Doppio inchiostro e sfumature

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Takhen
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Doppio inchiostro e sfumature

Messaggio da Takhen »

Salve, vorrei realizzare un effetto con penna stilografica per il quale ho bisogno di un parere esperto. Oggi ho utilizzato due astucci precaricati di colore diverso e li ho alternati sulla stessa penna senza lavarla. Oltre al colore viola, nato dal rosso e dal blu alternati, sono rimasto piacevolmente sorpreso dal vedere che il passaggio da un colore all'altro era graduale, cioè man mano che scrivevo il colore cambiava dall'uno all'altro in sfumature sempre diverse. Quello che desidero sapere è se è possibile utilizzare due inchiostri, possibilmente della stessa marca, per ottenere lo stesso effetto, ad esempio aggiungendo ad essi un terzo agente chimico che impedisca che i due si fondano nel monocromatico viola, che potrei semplicemente comprare già viola se volessi quello. E' possibile in qualche qualunque maniera ottenere questo effetto di colore che cambia mentre scrivo, senza dovere alternare due cartucce diverse ogni minuto, rendendo scomodo scrivere normalmente, ma facendo una unica lunga ricarica del giusto miscuglio di inchiostri ed eventuali additivi? Va bene qualunque metodo: modificare uno dei due prima di mescolarli per renderlo insolubile con l'altro, comprare inchiostri che hanno un liquido diverso come base, utilizzare un liquido "isolante" per tenerli separati fino al momento dell'incontro in punta, utilizzare un "antiemulsionante", termine improprio che utilizzo per dire "qualcosa che blocchi o ritardi il miscelamento". L'unica cosa da tenere a mente è che deve trattarsi di una ricarica unica, che tenga conto del fatto che la penna verrà agitata il minimo necessario per scrivere e poggiarla. Sarebbe possibile? Allego una foto del risultato ottenuto alternando i due colori senza lavare: https://drive.google.com/file/d/1IUFkqS ... sp=sharing
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piccardi
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Messaggio da piccardi »

Gli inchiostri stilografici sono tutti a base d'acqua, in cui è stato sciolto un colorante. Il che ti fa capire subito che un colorante di ciascuno inchiostro resta solubile (ma anche per i cosiddetti nanopigmenti, diffuso) nell'acqua dell'altro. Se lo rendi non solubile precipita, ed il risultato è normalmente una penna intasata. Il secondo principio della termodinamica (l'aumento dell'entropia) fa si che quando poni in contatto due liquidi con concentrazioni diverse di sostanze ha sempre e comunque una diffusione, che porta allo stato di equilibrio di una concentrazione uniforme da ambo le parti, più o meno velocemente a seconda della eventuale superficie di contatto.

Ricordo che con le parallel pen puoi fare il giochino trasferendo l'inchiostro dalla punta di un'altra accostandole di punta con una sopra ed una sotto, dove l'hai trasferito si scrive per un po' con l'inchiostro trasferito che progressivamente si scolora per passare a quello che sta nella cartuccia. Ma è di nuovo un effetto temporaneo, e se non la usi subito la diffusione ti troverai con un risultato sempre più uniforme

Questo per dirti perché secondo me quel che vuoi fare è impossibile. Per ottenere quell'effetto l'unica resta alternare la cartucce. Ma Einstein diceva "Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa." Non accade spesso, ma magari ci riesci.

Simone
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Ottorino
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Messaggio da Ottorino »

La vedo difficilissima. Stai cercando un effetto instabile con componenti stabili separati, ma chimicamente necessariamente simili. Una bella sfida dal punto di vista chimico.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
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Messaggio da Takhen »

E' forse possibile che esistano inchiostri ad esempio a base oleosa e acquosa in modo che prendendone due a basi diverse il risultato si ottenga?
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zoniale
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Messaggio da zoniale »

Temo che le molto diverse tensioni superficiali di acqua ed olio non renderebbero i due tipi di inchiostro compatibili con le dimensioni dei capillari di un medesimo alimentatore.
Michele
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Messaggio da Takhen »

Insomma le penne a inchiostro oleoso sono penne apposite per esso che non vanno con quello acquoso e viceversa?
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Ottorino
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Messaggio da Ottorino »

Esatto. L'acqua è un solvente polare e l'olio apolare.
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Messaggio da Ottorino »

Takhen ha scritto: domenica 11 agosto 2019, 19:35 E' forse possibile che esistano inchiostri ad esempio a base oleosa e acquosa in modo che prendendone due a basi diverse il risultato si ottenga?
Hanno generalmente diversa densità.

Otteresti due fasi con l'olio sopra nel serbatoio. Scuotendo forse riusciresti a ottenere un'emulsione che prima o poi si separerebbe in due fasi di nuovo. Ma dubito che succederebbe qualcosa dentro all'alimentatore ovvero i capillari.

Non è per scoraggiarti, prova e facci sapere. La sperimentazione è valida in quanto tale
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Messaggio da HoodedNib »

Ottorino ha scritto: domenica 11 agosto 2019, 19:11 La vedo difficilissima. Stai cercando un effetto instabile con componenti stabili separati, ma chimicamente necessariamente simili. Una bella sfida dal punto di vista chimico.
Secondo me e' piu' una sfida dal punto di vista ingegneristico/fisico che chimico.
Quello che si vuole ottenere, se ho capito bene, e' il passare da un colore all'altro dell'inchiostro. Il modo piu' semplice che mi e' venuto in mente e' avendo un rubinetto ad Y, due cartucce, qualche capillare e un modo comodo per azionare detto rubinetto. Si collegano i capillari alle cartucce da una parte e dal rubinetto ad Y dall'altra e si sposta periodicamente il flusso dalla cartuccia di colore A a quella di colore B. Usando la giusta frequenza di apertura e scrivendo abbastanza si vedrebbe la miscelazione dei due inchiostri passare da un colore all'altro.
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Messaggio da Mrfortytwo »

HoodedNib ha scritto: lunedì 12 agosto 2019, 10:24
Secondo me e' piu' una sfida dal punto di vista ingegneristico/fisico che chimico.
(...omissis...) . Usando la giusta frequenza di apertura e scrivendo abbastanza si vedrebbe la miscelazione dei due inchiostri passare da un colore all'altro.
Beh il mio migliore amico sviluppa software per sistemi coreografici dove si comandano con precisione al microsecondo sistemi di microfluidica per produrre disegni 3D su una serie di cortine di gocce d'acqua in caduta, ergo penso che tecnicamente sia più che fattibile...solo che temo che per inserire un meccanismo simile in una penna si otterrebbe qualcosa delle dimensioni di un salame casereccio con un' estetica "raffinata", nel senso di simile ad una raffineria, diciamo qualcosa tipo Beaubourg :wtf:
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Messaggio da zoniale »

Ho la soluzione:
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Messaggio da Takhen »

L'idea del rubinetto a Y è troppo articolata, io non sono un produttore, quello che ho sono forbici, tessuti, alimenti da cucina, e robe così. Quello che sto provando in questo momento è inserire in una cartuccia un pezzo di cotone, impregnarlo di blu, aspirare tutto il blu rimasto fuori dal cotone e poi riempire la cartuccia contenente il cotone impregnato blu con l'inchiostro rosso. Nel migliore dei casi dovrebbe iniziare col rosso e poi man mano che il cotone rilascia il blu spostarsi verso di quello, anche se probabilmente si passerà da rosso a viola e non rosso ---> viola ---> blu. Nel peggiore dei casi neanche questo. Anche se funzionasse per ora è ancora un metodo piuttosto scomodo, quindi in realtà sto più cazzeggiando alla ricerca di idee.
Quella degli inchiostri a olio potrebbe non essere male, la densità sarà diversa, ma io uso penne sacrificabili e cinesi, quindi non ho problemi a buttarla, come non mi stupirebbe che non trattandosi di un prodotto di marca non sia così raffinata da non riuscire a far scorrere un inchiostro che non è perfettamente della densità che le serve. Se unissi due colori a base acqua e olio, ammettendo che la penna non si intasi, cosa otterrei? Uno dei due liquidi succhierebbe il pigmento dall'altro, dandomi ad esempio acqua viola + olio incolore, oppure rimarrebbero separati anche i pigmenti? Perché in questo caso agitare prima dell'uso non sarebbe chissà quanto scomoda come cosa
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Takhen ha scritto: lunedì 12 agosto 2019, 16:35 L'idea del rubinetto a Y è troppo articolata, io non sono un produttore, quello che ho sono forbici, tessuti, alimenti da cucina, e robe così. Quello che sto provando in questo momento è inserire in una cartuccia un pezzo di cotone, impregnarlo di blu, aspirare tutto il blu rimasto fuori dal cotone e poi riempire la cartuccia contenente il cotone impregnato blu con l'inchiostro rosso. Nel migliore dei casi dovrebbe iniziare col rosso e poi man mano che il cotone rilascia il blu spostarsi verso di quello, anche se probabilmente si passerà da rosso a viola e non rosso ---> viola ---> blu. Nel peggiore dei casi neanche questo. Anche se funzionasse per ora è ancora un metodo piuttosto scomodo, quindi in realtà sto più cazzeggiando alla ricerca di idee.
Quella degli inchiostri a olio potrebbe non essere male, la densità sarà diversa, ma io uso penne sacrificabili e cinesi, quindi non ho problemi a buttarla, come non mi stupirebbe che non trattandosi di un prodotto di marca non sia così raffinata da non riuscire a far scorrere un inchiostro che non è perfettamente della densità che le serve. Se unissi due colori a base acqua e olio, ammettendo che la penna non si intasi, cosa otterrei? Uno dei due liquidi succhierebbe il pigmento dall'altro, dandomi ad esempio acqua viola + olio incolore, oppure rimarrebbero separati anche i pigmenti? Perché in questo caso agitare prima dell'uso non sarebbe chissà quanto scomoda come cosa
Con la tua idea non arriverai mai al blu partendo dal rosso ed e' vero che la diffusione e il rimescolamento con il pezzo di cotone la rallenti ma non puoi ottenerla "a chiamata". Quello che con tutta probabilita' succedera' e' partire da colore rosso e in un lasso di tempo piu' o meno lungo arrivare ad un qualche colore viola o giu' di li e a quel punto se non fai altro restera' quello fino alla fine della cartuccia/converter)

Sui colori ad olio dubito tu possa metterli in una stilografica e farla funzionare, la stilografica e' fatta per far scorrere inchiostri acquosi, credo che non funzionerebbe senza modificare la penna stessa.

Se unissi colori ad acqua e colori ad olio non succederebbe quello che dici tu, solitamente i colori solubili in acqua non lo sono in olio e viceversa (o almeno lo sono molto molto poco). Quello che succedera' e' che hai due strati colorati sovrapposti, sotto la fase acquosa colorata mettiamo di rosso e sopra quella oleosa supponiamo blu e cosi' resteranno.
Se le agiti quello che ottieni e' una formazione di una miscela di goccioline d'olio in acqua che tenderanno subito a separarsi di nuovo, quindi se qualche gocciolina oleosa finisce in qualche modo nel conduttore e nella parte scrivente della penna probabilmente la intasera' o comunque rendera' difficile anche il passaggio dell'inchiostro acquoso.
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Messaggio da jebstuart »

Secondo me, posto che gli interventi di prima hanno escluso, almeno in via teorica, una soluzione chimica al problema, l’unica sarebbe una soluzione fisica.
Penso ad un separatore centrale basculante che nel corso dell’uso (e dei movimenti della penna) lasci passare alternativamente prima un inchiostro e poi l'altro, con un acconcio meccanismo basato su un gradiente di peso.
Ci rifletto.


PS: Se non mi risentite, vuol dire che era una emerita str.... ehm, sciocchezza :D :D :D
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Messaggio da alfredop »

Doppio serbatoio, pennino a tre rebbi (come i music nib), due conduttori separati (uno per ogni serbatoio) collocati sotto ciascuno dei due canali esistenti tra i tre rebbi. Una sferetta che sulla base del l'inclinazione (più a destra o più a sinistra) ostruisce uno dei conduttori in corrispondenza con l'innesto con il relativo serbatoio.

Altra soluzione più semplice: pennino a due rebbi piatto (come sulla parker 180), conduttori sopra e sotto collegati ai due serbatoi separatamente, girando la penna di 180° una sferetta ostruisce uno dei due serbatoi.

In entrambi i casi l'inchiostro residuo sul conduttore ostruito garantisce una transizione continua tra i due colori.
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“Andare all’inferno è facile . C’è una scala. Scendi il primo gradino. Poi scendi il secondo. Poi scivoli." (Leo Ortolani, Rat-Man n. 91)
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