Scritture anni 30-40

La storia della grafia quotidiana dagli esempi di quaderni e scritti del passato
Sumit
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Scritture anni 30-40

Messaggio da Sumit »

Mi permetto di aggiungere alcune immagini di scrittura.

Iniziamo con 4 cartoline di prigionieri di guerra (comprate in un mercatino). Le prime due in corsivo e due in stampatello. Ovviamente a livello calligrafico sono interessanti le,prime 2, le altre sono interessanti per il contenuto.

Poi pubblico 2 copie di cartoline di cattura ricevute dalla croce rossa internazionale, riguardante i miei 2 nonni, uno fatto prigioniero degli alleati presso tobruk e mandato prima in Egitto e poi in India, l'altra dell'altro nonno preso in Grecia e mandato dai tedeschi in un campo di concentramento presso la foresta nera (stalag b).
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Sumit
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Re: Scritture anni 30-40

Messaggio da Sumit »

Ora metto un mix di grafie presenti sul foglio matricola dell'esercito , sempre di mio nonno.
La cosa che mi colpisce è la grafia sempre diversa di chi scrive, ma non è grafia personale, sembrano font differenti!
Sono riconoscibili o inventati?

Per ultimo due esempi di grafia di funzionari pubblici, sempre mio nonno e mio bisnonno...
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Re: Scritture anni 30-40

Messaggio da Irishtales »

Purtroppo non sono molto "leggibili". Se ti riuscisse di fare delle scansioni o di fotografare con la lente della fotocamera parallela ai documenti e di inserire le immagini orientate correttamente, sarebbe interessante poterli vedere...
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Re: Scritture anni 30-40

Messaggio da Sumit »

Ok, provo a fotografarle da sopra...

In merito allorientamento purtroppo è un problema di upload con iPad
Perché con iPad e Mac si leggono giusti,me non so quali sono storti...
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Re: Scritture anni 30-40

Messaggio da kircher »

La scrittura da impiegato pubblico del Regno d'Italia ha un nome specifico? di documenti scritti come la quint'ultima foto ne vedo veramente tanti negli archivi e nei cataloghi.
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Re: Scritture anni 30-40

Messaggio da Irishtales »

kircher ha scritto:La scrittura da impiegato pubblico del Regno d'Italia ha un nome specifico? di documenti scritti come la quint'ultima foto ne vedo veramente tanti negli archivi e nei cataloghi.
Se non ho inteso male, ti riferisci alla scrittura Inglese verticale (diritta).
Il corsivo inglese diritto era in uso fin dai primi anni del Novecento in Italia. Un esempio mirabile lo si trova nel manuale del Professor Nicola D'Urso (da pag. 22 in poi):
https://www.fountainpen.it/index.php?ti ... vu&page=22
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Re: Scritture anni 30-40

Messaggio da kircher »

sì, direi che si tratta proprio di una scrittura inglese verticale. è una delle scritture più diffuse nei documenti pubblici italiani. non tanto nelle lettere invece, che sembrano usare una scrittura più arcaica.
Grazie Irishtales!
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Re: Scritture anni 30-40

Messaggio da Irishtales »

Grazie a te, che hai avuto l'idea di creare questa sezione!

Trovo bellissime le carte di identità compilate a mano...
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Re: Scritture anni 30-40

Messaggio da kircher »

anche quella della carta d'identità, secondo te, è una scrittura verticale inglese?
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Re: Scritture anni 30-40

Messaggio da Irishtales »

Intendi la seconda? Quella del nonno di Sumit (fra l'altro, che bel ragazzo! Nella foto era appena ventenne) è interessante per vari motivi.
Intanto per il pennino usato, un piccolo tronco molto probabilmente a taglio obliquo.
La grafia (non possiamo parlare di "stile calligrafico") dell'impiegato che ha compilato il documento di identità sembra formata sullo studio dell'Inglese verticale o forse sulla Rotonda.
La grafia del nonno invece, che appone la sua firma, è impostata più probabilmente sullo studio scolastico della Scrittura Italiana o su un corsivo Inglese.
Mi piacerebbe leggere il parere dei nostri amici del Gruppo Calligrafi.... 8-)
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Re: Scritture anni 30-40

Messaggio da vivalapenna »

Mi fa molto piacere che ci sia dell'interesse riguardo le scritture storiche ... non voglio entrare nel merito nel merito delle singole scritture, ma fare qualche considerazione a carattere generale per l'analisi delle vecchie grafie. Esistono certamente dei modelli calligrafici di riferimento, ma esistono comunque sempre delle piccole variazioni proposte dai calligrafi (come le due varianti della f minuscola con un occhiello alto e due o certe maiuscole) che sono comunque valide. Il canone stabilito era quello detto "inglese" che, all'inizio della sua carriera, occorre ricordarlo, era tracciato con penna d'oca! quindi negli anni postunitari nelle scuole si insegna questo corsivo inglese (pendente con pieni e filetti) da eseguirsi con pennino a punta fine. I programmi successivi avevano prescritto per qualche tempo per le elementari anche un generico "corsivo" come base per la scrittura di tutti i giorni, una scrittura più inclinata, con meno pieni e filetti, che si può osservare in certi manuali di calligrafia dell'epoca. Il fatto è che nemmeno chi aveva stilato questi programmi aveva in mente esattamente di che cosa stava parlando... infatti i calligrafi vi si adeguarono proponendo questo nuovo corsivo. Qualche anno dopo sorse la "questione igienica" che stabiliva che la scrittura pendente facesse male alla salute. Allora proposero di "raddrizzare" l'inglese pendente facendo nascere quello che sarebbe stato poi il canone definitivo per le scuole. I due modelli (pendente e diritto) sopravvissero insieme, ma sempre di più i vari ministeri per l'educazione spinsero per la scrittura diritta fino a che negli anni quaranta fu decretata la sola da insegnare. Successivamente, nel dopoguerra, negli anni 60 se non erro, questi dettami furono aboliti del tutto e ora non v'è nessun obbligo verso i modelli. Ciascuno può fare quello che gli pare. Bisogna tener conto che nel frattempo gli strumenti sono cambiati (tipi di pennini e di penne...) con le debite conseguenze.
Questo è il discorso del modello. Altro è il discorso del background e delle personalizzazioni. Qui il discorso si complica, per semplificare dico solo che ciascuno ha il suo retroterra di cultura grafica e il suo modo di personalizzare, ricordando anche che quelli che andavano a scuola non era la maggior parte della popolazione...Troviamo quindi scritture che assomigliano a quelle tipografiche, che imitano quelle calligrafiche eccetera. Non si può approcciare ad un discorso storico senza tener conto di questi fattori, e soprattutto NON si può assolutamente ragionare di scritture come se fossero dei FONT!!! sono due cose completamente diverse!!!! Mi riprometto (l'ho detto a Irishtales) che prima o poi farò un librettino pratico con le scritture storiche (scolastiche e no) del secolo passato. Se ottengo un po' di adesioni potrei cominciare a farlo.....che ne dite?
PS: scusate la prolissità ma le cose da dire sono tante. Se avete domande non esitate a farle.
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Re: Scritture anni 30-40

Messaggio da Irishtales »

Grazie del'intervento caro Prof. sei stato come sempre esaustivo; leggere i tuoi inteventi è un piacere.
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Re: Scritture anni 30-40

Messaggio da Ottorino »

Sempre troppo pochi interventi !!! Aneliamo.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
kircher
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Re: Scritture anni 30-40

Messaggio da kircher »

Tutto il nostro incoraggiamento per il librettino a venire!
A che tipo di preoccupazioni igieniche facevano riferimento quelli che sconsigliavano la scrittura inclinata?
vivalapenna
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Re: Scritture anni 30-40

Messaggio da vivalapenna »

grazie per l'incoraggiamento... Rispondo al quesito sui motivi igienici: Il motivo (o i motivi) per i quali a un certo punto sconsigliavano la scrittura diritta è presto detto: con l'avvento della scuola di massa si erano accorti che molti scolari (così come per i soldati nelle leve obbligatorie del resto) avevano problemi di vista o di schiena (miopia, scoliosi ecc.). Alcuni medici (ottici, igienisti) cominciarono a balenare l'ipotesi che queste malformazioni fossero dovute al fatto che la scrittura che si insegnava era pendente, per eseguire la quale, secondo questa ipotesi, si doveva scrivere in una posizione scorretta stortando la schiena e/o gli occhi, ragion per cui... era da abolire.
Il dibattito, iniziato proprio con un convegno di medici già verso gli anni 70 dell'Ottocento in Francia, fu a dir poco accesissimo: chi parteggiava per la scrittura diritta e chi per la inclinata, e chi diceva che era indifferente... era una questione all'epoca quasi da stadio....In Francia e in Italia fu fondata persino una lega per la scrittura diritta; in Italia fecero un concorso con una cartolina che riportava addirittura una frase di Vittorio Emanuele II che diceva che aveva avuto problemi di scrittura, ma dopo aver provato quella diritta scriveva benissimo! Insomma, tanto fecero che i vari ministeri cominciarono a pensare che era meglio inserire anche la scrittura diritta per accontentare tutti... Con il fascismo la scrittura pendente fu osteggiata anche perchè "inglese" !!!! mentre la scrittura romana era diritta!!! Ad ogni modo occorre rimarcare che è assolutamente falso che la scrittura pendente provoca quelle disfunzioni!!
Scrivete come vi pare, diritta o inclinata, secondo i vostri gusti..... a me piace invece la scrittura italiana del 700, leggermente inclinata, sobria, elegante, che ho suggerito di proporre come canone calligrafico da insegnare, perchè è stata completamente dimenticata!!! non la insegna più nessuno!! si insegna invece la cancelleresca, l'inglese, il Palmer ecc., ma l'italiana del 700, quella di Leopardi, Foscolo, Manzoni.... usata fino all'avvento dell'inglese non la ricorda più nessuno.... Buona scrittura a tutti!
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