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Omas resuscitata?

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greciacret
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Omas resuscitata?

Messaggio da greciacret »

Non so se l'argomento è stato già trattato, se sì, me ne scuso, ma non ne trovo traccia nel Forum.
Ieri, guardando un video USA sulle penne stilografiche, ho appreso che il marchio OMAS è stato riavviato alla produzione.
Vi segnalo questo video, contenuto anche nel sito web ufficiale della "nuova" OMAS, di cui però ho visto solo una parte: https://www.youtube.com/watch?v=v55PYM ... yNA&t=506s
Da quanto ho inteso, il marchio è stato rilanciato dalla Narwhal, con penne a vedersi davvero belle, in celluloide.
A parte la questione legale accennata nel video sull'effettiva titolarità del marchio, che sembrerebbe ancora aperta, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate.
Il sito web ufficiale è : https://omasofficial.com
Roland
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Omas resuscitata?

Messaggio da Roland »

La OMAS è morta e sepolta. Non è neanche più una carcassa da spolpare. Ha raggiunto il paradiso dei pennofili insieme alla Sheaffer e a tanti altri marchi storici. Quello che sopravvive è solo il nome un po' poco non ti pare? Le sheaffer non esistono più anche se un indiano ha comprato il marchio è continua a tirar fuori pennacce. Stessa sorte per la OMAS con la differenza che le pennacce costeranno l'ira di Dio ma non avranno niente ma niente della OMAS. Bisogna mettersi il cuore in pace e guardare avanti e non indietro.
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Messaggio da Enbi »

In verità l'argomento è stato ampiamente discusso qui: viewtopic.php?t=30810
Enrico
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Messaggio da maylota »

Del "ritorno" di OMAS se ne era stancamente parlato, ad esempio qui

A mio parere appiccicare nel 2024 la scritta OMAS su penne prodotte da qualche terzista (non a Bologna purtroppo), usando rimasugli di materie prime e con prezzo da amatore, non cambia di molto il fatto che OMAS è scomparsa nel 2016.

Se poi a qualcuno piacciono, è liberissimo di comprarsele. In fondo, qualsiasi cosa che assomigli ad una OMAS e che usi vecchi materiali OMAS, un che di gradevole ce l'ha per forza ;)
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greciacret
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Messaggio da greciacret »

Scusate evidentemente la mia ricerca sul Forum sull'argomento è stata troppo veloce ...
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Pierre
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Messaggio da Pierre »

Roland ha scritto: mercoledì 6 marzo 2024, 10:16 La OMAS è morta e sepolta. Non è neanche più una carcassa da spolpare. Ha raggiunto il paradiso dei pennofili insieme alla Sheaffer e a tanti altri marchi storici. Quello che sopravvive è solo il nome un po' poco non ti pare? Le sheaffer non esistono più anche se un indiano ha comprato il marchio è continua a tirar fuori pennacce. Stessa sorte per la OMAS con la differenza che le pennacce costeranno l'ira di Dio ma non avranno niente ma niente della OMAS. Bisogna mettersi il cuore in pace e guardare avanti e non indietro.
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fufluns
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Messaggio da fufluns »

Pierre ha scritto: mercoledì 6 marzo 2024, 21:42
Roland ha scritto: mercoledì 6 marzo 2024, 10:16 La OMAS è morta e sepolta. Non è neanche più una carcassa da spolpare. Ha raggiunto il paradiso dei pennofili insieme alla Sheaffer e a tanti altri marchi storici. Quello che sopravvive è solo il nome un po' poco non ti pare? Le sheaffer non esistono più anche se un indiano ha comprato il marchio è continua a tirar fuori pennacce. Stessa sorte per la OMAS con la differenza che le pennacce costeranno l'ira di Dio ma non avranno niente ma niente della OMAS. Bisogna mettersi il cuore in pace e guardare avanti e non indietro.
La brutale realtà.
È ancora peggio, perché questi qui, che neppure si sa se possano legalmente usare il nome di OMAS, ne usano anche i nomi delle linee storiche, creando una sgradevole confusione tra le pregiate penne originali, bolognesi, e la cianfrusaglia spacciata come OMAS.

Qualche giorno fa cercavo di fare una carrellata dei vari modelli di penne ogivali prodotti da OMAS (voglio dire, la unica OMAS che sia mai esistita), a partire dalla Extra (senz’altra dicitura) ogivale del 1948-1949, alle varie 557-S, Ogiva, ecc., che hanno spesso cambiato la forma e la misura degli anelli, i pennini e altri dettagli. E ora, se faccio una ricerca per “OMAS Ogiva”, non solo mi compaiono le brutte penne fatte da “Armando Simoni Club - ASC” (altro nome-truffa, ma almeno uno sapeva che non erano penne OMAS), ma anche tutta la paccottiglia finto-OMAS che porta il nome - orrore!!!! - di “OMAS Ogiva”… Che tristezza, e che sdegno!
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alfredop
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Messaggio da alfredop »

Roland ha scritto: mercoledì 6 marzo 2024, 10:16 e guardare avanti e non indietro.
Diciamo che se proprio si vuole una Omas meglio guardare indietro e non avanti (tra l’altro meglio molto indietro, saltando l’ultima produzione originale).

Alfredo
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Messaggio da sansenri »

fufluns ha scritto: venerdì 8 marzo 2024, 15:17
Pierre ha scritto: mercoledì 6 marzo 2024, 21:42

La brutale realtà.
È ancora peggio, perché questi qui, che neppure si sa se possano legalmente usare il nome di OMAS, ne usano anche i nomi delle linee storiche, creando una sgradevole confusione tra le pregiate penne originali, bolognesi, e la cianfrusaglia spacciata come OMAS.

Qualche giorno fa cercavo di fare una carrellata dei vari modelli di penne ogivali prodotti da OMAS (voglio dire, la unica OMAS che sia mai esistita), a partire dalla Extra (senz’altra dicitura) ogivale del 1948-1949, alle varie 557-S, Ogiva, ecc., che hanno spesso cambiato la forma e la misura degli anelli, i pennini e altri dettagli. E ora, se faccio una ricerca per “OMAS Ogiva”, non solo mi compaiono le brutte penne fatte da “Armando Simoni Club - ASC” (altro nome-truffa, ma almeno uno sapeva che non erano penne OMAS), ma anche tutta la paccottiglia finto-OMAS che porta il nome - orrore!!!! - di “OMAS Ogiva”… Che tristezza, e che sdegno!
al di là dello sdegno (che comunque condivido) è proprio vero che l'uso improprio di nomi storici sul web causa una gran confusione e fastidio, le ricerche diventano molto più difficili (i primi 100 risultati sono sulle paccotiglie moderne proposte dai vari venditori, e solo dopo emergono risultati utili...)
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