Mostra Scambio - Pen Show di Firenze
18 Maggio 2024 - Ippodromo del Visarno, piazzale delle Cascine 29
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Wing Sung
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Wing Sung
Ho ordinato due penne Wing Sung modello 6359, clone delle Lamy Safari, per poco più di 1 euro l'una.
Delle Wing Sung a pistone modelli 3008 e 3003, anche queste a pochi spiccioli.
L'intenzione è tenerle in ufficio, senza troppo timore che spariscano.
Qualcuno le ha gia provate?
Delle Wing Sung a pistone modelli 3008 e 3003, anche queste a pochi spiccioli.
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Fa più rumore un albero che cade che un'intera foresta che cresce.
Lao Tsu
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Wing Sung
Ho delle Wing Sung 3008, buone penne generalmente parlando ma bisogna avere alcune accortezze.
Prima di inchiostrarle bisogna smontarle del tutto e lavarle molto bene con acqua e sapone per piatti, strofinando sezione, pennino e conduttore con uno spazzolino, ci sono molti residui di lavorazione e possono fare delle bolle che "infastidiscono" il flusso dell'inchiostro (l'inchiostro viene fuori comunque ma si ha tratto piu' magro o saltellante). Le penne sono smontabili del tutto, solo che a volte si fa fatica la prima volta. Ci sono dei video di disassemblaggio sui internet.
Sopratutto puo' risultare difficile staccare il conduttore dal resto della sezione scrivente, un buon modo che ho trovato e procurarsi uno di quegli spiedini lunghi in bamboo (quelli che sembrano stuzzicadenti giganti), smontare la parte del pistone ed estrarlo, quindi aiutandosi con la parte piatta dello spiedino in bamboo spingere sull'imbocco del conduttore, questo dovrebbe permettersi allo stesso di sbloccarsi dalla sua posizione.
Poi rimontando sarebbe il caso di ingrassare il pistone e la vite dello stesso con un velo di grasso al silicone.
Aneddoto personale con una di queste penne: una delle penne in mio possesso aveva il conduttore che in qualche modo s'era incastrato nel corpo della penna, con considerevole fatica ho estratto la parte ma a causa di un "incidente di percorso" la parte terminale del conduttore, quella dove si posa il pennino, si e' piegata di 90°. Prima di buttarla e darla per persa ho provato a riallinearla, non e' stato difficile e ora, non ci crederete mai, quella particolare penna scrive meglio delle altre.
Prima di inchiostrarle bisogna smontarle del tutto e lavarle molto bene con acqua e sapone per piatti, strofinando sezione, pennino e conduttore con uno spazzolino, ci sono molti residui di lavorazione e possono fare delle bolle che "infastidiscono" il flusso dell'inchiostro (l'inchiostro viene fuori comunque ma si ha tratto piu' magro o saltellante). Le penne sono smontabili del tutto, solo che a volte si fa fatica la prima volta. Ci sono dei video di disassemblaggio sui internet.
Sopratutto puo' risultare difficile staccare il conduttore dal resto della sezione scrivente, un buon modo che ho trovato e procurarsi uno di quegli spiedini lunghi in bamboo (quelli che sembrano stuzzicadenti giganti), smontare la parte del pistone ed estrarlo, quindi aiutandosi con la parte piatta dello spiedino in bamboo spingere sull'imbocco del conduttore, questo dovrebbe permettersi allo stesso di sbloccarsi dalla sua posizione.
Poi rimontando sarebbe il caso di ingrassare il pistone e la vite dello stesso con un velo di grasso al silicone.
Aneddoto personale con una di queste penne: una delle penne in mio possesso aveva il conduttore che in qualche modo s'era incastrato nel corpo della penna, con considerevole fatica ho estratto la parte ma a causa di un "incidente di percorso" la parte terminale del conduttore, quella dove si posa il pennino, si e' piegata di 90°. Prima di buttarla e darla per persa ho provato a riallinearla, non e' stato difficile e ora, non ci crederete mai, quella particolare penna scrive meglio delle altre.
“Ankh-Morpork had dallied with many forms of government and had ended up with that form of democracy known as One Man, One Vote. The Patrician was the Man; he had the Vote.”
Wing Sung
Io non le ho provate. Ho una certa diffidenza verso le penne cinesi e, in ogni caso, per 20€ di Lamy Safari originale - secondo me - non vale la pena prendere un clone. Tra l'altro non credo che in ufficio si mettano a rubare penne di basso livello come le Lamy Safari e Al Star. In generale credo sia difficile che avvengano dei furti di penne, il malintenzionato deve essere a sua volta un intenditore e certamente non andrebbe a caccia di Lamy Safari.
Dal momento che ne hanno i mezzi, questi produttori cinesi potrebbero concentrarsi sull'ideazione di stilografiche inedite e di qualità piuttosto che copiare quelle altrui.
Dal momento che ne hanno i mezzi, questi produttori cinesi potrebbero concentrarsi sull'ideazione di stilografiche inedite e di qualità piuttosto che copiare quelle altrui.
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No, non ci sono ladri professionisti, ma spessisimo accade che le penne vengano prese dalla scrivania anche non intenzionalmente. Normalmente girano, da una scrivani all'altra, centinaia di penne pubblicitarie di fornitori (valore zero) e nessuno ci fa caso. Proprio per questo non lascerei una penna di valore sul tavolo.Lamy ha scritto: ↑martedì 22 maggio 2018, 8:59 Io non le ho provate. Ho una certa diffidenza verso le penne cinesi e, in ogni caso, per 20€ di Lamy Safari originale - secondo me - non vale la pena prendere un clone. Tra l'altro non credo che in ufficio si mettano a rubare penne di basso livello come le Lamy Safari e Al Star. In generale credo sia difficile che avvengano dei furti di penne, il malintenzionato deve essere a sua volta un intenditore e certamente non andrebbe a caccia di Lamy Safari.
Dal momento che ne hanno i mezzi, questi produttori cinesi potrebbero concentrarsi sull'ideazione di stilografiche inedite e di qualità piuttosto che copiare quelle altrui.
Questa la mia esperienza con un penna cinese:
viewtopic.php?f=8&t=16742
PS
I cinesi hanno gusti differenti in fatto di stile, irrimediabilmente i loro prodotti non piacciono agli occidentali. E' più facile copiare, così non si corrono rischi. Ma attenzione anche i giapponesi hanno iniziato così.
Ultima modifica di ASTROLUX il martedì 22 maggio 2018, 9:22, modificato 1 volta in totale.
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Deviando leggermente il discorso (e scusandomi di cio') sto notando che gli indiani fanno penne interessanti, oltre le ovvie repliche hanno una produzione propria di modelli originali (o rielaborazioni di cose gia' viste come fanno tutti) molto interessante, almeno se si esce fuori dal "circolo dei 3 euro a penna"Lamy ha scritto: ↑martedì 22 maggio 2018, 8:59 Io non le ho provate. Ho una certa diffidenza verso le penne cinesi e, in ogni caso, per 20€ di Lamy Safari originale - secondo me - non vale la pena prendere un clone. Tra l'altro non credo che in ufficio si mettano a rubare penne di basso livello come le Lamy Safari e Al Star. In generale credo sia difficile che avvengano dei furti di penne, il malintenzionato deve essere a sua volta un intenditore e certamente non andrebbe a caccia di Lamy Safari.
Dal momento che ne hanno i mezzi, questi produttori cinesi potrebbero concentrarsi sull'ideazione di stilografiche inedite e di qualità piuttosto che copiare quelle altrui.
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Scusa Lamy, basso prezzo magari si (anche se è un concetto soggettivo) ma basso livello proprio non direi.Lamy ha scritto: .......... non credo che in ufficio si mettano a rubare penne di basso livello come le Lamy Safari e Al Star.
Perbacco SI, soprattutto nella produzione di penne in ebanite; mi spiace solo che alcune fonti di acquisto siano fuori dell'area Schengen e quindi i costi di sdoganamento diventano "importanti"; ad esempio per le marche "Ranga" e "Asa" non sono riuscito a trovare fornitori europei....HoodedNib ha scritto: ..... sto notando che gli indiani fanno penne interessanti, oltre le ovvie repliche hanno una produzione propria di modelli originali (o rielaborazioni di cose gia' viste come fanno tutti) molto interessante,
Giorgio
la penna perfetta non esiste, quindi per essere felici bisogna avere tante penne (cit.)
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I don't want to belong to any club that will accept people like me as a member (cit)Wing Sung
Si intende relativamente a ciò che il mercato delle penne stilografiche offre. Di penne migliori e più prestigiose ne esistono parecchie, nonostante le Lamy entry level sia comunque abbastanza valide.rolex hunter ha scritto: ↑martedì 22 maggio 2018, 9:26Scusa Lamy, basso prezzo magari si (anche se è un concetto soggettivo) ma basso livello proprio non direi.Lamy ha scritto: .......... non credo che in ufficio si mettano a rubare penne di basso livello come le Lamy Safari e Al Star.
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la principale pecca dei prodotti cinesi è la mancanza di regolarità nel controllo del processo produttivo. Lotti riusciti bene o riusciti male vengono immessi comunque sul mercato. A questo punto un pizzico di fortuna aiuta.
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Nel dubbio ho ordinato anche io un 6 penne miste tra repliche Safari e l'altra di cui non ricordo neanche il nome
Sono molto curioso di capire la differenza (oltre chiaramente al pennino) tra Safari e replica.
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io ne ho un paio del modello 3008 e 7 del modello 3003.
Scrivono tutte molto bene e sono rifinite con cura.
Il fatto di averle pagate circa 1 euro l'una è un ulteriore vantaggio, ma la loro qualità (mia opinione) prescinde dal prezzo irrisorio/inspiegabile.
Su qualcuna, anche se non era indispensabile, ho usato la carta abrasiva sottile (foglio da 7000 anche questo ad 1 € dalla cina ), giusto qualche ghirigori in 1 cm di foglio per renderla ancora più scorrevole dato che le uso su cartaccia scadente.
Devo dire che forse sarò stato fortunato, ma le ultime penne che ho acquistato dalla cina a prezzi ridicoli (anche 0,70 per una penna a pistone) scrivono tutte molto bene.
Scrivono tutte molto bene e sono rifinite con cura.
Il fatto di averle pagate circa 1 euro l'una è un ulteriore vantaggio, ma la loro qualità (mia opinione) prescinde dal prezzo irrisorio/inspiegabile.
Su qualcuna, anche se non era indispensabile, ho usato la carta abrasiva sottile (foglio da 7000 anche questo ad 1 € dalla cina ), giusto qualche ghirigori in 1 cm di foglio per renderla ancora più scorrevole dato che le uso su cartaccia scadente.
Devo dire che forse sarò stato fortunato, ma le ultime penne che ho acquistato dalla cina a prezzi ridicoli (anche 0,70 per una penna a pistone) scrivono tutte molto bene.
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verissimo
infatti a me è arrivato un clone, in plastica, anche se molto bella.
comunque nonostante il prezzo basso mi sono lamentato con il venditore e mi ha fatto il rimborso completo.
- francoiacc
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Io ho comprato 4 3008, 3 funzionano bene, 1 si perde alimentatore e pennino, nel complesso non posso parlarne male. Su una delle tre ho montato un pennino Lamy M e devo dire che non và affatto meglio dell'originale Wing Sung, solo che il Lamy è un M mentre il Wing Sung era un F.
- sciumbasci
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Sarà anche che i cinesi hanno gusti diversi dagli occidentali, epperò è innegabile che ci abbiano visto lungo su molte cose: la Hero 616 (o la Hero 100), che ritengo siano penne perfette per l'utilizzo di tutti i giorni ufficio/scuola, la Parker ha smesso di produrle da un bel po'.
Qui non si tratta tanto di copiare, quanto di omaggiare dei modelli che, alla fine di tutti i discorsi che si possono costruire su questo assunto, in occidente sono stati "superati" benché perfettamente funzionanti
Qui non si tratta tanto di copiare, quanto di omaggiare dei modelli che, alla fine di tutti i discorsi che si possono costruire su questo assunto, in occidente sono stati "superati" benché perfettamente funzionanti