LA PFM fu lanciata alla fine degli anni '50, la sua introduzione segno il ritorno di Sheaffer a penne di grandi dimensioni, inoltre fu il primo modello a fregiarsi del pennino inlaid, che da quel momento, fino ai giorni nostri caratterizzerà le migliori penne Sheaffer.
La penna, a parte le dimensioni, rappresentò per la Sheaffer una vera rivoluzione stilistica che venne poi ereditata dai successivi modelli Imperial; purtroppo essa non ebbe il successo sperato ed alla fine risulto per la casa americana un vero fiasco.
Da un punto di vista tecnico, a parte il pennino inlaid, la PFM si distingue per il sistema di caricamento a depressione dotato di uno snorkel, che immergendosi nell'inchiostro consente di riempire il serbatoio senza sporcare la sezione ed il pennino. Malgrado sia un sistema complesso una volta restaurato (sostituzione di un paio di guarnizioni e del sacchetto), il caricamento della PFM è molto efficiente e consente di riempire agevolmente il sacchetto (che a dir il vero non è particolarmente capiente).
La scrittura con la PFM è davvero una esperienza notevole, come detto la penna è di notevoli dimensioni, ma è anche molto leggera, e con il cappuccio calzato il bilanciamento è perfetto, in pratica il pennino danza sul foglio guidato dallo scrivente.
Un consiglio se non riuscite a procurarvi una PFM cercate almeno di prendere una Legacy, pur essendo una penna in metallo, e quindi più pesante, il bilanciamento rimane buono ed il pennino inlaid continua a farsi apprezzare.
La mia preferita è una Sheaffer PFM V con tappo laminato:
ma non male sono anche le due PFM III e la PFM II che l'accompagnano
Alfredo
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Più passa il tempo e più mi innamoro delle sheaffer.
Anche solo i pennini in acciaio staccano di una spanna moltissime penne.
Questa poi é bellissima.
Complimenti Alfredo !
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I computer sono inutili. Ti sanno dare solo risposte.
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Tentatore....tutte le volte che vedo queste pubblicazioni mi metti in crisi!
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Ieri ho approfittato della giornata poco impegnata per fare qualche foto decente (normalmente le mie non lo sono). Mi fa piacere che esse abbiano un effetto tentatore .Contax1961 ha scritto:Tentatore....tutte le volte che vedo queste pubblicazioni mi metti in crisi!
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Sempre meravigliose le Sheaffer'S,
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
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Le tue foto sono sparite devi metterne di nuove.alfredop ha scritto: ↑venerdì 30 dicembre 2016, 18:11 LA PFM fu lanciata alla fine degli anni '50, la sua introduzione segno il ritorno di Sheaffer a penne di grandi dimensioni, inoltre fu il primo modello a fregiarsi del pennino inlaid, che da quel momento, fino ai giorni nostri caratterizzerà le migliori penne Sheaffer.
La penna, a parte le dimensioni, rappresentò per la Sheaffer una vera rivoluzione stilistica che venne poi ereditata dai successivi modelli Imperial; purtroppo essa non ebbe il successo sperato ed alla fine risulto per la casa americana un vero fiasco.
Da un punto di vista tecnico, a parte il pennino inlaid, la PFM si distingue per il sistema di caricamento a depressione dotato di uno snorkel, che immergendosi nell'inchiostro consente di riempire il serbatoio senza sporcare la sezione ed il pennino. Malgrado sia un sistema complesso una volta restaurato (sostituzione di un paio di guarnizioni e del sacchetto), il caricamento della PFM è molto efficiente e consente di riempire agevolmente il sacchetto (che a dir il vero non è particolarmente capiente).
La scrittura con la PFM è davvero una esperienza notevole, come detto la penna è di notevoli dimensioni, ma è anche molto leggera, e con il cappuccio calzato il bilanciamento è perfetto, in pratica il pennino danza sul foglio guidato dallo scrivente.
Un consiglio se non riuscite a procurarvi una PFM cercate almeno di prendere una Legacy, pur essendo una penna in metallo, e quindi più pesante, il bilanciamento rimane buono ed il pennino inlaid continua a farsi apprezzare.
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Devo recuperarle da photobucket, comunque la V fotografata adesso c'è l'hai tu, quindi se vuoi puoi farne una nuova
Alfredo
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Sei uno scansafatiche e dillo che non vuoi fare qualche foto
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