ERO, un modello con un nome: RECTOR!

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Jaconib
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ERO, un modello con un nome: RECTOR!

Messaggio da Jaconib »

Salve a tutti,
dopo la mitologica UNION, mi ri-cimento in questa nuova mia impressione della penna in oggetto: ERO, modello Rector.
Le info riguardo all'azienda le trovate qui:
https://www.fountainpen.it/Ero/it
Ho un'altra di ERO con pennino 14k n.4 e molto simile come forma altre delle due/tre recensioni presenti su fountainpen.it: il pennino è identico ma il logo "ero" della nostra rector è più piccolo, nell'altra più grande, infatti pure la scrittura è diversa.
Ero rector a sin, Ero modello sconosciuto a dx.
Ero rector a sin, Ero modello sconosciuto a dx.
E questa Rector pare figlia del suo tempo: piccoletta, chiusa misura 13 cm, è di chiara forma ogivale, fatta con le resine plastiche monocolore tra la fine degli anni 50 e i '60.
Bella da tenere in mano, compatta e robusta per piccola che è.
Come detto il pennino è in 585, cosa non frequente per queste penne di categoria medio/bassa dei suoi tempi.
IMG_3944.jpeg
IMG_3945.jpeg
E' a caricamento a pistone, si può vedere il livello dell'inchiostro dalla sezione azzurro trasparente. Come tutte le penne consumer dell'epoca (la UNION precedentemente recensita e le altre due o tre che arriveranno) non sbaglia una partenza e scrive sempre.
IMG_3943.jpeg
Infatti, manco a dirlo la penna scrive benone. Caricata con il Noodler's X-feather, il tratto è un F sicuro e certo, arriva a raddoppiarsi e oltre senza sforzo e con naturalezza, morbido scorrevole e... strano: molto flessuoso... Pare un poco alzarsi se premi, pare piegarsi non solo nella prima parte dei rebbi, ma fino alla metà del pennino. Da' una sensazione di "mollezza" a usarlo, come se la lega di oro e altri metalli fossero più morbidi, chissà. Lenta nel ritorno. Anche l'altra ERO si comporta in modo simile, ma poco più contenuta in questa cosa.
Ecco una mezza paginetta di schifacci.
Ecco una mezza paginetta di schifacci.
E ancora: se appoggiata con delicatezza è un EF che scrive senza tentennamenti, devi essere leggiadro ma va via con piacere.
Non eccelsa per disegnare, ottima per scrivere sempre, come non ci fosse un domani. Non vi tradirà.
Un'altra bella sorpresa, non c'è che dire.

A presto, Jacopo
sansenri
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Messaggio da sansenri »

grazie per la recensione, queste pennette a pistone di stile tedesco anni 50-60, a fronte delle loro dimensioni medio piccole e l'aspetto di non molte pretese, e pennini solitamente normali, medio-fine e senza fronzoli, spesso sorprendono per quello che hai giustamente fatto rilevare, ossia l'incredibile affidabilità e prontezza. Le metti in tasca e quando serve scrivono e basta senza indugi.
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Messaggio da Jaconib »

sansenri ha scritto: lunedì 27 marzo 2023, 15:12 grazie per la recensione, queste pennette a pistone di stile tedesco anni 50-60, a fronte delle loro dimensioni medio piccole e l'aspetto di non molte pretese, e pennini solitamente normali, medio-fine e senza fronzoli, spesso sorprendono per quello che hai giustamente fatto rilevare, ossia l'incredibile affidabilità e prontezza. Le metti in tasca e quando serve scrivono e basta senza indugi.
Grazie a te Sansenri. E' quello che sto provando piano piano. A fronte di acquisti compulsivi di un anno fa, adesso compro penne di quest'epoca, da non svenarmi finanziariamente per provarne tante e scoprirle. A volte conosciute a volte meno e, se sono in condizioni discrete, queste vanno come se non fosse passato il tempo. Un'epoca in cui credo accusassero pia piano ormai in modo evidente la penna sfera, e chi ce qulccosa la di buono la produceva, di solito producendola bene, anche per le scuole.
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