Inglesismi orrendi

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ciro
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Inglesismi orrendi

Messaggio da ciro »

Vorrei comunque ribadire di nuovo che cose come IMHO, LOL e ASAP non solo sono permesse in quanto espressioni completamente inglesi e non inglesismi, ma sono anche consigliate perché rendono la vita di noi informatici, specialmente chi lavora nel campo delle intelligenze artificiali, molto più semplice.
Ciro
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piccardi
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Messaggio da piccardi »

Vorrei far presente che il titolo dell'argomento è inglesismi orrendi, non abbasso gli acronimi inglesi di uso comune, o basta con l'uso di termini inglesi.

Non ci vedo niente di male ad usare espressioni inglesi, tipo pen show. Certo se ci sono espressioni italiane altrettanto efficaci tendo a preferirle, ma non è che mi straccio le vesti se mi dici clip invece di fermaglio (tanto poi lo faccio anche io...). Magari se mi dici nib invece di pennino o cap invece cappuccio beh, diciamo che mi suonano peggio, ma ci sta comunque, sono parole compiute anche se in un'altra lingua.

Quello che però mi resta totalmente indigesto è l'uso di "roba" come postare, quotare, sharare, uploadare, splittare, uppare. Non mi interessa se sono di uso comune, e se veicolano lo stesso il messaggio, se magari far risparmiare due lettere. E non mi importa se la crusca ha dato forfait e le da per accettabili. Per me restano un sintomo di scarsa considerazione per il vocabolario e la propria lingua, e continuerò a lamentarmi della sciatteria e del pessimo gusto che si portan dietro.

Simone
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Orlandoemme
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Messaggio da Orlandoemme »

A me già disturba che l'inchiostro aurora sia blue-black :thumbdown:
Orlando
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zoniale
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Messaggio da zoniale »

Orlandoemme ha scritto:A me già disturba che l'inchiostro aurora sia blue-black :thumbdown:
Già! Infatti è NERAZZURRO[/color]!


non son riuscito a trattenermi :D
Michele
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Messaggio da Monet63 »

ciro ha scritto:Vorrei comunque ribadire di nuovo che cose come IMHO, LOL e ASAP non solo sono permesse in quanto espressioni completamente inglesi e non inglesismi, ma sono anche consigliate perché rendono la vita di noi informatici, specialmente chi lavora nel campo delle intelligenze artificiali, molto più semplice.
Aggiungo: in ambito Forze Armate in generale, e Marina Militare in particolare, ASAP è sempre stato un termine abbondantemente usato, tanto per la messaggistica non classificata quanto per quella classificata.
L’opera d’arte è sempre una confessione.
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Messaggio da grafomane »

piccardi ha scritto:(...) E non mi importa se la crusca ha dato forfait e le da per accettabili.(...)
Non è che la Crusca abbia dato forfait... l'Accademia della Crusca si occupa oggi di linguistica, e chi si occupa di linguistica mica deve fare il carabiniere della lingua italiana. L'approccio scientifico si caratterizza per l'intenzione di studiare le cose per quello che sono, e non in base ai nostri desideri. Altrimenti un fisico, siccome ha messo su qualche chilo di troppo e fa fatica a salire le scale, potrebbe anche pensare di schierarsi decisamente a favore dell'abolizione della forza di gravità :D .
Perciò la Crusca non da nessuna parola per accettabile o inaccettabile, semplicemente prende atto che parole nuove stanno entrando nell'uso.
Tu, io e gli altri parlanti della lingua italiana invece facciamo benissimo a cercare di renderla il più possibile pulita elegante, e quindi a censurare l'uso di certi termini a favore di altri. Ma più che esprimere censure credo valga l'esempio. Un bel parlare e un bello scrivere (poi ci sarebbe da definire cosa intendiamo con "bello", ma insomma ci siamo capiti...) finiscono per venir imitati, se non sono contrastati dal dilagare della buzzurraggine. E qui ci sarebbe da dire qualcosa a proposito di coloro che hanno la responsabilità di diffondere esempi di buona lingua (giornali ma soprattutto televisione e internet) e non lo stanno affatto facendo in modo sufficiente.
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Ottorino
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Messaggio da Ottorino »

maczadri ha scritto:Dollarare, questo è il risultato del far tradurre manuali tecnici a chi non ne capisce niente, senza offesa, di sw, io preferisco i manuali e sw in inglese. Si pensa di far fatica ad utilizzare un programma icon l'interfaccia in inglese ma alla lunga si viene ripagati, soprattutto quando in rete si cercano esempi.
In un manuale di CNC tradotto ho trovato che certe variabili sono "integrali".
Confesso che ho impiegato una settimanella a capire che in realtà sono "numeri interi", tradotti, immagino, da "integer" inglese.

Son d'accordo con maczadri; il problema è che poi si atrofizza l'italiano e anche io mi trovo a dire "splittare un dataset" invece "dividere/ripartire i dati". E mi faccio un po' rabbia.
ciro ha scritto: papponia riesca ad imparare anche a giocare. :crazy:
Scusami Ciro, ma non sento gli accenti e la parola mi piace assai.

Pappònia o papponìa ?
(Non so se si scriva cosi': quando alle elementari spiegavano gli accenti avevo gli orecchioni e non ho mai recuperato. Sugli accenti, intendo !)
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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ciro
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Messaggio da ciro »

Ottorino ha scritto: Pappònia o papponìa ?
(Non so se si scriva cosi': quando alle elementari spiegavano gli accenti avevo gli orecchioni e non ho mai recuperato. Sugli accenti, intendo !)
Papponia viene da pappa, intesa come pasta, impasto, si pronuncia dalle mie parti con l'accento aperto sulla 'o', per intenderci non come "pappone".
Ciro
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Messaggio da piccardi »

grafomane ha scritto:Altrimenti un fisico, siccome ha messo su qualche chilo di troppo e fa fatica a salire le scale, potrebbe anche pensare di schierarsi decisamente a favore dell'abolizione della forza di gravità :D .
Beh si sono anche schierati, e ci sono anche riusciti (ad esempio sulla stazione spaziale). Ma distorsione del significato a parte (la forza di gravità resta), il punto è che la lingua cambia, ma la legge della gravitazione universale no (si lo so che c'è la relatività generale, ma non toglie validità, nell'ambito della loro applicazione, alle leggi di Newton).

Questo per dire che non è proprio la stessa pensare di modificare una lingua, rispetto a modificare una legge di natura. Le lingue si modificano, e non solo per l'uso, anche per intervento normativo. Non conosco quale sia lo scopo istituzionale dell'Accademia della Crusca, ma in Francia hanno l'Académie française che serve appunto a fare da "carabiniere" della lingua, e per quanto possano essere usati in modo comune, gli inglesismi (e anche le parole in inglese) sono esclusi per legge dalla pubblica amministrazione e nei servizi pubblici e vengono coniati, se non ci sono,termini francesi. La prima volta che mi son trovato a leggere di octet e ordinateur non capivo un accidente... ma byte e computer in francese non esistono.

In Italia tutto questo non c'è, e se l'Accademia della Crusca si limita a classificare l'esistente sulla base dell'uso comune, sarà anche il lavoro del linguista, ma per me (sia chiaro che questa è una fisima personale) è dare appunto forfait rispetto al lavoro, che preferirei, di mantenere e far evolvere l'italiano come tale, e non come dipendenza dell'inglese.

Il fatto che parole tipo quotare o postare siano parole entrate nell'uso comune e riconosciute come tali anche dalla Crusca non me le rende meno brutte.

Simone
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Messaggio da ciro »

Il problema di fondo resta.
"Quotare" è un concetto molto diverso dal "citare" nostrano. "Postare" - grazie a Dio - è un concetto che differenzia lo spedire una cartolina dall'inviare un messaggio.

Quando non avevo idea di cosa significasse "postare" è stato un attimo capire, poi ha reso più semplice capire:
"Ho postato un messaggio." - con ogni probabilità si riferisce ad un messaggio più o meno pubblico su un portale web;
"Ho inviato un messaggio." - si riferisce molto probabilmente invece ad un messaggio privato, un SMS o un messaggio di chat (un "messaggio in una chiacchiera" e l'italiano potrebbe confondere seriamente a questo punto);
"Ho spedito un messaggio." - è al 99% un manoscritto o comunque artifatto tangibile.

Mi ricorda quelle scene nei film dove con la scusa del "è troppo grande per questa festa" si mandavano via i bambini di colore.
"Fisica" deriva dal greco φύσις, natura, ed è una parola che va benissimo.
"Scienza" deriva dal latino scientia, conoscenza, ed è una parola che va benissimo.
"Postare" deriva dall'inglese post, spedire, ed è una parola che non ci piace.

Gusto? Razzismo?

Ma che ce frega!
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Messaggio da paki »

Un po' di tempo fa aprii in un gruppo facebook una discussione sull'argomento. Intervennero due studenti di lingue, divisi sull'argomento. Uno che riteneva giusto preservare la lingua italiana, l'altro invece, riteneva che l'italiano è una lingua in ottima salute, proprio grazie alle contaminazioni; scrisse anche che un italiano senza alcuna contaminazione sarebbe preoccupante, poiché le uniche lingue che non subiscono ciò che sta subendo l'italiano, sono il latino e il greco, le lingue morte.

Personalmente, (eccetto alcuni casi) cerco evitare le contaminazioni linguistiche, che dopotutto sono naturali. Pensandoci se questo atteggiamento l'avessimo avuto da sempre, ora non parlerem l'italica favella ma lo volgare o lo latino.

Detto questo, ecco due inglesismi che mi pare non siano stati scritti:

Blastare: da to blast - far esplodere, distruggere - utilizzato quando in una discussione, uno degli interlocutori "smonta" argomentazioni dell'altro interlocutore.

Triggerato: da to trigger - innescare - usato quando in una discussione l'interlocutore si innervosisce e replica duramente e con rabbia.
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Messaggio da piccardi »

ciro ha scritto:Il problema di fondo resta.
"Quotare" è un concetto molto diverso dal "citare" nostrano. "Postare" - grazie a Dio - è un concetto che differenzia lo spedire una cartolina dall'inviare un messaggio.
Quote in inglese significa citare (anche preventivare un costo, ma non credo si applichi al contesto). E' esattamente lo stesso significato che ha in italiano, ed è il motivo per cui gli anglosassoni lo han sempre usato per fare quello che ora noi chiamiamo "quotare" quando lo facciamo su internet.

L'appiccicarci il significato diverso e limitato solo al mondo "digitale" è del tutto arbitrario, probabilmente se avessero messo la traduzione "cita" sul pulsante "quote" nei primi programmi di posta elettronica nessuno lo avrebbe mai usato. Dal punto di vista del significato non c'è nessun motivo di farlo, che non sia pigrizia mentale e scarsa stima per la nostra lingua (che sono comunque molto diffuse, come i termini in questione).

E si postare non c'entra nulla con lo spedire o l'inviare (un SMS, una email o una cartolina), significa pubblicare (un messaggio, in genere su una bacheca, elettronica o meno che sia). Di nuovo non vedo nessun motivo di significato per decidere che se lo faccio su un forum allora lo dico con una storpiatura di una parola inglese invece che con l'equivalente parola italiana.

Tra l'altro, non essendo per nulla nazionalista, ho assai poche remore all'adozione di parole inglesi come byte o file. Non mi piacciono, e lo ripeto, è una questione di gusto, le storpiature inutili di parole inglesi per dire cose che si possono esprimere altrettanto bene in italiano. Poi nell'uso comune la mia resta una battaglia contro i mulini a vento, ma non di meno continuerò a farla.

Simone

PS latino e greco sono un pelino precedenti l'italiano, che è nato su quelle basi, almeno secondo quanto mi diceva la prof al liceo, l'inglese viene un po' dopo. In ogni caso non mi pare che preferire l'uso delle parole italiane quando si parla in italiano si possa classificare come razzismo. Gusto senz'altro si.
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Messaggio da grafomane »

ciro ha scritto:(...)
"Scienza" deriva dal latino scientia, conoscenza, ed è una parola che va benissimo.
(...)
Beh, l'italiano è fatto al 90% (e forse di più) da parole di origine latina... ci mancherebbe altro che non ci andassero bene... :lol: :lol: :lol:
E con gli anglolatinismi come la mettiamo? Bonus, campus, focus, stadium, reporter ... si possono usare o no? Anche computer e monitor vengono dal latino ...
Insomma, non è che possiamo migliorare l'italiano mettendo "mi piace" o "non mi piace" a ogni parola. Cerchiamo di parlarlo bene, forse saremo più affascinanti e forse qualcuno vorrà imitarci, e questo è tutto quanto si può fare (sempre IMHO :? naturalmente ...).
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Sergjei
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Messaggio da Sergjei »

Ho letto con interesse questa dotta discussione, non intervenendo sinora perchè in parte la trovo inutile (chiedo scusa!)
Trovo molto più fastidioso, e combatto violentemente sul mio forum, l'utilizzo del linguaggio telegrafico utilizzato molto sui messaggi di whatsapp da taluni.
Per il resto trovo che le lingue debbano evolvere e mi danno molto più fastidio gli strafalcioni dei nostri politici sull'uso del congiuntivo che non un inglesismo se correttamente utilizzato. IMHO
Ultima modifica di Sergjei il martedì 8 agosto 2017, 9:04, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da varyar »

Gli apporti stranieri sono una componente vitale di ogni lingua, lo stesso inglese è pesantemente trapiantato di francese (almeno dal 1066 in poi). Per quanto riguarda l'italiano, sono di origine straniera la parola "bistecca" come "algebra" o "garage" e potremmo andare avanti per molto.
Sinceramente preferisco il termine "mouse" piuttosto che "topo" per indicare il dispositivo di puntamento, e in un contesto informatico non mi scandalizza certo l'espressione "splittare un dataset" se è più chiara.

Però sono fondamentalmente d'accordo con Simone: est modus in rebus ;) e l'abuso, o peggio, l'adattamento pedestre di vocaboli stranieri denota spessissimo sciatteria, ignoranza o scarsa profondità di pensiero. Se "postare" lo trovo tutto sommato accettabile, "briffare" merita il fuoco eterno.

Giova ricordare che la lingua è fatta anche di registri, quindi a mio modesto avviso, al di fuori di una mailing list come LKML o di un comprensibile utilizzo militare, o contesti simili, espressioni come ASAP o IMHO, sono - posso dirlo? - brutte.
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