Ricostruire: la Summit S.100

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A Casirati
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Ricostruire: la Summit S.100

Messaggio da A Casirati »

SDC15313.JPG
1946: a Londra si riuniscono per la prima volta l’assemblea generale ed il consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
La Banca d’Inghilterra viene nazionalizzata
Bank-Of-England.jpg
e Winston Churchill tiene il suo famoso discorso “Cortina di ferro” negli USA, mettendo davanti al mondo la cruda realtà della contrapposizione fra mondo democratico e mondo comunista.
GettyImages-50501612(1).jpg
Si sta ancora uscendo faticosamente dagli orrori della seconda guerra mondiale e Frank Capra, celeberrimo regista statunitense, completa un film che rimarrà storico e che ancora oggi commuove spettatori in tutto il mondo: “La vita è meravigliosa”, con James Stewart e la deliziosa Donna Reed.
natale 1946 vita meravigliosa capra_MGTHUMB-BIG.jpg
la-vita-e-meravigliosa.jpg
la-vita-e-meravigliosa.jpg (67.95 KiB) Visto 4347 volte
In quell’anno, Liverpool si presentava così:
liverpool-streets-l2-castle-street-1946.jpg
Proprio in questa città nasceva la stilografica che vedete, prodotta dalla Summit Pen Company Ltd, la neonata società originatasi dal gruppo Lang / Curzon, fra i maggiori produttori di stilografiche del Regno Unito. Si tratta di una Summit S.100 “Cadet” in celluloide, con alimentatore in ebanite e pennino d’oro a 14 carati.

Il modello 100 fu uno dei più popolari nel catalogo Summit ed accompagnò per molto tempo la vita del gruppo d’imprese britannico. Prese il nome di “Cadet” dopo la seconda guerra mondiale, quando evidentemente fu proposto specialmente agli studenti d’ogni età. Le dimensioni della penna, però, sono quelle di una stilografica per adulti e la qualità non teme confronti. La cosa non sorprende, perché il gruppo Lang - Curzon - Summit offrì sempre prodotti ottimi, fino a quando, nel 1953, di fatto si ritirò dalla scena.
SDC15319.JPG
La struttura della penna è tradizionale ed anche questo non stupisce: la guerra aveva costretto il gruppo Lang / Curzon a sostenere lo sforzo militare e lo sviluppo di nuovi modelli di stilografica si era arrestato inevitabilmente. La ripresa post bellica richiedeva innanzi tutto la disponibilità di strumenti affidabili, di prezzo abbordabile ed in grado di fare brillantemente il loro lavoro: una missione che questa Summit S.100 svolse egregiamente per molto tempo e che ancora oggi è in grado di portare a termine senza incertezze. Lo testimonia il suo servizio diuturno nel mio ufficio.
SDC15316.JPG
Ma passiamo alle caratteristiche tecniche:
Lunghezza chiusa: 130 mm
Lunghezza aperta: 122 mm
Lunghezza aperta con cappuccio calzato: 155 mm
Lunghezza del cappuccio: 57 mm
Diametro del fusto: 12 mm
Diametro del cappuccio: 13,8 mm
Diametro medio della sezione: 9 mm
Peso complessivo (caricata): 17 gr
Peso del cappuccio: 5 gr

Il pennino, prodotto da Summit, non è flessibile, ma neppure rigido: come spesso capita con i pennini inglesi coevi, è dotato di una buona molleggiatura. La scrittura scivola via molto piacevolmente, in modo preciso e con un ottimo flusso, mai eccessivo ma neppure magro. La penna si impugna molto bene ed è ottimamente bilanciata, anche con il cappuccio calzato.
SDC15321.JPG
L’alimentazione è a levetta laterale: sistema semplice e pratico, anche in termini manutentivi.
Il cappuccio si serra in due giri completi.

Si tratta di una stilografica molto elegante e sobria: le finiture rodiate la rendono adatta ad ogni occasione e molto “moderna”, consentendole di inserirsi senza difficoltà anche nel terzo millennio.
Senza perdere il suo stile britannico: un tocco di classe in più.
SDC15317.JPG
Ultima modifica di A Casirati il domenica 12 febbraio 2017, 17:29, modificato 5 volte in totale.
Alberto Casirati
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Messaggio da Contax1961 »

recensione molto bella! è una di quelle penne con linee che trovo sempre attuali :thumbup:
Riccardo
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Messaggio da piccardi »

Grazie Alberto per l'n-simo preziosissimo contributo, per le belle foto (senza di te la sezione "inglese" del wiki sarebbe ben misera) e per la altrettanto preziosa e dettagliata ricostruzione del periodo storico. Le tue recensioni sono sempre un piacere.

Simone
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Messaggio da Silemar »

Grazie per la piacevole recensione, elegante, sobria e ottimamente bilanciata proprio come lo è la penna in questione! :clap:
Laura
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Messaggio da nacanco »

Articolo godibilissimo: scritto ed illustrato ottimamente.
E' stato un piacere leggerlo.
Grazie e complimenti per la penna.
Buona domenica.
Michele
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A Casirati
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Una Cadet in verde

Messaggio da A Casirati »

Fra i colori nei quali la Summit S.100 Cadet venne offerta sul mercato del secondo dopoguerra non poteva certamente mancare il verde marmorizzato.
Ecco alcune immagini di un esemplare in questo colore, giunto fino a noi ancora in buone condizioni, nonostante l'uso intenso al quale è stato evidentemente sottoposto.
Allegati
S 100 Cadet green marble.JPG
S 100 Cadet green marble open.JPG
S 100 Cadet green marble inscr.JPG
S 100 Cadet nib.JPG
S 100 Cadet main parts.JPG
Alberto Casirati
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Messaggio da Godowsky1930 »

Bella recensione,come sempre con interessante inquadramento storico è bella penna,molto inglese.La recensione della SummitS 175 mi ha indotto a cercarla. Una volta trovatala non mi ha deluso ed e' quella che al momento utilizzo in studio. Il venditore la descriveva come adatta a lunghe sedute di scrittura.Pensavo che esagerasse,ma aveva ragione. Anche la mia Summit ha un pennino come quello da te descritto . Credo che presto cercherò La summit 100...umberto
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A Casirati
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Messaggio da A Casirati »

Ne sono contento, Umberto. Le Summit non sono usualmente valutate per quello che è il loro vero livello qualitativo. A mio parere, non temono confronti.
Alberto Casirati
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Messaggio da A Casirati »

Una piccola aggiunta alla recensione, dal punto di vista storico.
Il recente ritrovamento della penna che vedete sembra dimostrare che nella prima parte degli anni Trenta la S. 100, che allora non era destinata agli studenti e dunque non era ancora stata battezzata "Cadet", fu prodotta con pennino “warranted”, con la tipica incisione circolare Lang, finiture dorate e clip senza la scritta relativa al marchio.
Il riferimento alla prima parte degli anni Trenta è legato al fatto che nel 1935 Summit introdusse pennini di maggiori dimensioni, varati sull’ammiraglia S. 175, caratterizzati da un’incisione non più circolare, che riportava il nome del marchio. A seguito di tale introduzione, se non andiamo errati, anche gli altri pennini dedicati alla stilografiche Summit adottarono il nuovo tipo d’incisione, mentre i pennini con la scritta “warranted” continuarono ad essere utilizzati sulle altre stilografiche prodotte dal gruppo di Liverpool.
La stilografica che vedete è stata oggetto di un uso intenso, tanto da far scomparire quasi completamente le incisioni “barleycorn” sul corpo e sul cappuccio, entrambi in ebanite.
La clip ha perso quasi tutta la doratura, che rimane leggermente visibile nella parte dell’anello non esposta alle sfregature. La levetta è chiaramente dorata, così come la veretta sul cappuccio.
La coerenza di tutti questi elementi punta verso la conclusione anticipata.
Allegati
S. 100 - 1930s early.JPG
S. 100 - 1930s early - nib.JPG
S. 100 - 1930s early - inscr.JPG
S. 100 - 1930s early.JPG
Alberto Casirati
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Messaggio da Syrok »

Come sempre preciso e ricco di fotografie grazie Alberto
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Messaggio da ASTROLUX »

Che bel contributo, molto ben documentato.
Grazie per la condivisione.
Fa più rumore un albero che cade che un'intera foresta che cresce.
Lao Tsu
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Messaggio da A Casirati »

Grazie ad entrambi!
Alberto Casirati
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