Ho un’Aurora 888 che pare un’innaffiatoio...Aiuto!

Tecniche e consigli per l'uso, la manutenzione e la riparazione delle penne stilografiche.
VincenzoDG
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Ho un’Aurora 888 che pare un’innaffiatoio...Aiuto!

Messaggio da VincenzoDG »

Salve.

Ho una Aurora 888 che, complice anche le cartacce oggi disponibili, presenta il difetto di scrivere davvero inondando la carta di inchiostro.

Ho provato ad utilizzare l’accoppiata inchiostro Pelikan 4001 nero e carta Fabriano copy 1, ma il problema persiste. Nella buona sostanza il tratto si spande e, addirittura, attraversa il foglio.

Se uso altro tipo di carta (mi pare la navigator) e scrivo con pennino capovolto le cose migliorano notevolmente.

A occhio il pennino non mi pare così largo ma l’evidenza racconta una storia diversa.

Vorrei avere il piacere di usare la penna col pennino non rovesciato, così da beneficiare anche delle sue capacità moderatamente flex.

Consigli?
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Monet63
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Messaggio da Monet63 »

Se l'accoppiata Pelikan nero 4001 + Fabriano Copy1 non ha sortito miglioramenti, considerando che è un'accoppiata vincente quando si vuol scrivere su entrambe le facciate, vuol dire che il flusso è davvero troppo abbondante. Io inizierei controllando che non ci siano micro perdite. Mi procurerei anche della carta patinata (Rhodia, Clairefontaine, Oxford) o anche non patinata ma notoriatamente adatta alla stilografica (Fabriano EcoQua, Fabriano Ingres vergata 90gr.), per vedere se, e di quanto, la situazione possa migliorare.
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Messaggio da VincenzoDG »

Egregio Monet63,

sicuramente andrò da un cartolaio ben fornito (purtroppo ve ne sono sempre di meno....) e, se la trovo, comprerò la carta che suggerisci.

Le eventuali microperdite, invece, come le rilevo?

Abbi pazienza ma oltre al normale e periodico lavaggio delle penne in acqua comune (quando le metto a riposo perché ne uso un'altra per un certo periodo o perché cambio tipo o colore di inchiostro) non vado e sarebbe la prima volta che mi spingerei a fare una diagnosi per poi risolvere un problema tecnico vero e proprio.

Grazie per la risposta giá data e per le indicazioni, se vorrai, che mi darai ancora.
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Messaggio da Monet63 »

Purtroppo non conosco il modello in argomento e non so rispondere in quel senso, ma sono fiducioso sull'intervento di chi, invece, la conosce bene.
:wave:
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Messaggio da Pettirosso »

Ehm, bene assolutamente no :oops: , ma provo a farti qualche domanda che mi è venuta un mente leggendo quanto hai scritto (se l'ho capito bene), anche perché sulle sigle dei modelli Aurora sovente nascono confusioni.
La tua 888 mi pare sia un modello a cartucce: utilizza già l'attuale formato king size o ancora il precedente (quello delle vecchie Duocart, per intenderci)?
Domanda seguente: per usare un inchiostro diverso da Aurora (il Pelikan 4001) usi delle vecchie cartucce siringandole?
Se così è, posso tentare un'ipotesi per il comportamento da innaffiatoio: qualunque cartuccia non può essere usata un'infinità di volte, e più è vecchia peggio è. Dopo un certo numero di togli/metti (5/6 al massimo, nella mia esperienza) l'imboccatura inizia ad allargarsi, a deformarsi ed a volte a creparsi (anche se ad occhio non si vede). Non essendoci più la perfetta tenuta con il beccuccio dell'alimentatore si infiltra dell'aria, si altera l'equilibrio pressorio del sistema di alimentazione e... inchiostro a non finire sul foglio (possono cadere anche delle gocce).
E' un'ipotesi, ovviamente, la più semplice per spiegare l'inconveniente che lamenti; partiamo di lì. Come ha giustamente scritto Monet, un flusso eccessivo è quasi sempre causato da un afflusso di aria nel sistema di alimentazione.
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Messaggio da Monet63 »

Pettirosso ha scritto: giovedì 4 ottobre 2018, 8:37 Ehm, bene assolutamente no
Di certo la conosci meglio di me (io ne ho sempre e solo sentito parlare), e comunque la tua analisi è perfetta. :)
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Messaggio da VincenzoDG »

Salve Pettirosso.

Hai visto giusto: uso ricaricarne una vecchia con la siringa in quanto tali cartucce sono oramai poco diffuse e non pensavo, sinceramente, che la plastica delle cartucce si deteriorasse nel tempo al punto da far entrare aria per cattiva tenuta dell'imbocco.

Le cartucce dovrebbero come quelle in foto (credo quelle che equipaggiavano anche le vecchie duocart) che allego a questo post.

So di alcuni che usano un converter Platinum che, pare, sia un attimo stretto all'imboccatura (immagino come diameteo esterno) ma ha un foro che calza bene sul canaletto centrale presente nell'apposito alloggio della penna.

Peró, dato che leggo é un po' più stretto come diametro esterno del necessario (ossia non aderisce perfettamente alle pareti dell'alloggiamento cartucca che la penna offre), a questo punto mi verrebbe da pensare che anche questo escamotage possa rivelarsi inutile.
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Messaggio da maxpop 55 »

VincenzoDG ha scritto: giovedì 4 ottobre 2018, 15:56 Salve Pettirosso.

Hai visto giusto: uso ricaricarne una vecchia con la siringa in quanto tali cartucce sono oramai poco diffuse e non pensavo, sinceramente, che la plastica delle cartucce si deteriorasse nel tempo al punto da far entrare aria per cattiva tenuta dell'imbocco.

Le cartucce dovrebbero come quelle in foto (credo quelle che equipaggiavano anche le vecchie duocart) che allego a questo post.

So di alcuni che usano un converter Platinum che, pare, sia un attimo stretto all'imboccatura (immagino come diameteo esterno) ma ha un foro che calza bene sul canaletto centrale presente nell'apposito alloggio della penna.

Peró, dato che leggo é un po' più stretto come diametro esterno del necessario (ossia non aderisce perfettamente alle pareti dell'alloggiamento cartucca che la penna offre), a questo punto mi verrebbe da pensare che anche questo escamotage possa rivelarsi inutile.
Prova a mettere un filo di grasso al silicone all'interno dell'imboccatura di una cartuccia Biflux non deteriorata vedrai che dura di più, permettendo un maggior numero di innesti e disinnesti e una maggior tenuta impedendo all'aria di penetrare all'interno.
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Messaggio da Pettirosso »

Proprio loro! Le vecchie gloriose cartucce Biflux.
Capisci anche tu che una plastica, dopo 60 anni, non è più una giovincella...
Ottimo il consiglio di Maxpop; potresti anche procurarti le Colorcart (quelle per l'Auretta), se ne trovano ancora in vendita su Ebay, l'imbocco è identico e sono leggermente più recenti.
Quanto al converter Platinum, l'ho letto anch'io, ma personalmente non l'ho mai utilizzato.
Comunque, per prima cosa occorre stabilire se l'"effetto innaffiatoio" deriva veramente da qui: quindi cartuccia nuova, un filo di grasso e provare.
Le scelte successive verranno di conseguenza.
Dicci com'è andata... E in bocca al lupo!
Giuseppe.
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Messaggio da VincenzoDG »

Assolutamente.

Anche io non ho mai provato il converter Platinum ma ho trovato una foto che lo ritrae inserito proprio in una Aurora 888 (la posto a corredo di questo intervento).

Sia come sia, prima del converter mi procurerò qualche vecchia cartuccia compatibile mai usata e ... vedremo.
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Messaggio da Ottorino »

Potresti provare a prendere una cartuccia attuale e una punta da trapano o un tondino di opportuno diametro.
Scaldare con aria calda la cartuccia e allargare il foro anteriore col tondino o con la punta dal lato non tagliente.
Con le punte da trapano potresti allargare a diametri crescenti fino a trovare quello giusto. Oppure usare la punta conica di una bic come allargatore

Facci sapere
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
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Messaggio da Monet63 »

Ottorino ha scritto: venerdì 5 ottobre 2018, 10:35Oppure usare la punta conica di una bic come allargatore
E poi dicono che le Bic servono a niente... :D
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Messaggio da VincenzoDG »

Piccolo aggiornamento.

Sabato mattina (l'ho scritto in un altro post pubblicato in diversa sezione del forum), sono andato in un noto negozio napoletano di penne.

Vi ero andato per acquistare un pennino di una certa gradazione per una Pelikan ma, ovviamente, ho chiesto se avesse un converter Platinum da inserire nella 888.

Purtroppo non l'avevano ma, dopo aver voluto ascoltare il problema di questa penna che innaffia la carta, me l'hanno fatta provare su una carta migliore rispetto a quella (Fabriano Copy 1) che normalmente uso io.

Era una carta molto più spessa e, a loro dire, più adatta alle stilografiche e, difatti, il tratto si è mantenuto sottile senza spandere e senza trapassare il foglio.

A questo punto, posto che il flusso è comunque quanto meno "generoso", fermo restando che mi procurerò le cartucce della Auretta e un converter Platinum, mi sto orientando a ritenere che questa penna sia utilizzabile solo su carta di alta qualità.

Comunque, vi terrò aggiornati.
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Messaggio da francoiacc »

Due domande che potrebbero sembrare banali e stupide
Perché non prendere un converter Aurora o Parker?
Che gradazione è il pennino?
"E' sempre meglio vivere di rimorsi che di rimpianti"
Francesco
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Messaggio da VincenzoDG »

Perché l'Aurora 888 (almeno quella che ho io) è un modello di penna risalente agli anni 50/60 del secolo scorso e allora l'Aurora utilizzava una differente larghezza di cartucce (in pratica quelle dell'Auretta).

Successivamente, Aurora ha cambiato il sistema e oggi, a quanto ne so (e come tu, giustamente, suggerisci) si può utilizzare quello proprietario o anche quello della Parker.
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