solo un ingombro, che continuerà a occupare spazi che servirebbero meglio ad altri fini, e per di più vagando di qua e di là senza pace, perché non c’é uno spazio adatto per qualcosa che non ha funzione né più ragion d’essere.
Però… questa scatola per Solitaire di Montblanc inizio secolo é davvero bella. Non che mi dispiaccia quella attuale con il finto goffrato e il vellutino bianco-crema, ma quel grigio scuro con la stella appena accennata del vecchio scatolo e il raso nero dell’interno che rimanda riflessi brillanti e aree di neri profondi tra i guizzi tortuosi di luce, era davvero la casa perfetta per una penna in metallo. Detto.

Ed ora, eccola!

My Montblanc Boheme Steel Noir (2) ©FP.jpg

Semplicissima, senza fronzoli a parte la pietra sintetica nera che sembra scomparire tra i riflessi dell’acciaio lucidato. É la Bohème Steel/Noir. Montblanc la presentó nel 2001, con la nuova linea Bohème, una delle quattro penne Solitaire che inaugurarono i modelli in metallo della nuova serie.

My Montblanc Boheme Steel Noir (4) ©FP.jpg

Ho scritto nell’altro messaggio che per i miei gusti questa è, tra tutte le Bohème, la più bella per un uomo molto maturo come me. Qui metto l’accento sulla parola uomo.

Quando Montblanc presentò la sua nuova linea di strumenti per la scrittura, confezionò una piccola brochure per illustrare i diversi modelli di penne, ognuno accompagnato, sulla pagina opposta, da una fotografia in bianco e nero di “giovani maturi” ritratti in una festa o in un locale notturno. L’abbinamento tra penne e immagini potrebbe essere casuale, ma non mi sembra. Una penna dorata con pietra rossa occupa la pagina opposta a tre ragazze che ridono tra loro. Una penna con una pietra a forma di cuore (Sterling silver/Rose) accompagna la foto di una ragazza che sembra reagire emozionata al regalo ricevuto dal giovane nella fotografia. Accanto a tre giovani uomini che si divertono insieme è ritratta la stilografica Steel/Noir. Davvero non credo si sia trattato di un caso, ma piuttosto di una libera associazione e di una sorta di “consiglio” per gli acquisti.

BOHEME STEEL NOIR brochure pic.jpg

Nell’ordine, di quelle Solitaire originali, trovo che la Steel/Noir sia la più schiettamente maschile, seguita dalla Silver Crystal (con pietra trasparente) e dalla Silver/Bleu con pietra azzurra e corpo lavorato in grain d’orge.

Steel Noir è una piccola penna con una sua “presenza”. L’ho messa su una bilancia di precisione e pesa esattamente 40 grammi con la cartuccia inserita, piena. È quasi il doppio di una Bohème retrattile in resina, che la bilancia dice pesare 25 grammi. Quaranta grammi è nel rango di peso delle penne che prediligo. Una Montegrappa Extra 1930 , la penna che preferisco per il suo peso, è appena due grammi in meno. Per dare un’idea, una Meisterstück 149, piena di inchiostro, pesa 34 grammi. Una Omas Paragon in celluloide pesa 20 grammi, 13 senza cappuccio. Armando Simoni considerava che una buona penna dovesse essere leggera. Rispetto assolutamente la sua opinione, ma per il mio piacere di scrivere le bellissime penne di Simoni sono un po’ troppo leggere.

Il punto medio del pennino della mia Steel/Noir è, fortunatamente, sul lato stretto dello spettro, il che lo rende un perfetto pennino “da tutti giorni”. La differenza tra questo pennino in oro 18 carati e quelli in oro da 14 carati che ho montati sulle mie Bohème in resina mi è sembrata impercettibile. Al più questo, come quello della mia Big Size, potrebbe definirsi appena più rigido degli altri, ma si tratta di una sfumatura da cercare con il lanternino.

My Montblanc Boheme Steel Noir (6) ©FP.jpg
My Montblanc Boheme Steel Noir (5) ©FP.jpg

Anche nella Steel Noir il meccanismo di azionamento del pennino e della ricarica è favolosamente morbido e preciso. Steel/Noir è stata caricata con un inchiostro blu-nero, che sarà il suo colore di elezione. Per ora, sta usando un nuovo set di cartucce Midnight Blue di Montblanc, comprato per l’occasione. Più avanti vedrò sé questa è la sfumatura di blu che prediligo o se adotterò un’altra marca di inchiostro, ma il colore blu-nero è il suo. Non ho avuto nessun’altra penna che mi abbia richiesto, in forma così prepotente, di nutrirla con inchiostro blu-nero…

Sono davvero contento di avere aggiunto questa penna al gruppo delle mie Bohème. Per me, questa linea di stilografiche è al tempo stesso un potente richiamo al disegno decorativo degli anni ‘20 e ‘30 (comparatela con le linee di una Parker Duofold originale di quegli anni, soprattutto con i modelli streamlined più piccoli o altre flat top coeve), impreziosita dall’elegante meccanismo che governa il pennino retrattile, unita a un riferimento alla estetica industriale e funzionale che mi piace definire da “Città Gotica".

My Montblanc Boheme Steel Noir (7) ©FP.jpg

Nella sua veste in acciaio lucido e senza decorazioni, Steel/Noir propende per quest’ultimo polo nell’equilibrio del suo design e ne fa, contemporaneamente, la più fredda e funzionale delle mie Bohème e quella che maggiormente si avvicina a un “gioiello per uomo”.

My Montblanc Boheme Steel Noir (8) ©FP.jpg

L'acciaio sobrio, nitido, mi ha spinto a riprendere la mia Steel/Noir in alcune fotografie più ispirate. Anche se potrebbe non sembrare così, le fotografie sono a colori.

Montblanc Bohème Steel Noir FP (1) ©FP.jpg
Montblanc Bohème Steel Noir FP (2) ©FP.jpg
Montblanc Bohème Steel Noir FP (5) ©FP.jpg

Chiudo questa orgogliosa presentazione con un paio di note.

La mia Steel/Noir è stata prodotta in Germania, ma ho visto in rete diverse fotografie di penne roller della stesa serie, e almeno una stilografica rientrante, che recano sulla vera della clip la indicazione di essere state prodotte in “FRANCE” . Da qualche parte ho letto, ma non so più dove, che l’involucro in acciaio di queste versioni francesi era prodotto da Cartier, che di fatto appartiene alla stessa multinazionale del lusso che controlla Montblanc.

Infine, per la sua linea Bohème Montblanc ha prodotto penne in resina di taglia media, con pennino fisso, accanto alle piccole rientranti. Le stilografiche Solitaire, però, furono prodotte esclusivamente nella taglia minore, con pennini retrattili da 18 carati. I modelli di taglia più grande, tra le Solitaire, sono esclusivamente penne roller. Il fatto però è che la filettatura del gruppo di scrittura roller e quella della stilografica Midsize sono identiche, e identica è anche la lunghezza del cappuccio di un roller Solitaire e di una stilografica Midsize in resina. Questo significa che, chi già abbia una Midsize, può acquistare un roller Solitaire e prodursi la sua versione non autorizzata di una stilografica Steel/Noir Midsize. Io ci sto facendo un pensierino…

Grazie di cuore a tutti quelli che hanno avuto la pazienza di leggere sin qui.
Ultima modifica di fufluns il sabato 20 aprile 2024, 17:25, modificato 2 volte in totale.
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Ste003
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Messaggio da Ste003 »

Come sempre una bella presentazione! Sinceramente preferisco di gran lunga le altre boheme che hai, ma si sa… i gusti sono vari! Buona scrittura!
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Messaggio da lukogene »

è davvero sempre un piacere
leggere quel che scrivi
soprattuto come lo scrivi

e vedere le immagini che crei per i tuoi interventi

penna magnifica, sì
(ma questa è davvero un'ovvietà...)
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JohnDT10
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Messaggio da JohnDT10 »

Bellissima Franco !!
Sono tutte molto belle ma, a mio gusto, questa "Solitaire", elegante e discreta, spicca fra tutte.
A me piace molto... Complimenti !!
Renato.
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Messaggio da MiraB »

Fantastica presentazione di una Penna davvero interessante! Un bel regalo, di quelli che ci piacciono, di quelli che scrivono!
Sapere aude

Caterina
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Messaggio da fufluns »

Ste003 ha scritto: sabato 20 aprile 2024, 17:11 Come sempre una bella presentazione! Sinceramente preferisco di gran lunga le altre boheme che hai, ma si sa… i gusti sono vari! Buona scrittura!
Sí, lo so, Stefano, ai gusti non si comanda, e uno non sa mai quale, tra le migliaia di penne che esistono, si farà strada nel cuore sino a diventare imprescindibile...

E anche vedendo la "foto di famiglia" mi aggrada osservare come ci sia una penna che esce un poco dal coro.
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fufluns
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Messaggio da fufluns »

lukogene ha scritto: sabato 20 aprile 2024, 17:16 è davvero sempre un piacere
leggere quel che scrivi
soprattuto come lo scrivi

e vedere le immagini che crei per i tuoi interventi

penna magnifica, sì
(ma questa è davvero un'ovvietà...)
Grazie, lukogene, per le belle parole. Ti confesso che da tempo una nuova penna non mi dava tanta emozione...
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Messaggio da fufluns »

JohnDT10 ha scritto: sabato 20 aprile 2024, 22:19 Bellissima Franco !!
Sono tutte molto belle ma, a mio gusto, questa "Solitaire", elegante e discreta, spicca fra tutte.
A me piace molto... Complimenti !!
Anch'io, Renato, trovo la Steel/Noir come dici tu: elegante e discreta, ma abbastanza "fuori dalla norma" per spiccare tra tutte.

Mi fa piacere che piaccia anche a te.
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fufluns
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Messaggio da fufluns »

MiraB ha scritto: domenica 21 aprile 2024, 9:33 Fantastica presentazione di una Penna davvero interessante! Un bel regalo, di quelli che ci piacciono, di quelli che scrivono!
Grazie Caterina. Ed effettivamente, la mia nuova Bohème Steel Noir é una di quelle che... scrivono!
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fufluns
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Messaggio da fufluns »

Montblanc Boheme Steel Noir, Non v'é bisogno.jpg

Ho letto in un altro argomento su questo forum che vi é chi considera che il Montblanc Midnight Blue non sia un vero blu/nero perché gli manca la componente nera. A me, che piacciono molto i blu scuri, sembra invece che il Midnight Blue sia proprio un vero blu/nero, perché include quel tono di grigio che deriva, appunto, dal blu "smorzato" con il nero. I blu scuri, per quanto scuri, restano indiscutibilmente blu.
Intetrceptor
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Messaggio da Intetrceptor »

Penna stupenda, un design che sa veramente lanciare richiami lontani.
Complimenti per la presentazione suggestiva e profonda.
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