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18 Maggio 2024 - Ippodromo del Visarno, piazzale delle Cascine 29
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KOSCA Record Set - Milano 1930
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- La mia penna preferita: Waterman Commando Music Nib
- Il mio inchiostro preferito: Waterman Bleu Sérénité
- Misura preferita del pennino: Flessibile
- Località: Bolzano
- Gender:
KOSCA Record Set - Milano 1930
Prologo
Mercatino di San Candido (Bz, ma ad una manciata di chilometri dal confine austriaco), all'inizio di Luglio: una consunta scatolina attira la mia attenzione: al suo interno, un piccolo tesoro... Il set: stilografica e matita meccanica
RECORD in ebanite nera con rivestimento laminato oro, pennino Warranted in oro 585, caricamento a pulsante di fondo, in parure con matita meccanica in metallo con rivestimento laminato oro, produzione KOSCA, primi anni 1930, Milano - Italia. Le misure
La Stilografica
Chiusa: cm. 11,8
Cappuccio: cm. 5,5
Fusto: cm. 9 (+ nib di cm.1,8)
Con cappuccio calzato: cm. 13,5 (+ nib di cm.1,8)
Diametro massimo (cappuccio): cm. 1,28
Diametro fusto: cm. 1,14
Diametro all'impugnatura: cm. 1,08
Peso (a vuoto): gr. 21
Cappuccio: gr. 8
Fusto: gr. 13 La Matita Meccanica
Lunghezza: cm. 9,5
Peso: gr. 12 Il marchio
Kosca è una delle imprese italiane fondate da imprenditori tedeschi nei primi decenni del 1900: le altre più note sono Montegrappa, Uhlmann's e Fendograph.
Gli scambi commerciali in campo stilografico tra Italia e Germania, dai semilavorati ai prodotti finiti, nelle due direzioni, andarono aumentando dopo la fine della I Guerra Mondiale, e così Paul Kohler e Christian Schaefer, che provenivano da Pforzheim, nel Baden-Württemberg, dove già avevano costituito una società e depositato brevetti, si stabilirono a Milano nella seconda metà degli anni 1920.
La produzione iniziale di Kosca, alla quale appartiene con buona probabilità la parure in presentazione, era limitata ai rivestimenti in metalli preziosi per penne in ebanite (rientranti, ma anche a leva) prodotte da altri marchi, rivestimenti che vengono considerati fra le eccellenze assolute del periodo. Alcune rinomate Case produttrici, infatti, affidarono ai laboratori milanesi di Kosca le proprie penne da rivestire: fra queste ricordiamo le aziende dei fratelli Verga di Milano (Columbus e Omega), il negozio Ercolessi, forse la tedesca Astoria (qui una mia recensione e le preziosissime indicazioni di Maxpen2012
https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=28&t=9442), sicuramente Waterman e, dopo la II Guerra, anche Parker.
Le decorazioni presentano nei primi anni 1930 motivi floreali anche stilizzati, ed in seguito disegni geometrici, anche su modelli sfaccettati. Continua....
Mercatino di San Candido (Bz, ma ad una manciata di chilometri dal confine austriaco), all'inizio di Luglio: una consunta scatolina attira la mia attenzione: al suo interno, un piccolo tesoro... Il set: stilografica e matita meccanica
RECORD in ebanite nera con rivestimento laminato oro, pennino Warranted in oro 585, caricamento a pulsante di fondo, in parure con matita meccanica in metallo con rivestimento laminato oro, produzione KOSCA, primi anni 1930, Milano - Italia. Le misure
La Stilografica
Chiusa: cm. 11,8
Cappuccio: cm. 5,5
Fusto: cm. 9 (+ nib di cm.1,8)
Con cappuccio calzato: cm. 13,5 (+ nib di cm.1,8)
Diametro massimo (cappuccio): cm. 1,28
Diametro fusto: cm. 1,14
Diametro all'impugnatura: cm. 1,08
Peso (a vuoto): gr. 21
Cappuccio: gr. 8
Fusto: gr. 13 La Matita Meccanica
Lunghezza: cm. 9,5
Peso: gr. 12 Il marchio
Kosca è una delle imprese italiane fondate da imprenditori tedeschi nei primi decenni del 1900: le altre più note sono Montegrappa, Uhlmann's e Fendograph.
Gli scambi commerciali in campo stilografico tra Italia e Germania, dai semilavorati ai prodotti finiti, nelle due direzioni, andarono aumentando dopo la fine della I Guerra Mondiale, e così Paul Kohler e Christian Schaefer, che provenivano da Pforzheim, nel Baden-Württemberg, dove già avevano costituito una società e depositato brevetti, si stabilirono a Milano nella seconda metà degli anni 1920.
La produzione iniziale di Kosca, alla quale appartiene con buona probabilità la parure in presentazione, era limitata ai rivestimenti in metalli preziosi per penne in ebanite (rientranti, ma anche a leva) prodotte da altri marchi, rivestimenti che vengono considerati fra le eccellenze assolute del periodo. Alcune rinomate Case produttrici, infatti, affidarono ai laboratori milanesi di Kosca le proprie penne da rivestire: fra queste ricordiamo le aziende dei fratelli Verga di Milano (Columbus e Omega), il negozio Ercolessi, forse la tedesca Astoria (qui una mia recensione e le preziosissime indicazioni di Maxpen2012
https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=28&t=9442), sicuramente Waterman e, dopo la II Guerra, anche Parker.
Le decorazioni presentano nei primi anni 1930 motivi floreali anche stilizzati, ed in seguito disegni geometrici, anche su modelli sfaccettati. Continua....
Ultima modifica di Musicus il giovedì 30 luglio 2015, 9:47, modificato 5 volte in totale.
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KOSCA Record Set - Milano 1930
Il nome Kosca nasce dall'unione delle prime lettere dei nomi dei fondatori, "Ko-Scha", ma non fu una scelta felicissima: cercando di evitare, nella pronuncia italica, il troppo "libertino" effetto "Coscia", i due imprenditori purtroppo incapparono nel "criminale" "Cosca" (fitta corona di foglie, in siciliano), notoriamente "un aggruppamento di mafiosi" della Sicilia...
Il 17 Luglio 1929 Kohler & Schaefer depositano per il marchio Kosca il logotipo K&S: (http://www.fountainpen.it/File:KS-Kosca-Logotipo.jpg),
qui sulla penna in presentazione: Quasi un decennio più tardi, il 16 Settembre del 1938 Kosca deposita nuovamente il marchio
KOSCA
FABBRICATO IN ITALIA
scritto in stampatello maiuscolo...
(http://www.fountainpen.it/File:Kosca-Trademark.jpg)
...e protegge per sicurezza anche l'italianizzato
COSCA (con la "C")
FABBRICATO IN ITALIA
(http://www.fountainpen.it/File:Cosca-Trademark.jpg).
Sempre nella stessa data Kosca deposita
RECORD
FABBRICATO IN ITALIA
(anch'esso in semplice stampatello maiuscolo)
(http://www.fountainpen.it/File:Record-Trademark.jpg)
qui sulla penna in presentazione: Non vi è più traccia della sottomarca Spezial (o Spezial Super) depositata (mai usata?) insieme al logotipo del marchio originale nel 1929.
Per cui RECORD è una (la) sottomarca di Kosca, ed andrebbe inserita a pieno titolo nel nostro Wiki, che grazie al gran lavoro di Simone già la contempla nell'archivio dei Marchi depositati ("Trademarks").
A mio avviso, Kohler e Schaefer potrebbero aver depositato il marchio RECORD nel 1938 per evitare la sovrapposizione di tale marchio con la linea "Universal Record" prodotta sul finire degli anni 1930 dai Fratelli Cavaliere. Ma nulla vieta di ritenere che Kosca avesse utilizzato già precedentemente il marchio Record, come sembrerebbe il caso della penna in presentazione, una flat-top in ebanite più tipica per forme e materiali della fine degli anni 1920 primi anni 1930... Dopo la II Guerra, Kosca rinnovò il deposito e la tutela del marchio Record insieme a quello principale.
Considerazioni
Questo set Record appare anomalo sotto diversi punti di vista:
- non sono sicuro che la Casa principale marchi con il proprio simbolo una propria sottomarca, come è il caso della penna in presentazione dove appare l'orgoglioso punzone Kohler & Schaefer;
- non conosco l'esistenza di altre stilografiche Record con lavorazione filigree (effetto filigrana di una sottile lastra di metallo traforata, particolarmente pregiato);
- c'è decisamente "troppo lavoro" per una sottomarca, matita meccanica compresa... Le penne della sottomarca non dovrebbero essere più sontuose del marchio principale...;
- in ultimo, manca il punzone di "18 K.R." del rivestimento.
Potrebbe essere un prototipo?
Ai grandi Collezionisti del Forum l'ardua sentenza!
Etimologia (noioso, saltare pure)
"Record" era nell'Inghilterra del 1300 un termine giuridico indicante "il testimone addetto a scrivere", ed il vocabolo era preso direttamente dal francese "record" (memoria) che a sua volta derivava, ça va sans dire, dal latino "recordari" - "re" + "cor, cordis" - che significa "richiamare al cuore", anticamente ritenuto la sede della memoria.
Per trovare "record" con il significato estensivo di "documentazione scritta di un evento" dobbiamo attendere un altro secolo (il XV): con soddisfazione osservo che nel marchio della nostra stilografica vi è, fin dagli albori dell'uso, un riferimento diretto alla scrittura...
Dobbiamo attendere il 1883 per avere il primo utilizzo del termine "record" come "migliore o più alto risultato certificato/registrato nello sport". Anche questo significato è contenuto nel termine "Record", e contribuisce all'allure di eccellenza di questi mirabili strumenti di scrittura... Il cappuccio Il fusto Il sistema di caricamento Il pennino
Possiedo una rientrante Record, quindi posso affermare che esistevano i pennini marchiati "Record". Questo massiccio Warranted #4 in oro 585 (che fa sontuosamente il suo lavoro) potrebbe essere il pennino generico di un prototipo oppure essere stato sostituito successivamente. La prova di scrittura è stata condotta con inchiostro Pelikan Königsblau 4001 su carta Rhodia 80gr./m2. N.B. Prevengo una domanda: anche la matita scrive benissimo, grazie!
Commiato
Vero pezzo di bravura, istrionico e debordante:
come la Musica virtuosistica di qualità, abbaglia e seduce,
ma un poco intimorisce...
In ogni caso, un pezzo unico... pardon!, due!!
Grazie per l'attenzione!
Giorgio
Il 17 Luglio 1929 Kohler & Schaefer depositano per il marchio Kosca il logotipo K&S: (http://www.fountainpen.it/File:KS-Kosca-Logotipo.jpg),
qui sulla penna in presentazione: Quasi un decennio più tardi, il 16 Settembre del 1938 Kosca deposita nuovamente il marchio
KOSCA
FABBRICATO IN ITALIA
scritto in stampatello maiuscolo...
(http://www.fountainpen.it/File:Kosca-Trademark.jpg)
...e protegge per sicurezza anche l'italianizzato
COSCA (con la "C")
FABBRICATO IN ITALIA
(http://www.fountainpen.it/File:Cosca-Trademark.jpg).
Sempre nella stessa data Kosca deposita
RECORD
FABBRICATO IN ITALIA
(anch'esso in semplice stampatello maiuscolo)
(http://www.fountainpen.it/File:Record-Trademark.jpg)
qui sulla penna in presentazione: Non vi è più traccia della sottomarca Spezial (o Spezial Super) depositata (mai usata?) insieme al logotipo del marchio originale nel 1929.
Per cui RECORD è una (la) sottomarca di Kosca, ed andrebbe inserita a pieno titolo nel nostro Wiki, che grazie al gran lavoro di Simone già la contempla nell'archivio dei Marchi depositati ("Trademarks").
A mio avviso, Kohler e Schaefer potrebbero aver depositato il marchio RECORD nel 1938 per evitare la sovrapposizione di tale marchio con la linea "Universal Record" prodotta sul finire degli anni 1930 dai Fratelli Cavaliere. Ma nulla vieta di ritenere che Kosca avesse utilizzato già precedentemente il marchio Record, come sembrerebbe il caso della penna in presentazione, una flat-top in ebanite più tipica per forme e materiali della fine degli anni 1920 primi anni 1930... Dopo la II Guerra, Kosca rinnovò il deposito e la tutela del marchio Record insieme a quello principale.
Considerazioni
Questo set Record appare anomalo sotto diversi punti di vista:
- non sono sicuro che la Casa principale marchi con il proprio simbolo una propria sottomarca, come è il caso della penna in presentazione dove appare l'orgoglioso punzone Kohler & Schaefer;
- non conosco l'esistenza di altre stilografiche Record con lavorazione filigree (effetto filigrana di una sottile lastra di metallo traforata, particolarmente pregiato);
- c'è decisamente "troppo lavoro" per una sottomarca, matita meccanica compresa... Le penne della sottomarca non dovrebbero essere più sontuose del marchio principale...;
- in ultimo, manca il punzone di "18 K.R." del rivestimento.
Potrebbe essere un prototipo?
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Etimologia (noioso, saltare pure)
"Record" era nell'Inghilterra del 1300 un termine giuridico indicante "il testimone addetto a scrivere", ed il vocabolo era preso direttamente dal francese "record" (memoria) che a sua volta derivava, ça va sans dire, dal latino "recordari" - "re" + "cor, cordis" - che significa "richiamare al cuore", anticamente ritenuto la sede della memoria.
Per trovare "record" con il significato estensivo di "documentazione scritta di un evento" dobbiamo attendere un altro secolo (il XV): con soddisfazione osservo che nel marchio della nostra stilografica vi è, fin dagli albori dell'uso, un riferimento diretto alla scrittura...
Dobbiamo attendere il 1883 per avere il primo utilizzo del termine "record" come "migliore o più alto risultato certificato/registrato nello sport". Anche questo significato è contenuto nel termine "Record", e contribuisce all'allure di eccellenza di questi mirabili strumenti di scrittura... Il cappuccio Il fusto Il sistema di caricamento Il pennino
Possiedo una rientrante Record, quindi posso affermare che esistevano i pennini marchiati "Record". Questo massiccio Warranted #4 in oro 585 (che fa sontuosamente il suo lavoro) potrebbe essere il pennino generico di un prototipo oppure essere stato sostituito successivamente. La prova di scrittura è stata condotta con inchiostro Pelikan Königsblau 4001 su carta Rhodia 80gr./m2. N.B. Prevengo una domanda: anche la matita scrive benissimo, grazie!
Commiato
Vero pezzo di bravura, istrionico e debordante:
come la Musica virtuosistica di qualità, abbaglia e seduce,
ma un poco intimorisce...
In ogni caso, un pezzo unico... pardon!, due!!
Grazie per l'attenzione!
Giorgio
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Caro Giorgio questo è veramente un pezzo....anzi due, da novanta!!! STREPITOSE e in condizioni perfette. Bellissima la lavorazione "a galleria" della lamina. Ho notato che la quotazione delle laminate ultimamente è molto calata....mantengono un discreto valore (economico) invece quelle con lavorazioni particolari come le tue.
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Salve Giorgio, davvero un bel pezzo questa parure, complimenti !
Tempo fa mostrai una Baby Astoria che non porta il marchio Kosca ma che sembra proprio rivestita
da questa Ditta ...
Te ne rimetto qualche immagine, se non l'hai giá vista, anche perchè la laminatura mi pare molto simile
a quella della tua ; fra l'altro scoprii grazie ad alcuni punzoni sull'anellino ( una C in un triangolo, e una R
maiuscola ) che è in oro massiccio, e non mi meraviglierei lo fosse anche la tua parure, i marchietti
non sempre venivano messi, guarda bene...
Tempo fa mostrai una Baby Astoria che non porta il marchio Kosca ma che sembra proprio rivestita
da questa Ditta ...
Te ne rimetto qualche immagine, se non l'hai giá vista, anche perchè la laminatura mi pare molto simile
a quella della tua ; fra l'altro scoprii grazie ad alcuni punzoni sull'anellino ( una C in un triangolo, e una R
maiuscola ) che è in oro massiccio, e non mi meraviglierei lo fosse anche la tua parure, i marchietti
non sempre venivano messi, guarda bene...
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" La gloria di Colui che tutto move
per l'Universo penetra e risplende
in una parte più, e meno altrove..."
Dante Par. C I
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Ti ringrazio, Max, per la gentilezza squisita e per l'enorme competenza che sempre dimostri e generosamente condividi:!!!maxpen2012 ha scritto:Salve Giorgio, davvero un bel pezzo questa parure, complimenti !
Tempo fa mostrai una Baby Astoria che non porta il marchio Kosca ma che sembra proprio rivestita
da questa Ditta ...
Te ne rimetto qualche immagine, se non l'hai giá vista, anche perchè la laminatura mi pare molto simile
a quella della tua ; fra l'altro scoprii grazie ad alcuni punzoni sull'anellino ( una C in un triangolo, e una R
maiuscola ) che è in oro massiccio, e non mi meraviglierei lo fosse anche la tua parure, i marchietti
non sempre venivano messi, guarda bene...
Ogni tuo intervento è un vanto per il Forum!
La tua Astoria è bellissima (e non è un giudizio interessato )!!!
Le decorazioni delle due laminature sono sostanzialmente identiche, anche nelle dimensioni, direi.
Ho controllato e ricontrollato, ma non ho trovato alcun marchietto, ma la tua ipotesi che anche la mia sia in oro massiccio spiegherebbe l'ottimo stato della laminatura e il peso notevole della penna...
Purtroppo, sarà indispensabile che tu mi faccia la grande cortesia di controllarla "de visu" quando finalmente ci incontreremo!!!
Un caro saluto!
Giorgio
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Caro Solido, grazie per l'apprezzamento, graditissimo!!solido ha scritto:Caro Giorgio questo è veramente un pezzo....anzi due, da novanta!!! STREPITOSE e in condizioni perfette. Bellissima la lavorazione "a galleria" della lamina. Ho notato che la quotazione delle laminate ultimamente è molto calata....mantengono un discreto valore (economico) invece quelle con lavorazioni particolari come le tue.
Come vedi, le matite mi piacciono anche smontate...
Il valore commerciale mi interessa relativamente: per l'acquisto di questa parure ho quasi sfiorato il mio di "Record" arrivando a sborsare solo un terzo della richiesta iniziale del mercante...
Ma al mercato si mercanteggia, forse direbbe il Principe!!!
A presto!!
Giorgio
-
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E come non si potrebbe essere d'accordo...il valore personale-collezionistico e quello commerciale non sempre vanno a braccetto. Quello che volevo significare è che il tuo è uno di quei casi in cui sia l'uno che l'alro si incontrano secondo mè. Per il resto la fà da padrone il gusto personale....proprio quì sul forum ricordo di aver letto pareri non proprio entusiastici sulla Etiopia. Ciò non toglie il suo notevole valore commerciale.Musicus ha scritto:Caro Solido, grazie per l'apprezzamento, graditissimo!!solido ha scritto:Caro Giorgio questo è veramente un pezzo....anzi due, da novanta!!! STREPITOSE e in condizioni perfette. Bellissima la lavorazione "a galleria" della lamina. Ho notato che la quotazione delle laminate ultimamente è molto calata....mantengono un discreto valore (economico) invece quelle con lavorazioni particolari come le tue.
Come vedi, le matite mi piacciono anche smontate...
Il valore commerciale mi interessa relativamente: per l'acquisto di questa parure ho quasi sfiorato il mio di "Record" arrivando a sborsare solo un terzo della richiesta iniziale del mercante...
Ma al mercato si mercanteggia, forse direbbe il Principe!!!
A presto!!
Giorgio
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Altra opera d'arte che finisce nelle mani giuste: sono proprio contenta! Grazie per la splendida recensione, corredata come al solito da foto all'altezza del soggetto
Grazie anche a Max per gli stessi motivi, siete formidabili!
Grazie anche a Max per gli stessi motivi, siete formidabili!
"Scrittura e pittura sono le due estremità della stessa arte e la loro realizzazione è identica" - Aforisma di Shitao
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La rappresentazione in penna della Toccata in Fa Maggiore (BWV 540 credo) del Sommo Johann Sebastian? Un contrappunto di voci che continua ad avvolgerti nelle sue spire ad ogni ascolto, su una laminata?
Magnifica recensione Giorgio, come sempre ai tuoi altissimi livelli
E pensare che qualche tempo fa le rientranti non mi entusiasmavano... formidabili tentatori delle Lande Nordiche d'Italia!
Magnifica recensione Giorgio, come sempre ai tuoi altissimi livelli
E pensare che qualche tempo fa le rientranti non mi entusiasmavano... formidabili tentatori delle Lande Nordiche d'Italia!
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Giorgio, hai dei capolavori che scrivono.
chapeau
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Caro Solido, quel che tu osservi a proposito del mercato me lo diceva anche Brunori qualche tempo fa...solido ha scritto:E come non si potrebbe essere d'accordo...il valore personale-collezionistico e quello commerciale non sempre vanno a braccetto. Quello che volevo significare è che il tuo è uno di quei casi in cui sia l'uno che l'alro si incontrano secondo mè. Per il resto la fà da padrone il gusto personale....proprio quì sul forum ricordo di aver letto pareri non proprio entusiastici sulla Etiopia. Ciò non toglie il suo notevole valore commerciale.
Siamo perfettamente d'accordo, io non mi ero espresso chiaramente: volevo sottolineare che, come nel caso anche della tua bellissima Omas a leva, c'è il Mercato e c'è....il Mercatino!!!
Alla prossima!!
Giorgio
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Grazie Massimo, anche tu non scherzi!!maxpop 55 ha scritto:Giorgio, hai dei capolavori che scrivono.
chapeau
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Grazie a te Daniela, che sei sempre così attenta e gentile!!!Irishtales ha scritto:Altra opera d'arte che finisce nelle mani giuste: sono proprio contenta! Grazie per la splendida recensione, corredata come al solito da foto all'altezza del soggetto...
Qui mi vedo costretto a dissentire: è come nella boxe o nel canto lirico: non si affrontano sfide con pesi di categoria superiore: ne va della pelle!!!Irishtales ha scritto:...Grazie anche a Max per gli stessi motivi, siete formidabili!
Giorgio
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Grazie Jacopo: è un piacere risentirti!!!Darkizz89 ha scritto:La rappresentazione in penna della Toccata in Fa Maggiore (BWV 540 credo) del Sommo Johann Sebastian? Un contrappunto di voci che continua ad avvolgerti nelle sue spire ad ogni ascolto, su una laminata?
Magnifica recensione Giorgio, come sempre ai tuoi altissimi livelli
Ti omaggio di questa pagina della fantastica Toccata: questo è il punto in cui fa il suo ingresso il tema "risorgente" (così io lo chiamo) in imitazione, e va a contrapporsi a quello " a spirale" in canone... Poche cose stanno alla pari con questa: grazie per avercela ricordata!!!
A presto con un caro saluto!!!
Giorgio
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Re: KOSCA Record Set - Milano 1930
Solo oggi ho preso visione di questo splendido set e della magnifica e profonda presentazione. Volevo, oltre che complimentarmi, comunicare in relazione a qualche dubbio che mi è sembrato di cogliere circa il fatto che " la casa principale marchi con il proprio punzone... " , cioè che la Kosca ponesse il suo sigillo su una penna di una propria sottomarca. Al riguardo volevo informarti, se può essere utile, che
fra le mie ho una Record ove mi pare proprio di vedere lo stesso marchietto con il K e la S stilizzate. Purtroppo la foto che allego lascia a desiderare, ma eventualmente cercherò di farne una migliore
Una buona serata
Luigi
fra le mie ho una Record ove mi pare proprio di vedere lo stesso marchietto con il K e la S stilizzate. Purtroppo la foto che allego lascia a desiderare, ma eventualmente cercherò di farne una migliore
Una buona serata
Luigi