Ink-Mix 001
- SirVaco
- Snorkel
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- Iscritto il: martedì 28 novembre 2017, 12:03
- La mia penna preferita: Montegrappa Fortuna Palladio
- Il mio inchiostro preferito: Prima li devo provare tutti...
- Misura preferita del pennino: Medio
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ALCHIMIA
<Complesso di conoscenze pratiche, filosofiche ed esoteriche che, sviluppatosi nel Medioevo, propugnò, tra l'altro, la trasmutabilità dei metalli vili in oro; la sua fine si colloca al termine del Rinascimento, con il sorgere del metodo sperimentale nelle scienze e il declino delle pratiche magiche.>
Chiedendomi il motivo per il quale si debba lasciare in disuso questa affascinante materia, ed volendola riformulare in chiave sperimentale sui nostri amati inchiostri, oggi vi vorrei proporre il mio primo personale approccio con questo mondo
La mia prima sperimentazione che odiernamente vi vado a proporre è una miscela di inchiostri che ho ottenuto caricando in forma diretta un converter lamy Z24, nella speranza di non avere strani effetti collaterali dalla miscela stessa al suo interno (da qui l'approccio sperimentale!!!).
INCHIOSTRO A : Montegrappa Black
INCHIOSTRO B : Parker Quink Blue-Black
Suddividendo qualitativamente la lunghezza del converter in 4 parti uguali, la miscela provata è stata ottenuta mediante l'utilizzo di 1/4 di Montegrappa Black e di 3/4 di Parker Quink Blue-Black.
Il risultato ottenuto è un inchiostro sicuramente più fluido del Quink e con un tono di colore spostato sul nero rispetto all'originario blu-nero della Parker che in realtà risulta tendenzialmente una croma di blu antico.
Il trapassamento della carta è molto accentuato, probabilmente diretta conseguenza del flusso più abbondante, caratteristica che è chiaramente ereditata dal Montegrappa Black.
Nonostante la generosità del flusso, non si notano particolari caratteri di riflesso del colore, che invecere appare molto più saturo ed inteso ma anche più uniforme, andando ad annullare le tipiche sfumature del Quink blue-black, apprezzabili solitamente anche con pennino F.
In prima analisi inoltre non sembra esserci viraggio del tono in asciugatura.
Allego due fotografie che rendono l'idea del risultato finale, pur non essendo fedeli al 100% rispetto alla visione dal vero, riportandovi le specifiche necessarie:
Stilografica utilizzata: Lamy Al-Star
Supporto cartaceo: Blasetti 80g
Personalmente è solo il primo degli esperimenti che vorrei condurre,
il risultato ottenuto è di mio gradimento, anche se la perdita dei riflessi non mi soddisfa molto, però è in favore di una maggiore saturazione che invece mi piace.
Trovo interessante poter modificare il colore e le prestazioni di un inchiostro cercando di giocare con le parti e andando a conferire attributi apprezzati di uno o dell'altro alla ricerca delle prestazioni migliori ...
Spero che tutto ciò possa essere utile come riferimento anche per i più curiosi tra voi amici del forum!
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Il risultato ottenuto è un inchiostro sicuramente più fluido del Quink e con un tono di colore spostato sul nero rispetto all'originario blu-nero della Parker che in realtà risulta tendenzialmente una croma di blu antico.
Il trapassamento della carta è molto accentuato, probabilmente diretta conseguenza del flusso più abbondante, caratteristica che è chiaramente ereditata dal Montegrappa Black.
Nonostante la generosità del flusso, non si notano particolari caratteri di riflesso del colore, che invecere appare molto più saturo ed inteso ma anche più uniforme, andando ad annullare le tipiche sfumature del Quink blue-black, apprezzabili solitamente anche con pennino F.
In prima analisi inoltre non sembra esserci viraggio del tono in asciugatura.
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"Lo dirà il tempo cosa siamo, saremo quel che meritiamo...ma se c'è un sogno per sognare, ci sarà un ballo da ballare"
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Enrica
"Non essere mai codardo o crudele. Cerca di essere sempre gentile, ma non smettere mai di essere buono." Doctor Who
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Complimenti non avrai trovato la pietra filosofale ma mi pare un buon inizio.
Come mai caricare nel converrter direttamente e non mischiare i due inchiostri in una provetta o una siringa prima?
Come mai caricare nel converrter direttamente e non mischiare i due inchiostri in una provetta o una siringa prima?
- SirVaco
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Per la pietra filosofale ci stiamo lavorando...
Ho fatto la prova direttamente nel converter perché i due inchiostri sono entrambi abbastanza "docili" e quindi per non fare troppi passaggi ho deciso di provare direttamente e per il momento funziona tutto... spero rimanga così, anzi è anche troppo fluido come risultato.
Aggiornamenti a 24 ore dalla prima prova di scrittura: il viraggio del colore è del tutto assente
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Mi sembra che i 3/4 di Quink Blue si notino. Prova a scurire ancora con il blue black, partendo da un 50/50.
STEFANO
Ogni penna corre con inchiostri diversi su altrettante innumerevoli carte. Alcune scivolano rapide, altre con piena lentezza, altre grattano ritmi piacevoli. Ognuna esprime un suo carattere che lo scrittore dolcemente doma.
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Il Quink è blue-black e non solo blue... comunque si, a livello di tonalità rimane sulla soglia del blue-black visto che è in proporzione maggiore, però devo dire che nel confronto con il colore originario la differenza si nota parecchio, cioè risulta molto più scuro, più saturo, e si sono perse tutte le sfumature.Stormwolfie ha scritto: ↑lunedì 11 giugno 2018, 11:09 Mi sembra che i 3/4 di Quink Blue si notino. Prova a scurire ancora con il blue black, partendo da un 50/50.
L'idea di fare un 50/50 può essere un prossimo esperimento, tuttavia già utilizzando solamente 1/4 di Montegrappa nero, le sue caratteristiche di fluidità e saturazione del colore prevalgono quindi penso proprio che se aumentassi il dosaggio andrebbe a coprire del tutto l'altra componente...
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Forse mi è difficile comprendere perchè non vedo le caratteruistiche degli inchiostri originali a confronto...cmq il risultato è godibilissimo!
STEFANO
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io ci andrei piano a mischiare i neri in altri colori, rischiano di essere veramente dominanti e coprire tutte le sfumature. Certo se si cerca qualche altra proprieta' nel nero che non sia il colore in se allora e' un altro discorso.
“Ankh-Morpork had dallied with many forms of government and had ended up with that form of democracy known as One Man, One Vote. The Patrician was the Man; he had the Vote.”
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In effetti è quello che è successo alle sfumature, l'obiettivo però era proprio quello di scurire un po la tinta per avere un blue-black più intenso, ed in questo è stato centrato in pieno, certo però a discapito delle sfumature, che rendono il quink un bel blu vintage
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Comunque qualche piccola sfumatura si nota...nei passaggi leggeri rimane qualche traccia.
STEFANO
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