Una Filcao piccola piccola

[analogico]

Qualche giorno fa mi aggiravo tra le bancarelle di un mercatino alla ricerca di qualcosa che attirasse la mia attenzione, e quando ormai stavo per desistere è apparso un bell’ astuccio marchiato piacevolmente Filcao con una minuscola penna e una boccetta di inchiostro.
Il marchio di Settimo Torinese non mi era del tutto sconosciuto, anzi la cosa per me strana è che un annetto or sono avevo già comperato, in una situazione simile, una mini-penna , forse meglio una micro-penna , del tutto simile ma a sfera, di colore blu, e mai avrei pensato ne esistesse anche una versione stilografica.
Insomma, spinto da un prezzo che sarebbe stato basso anche per la sola boccetta di inchiostro, e dalla voglia di accoppiare la stilo alla penna a sfera che già avevo, decido di fare il “grande acquisto”
Manco a dirlo la penna non era mai stata inchiostrata e anche io mi sono astenuto dal farlo. Ho però provato a farla scrivere intingendo il pennino nell’inchiostro accluso, in verità un bellissimo blu, e con mia sorpresa la penna ha scritto subito bene, anzi benissimo, pennino piacevolmente scorrevole, scrittura fluida e corposa , senza salti.
Immaginando facilmente le dimensioni dell’alimentatore, si resta stupiti da quanto si riesca a scrivere, solo intingendo il pennino nell’inchiostro.
Insomma se non fosse che, date le sue dimensioni , è di fatto impossibile scrivere più di qualche parola con questa penna, si potrebbe dire che scrive davvero in maniera impeccabile.
Ha un sistema di caricamento che mi sembra tipo aerometric, con il serbatoio trasparente ( silicone?) ed una cannula al suo interno.
Il corpo è in metallo con il cappuccio a pressione, il piccolo pennino in acciao dorato reca la scritta Iridium.
Non saprei dire a che scopo venissero prodotte queste penne, forse come piccoli oggettini da collezione, o come gadget pubblicitari , non ne ho idea, ma devo dire che le trovo assai belline.

[Musicus]

Grazie, Antonio, per questa simpatica presentazione di una simpatica penna!!
Non pretendiamo l'impossibile, ma forse con il cappuccio calzato...


Giorgio