Un secondo tentativo: Summit H.75

Tecniche e consigli per l'uso, la manutenzione e la riparazione delle penne stilografiche.
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A Casirati
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Un secondo tentativo: Summit H.75

Messaggio da A Casirati »

Ed eccomi al mio secondo tentativo di restauro.
Questa volta si tratta di una stilografica più rara: una Summit H.75 degli inizi degli anni Trenta.
Si tratta di un esemplare che è stato evidentemente utilizzato bene ma per molto tempo. Prodotto in celluloide cesellata, non ha subito grandi danni, anche se la barra di compressione, di lunghezza inusuale, si è rotta in ben tre pezzi. Questa rottura è stata probabilmente la ragione che ha indotto il proprietario a riporla in un cassetto.
SDC15628.JPG
L'utilizzo prolungato è dimostrato anche dal fatto che il pennino, un bel Mentmore coevo, non è certamente quello originale.

Lo smontaggio non ha posto problemi particolari: una prolungata immersione della sezione in acqua a temperatura ambiente è stata sufficiente a separarla dal corpo ed il gruppo alimentatore-pennino è stato espulso agevolmente con l'uso del solito blocchetto in formica.

Puliti tutti gli elementi principali, ho inviato corpo e cappuccio ad un riparatore professionista, per la doratura di veretta e leva.

Per un bel colpo di fortuna, mi sono ritrovato con un pennino perfetto per questo restauro: un Lang in oro a 14 carati con le scritte a forma di cerchio; proprio del tipo standard utilizzato per la H.75.

Eccoci dunque pronti per l'assemblaggio:
SDC15707.JPG
Il resto alla prossima puntata... :wave:
Alberto Casirati
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Messaggio da maxpop 55 »

:clap: :clap: :clap:
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A Casirati
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Messaggio da A Casirati »

La sezione riportava alcuni segni evidenti, seppur non esageratamente profondi, dell'uso di una pinza nel tentativo di smontarla.
Ho riempito le "ferite" con colla cianoacrilica ed ho lisciato accuratamente con carta abrasiva finissima, lucidando poi con pasta dentifricia e pasta Iosso. Il risultato finale mi sembra buono e ripaga senz'altro la pazienza necessaria per questo tipo di intervento.
SDC15893.JPG
Relativamente alla barra di compressione, non riuscendo a reperirne una identica, sono rimasto a lungo in forse circa la possibilità di montarne una differente. Alla fine, tenendo anche conto del fatto che la penna è stata soggetta ad un uso intenso, ho optato per una barra del medesimo tipo, originale Lang, ma leggermente meno lunga (e diversa da quella che vedete nella fotografia precedente), che ho reperito grazie ad un collezionista britannico.
Per evitare ogni eventuale danno al sacchetto, l’estremità rettilinea della barra è stata lavorata con carta abrasiva, per addolcirne gli spigoli.
L’inserimento nel corpo di questo elemento va effettuato con cautela, sia per non divellere l’anello interno di fissaggio della leva sia per curarne adeguatamente l’allineamento con quest’ultima.
E’ molto importante anche misurare la profondità alla quale la barra va posizionata: è necessario che la sua parte anteriore, che rimane verso il punto di giunzione fra il sacchetto in gomma e la sezione, sia arretrata rispetto a quel punto di almeno 1 cm, per evitare che tagli il sacchetto.
Alcuni azionamenti della leva prima di montare la sezione sono sempre consigliabili, allo scopo di verificare il funzionamento.

Completata questa operazione, il pennino viene allineato con l’alimentatore scegliendo la posizione reciproca, e quindi il flusso, che più soddisfa le nostre esigenze, ed il gruppo viene inserito nella sezione.

Controllati bene tutti gli allineamenti, il sacchetto viene applicato alla parte posteriore della sezione con l’ausilio di un po’ di gommalacca, facendo molta attenzione ad evitare che questa sporchi la parte della sezione che andrà a contatto con il corpo, cosa che rischierebbe di determinare l’incollaggio fra le due parti e di rendere la futura ed eventuale rimozione della sezione molto più problematica.
In linea generale, è bene essere pazienti e dare alla gommalacca una notte di tempo per asciugare.

Cosparso il sacchetto con un po’ di polvere di talco per renderne più agevole l’inserimento, anche questa parte della stilografica viene rimessa al suo posto. L’accoppiamento è perfetto e non richiede rinforzanti.
SDC15897.JPG
Siamo quindi giunti al collaudo: scriverà?
SDC15896.JPG
Ultima modifica di A Casirati il martedì 8 agosto 2017, 16:46, modificato 2 volte in totale.
Alberto Casirati
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Messaggio da maxpop 55 »

Bravo Alberto, ottimo lavoro :clap:
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A Casirati
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Messaggio da A Casirati »

maxpop 55 ha scritto:Bravo Alberto, ottimo lavoro :clap:
Grazie mille, Max! La penna è stata evidentemente utilizzata per molto tempo, ma è invecchiata bene e meritava di "risorgere".
Oltre tutto, si tratta di un modello non così comune. :D
Alberto Casirati
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Messaggio da Syrok »

Cavolo Alberto mi ero perso questa bella discussione sulla riparazione delle penne, ora capisco molte cose.... :D
Grazie di tutto e per aver condiviso con noi questo tuo lavoro.
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Messaggio da A Casirati »

Grazie, Alessandro
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Messaggio da edo68 »

Complimenti per il restauro :clap: :clap:

Buona serata

Edo
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Messaggio da A Casirati »

Grazie, Edo.
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