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18 Maggio 2024 - Ippodromo del Visarno, piazzale delle Cascine 29
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Inchiostro nero blu Aurora un po' datato
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Inchiostro nero blu Aurora un po' datato
Rieccomi.
"Bleu nero" Qui mi si demoliscono delle granitiche certezze (oppure, molto più semplicemente, sono come la manzoniana Donna Prassede).
Comunque, sinceramente, io finora avevo visto il Biflux (cartucce e boccette) solamente il livrea blu; e quando, un paio d'anni fa, Aurora ha messo in produzione il blu nero l'ho salutata come una novità assoluta. Ai tempi della Auretta (anni '60 / '70) Aurora produceva le cartucce "Multicolor", nei colori più svariati (blu, nero, rosso, verde, azzurro, rosa, viola...); ma non erano più denominati "Biflux", erano esclusivamente in cartuccia (almeno per quanto ne so io), e comunque un blu/nero non lo ricordo proprio. Non si finisce mai di imparare!
Comunque ho controllato la mia boccetta: in vetro, esattamente come quella di Giulsina, sull'etichetta anteriore solamente "Inchiostro Stilografico". Su un lato del cartoncino (anche questo esattamente identico) la scritta "Bleu fisso", e sull'altro stampigliato il prezzo: £ 200 (bei tempi ).
Non mi è ben chiaro che cosa significhi "fisso". Forse "non cancellabile"?
Ottorino, sulla tua confezione compare il prezzo? Se la tua boccetta è in plastica dovrebbe/potrebbe essere più recente (fatto confortato anche dalla più moderna dicitura "Blu reale").
Quanto al colore, trovo strano che sia virato in grigiastro. Ciò conforterebbe una base blu/nera molto diluita (prima e più che invecchiata): probabilmente la tua idea che sia stato per ignoti motivi annacquato da mani ignote è più che verosimile.
A questo punto direi che di bello e buono rimane la boccetta, che sulla scrivania fa un figurone. Potresti acquistare una confezione dell'attuale inchiostro Aurora (attualmente disponibile in blu, nero o blu/nero) e travasarci il contenuto!
"Bleu nero" Qui mi si demoliscono delle granitiche certezze (oppure, molto più semplicemente, sono come la manzoniana Donna Prassede).
Comunque, sinceramente, io finora avevo visto il Biflux (cartucce e boccette) solamente il livrea blu; e quando, un paio d'anni fa, Aurora ha messo in produzione il blu nero l'ho salutata come una novità assoluta. Ai tempi della Auretta (anni '60 / '70) Aurora produceva le cartucce "Multicolor", nei colori più svariati (blu, nero, rosso, verde, azzurro, rosa, viola...); ma non erano più denominati "Biflux", erano esclusivamente in cartuccia (almeno per quanto ne so io), e comunque un blu/nero non lo ricordo proprio. Non si finisce mai di imparare!
Comunque ho controllato la mia boccetta: in vetro, esattamente come quella di Giulsina, sull'etichetta anteriore solamente "Inchiostro Stilografico". Su un lato del cartoncino (anche questo esattamente identico) la scritta "Bleu fisso", e sull'altro stampigliato il prezzo: £ 200 (bei tempi ).
Non mi è ben chiaro che cosa significhi "fisso". Forse "non cancellabile"?
Ottorino, sulla tua confezione compare il prezzo? Se la tua boccetta è in plastica dovrebbe/potrebbe essere più recente (fatto confortato anche dalla più moderna dicitura "Blu reale").
Quanto al colore, trovo strano che sia virato in grigiastro. Ciò conforterebbe una base blu/nera molto diluita (prima e più che invecchiata): probabilmente la tua idea che sia stato per ignoti motivi annacquato da mani ignote è più che verosimile.
A questo punto direi che di bello e buono rimane la boccetta, che sulla scrivania fa un figurone. Potresti acquistare una confezione dell'attuale inchiostro Aurora (attualmente disponibile in blu, nero o blu/nero) e travasarci il contenuto!
Giuseppe.
- Ottorino
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Inchiostro nero blu Aurora un po' datato
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C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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Inchiostro nero blu Aurora un po' datato
Grazie, Ottorino!
Alla faccia dell'inflazione galoppante! Da £ 200 a £ 4.200! Azzarderei che la tua boccetta sia addirittura anni '70.
La mia invece riporta sull'altro fianco della confezione in cartone la dicitura che l'inchiostro è particolarmente consigliato per la Aurora 88 K. Ora, se la K è stata introdotta nel 1951 ed è rimasta in produzione per un decennio, prima di essere sostituita dalla P, deve essere più o meno una mia coscritta...
Comunque sono entrambi inchiostri blu.
Giulsina, sulla tua confezione è per caso indicato il prezzo?
Alla faccia dell'inflazione galoppante! Da £ 200 a £ 4.200! Azzarderei che la tua boccetta sia addirittura anni '70.
La mia invece riporta sull'altro fianco della confezione in cartone la dicitura che l'inchiostro è particolarmente consigliato per la Aurora 88 K. Ora, se la K è stata introdotta nel 1951 ed è rimasta in produzione per un decennio, prima di essere sostituita dalla P, deve essere più o meno una mia coscritta...
Comunque sono entrambi inchiostri blu.
Giulsina, sulla tua confezione è per caso indicato il prezzo?
Giuseppe.
- giulsina
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Inchiostro nero blu Aurora un po' datato
Allego anche la foto della mia! Come la tua, costava 200 lire, a fronte dei 13 euro che ho speso per il mio nero Aurora! e anche la mia è consigliata per la Aurora 88K! a questo punto di che anno potrebbe essere?Pettirosso ha scritto: ↑martedì 5 marzo 2019, 21:30 Rieccomi.
"Bleu nero" Qui mi si demoliscono delle granitiche certezze (oppure, molto più semplicemente, sono come la manzoniana Donna Prassede).
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Inchiostro nero blu Aurora un po' datato
Accidenti, allora è veramente coevo al mio! La confezione è assolutamente identica, quindi direi, per il ragionamento che ho fatto sopra, con un grado di probabilità molto alto, anni '50.
Ciò significa anche con assoluta certezza che in allora, oltre al "bleu fisso" (poi "bleu reale"), Aurora produceva anche il "bleu nero"!
Un'altra cosa imparata grazie a te!
Comunque il contenuto della tua boccetta è probabilmente stato prima per buona parte usato, e poi il poco restante diluito, per ridursi così.
Chi ha scritto di averlo usato con soddisfazione sono stati Analogico e Monet63: posso chiedervi di che colore era il vostro? Sulle confezioni era riportato un prezzo?
Di me ho già detto: le cartucce che ho usato erano lo splendido blu Aurora.
P.S.: £ 200 del 1951 (assumiamo) equivarrebbero, secondo i dati ufficiali ISTAT, ad attuali € 3,28 (https://inflationhistory.com/).
Ciò significa anche con assoluta certezza che in allora, oltre al "bleu fisso" (poi "bleu reale"), Aurora produceva anche il "bleu nero"!
Un'altra cosa imparata grazie a te!
Comunque il contenuto della tua boccetta è probabilmente stato prima per buona parte usato, e poi il poco restante diluito, per ridursi così.
Chi ha scritto di averlo usato con soddisfazione sono stati Analogico e Monet63: posso chiedervi di che colore era il vostro? Sulle confezioni era riportato un prezzo?
Di me ho già detto: le cartucce che ho usato erano lo splendido blu Aurora.
P.S.: £ 200 del 1951 (assumiamo) equivarrebbero, secondo i dati ufficiali ISTAT, ad attuali € 3,28 (https://inflationhistory.com/).
Giuseppe.
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Inchiostro nero blu Aurora un po' datato
Purtroppo per quel che riguarda gli inchiostri pare non sia cosi', un Aurora oggi costa 6 volte in più di quanto dichiarato dall'ISTAT.Pettirosso ha scritto: ↑mercoledì 6 marzo 2019, 0:23 .......................
...................................
P.S.: £ 200 del 1951 (assumiamo) equivarrebbero, secondo i dati ufficiali ISTAT, ad attuali € 3,28 (https://inflationhistory.com/).
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
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E mica solo per gli inchiostri... Quasi per tutto!maxpop 55 ha scritto: ↑mercoledì 6 marzo 2019, 8:53Purtroppo per quel che riguarda gli inchiostri pare non sia cosi', un Aurora oggi costa 6 volte in più di quanto dichiarato dall'ISTAT.Pettirosso ha scritto: ↑mercoledì 6 marzo 2019, 0:23 .......................
...................................
P.S.: £ 200 del 1951 (assumiamo) equivarrebbero, secondo i dati ufficiali ISTAT, ad attuali € 3,28 (https://inflationhistory.com/).
Era il potere reale di acquisto della Lira rispetto all'Euro ad essere radicalmente diverso.
Penso che tutti ricordiamo, andando in tempi molto più recenti, che nel 2000 quando andavi a fare spesa con £ 50.000 di cose ne compravi (o al ristorante facevi una bella cena).
Oggi, con € 32,48 (stesso criterio di calcolo), che fai?
Per gli inchiostri si può ancora dire che un tempo erano molto più utilizzati, mentre ora sono diventati un bene di nicchia; ma per tutto il resto?
Giuseppe.
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Inchiostro nero blu Aurora un po' datato
La mia prima paghetta settimanale, nel 1998, era di duemila lire. In realtà, mia nonna me ne dava solo millecinquecento, perché voleva che mi rendessi conto di come da grande sarebbe stato pagare contributi e tasse (chissà come mai, di tutte le materie possibili, ho scelto di dedicarmi proprio al diritto tributario... Scommetto su un trauma infantile).Pettirosso ha scritto: ↑mercoledì 6 marzo 2019, 9:32E mica solo per gli inchiostri... Quasi per tutto!
Era il potere reale di acquisto della Lira rispetto all'Euro ad essere radicalmente diverso.
Penso che tutti ricordiamo, andando in tempi molto più recenti, che nel 2000 quando andavi a fare spesa con £ 50.000 di cose ne compravi (o al ristorante facevi una bella cena).
Oggi, con € 32,48 (stesso criterio di calcolo), che fai?
Per gli inchiostri si può ancora dire che un tempo erano molto più utilizzati, mentre ora sono diventati un bene di nicchia; ma per tutto il resto?
Con millecinquecento lire compravo un Topolino e poi a scelta un gelato o un cartoccio di caramelle e una spuma all'Oratorio.
Con 0.75 centesimi adesso non posso acquistare neanche una lattina di Coca cola.
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Quando passammo all'euro i commercianti passarono la lira all'euro, 50.000 lire diventarono 50 euro, ma chiudiamo qui, altrimenti non la finiamo più.Pettirosso ha scritto: ↑mercoledì 6 marzo 2019, 9:32E mica solo per gli inchiostri... Quasi per tutto!
Era il potere reale di acquisto della Lira rispetto all'Euro ad essere radicalmente diverso.
Penso che tutti ricordiamo, andando in tempi molto più recenti, che nel 2000 quando andavi a fare spesa con £ 50.000 di cose ne compravi (o al ristorante facevi una bella cena).
Oggi, con € 32,48 (stesso criterio di calcolo), che fai?
Per gli inchiostri si può ancora dire che un tempo erano molto più utilizzati, mentre ora sono diventati un bene di nicchia; ma per tutto il resto?
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
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Cara Rodelinda, tua nonna era preveggente: già sapendo quale professione avresti svolto, ti ha applicato la ritenuta d'acconto + le spese di gestione pratica e incasso (tanto per stare dalla parte della ragione) .
Maxpop, hai centrato perfettamente il problema: il cambio reale £/€ è stato 1:1, non 1:1936,27.
Tornando in argomento, direi che, se già il Biflux oggi è di ragionevolmente difficile reperibilità, il blu/nero è una vera rarità! Complimenti a Giulsina!
Maxpop, hai centrato perfettamente il problema: il cambio reale £/€ è stato 1:1, non 1:1936,27.
Tornando in argomento, direi che, se già il Biflux oggi è di ragionevolmente difficile reperibilità, il blu/nero è una vera rarità! Complimenti a Giulsina!
Giuseppe.
- zoniale
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- Iscritto il: domenica 16 ottobre 2016, 13:48
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L’introduzione dell’Euro ha raddoppiato i prezzi?
Vorrei che questo rimanesse un forum che parla di penne stilografiche, inchiostri e calligrafia.
Pregherei gli sproloquiatori di fantaeconomia di mettere in atto questa sequenza di azioni:
Pregherei gli sproloquiatori di fantaeconomia di mettere in atto questa sequenza di azioni:
- Documentarsi su fonti minimamente credibili. Ad esempio leggendo qui: Osservatorio CPI. Per i pigrissimi estraggo una frase: "I dati ufficiali ISTAT smentiscono il raddoppio dei prezzi tra il 2001 e il 2003, perlomeno a livello aggregato. Infatti, durante questo periodo l’inflazione in Italia si è attestata su livelli stabili tra il 2,5 per cento e il 2,7 per cento"
- Non parlare di argomenti macroeconomici su fountainpen.it
- Qualora frustrati da quanto sopra, iscriversi ad asimmetrie.org
Michele
L’introduzione dell’Euro ha raddoppiato i prezzi?
Sorvolando sui termini da te usati, ti sono comunque grato del link indicato che è molto interessante e smentisce documentalmente una opinione (errata) molto comune.zoniale ha scritto: ↑mercoledì 6 marzo 2019, 11:35 Vorrei che questo rimanesse un forum che parla di penne stilografiche, inchiostri e calligrafia.
Pregherei gli sproloquiatori di fantaeconomia di mettere in atto questa sequenza di azioni:
- Documentarsi su fonti minimamente credibili. Ad esempio leggendo qui: Osservatorio CPI. Per i pigrissimi estraggo una frase: "I dati ufficiali ISTAT smentiscono il raddoppio dei prezzi tra il 2001 e il 2003, perlomeno a livello aggregato. Infatti, durante questo periodo l’inflazione in Italia si è attestata su livelli stabili tra il 2,5 per cento e il 2,7 per cento"
- Non parlare di argomenti macroeconomici su fountainpen.it
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Ora torniamo ai nostri montoni.
Io, per non sapere nè leggere nè scrivere, uso gli inchiostri "vecchi" o per caricare penne "sacrificabili" (ad esempio le cinesi purchè totalmente smontabili ) o per ricaricare pennarelli (Paper Mate Grinta ) o per le penne stilografiche usa e getta (Pilot Varsity). Prima o poi lo proverò con le Fila Tratto Pen.
Insomma metto la "nafta" nei "trattori"
Cordialità
Polemarco