Da dove incominciamo?

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GePen
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Messaggio da GePen »

Buon pomeriggio a tutti, sono nuovo su questo Forum e già mi sono presentato nell'apposita sezione..... Vi scrivo perché vorrei delle dritte e chiarimenti da voi esperti.
Sono un appassionato della cultura orientale, precisamente di quella Giapponese con cui mi sono avvicinata tramite gli orologi Seiko che non abbandono da anni ma non disdegno nemmeno le auto infatti sono un felice possessore di una Suzuki, e spero in futuro anche di qualche penna Made in JP.
Leggendovi ho scoperto che sono 2 i marchi Giapponesi leader : PILOT E SAILOR.
Per iniziare ho ordinato un "giocattolo" ovvero la Pilot Kakuno, come procedere?
Devo ammettere che sono affascinato dalle penne con il design futuristico, come la Pilot Capless, Pilot Demonstrator.... Ma guardandomi intorno mi affascina molto il marchio Twsbi.


Attendo vostre comparazioni con altri marchi.
Grazi a tutti in anticipo
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Pettirosso
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Messaggio da Pettirosso »

Ciao, benvenuto fra noi!
Direi che in Giappone dovresti considerare, fra le Case storiche, anche Platinum, accanto a Sailor e Pilot (attenzione: non "Platignum", che è inglese, ma "Platinum").
Personalmente non ho la Kakuno, ma le recensioni che ho letto sono praticamente unanimemente positive, per cui direi che è un ottimo inizio.
Con TWSBI ci spostiamo a Taiwan, dove troviamo anche Laban: già un altro mondo. Io lo considero (non so se a torto o a ragione) un po' una via di mezzo fra Giappone e Cina, stilograficamente parlando.
Possiedi già qualche stilografica europea, per azzardare eventuali paragoni con le sorrelle giapponesi?
Giuseppe.
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Messaggio da GePen »

Grazie per il suggerimento.
Sono completamente a digiuno sulle stilografiche, tra università e lavoro ho sempre usato le Parker jotter.
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Messaggio da Pettirosso »

Suppongo sfera/roller (esiste anche la versione stilografica).
Allora, se hai ordinato una Kakuno con pennino F, preparati ad un tratto di scrittura MOLTO, MOLTO più fine...
Va bene, quando ti arriverà facci sapere le tue impressioni di scrittura.
Buona serata! :wave:
Giuseppe.
GePen
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Messaggio da GePen »

Da ignorante in materia solo dopo l'ordine ho notato che ho preso il modello EF quindi sarà drastico il passaggio...... Per quanto riguarda la Parker da me utilizzata è a sfera.
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Messaggio da Pettirosso »

Come si suol dire, cosa fatta capo ha.
Le giapponesi, poi, hanno anche un flusso d'inchiostro molto controllato, per cui aspettiamoci un tratto 0,3 mm molto asciutto (non so esattamente, ma penso che il tratto di una sfera Parker Jotter sia intorno a 0,8).
I tratti giapponesi F ed EF da noi sono utilizzati per la scrittura di formule matematiche, o per appunti su piccoli taccuini (in cui, fra l'altro, sovente la carta non è di eccelsa qualità, e quindi tende ad allargare il tratto); da loro, dato il diverso tipo di scrittura, probabilmente sono l'ideale (purtroppo non conosco né il giapponese né il cinese, quindi la mia è una pura supposizione).
Comunque hai fatto una cosa saggia ad iniziare da un modello economico: se proprio non ti ci troverai, potrai accantonarlo e, rimanendo il Giappone, passare ad un M, se non ad un B.
Giuseppe.
GePen
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Messaggio da GePen »

Grazie ancora per le dritte. Mi sembra di capire che il pennino ha misure che vanno dalla A alla EF? Tutti i marchi adottano queste misure? Anche le penne a sfera possono considerarsi da collezione? Lo dico da appassionsto di orologi dato che continua ad esserci una diatriba tra quarzi e meccanici......
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Messaggio da hobbit »

Sarò monotono, per iniziare Platinum Preppy e se non ti scoccia l'aspetto da penna usa e getta, può anche essere la penna definitiva.
Io per lavoro scrivo (con la stilo) tutti i giorni, ogni tanto provo a cambiare per romperle la monotonia ma poi torno alla Preppy.
Francesco
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Messaggio da Pettirosso »

Uhm, la questione dei pennini è molto più complessa, la trovi riassunta qui: https://www.fountainpen.it/Pennino
Il pennino "A" è una cosa a parte, è quello montato su penne destinate al mercato scolastico per i bambini che iniziano ad usare la stilografica, prevalentemente in Germania (ed infatti si trova sulle produzioni di base di Pelikan, Lamy, Schneider e forse Online, che sono appunto Ditte tedesche: è l'abbreviazione di Anfänger). Questo non vuol dire che non scriva bene, anzi, è il più più facile da utilizzare! :D (volendo azzardare, potrebbe vagamente essere un KM).
Tutte le Case, a livello mondiale, adottano la classificazione che trovi sul link, MA, come imparerai con l'esperienza, vi sono sostanziali variazioni di tratto fra una Casa e l'altra, ed anche fra diversi modelli della stessa Casa. Insomma, è tutto meno che una regola matematica.
Tieni presente che in una stilografica il risultato finale (lo spessore del tratto) è dato dalla misura del pennino, dalla quantità di inchiostro erogato dalla penna, dal tipo dell'inchiostro stesso e dal tipo di carta utilizzata: centinaia di possibili combinazioni, con differenze, a volte quasi irrilevanti, ma altre anche sostanziali.
Una regola empirica (per tornare in Giappone) vuole che il tratto di una giapponese sia di una misura inferiore al corrispondente europeo: ad esempio, se io mi trovo bene con un F europeo debbo acquistare un M giapponese. Ma anche in Europa, per fare un esempio, il tratto di Aurora è più sottile del tratto Pelikan o Lamy.
Quanto all'aspetto collezionistico, certamente anche le penne a sfera o roller o gel liquido possono formarne oggetto, ma, secondo me, non è proprio come nel campo degli orologi la distinzione fra meccanico e al quarzo. Qui se la giocano un affascinante e complesso meccanismo (per questo anche più costoso) con un banale circuito elettronico da pochi soldi, che però garantisce una precisione decisamente superiore. Nel campo della scrittura sì, forse la stilografica si può equiparare all'orologio meccanico, ma vi sono anche altre differenze legate all'utilizzo: tendenzialmente, se mi appassiono, userò la stilografica per scrivere a lungo (affatica molto di meno la mano), o cose mie personali che voglio conservare, o cose che io reputo importanti; userò la sfera per appunti veloci, per la "lista della spesa", per i moduli a ricalco, ecc. Poi, certo, non è una regola fissa, dipende dalle abitudini personali.
Buona serata e... Buona lettura! :wave:
Ultima modifica di Pettirosso il domenica 17 marzo 2019, 22:45, modificato 2 volte in totale.
Giuseppe.
GePen
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Messaggio da GePen »

La proverò sicuramente
GePen
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Messaggio da GePen »

Pettirosso ha scritto: domenica 17 marzo 2019, 22:42 Uhm, la questione dei pennini è molto più complessa, la trovi riassunta qui: https://www.fountainpen.it/Pennino
Il pennino "A" è una cosa a parte, è quello montato su penne destinate al mercato scolastico per i bambini che iniziano ad usare la stilografica, prevalentemente in Germania (ed infatti si trova sulle produzioni di base di Lamy, Schneider e forse Online, che sono appunto Ditte tedesche: è l'abbreviazione di Anfänger). Questo non vuol dire che non scriva bene, anzi, è il più più facile da utilizzare! :D (volendo azzardare, potrebbe vagamente essere un KM).
Tutte le Case, a livello mondiale, adottano la classificazione che trovi sul link, MA, come imparerai con l'esperienza, vi sono sostanziali variazioni di tratto fra una Casa e l'altra, ed anche fra diversi modelli della stessa Casa. Insomma, è tutto meno che una regola matematica.
Tieni presente che in una stilografica il risultato finale (lo spessore del tratto) è dato dalla misura del pennino, dalla quantità di inchiostro erogato dalla penna, dal tipo dell'inchiostro stesso e dal tipo di carta utilizzata: centinaia di possibili combinazioni, con differenze, a volte quasi irrilevanti, ma altre anche sostanziali.
Una regola empirica (per tornare in Giappone) vuole che il tratto di una giapponese sia di una misura inferiore al corrispondente europeo: ad esempio, se io mi trovo bene con un F europeo debbo acquistare un M giapponese. Ma anche in Europa, per fare un esempio, il tratto di Aurora è più sottile del tratto Pelikan o Lamy.
Quanto all'aspetto collezionistico, certamente anche le penne a sfera o roller o gel liquido possono formarne oggetto, ma, secondo me, non è proprio come nel campo degli orologi la distinzione fra meccanico e al quarzo. Qui se la giocano un affascinante e complesso meccanismo (per questo anche più costoso) con un banale circuito elettronico da pochi soldi, che però garantisce una precisione decisamente superiore. Nel campo della scrittura sì, forse la stilografica si può equiparare all'orologio meccanico, ma vi sono anche altre differenze legate all'utilizzo: tendenzialmente, se mi appassiono, userò la stilografica per scrivere a lungo (affatica molto di meno la mano), o cose mie personali che voglio conservare, o cose che io reputo importanti; userò la sfera per appunti veloci, per la "lista della spesa", per i moduli a ricalco, ecc. Poi, certo, non è una regola fissa, dipende dalle abitudini personali.
Buona serata e... Buona lettura! :wave:
Grazie ancora, trovo il tutto molto interessante. Mi tocca studiare........ P. S ci sono quarzi e quarzi.
A presto 😁
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Messaggio da Mequbbal »

Come vedi, si tratta davvero di "studiare"... per prendere appunti già sai come fare :-)
Benvenuto!
Non ti è imposto di completare l'opera ma non sei libero di sottrartene.
(Rabbi Tarfón)
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Messaggio da marcof »

Ciao e auguri per la kakuno, è un'ottima penna. Io ne ho una con pennino F e mi piace molto.
Quando la provi, prima di bestemmiare se magari senti che gratta, ricordati che con le stilografiche non bisogna calcare, la devi lasciare scorrere sul foglio. Io come EF ho una penmanship e nei commenti su amazon la criticavano tantissimo proprio perché grattava. In effetti se si calca è quasi una taglierina :D , ma se la lasci scorrere scrive che è una bellezza.
Tornando alla kakuno, l'unica cosa strana che ho riscontrato è che lasciandola inutilizzata il livello di inchiostro nella cartuccia diminuiva inesorabilmente :think:
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Messaggio da Stormwolfie »

La questione riguarda esclusivamente i pennini di Sailor, Pilot e Platinum. A parte la capless sotto il punto di vista estetico nelle loro penne commerciali i giapponesi hanno uno stile classico e sobrio, ciò che fa la vera differenza sono i pennini. Un altro mondo.
La Twsbi usa pennino marca Jowo utilizzati da tante altre aziende europee e non, per cui nessuna particolare novità per questo aspetto, mentre per il design la ritengo un’azienda creativa ed interessante!
STEFANO

Ogni penna corre con inchiostri diversi su altrettante innumerevoli carte. Alcune scivolano rapide, altre con piena lentezza, altre grattano ritmi piacevoli. Ognuna esprime un suo carattere che lo scrittore dolcemente doma.
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donangelito ha scritto: lunedì 18 marzo 2019, 12:16 Come vedi, si tratta davvero di "studiare"... per prendere appunti già sai come fare :-)
Benvenuto!
Sono abituato date le mie passioni.
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