La paranoia della verginità

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Messaggio da HoodedNib »

Musashi ha scritto: sabato 28 aprile 2018, 10:01
HoodedNib ha scritto: sabato 28 aprile 2018, 9:56 Dico la mia, e la dico in modo drastico perche' so fatto cosi' (nun ve la state a prende), non ha senso comprare un oggetto nato per essere usato se non hai intenzione di usarlo mai, e' semplicemente uno spreco, uno spreco d'uso. Capisco usarlo poco, usarlo con delicatezza, usarlo con accortezza e perfino con i guanti di cotone bianco ma non usarlo per me e' una specie di eresia.
Le penne, a meno che non siano costruite apposta per non scrivere (e una volta vidi una penna cosi'), sono oggetti che sono nati per essere usati, per quanto belli, rari, fragili possano essere sono nati per essere messi in uso, su carta, con l'inchiostro.
Forse un giorno potra' capitare una penna che qualcuno mi regalera' e che non inchiostrero' subito o quasi ma e' perche' in quel momento non l'ho potuta inchiostrare e poi me ne sono dimenticato (cosa simile a quella che mi successe quando entrai in possesso della mia Aurora 88P) ma non perche' non la volevo mettere in azione.
E che dovrei fare con la fascetta della Skyline?
Coerentemente con quello che ho appena detto, tira via e scrivici. Almeno e' quello che farei io. Io conserverei la fascetta assieme alla scatola e alle varie cose interne ad essa, se ce le hai. Tutto quello che veniva con quella penna, se possibile deve rimanere con quella penna, con eccezioni (tipo il grasso che viene con una TWSBI non e' detto che lo terrei li). Ah, giusto se non si fosse capito, non faccio differenza, tra nuove, vintage, NOS o che altro, sono tutte penne, tutte vanno usate come penne scriventi, in qualche capacita' :)
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Messaggio da Musashi »

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ed ecco alla fine le mie Skyline con fascetta, che sotto sempre più pensando di rimuovere (forse...)
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Messaggio da piccardi »

HoodedNib ha scritto: sabato 28 aprile 2018, 11:06 Ah, giusto se non si fosse capito, non faccio differenza, tra nuove, vintage, NOS o che altro, sono tutte penne, tutte vanno usate come penne scriventi, in qualche capacita' :)
Allora per favore, fai come me, non comprare antiche NOS, la conservazione dello stato originale di un oggetto antico è l'unico motivo che mi spinge a non toccare le due o tre che ho che ho preso solo perché l'occasione è troppo ghiotta.

Visto che laddove ce ne sono di nuove, se ne trovano assai più facilmente di non nuove, da poter usare senza remore, trovo un atto di narcisismo senza nessun significato quello di rovinare lo stato originale di un oggetto antico.

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Messaggio da piccardi »

Musashi ha scritto: sabato 28 aprile 2018, 9:43 Veramente non so che fare, perché a me piace usare.
Anche a me, per cui ... comprati un'altra skyline, ce ne sono a bizzeffe, e si trovano facilmente praticamente nuove.

Perché di rovinare lo stato di conservazione originale di un oggetto antico, quando esistono alternative?

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Messaggio da HoodedNib »

piccardi ha scritto: sabato 28 aprile 2018, 22:32
HoodedNib ha scritto: sabato 28 aprile 2018, 11:06 Ah, giusto se non si fosse capito, non faccio differenza, tra nuove, vintage, NOS o che altro, sono tutte penne, tutte vanno usate come penne scriventi, in qualche capacita' :)
Allora per favore, fai come me, non comprare antiche NOS, la conservazione dello stato originale di un oggetto antico è l'unico motivo che mi spinge a non toccare le due o tre che ho che ho preso solo perché l'occasione è troppo ghiotta.

Visto che laddove ce ne sono di nuove, se ne trovano assai più facilmente di non nuove, da poter usare senza remore, trovo un atto di narcisismo senza nessun significato quello di rovinare lo stato originale di un oggetto antico.

Simone
No, mi dispiace, siamo su due pianeti diversi qui (ma non c'e' problema per me), se io trovo una NOS antica che mi dovesse piacere e che mi posso permettere (spesso e' la discriminante per me, al momento) la prenderei e la userei come le altre. So che per te e' eresia ma per me e' eresia una penna che rimane li per "bellezza".
Per me un oggetto antico che e' nato per essere usato e' inutile se non lo si usa ogni tanto, diverso sarebbe se si stesse parlando di un soprammobile (parlo per me). Cosi' come una penna molto bella e costosa, anche se nuova, mi capitasse per le mani la userei, la vivrei e sicuramente le dedicherei piu' attenzioni cosi' come farei con una NOS antica.

Per intenderci, la discriminante per il non uso e' il fatto che la penna sia nata come oggetto d'utilita', anche le belle penne antiche, a differenza che so, di un quadro, un candelabro o che altro. Tutto qui.
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Messaggio da piccardi »

HoodedNib ha scritto: sabato 28 aprile 2018, 22:46 No, mi dispiace, siamo su due pianeti diversi qui (ma non c'e' problema per me), se io trovo una NOS antica che mi dovesse piacere e che mi posso permettere (spesso e' la discriminante per me, al momento) la prenderei e la userei come le altre. So che per te e' eresia ma per me e' eresia una penna che rimane li per "bellezza".
Si evidentemente non ci intendiamo, per me non è eresia (non mi risultano ortodossie stabilite nel campo e poi con gli oggetti di sua proprietà uno fa quel che vuole), considero la cosa semplicemente una manifestazione di narcisismo.

Le antiche in condizioni originali sono rare, e mettersi ad usarle significa non aver più a disposizione un oggetto antico nello stato originale, rendendo non più identificabile lo stesso (lo stato originale). Non è questione di tener un oggetto li per bellezza, è questione di avere a cuore la conservazione di uno stato che ha, sugli oggetti antichi, un significato storico.

Dato che se ci sono le NOS, ci sono anche le usate in ottime condizioni pari al nuovo, comprare una NOS per usarla per me è solo un atto di esaltazione di se stessi (quindi sempre una paranoia della verginità, ma stavolta all'incontrario). Se si vuole usare quello specifico modello di penna antica non c'è nessun motivo per non prenderla già usata.

Visto che io le penne, antiche o nuove, le voglio usare e non tenerle per bellezza, semplicemente non compro le NOS e cerco gli stessi modelli già usati. Per questo invito tutti quelli vogliono usare le proprie penne e non semplicemente rimirarle, a fare come me, tra l'altro si risparmia pure.

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Messaggio da HoodedNib »

piccardi ha scritto: sabato 28 aprile 2018, 23:30
HoodedNib ha scritto: sabato 28 aprile 2018, 22:46 No, mi dispiace, siamo su due pianeti diversi qui (ma non c'e' problema per me), se io trovo una NOS antica che mi dovesse piacere e che mi posso permettere (spesso e' la discriminante per me, al momento) la prenderei e la userei come le altre. So che per te e' eresia ma per me e' eresia una penna che rimane li per "bellezza".
Si evidentemente non ci intendiamo, per me non è eresia (non mi risultano ortodossie stabilite nel campo e poi con gli oggetti di sua proprietà uno fa quel che vuole), considero la cosa semplicemente una manifestazione di narcisismo.

Le antiche in condizioni originali sono rare, e mettersi ad usarle significa non aver più a disposizione un oggetto antico nello stato originale, rendendo non più identificabile lo stesso (lo stato originale). Non è questione di tener un oggetto li per bellezza, è questione di avere a cuore la conservazione di uno stato che ha, sugli oggetti antichi, un significato storico.

Dato che se ci sono le NOS, ci sono anche le usate in ottime condizioni pari al nuovo, comprare una NOS per usarla per me è solo un atto di esaltazione di se stessi (quindi sempre una paranoia della verginità, ma stavolta all'incontrario). Se si vuole usare quello specifico modello di penna antica non c'è nessun motivo per non prenderla già usata.

Visto che io le penne, antiche o nuove, le voglio usare e non tenerle per bellezza, semplicemente non compro le NOS e cerco gli stessi modelli già usati. Per questo invito tutti quelli vogliono usare le proprie penne e non semplicemente rimirarle, a fare come me, tra l'altro si risparmia pure.

Simone
Credo che siamo d'accordo solo sul fatto che comprare un modello antico usato si risparmi :D

Poi vedi io non la metto sul narcisismo, il mio e' utilitarismo puro, ogni penna da questo punto di vista e' nata per scrivere ed e uguale qualunque altra (anche se rara, bella e di qualche decina di anni addietro), anche perche' in questo settore di penne veramente antiche che siano NOS ce ne sono pochine, voglio dire una penna a 100 anni probabilmente non funziona anche se NOS perche' i materiali che sono usati si sono resi inutilizzabili dal tempo (tipo i sacchetti di gomma originali) quindi di che antichita' parliamo? Di quelle del dopoguerra? 60-70 anni fa ad andar lontano e non sono cose che mi sento di classificare come antiche a meno che come antiche non classifichiamo tutto il "non piu' prodotto".

Poi per come la vediamo differentemente per me narcisismo e' il contrario, prendere una penna NOS e con tutta probabilita' funzionante e "intombarla per bellezza o per rispetto" perche' puo' essere visto (ma non credo sia il tuo caso) come un "vantarsi di avere il pezzo originale". In ogni caso e' un modo perfettamente valido di fare collezioni anche quello, per me.


Poi parlando ipoteticamente, mi capitasse una NOS di 100 anni fa che per come e' stata costruita non puo' scrivere senza una riparazione (vedi il sacchetto di gomma), quella forse sarebbe l'unica a cui penserei se riparare e utilizzare o meno perche' non posso essere sicuro di riportarla alle condizioni originali senza romperla definitivamente. Credo che in questo caso, se decidessi che non posso ripararla, non la comprerei nemmeno perche' non mi va di rompere qualcosa di potenzialmente funzionante, potrebbe riuscire a ripararla qualcun'altro meglio di me o incontrare un "conservatore" come te o altri qui.
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Messaggio da Musashi »

Accidenti che bel dibattito che si è creato!
Alla fine della fiera mi sa che tutto ruoterebbe, per l'opzione più restrittiva (Simone), sull'essere l'oggetto (comunque necessariamente antico, altrimenti paradossalmente non useremmo mai alcun oggetto anche contemporaneo acquistato nuovo, per preservare la novità) NOS oppure no. Il che sul versante della costruzione teorica di un modello di comportamento, seguendo sempre Simone, sarebbe tranciante: NOS = si lascia come è; non-NOS = si usa.
Una costruzione opposta (Hoodednib) vuole che si usi tutto ciò che in ogni tempo sia stato progettato e costruito per essere usato (tutto salvo i soprammobili, insomma), salvo il rischio di rottura definitiva insisto nella riparazione. Sullo sfondo leggo una relativizzazione non del concetto di NOS, che rimane per questa tesi chiaro (per quanto in concreto irrilevante per le scelte sull'uso o meno) ma della sua possibilità di rilevare davvero ed in concreto la corrispondente condizione ini un singolo oggetto che ha una storia passata in fondo ignota.
Una tesi intermedia pare quella di Florinda, che amplia l'idea di Simone (NOS = si lascia come è) con la richiesta dell'ulteriore requisito della particolare rarità o prego dell'oggetto, in assenza del quale non usare sarebbe cautela di preservazione eccessiva ed inutile, incapace di vincer l'idea contraria per cui le cose son fatte per essere usate.
Volevo solo fare questa schematizzazione finale di ciò che mi pare emerso, con l'aggiunta che la soluzione deve prescindere, a mio avviso, dalla percezione individuale del narcisismo o meno, altrui o proprio, che sarebbe insito dell'usare o preservare intatto il NOS. Io personalmente, che mi dibatto tra l'usare e il non usare, il narcisismo ad esempio non lo vedo in nessuna delle due opzioni: il non usare è fatto per gli altri uomini, presenti o delle generazioni future, che continueranno a trovare almeno un NOS intatto; l'usare è fatto per l'oggetto, e per un senso di non-eternità che purtroppo condividiamo, perché non si sopporta l'idea della sublimazione delle cose materiali, e si percepisce la tristezza del loro non uso, in contrasto con un mondo fatto di "panta rei" e non di eternità.
Un problema pratico è però davvero capire cosa sia NOS: ad esempio le mie Skyline hanno sì ancora le fascette di carta incollate al fusto, ma non so dove sono state fino ad oggi, ed immesso in acqua il pennino ha rilasciato inchiostro blu, oltre a rivelare una sacca perfettamente integra. Sono NOS, o sono state di un tizio che per qualche ragione (contare sul prezzo di rivendita?) le ha usate (pochissimo, sono perfette) e si è tenuto le fascette?
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Messaggio da analogico »

HoodedNib ha scritto: sabato 28 aprile 2018, 22:46 Per me un oggetto antico che e' nato per essere usato e' inutile se non lo si usa ogni tanto, diverso sarebbe se si stesse parlando di un soprammobile (parlo per me).
Tutti gli oggetti nascono per un utilizzo.
Anche il soprammobile.
Quando lo si accomoda sul mobile lo si sta utilizzando, e da quel preciso momento ne inizia inesorabilmente il deterioramento, fosse anche per il solo scorrere del tempo.
Oggi se si ritrova un oggetto antico di una qualche specificità e/o raritá per l'oggetto in se o per le particolari condizioni di conservazione in cui versa, va mantenuto il più possibile nel suo stato, visto che a differenza di ciò che accadeva all'epoca in cui è stato prodotto, ci sono innumerevoli alternative al suo uso.
Sennò se ritrovi un gladio romano perfettamente conservato, cosa nei fai??
Lo porti dall' arrotino e poi, giusto perchè non sia inutile, ogni tanto, lo usi per preparare lo spezzatino ??
Non bisognerebbe mai dimenticare che se oggi possiamo godere del possesso o solamente dell'ossevazione di mirabili manufatti del passato è solo perché qualcuno prima di noi ha conservato invece che usare, consumare e distruggere.
Antonio

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Messaggio da jebstuart »

analogico ha scritto: domenica 29 aprile 2018, 15:14 ... se oggi possiamo godere del possesso o solamente dell'ossevazione di mirabili manufatti del passato è solo perché qualcuno prima di noi ha conservato invece che usare, consumare e distruggere.
Sono assolutamente d'accordo con te. Anche per me la conservazione di un oggetto antico giunto fino a noi pressoché intatto è un atto di documentazione e di studio del passato.

Il problema è che alcuni si avvicinano al collezionismo con intento storico-documentativo, ed altri invece per il piacere di usare senza alcuna limitazione un oggetto di altri tempi.
Tuttavia, nell'esercitare questo loro pur sacrosanto diritto, espongono inevitabilmente l'oggetto stesso ad usura o quanto meno (ad esempio inchiostrando una never-inked) ne compromettono inesorabilmente la condizione di "nuovo d'epoca".
E' se è vero che ognuno è libero di far quel che vuole di ciò che possiede, hai senz'altro ragione nel sostenere che se tutti adottassero sistematicamente quest'ultima modalità, reintroducendo nell'uso giornaliero ogni oggetto sopravvissuto fino al nostro tempo, in pochi decenni non esisterebbero più oggetti antichi ma solo oggetti vecchi e prossimi all'obsolescenza.
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Messaggio da piccardi »

HoodedNib ha scritto: domenica 29 aprile 2018, 7:54 Poi vedi io non la metto sul narcisismo, il mio e' utilitarismo puro,
Se fosse utilitarismo puro useresti una Pilot V-Pen.

Sul resto credo analogico abbia espresso in maniera eccellente i motivi per conservare un oggetto antico intonso nello stato in cui è, credo sia inutile aggiungere altro.

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Messaggio da HoodedNib »

piccardi ha scritto: mercoledì 2 maggio 2018, 0:38
HoodedNib ha scritto: domenica 29 aprile 2018, 7:54 Poi vedi io non la metto sul narcisismo, il mio e' utilitarismo puro,
Se fosse utilitarismo puro useresti una Pilot V-Pen.

Sul resto credo analogico abbia espresso in maniera eccellente i motivi per conservare un oggetto antico intonso nello stato in cui è, credo sia inutile aggiungere altro.

Simone
Infatti le uso (ultimamente meno) e lo faccio da tempo, in ogni caso e' utilitarismo puro usare uno strumento di scrittura, qualunque esso sia, per qualunque degli usi previsti. Ecco la discriminante sta nel "qualunque" che dal mio punto di vista e' veramente qualunque mentre per te (ed altri) non e' cosi'. Poi io faccio questioni sul concetto di "antichita'" riguardante un oggetto che molto difficilmente ha piu' di 100 anni quando arriva a noi in condizioni intonse. Ma in fondo, come ho detto prima, sono cose legittime e ognuno ha diritto di pensarla come vuole, visto che non siamo nell'archeologico (che tralaltro e' protetto per legge) ma in una nicchia di oggettistica specializzata.
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Messaggio da Scriptor »

Porto il mio esempio (esperienza reale).

Qualche anno fa trovo e acquisto in una libreria antiquaria un libro stampato nel primo ottocento, di un'opera che m'interessava leggere e di cui non esistono ristampe recenti. Avrei magari potuto cercarla in qualche biblioteca storica e chiederla in consultazione, ma data l'occasione, avevo piacere di acquistare il libro per averlo costantemente a disposizione.
Il libro era intonso (proprio nel senso: con le pagine ancora da tagliare), così come uscito dalla tipografia, ancora con la sua brossurina editoriale destinata a lasciare il posto a una legatura personalizzata, secondo il gusto dell'ottocentesco acquirente.
Cosa avrei dovuto fare: lasciare l'oggetto nel pressoché miracoloso stato intonso in cui si trovava? Rinunciando a leggere il libro? Sfido chiunque a trovare un senso a questo modo di agire.
Mi sono munito di una nobile e affilata lama, e con pazienza e rispetto ho tagliato tutte le pagine, rendendo il libro leggibile. La legatura editoriale provvisoria, l'ho comunque lasciata al suo posto.

Gli oggetti vanno utilizzati - se il caso, con riguardo e attenzione - secondo il loro uso, per cui sono stati creati. In tal modo li si rispetta senz'altro di più, che lasciarli inutilizzati in una teca.

Ah: io le mie penne le ho inchiostrate tutte, almeno una volta, altrimenti come accorgermi di eventuali difetti? Come potreste escludere di possedere un oggetto intonso, ma irrimediabilmente fallato o difettoso? :P

Stilografici saluti!
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Messaggio da Ottorino »

E se tu avessi avuto disponibile il libro con le pagine tagliate a un decimo del prezzo ?
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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Messaggio da Scriptor »

Ottorino ha scritto: mercoledì 2 maggio 2018, 12:46 E se tu avessi avuto disponibile il libro con le pagine tagliate a un decimo del prezzo ?
Purché in ottime condizioni, avrei preso il libro con le pagine tagliate per una pura questione di risparmio, lasciando al suo posto quello intonso. Di certo, non avrei preso entrambi per il gusto di avere un esemplare intonso, oltre a quello da lettura.

Pura ipotesi, comunque, perché un esemplare pari al mio ma con l'unica differenza delle pagine tagliate non subirebbe un deprezzamento del 90%... Al massimo, di qualche punto percentuale; e ciò potendo scegliere fra i due esemplari, perché con un solo esemplare a disposizione, credo che il prezzo dell'intonso/non intonso non sarebbe stato differente. ;)
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