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fufluns
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Messaggio da fufluns »

francoiacc ha scritto: venerdì 10 agosto 2018, 22:41 Considerando che adoro i blu al punto tale che rappresentano il 90 % dei quasi 60 inchiostri che ho vorrei provare a dare il mio contributo. Non sto ad elencarli tutti, ma quelli che reputo più interessanti.
Splendido e utilissimo intervento! Grazie.
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ASTROLUX
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Messaggio da ASTROLUX »

francoiacc ha scritto: venerdì 10 agosto 2018, 22:41

Waterman Inspired Blu: Un turchese con delle bellissime sfumature e dalle caratteristiche molto equilibrate. Lo preferisco all'Iroshizuku Ama-Iro a cui rassomiglia molto


Dimenticavo, il blu dalle caratteristiche più equilibrate in assoluto, il Waterman Serenity Blue. Un bella tonalità che definirei un blu medio, non è un inchiostro da "wow", ma neanche spento e noioso come il 4001 RB, l'inchiostro raccomandato per le preziose e delicate vintage. E, "dulcis in fundo", 50 ml costano solo 8 €, un pò più del 4001 ma almeno è un blu. Chissà magari questo è la vera F1 dei blu, non eccelle in nulla ma non sbaglia un colpo. :wave:

Waterman sarebbe da rivalutare, ho preso il verde per la mia Pelikan M800 broad, ed ha una bellissima resa cromatica (ovviamente soggettivo)
Il Serenity è un olio santo...funziona bene dappertutto e non è cosa da poco.

Penso che prenderò altri colori della Waterman, a cominciare dal turchese che hai suggerito.
Grazie per il tuo intervento davvero interessante.
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Messaggio da Phormula »

I Waterman sono ottimi inchiostri, del resto in Europa sono quelli più venduti dopo i Pelikan della serie 4001.
Occhio che sono più acidi della media, il che migliora la resistenza alle muffe, ma potrebbe essere un problema su penne economiche.

Sul Royal Blue di Pelikan, mi sono già espresso.
Come per tutti gli inchiostri, credo vada separato il giudizio tecnico da quello personale sul colore.
Dal punto di vista tecnico, le sue caratteristiche sono note, ed ottimizzate per l'uso scolastico e per la massima sicurezza di impiego.
Dal lato estetico, è normale che il colore possa non piacere, è un blu medio con una leggera componente porpora. Colore che è quello di tutti i suoi cloni, al punto che è quasi indistinguibile da essi e che è normale possa non piacere, tanto più che, essendo largamente diffuso, per un appassionato diventa banale.

Se ad uno non piace il colore, fa bene a tenersene alla larga, del resto io faccio lo stesso con i turchesi, di qualsiasi marca. Per me è un colore che potrebbero smettere di produrre, liberando spazio sugli scaffali dei negozi. Ciò non toglie che abbia provato dei turchesi con ottime caratteristiche, che se le avessi trovate in un blu medio, lo avrei comprato subito.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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Messaggio da francoiacc »

Phormula ha scritto: domenica 12 agosto 2018, 7:18 I Waterman sono ottimi inchiostri, del resto in Europa sono quelli più venduti dopo i Pelikan della serie 4001.
Occhio che sono più acidi della media, il che migliora la resistenza alle muffe, ma potrebbe essere un problema su penne economiche.

Sul Royal Blue di Pelikan, mi sono già espresso.
Come per tutti gli inchiostri, credo vada separato il giudizio tecnico da quello personale sul colore.
Dal punto di vista tecnico, le sue caratteristiche sono note, ed ottimizzate per l'uso scolastico e per la massima sicurezza di impiego.
Dal lato estetico, è normale che il colore possa non piacere, è un blu medio con una leggera componente porpora. Colore che è quello di tutti i suoi cloni, al punto che è quasi indistinguibile da essi e che è normale possa non piacere, tanto più che, essendo largamente diffuso, per un appassionato diventa banale.

Se ad uno non piace il colore, fa bene a tenersene alla larga, del resto io faccio lo stesso con i turchesi, di qualsiasi marca. Per me è un colore che potrebbero smettere di produrre, liberando spazio sugli scaffali dei negozi. Ciò non toglie che abbia provato dei turchesi con ottime caratteristiche, che se le avessi trovate in un blu medio, lo avrei comprato subito.
Il fattore acidità lo reputo abbastanza ininfluente, non sono un chimico, tuttavia che io sappia qualsiasi sostanza sotto PH 7 non è acida. D'accordo che sia piú acido del pelikan, ma non è assolutamente acido al punto tale da comportare un minimo grattacapo se usato su penne vintage. Con il Serenity Blue so che le mie poche vintage vanno tranquille ed è un inchiostro interessante cromaticamente.
Il 4001 ha buone caratteristiche ma a parer mio non giustificano il colore scialbo e non lo santificano. Che poi il fatto chetpossa piacere o meno sia soggettivo è assolutamente vero, del resto come avrebbe mai potuto essere che la Alfa Romeo ha venduto le Arna e la Fiat abbia venduto le Multipla :mrgreen:
Ultima modifica di francoiacc il domenica 12 agosto 2018, 9:56, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da HoodedNib »

francoiacc ha scritto: domenica 12 agosto 2018, 9:44

Il fattore acidità lo reputo abbastanza ininfluente, non sono un chimico, tuttavia che io sappia qualsiasi sostanza sotto PH 7 non è acida.
Credo che in questa frase ci sia un "non" di troppo :D
la Fiat abbia venduto le Multipla :mrgreen:
Un mio amico definiva la Multipla una "donna di facili costumi" (per dirla poetica), fuori e' brutta come la fame ma dentro si gode un casino (queste sono piu' o meno le sue testuali parole) :lol:
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Messaggio da francoiacc »

HoodedNib ha scritto: domenica 12 agosto 2018, 9:55
Credo che in questa frase ci sia un "non" di troppo :D
Giusto che abbaglio, è pur vero che ho fatto la mia ultima lezione di chimica 35 anni fa (piú o meno), ma qui la cantonata è enorme!

In tal caso PH Waterman Blu 3.0, Pelikano Blue 2.7

http://www.marcuslink.com/pens/ink/ink- ... levels.htm :wave:
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Messaggio da Phormula »

Io me lo sono misurato e ho trovato 2,5 il Waterman e 4,5 il Pelikan Royal Blue.
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Messaggio da Phormula »

francoiacc ha scritto: domenica 12 agosto 2018, 9:44 Il 4001 ha buone caratteristiche ma a parer mio non giustificano il colore scialbo e non lo santificano. Che poi il fatto chetpossa piacere o meno sia soggettivo è assolutamente vero, del resto come avrebbe mai potuto essere che la Alfa Romeo ha venduto le Arna e la Fiat abbia venduto le Multipla :mrgreen:
Esatto, è questione di gusti personali. Altrimenti compreremmo tutti le stesse cose, metteremmo gli stessi vestiti, ascolteremmo la stessa musica, mangeremmo lo stesso cibo, berremmo lo stesso vino, eccetera eccetera...

Tuttavia, quando si danno consigli su un forum è importante saper distinguere tra i gusti personali, più che legittimi, e le motivazioni razionali per cui un inchiostro va bene con penne di un certo tipo e non con altre. Io non consiglierei mai un inchiostro intasapenne o che le rovina, fosse anche (secondo me) il miglior colore del mondo. A me interessa dare consigli, non allineare gli utenti sui miei gusti.
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Messaggio da ASTROLUX »

francoiacc ha scritto: domenica 12 agosto 2018, 10:10
HoodedNib ha scritto: domenica 12 agosto 2018, 9:55
Credo che in questa frase ci sia un "non" di troppo :D
Giusto che abbaglio, è pur vero che ho fatto la mia ultima lezione di chimica 35 anni fa (piú o meno), ma qui la cantonata è enorme!

In tal caso PH Waterman Blu 3.0, Pelikano Blue 2.7

http://www.marcuslink.com/pens/ink/ink- ... levels.htm :wave:
Allora prendo subito un Waterman Havana, con ph neutro. :mrgreen:
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Phormula ha scritto: domenica 12 agosto 2018, 10:15 Io me lo sono misurato e ho trovato 2,5 il Waterman e 4,5 il Pelikan Royal Blue.
I livelli di acidità sono che hai detto sono più o meno quelli della Coca cola per il Watertman e della birra per il Pelikan.
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Messaggio da francoiacc »

Non metto in discussione le misure che hai fatto e continuo a credere che la presunta maggior acidità del waterman o meno non sia un problema.
Il Serenity blu non ha mai corroso nessuna penna vintage. Non so quanti usano riempire le vintage in celluloide a contagocce, io personalmente l'inchiostro lo carico solo negli appositisiti sacchetti di LaTeX o, su quelle che ripristino io, di silicone. Le vintage tra l'altro erano costruite per i ferro gallici, e non credo che il Serenity Blu Sia più pericoloso.
In più, sempre per la mia limitata esperienza oltre ad essere un inchiostro molto ben equilibrato, si lava molto facilmente e non macchia, cosa per me molto importante per le vecchiette in celluloide.
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Messaggio da Phormula »

Le penne vintage reggono gli inchiostri acidi meglio di quelle moderne, perchè gli inchiostri vintage erano molto acidi, i ferrogallici su tutti.

Io ho misurato l'acidità del Waterman dopo che mi sono trovato una penna (moderna) con la rodiatura del pennino corrosa.
Ho misurato l'acidità di tutti gli inchiostri con cui l'avevo usata, e il Waterman era il più acido.
Avendola usata con più di un inchiostro prima di accorgermene, non posso attribuire la colpa, come potrebbe essere che il pennino fosse difettoso, ma questo mi ha dato il motivo per fare la misura.
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Trovo questo articolo molto interessante:

http://www.richardspens.com/ref/care/inks.htm
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francoiacc ha scritto: domenica 12 agosto 2018, 10:54 Trovo questo articolo molto interessante:

http://www.richardspens.com/ref/care/inks.htm
Grazie per la condivisione Francesco.
Data vastità di spunti che l'articolo offre, varrebbe la pena di aprire un apposito topic.
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ASTROLUX ha scritto: domenica 12 agosto 2018, 11:59
francoiacc ha scritto: domenica 12 agosto 2018, 10:54 Trovo questo articolo molto interessante:

http://www.richardspens.com/ref/care/inks.htm
Grazie per la condivisione Francesco.
Data vastità di spunti che l'articolo offre, varrebbe la pena di aprire un apposito topic.
Io continuo a sostenere che in quel sto, seppure in quello che dice in Richard c'e' piu' di un fondo di verita', quello che fa e' terrorismo ed esagerazione. Diverse di quelle cose che dicono non avvengono per il motivo per cui dice lui (che non significa che non avvengono o possono avvenire), non avvengono cosi' rapidamente come lui dice e non necessariamente con quei danni. E in piu' diversi di quegli inchiostri citati come "ugly/bad" sono stati nel frattempo riformulati.
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