Le riserve sono che un buon grigio, per me, non può essere troppo chiaro - che costi leggerlo -, né troppo scuro, che sembri un nero slavato. E la maggiore di tutte é che il grigio, perché possiamo andare d'accordo, non deve avere colore. Mi piacciono i grigi neutri, e non é merce facile da reperire. I più dei grigi tendono al rosso, per me insopportabile. Dovendo cedere alla totale assenza di colore, lo farei solo per l'altro lato dello spettro, quello di un grigio freddo e appena bluastro.
Però il grigio é bello quando é neutro, e il grigio neutro, della densità giusta, é a mio avviso bellissimo.
Il grigio più bello che ho avuto é una edizione speciale di Montblanc, che la casa di Amburgo produsse per celebrare il 90mo anniversario della Meisterstück. Gli diede una bottiglietta bellissima, dal disegno veramente vintage nella forma e nella etichetta e, come ciliegina sulla torta, lo fece indelebile. A me lo regalarono le mie care figlie e ció lo rende ancora più specialerrimo.
Ora ci sono simpatici pazzerelloni che "offrono" questo bell'inchiostro in rete a prezzi che oscillano tra i 90 e i 250 dollari, a volte per bottigliette "un po' usate", la qual cosa lo rende ovviamente incomprabile, cosí che s'ha da centellinarlo peggio di un liquore d'annata... Io per fortuna un paio d'anni fa ne scovai un paio di bottiglie in una cartoleria, al loro prezzo normale. Siccome i prezzi normali degli inchiostri Montblanc in edizione limitata non sono economici lo stesso, feci il tirchio e ne comprai solo una, e ancora me ne pento...
Come potete vedere qui sopra (le prove non sono mie, le ho prese in rete da una pagina di "Mountain of ink"), il grigio permanente di Montblanc é bello e neutro, anche se sul versante del grigio scuro. In alternativa ho trovato bello (ed economico) il Diamine Grey, un grigio neutro, chiaro, con appena una nota di azzurro.
Qualche giorno fa, in una cartoleria qui in Costa Rica (dove le cartolerie si chiamano librerías), ho visto in vendita degli inchiostri di Lamy, di una serie indicata come "T53 Crystal ink". I colori di questa serie sono per lo più, per i miei gusti, un poco sopra le righe (Ruby, Rhodonite, Beryl, Amazonite, Peridot...), ma ve ne sono alcuni che trovo francamente belli, come l'Obsidian, il Benitoit e il grigio Agate. Le bottigline sono da 30 ml e costerebbero poco piú di 8 Euro, anche se qui il prezzo si raddoppia... Hanno una forma triangolare-arrotondata in sezione e una bocca capiente dove intingere la penna.
Ho comprato il grigio Agate. E' chiaro ma non troppo ed é neutro: ha il non-colore di una nuvola di temporale.
Con un grigio di questo non-colore e densità si può scrivere praticamente solo sulla carta bianca. Nella stessa librería dove ho acquistato l'inchiostro mi sono munito anche di un bel foglio grande (50x65 cm) di una carta bianca di Canson che si chiama Montival, da 270 g/m2, con un tipo di grana che é definita come "nuvola" (Cloud texture, Grain nuage). Siccome ieri in Costa Rica era festa nazionale, in commemorazione del giorno in cui, 75 anni fa, venne abolito l'esercito, ho messo alla prova la carta Montival con l'inchiostro Agate, nella mia fidatissima Montblanc 149 Calligraphy.
Ed ecco qua il risultato. Ne sono contento, per la carta, per l'inchiostro e per la penna. E per il paio d'ore felici che ho trascorso preparando questo testo calligrafico.
Buon fine settimana a tutti.