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PILOT CAPLESS: Recensione.

Inviato: mercoledì 5 ottobre 2011, 14:30
da Daniele
La prima cosa che si pensa tenendo in mano questa penna è che il peso non la pone sicuramente tra le penne leggere, anzi. La seconda cosa è la strana posizione della clip ed il timore che questa dia fastidio durante la scrittura. Entrambe le cose sono molto soggettive: a me personalmente non dà fastidio né il peso ne la clip. L’aspetto di questa penna non passerà mai inosservato: anche se sembra a prima vista una comune penna a scatto, al momento di tirare fuori il pennino per scrivere lo stupore si dipingerà 9 volte su 10 sul viso di chi vi sta di fronte. Naturalmente la particolarità di questa penna è il fantastico pennino retrattile, che è stato implementato in maniera perfetta, così come il suo funzionamento. Vantaggi: si può usare anche con l’altra mano impegnata e non ci si deve preoccupare del cappuccio. Fantastica per prendere appunti al volo in particolare in macchina. Svantaggi: si possono creare delle sacche di inchiostro dentro il meccanismo di ritenzione. La clip non ha mezze misure: o si ama o si odia. Le dimensioni della penna sono nella media con una lunghezza di circa 14 cm e un diametro di 1,5 cm. Io la trovo molto confortevole. Il peso: 35 grammi compreso converter pieno di inchiostro. In mano la penna sembra anche più pesante e non a caso la Pilot ha creato la versione più leggera ovvero la “DECIMO” (20 grammi). Il pennino della mia Capless è in oro 18K (vedasi l’altro post a mia firma per le differenze) con grandezza media. Non è un medio da standard asiatici ma europei, quindi il tratto è abbastanza importante. Il tratto ricorda quello della Lamy 2000, con flusso generoso e una scorrevolezza di scrittura molto piacevole. Nessun segno di impuntamenti o di tratteggio. Il sistema di caricamento è a cartuccia/converter di foggia proprietaria Pilot. La penna è dotata di serie del converter CON-50 che non è un campione di capacità: circa 1ml di inchiostro. Nella confezione è compreso un cappuccio metallico da installare sulla cartuccia per proteggerla dalla pressione del pulsante di apertura. Personalmente preferisco usarla con le cartucce che contengono una maggiore quantità di inchiostro rispetto al converter. In conclusione ritengo la Pilot Capless una penna eccelente e che consiglio vivamente come penna da usare tutti i giorni per la sua comodità e per il piacere di scrittura. Questa penna ha un costo di listino di oltre 200 euro. Con delle buone ricerche però si trova a molto meno: personalmente l’ho acquistata su amazon.uk a circa 90 euro.
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Re: PILOT CAPLESS: Recensione.

Inviato: mercoledì 5 ottobre 2011, 21:39
da vikingo60
Complimenti per la recensione:sembra una penna davvero originale in tutto.E scrive anche bene,cosa molto importante.
Cordiali saluti

Re: PILOT CAPLESS: Recensione.

Inviato: mercoledì 5 ottobre 2011, 21:46
da piccardi
La Capless è una delle mie penne preferite, ma devo dire che la versione attuale, quella da te recensita, mi piace molto meno. La versione che preferisco è quella degli anni '90, che credo si trovi facilmente su ebay a prezzi ancora più contenuti. E' più sottile, leggera e la posizione del pennino risulta per me più naturale e le linee più slanciate mi piacciono di più.

Resta comunque un modello leggendario, con una storia che pochi altri possono vantare: la prima versione è del 1963, anche se aveva vari difetti, corretti con la versione del 1965 che è il vero antenato della attuale.

Simone

Re: PILOT CAPLESS: Recensione.

Inviato: mercoledì 5 ottobre 2011, 23:17
da Daniele
piccardi ha scritto:La Capless è una delle mie penne preferite, ma devo dire che la versione attuale, quella da te recensita, mi piace molto meno. La versione che preferisco è quella degli anni '90, che credo si trovi facilmente su ebay a prezzi ancora più contenuti. E' più sottile, leggera e la posizione del pennino risulta per me più naturale e le linee più slanciate mi piacciono di più.

Resta comunque un modello leggendario, con una storia che pochi altri possono vantare: la prima versione è del 1963, anche se aveva vari difetti, corretti con la versione del 1965 che è il vero antenato della attuale.

Simone

Magari fosse facile trovare una capless anni '90. E' da un pò che la sto cercando ma nulla.
Effettivamente preferisco anche io le linee un pò più squadrate del vecchio modello, anche se il nuovo non mi dispiace affatto.

Re: PILOT CAPLESS: Recensione.

Inviato: mercoledì 5 ottobre 2011, 23:19
da Daniele
vikingo60 ha scritto:Complimenti per la recensione:sembra una penna davvero originale in tutto.E scrive anche bene,cosa molto importante.
Cordiali saluti
Grazie!

Re: PILOT CAPLESS: Recensione.

Inviato: mercoledì 5 ottobre 2011, 23:21
da klapaucius
Dany1974 ha scritto:
piccardi ha scritto:La Capless è una delle mie penne preferite, ma devo dire che la versione attuale, quella da te recensita, mi piace molto meno. La versione che preferisco è quella degli anni '90, che credo si trovi facilmente su ebay a prezzi ancora più contenuti. E' più sottile, leggera e la posizione del pennino risulta per me più naturale e le linee più slanciate mi piacciono di più.

Resta comunque un modello leggendario, con una storia che pochi altri possono vantare: la prima versione è del 1963, anche se aveva vari difetti, corretti con la versione del 1965 che è il vero antenato della attuale.

Simone

Magari fosse facile trovare una capless anni '90. E' da un pò che la sto cercando ma nulla.
Effettivamente preferisco anche io le linee un pò più squadrate del vecchio modello, anche se il nuovo non mi dispiace affatto.
Era su ebay qualche giorno fa. Da un venditore italiano.
http://www.ebay.it/itm/180727271361?ssP ... 1435.l2649
Dice anni '90 ma dalla foto non si capisce se era il modello sfaccettato.

Re: PILOT CAPLESS: Recensione.

Inviato: mercoledì 5 ottobre 2011, 23:25
da Daniele
klapaucius ha scritto:
Dany1974 ha scritto:
Magari fosse facile trovare una capless anni '90. E' da un pò che la sto cercando ma nulla.
Effettivamente preferisco anche io le linee un pò più squadrate del vecchio modello, anche se il nuovo non mi dispiace affatto.
Era su ebay qualche giorno fa. Da un venditore italiano.
http://www.ebay.it/itm/180727271361?ssP ... 1435.l2649
Dice anni '90 ma dalla foto non si capisce se era il modello sfaccettato.
E' proprio lei! me la sono persa...

Re: PILOT CAPLESS: Recensione.

Inviato: mercoledì 5 ottobre 2011, 23:47
da piccardi
klapaucius ha scritto: Dice anni '90 ma dalla foto non si capisce se era il modello sfaccettato.
Quella versione io l'ho sempre vista sfaccettata.

Simone

Re: PILOT CAPLESS: Recensione.

Inviato: lunedì 16 gennaio 2012, 10:47
da klapaucius
Dany1974 ha scritto:La prima cosa che si pensa tenendo in mano questa penna è che il peso non la pone sicuramente tra le penne leggere, anzi.
Le dimensioni della penna sono nella media con una lunghezza di circa 14 cm e un diametro di 1,5 cm. Io la trovo molto confortevole. Il peso: 35 grammi compreso converter pieno di inchiostro. In mano la penna sembra anche più pesante e non a caso la Pilot ha creato la versione più leggera ovvero la “DECIMO” (20 grammi).
Ci sono differenze tecniche, che tu sappia, tra la Decimo e la Capless normale? Che ne so... autonomia, pennini solo in acciaio...

Re: PILOT CAPLESS: Recensione.

Inviato: martedì 17 gennaio 2012, 13:46
da Daniele
Essendo il gruppo pennino/alimentatore/portacartuccia intercambiabile tra le versioni, la sola differenza tra la decimo e la normale è il fusto più sottile ed il peso inferiore.

Re: PILOT CAPLESS: Recensione.

Inviato: martedì 17 gennaio 2012, 15:58
da Andrea C
La Capless l'ho provata solo una volta e devo dire che scrive veramente bene...
Ma mi ha sempre preoccupato per la possibilità di riempirsi di inchiostro (e riempire anche me) in caso di urto e per poi essere anche piuttosto complicata da pulire.

Re: PILOT CAPLESS: Recensione.

Inviato: mercoledì 18 gennaio 2012, 16:40
da piccardi
Andrea C ha scritto:La Capless l'ho provata solo una volta e devo dire che scrive veramente bene...
Ma mi ha sempre preoccupato per la possibilità di riempirsi di inchiostro (e riempire anche me) in caso di urto e per poi essere anche piuttosto complicata da pulire.
In cosa sarebbe diversa da una penna ordinaria?

Pochi cappucci sono totalmente a tenuta, ed inoltre la parte apribile sta in alto, quindi se è in tasca l'inchiostro non esce più si quanto non uscirebbe da una altra penna.

Riguardo la complicazione della pulizia la mia l'ho sempre lavata come le altre, immersione in acqua ...

Di certo se si rompe parte del meccanismo ci sono guai, ma in questo non è diversa da nessuna penna a stantuffo, che se si rompe la guarnizione del pomello ti inondano con assai maggiore probabilità di una capless (visto che di inchiostro ne contengono molto di più.

Simone

Re: PILOT CAPLESS: Recensione.

Inviato: sabato 28 gennaio 2012, 0:07
da klapaucius
Dany1974 ha scritto:Essendo il gruppo pennino/alimentatore/portacartuccia intercambiabile tra le versioni, la sola differenza tra la decimo e la normale è il fusto più sottile ed il peso inferiore.
Adesso ce l'ho. Quella standard. Effettivamente pesucchia, forse la decimo sarà un po' più comodamente trasportabile, ma anche questa non pesa molto di più dell'Aurora 88, per esempio, e comunque da' una buona sensazione di solidità e robustezza e non stanca, anche perché è ben bilanciata.

Si sente appena appena di più il feedback del foglio rispetto alla 78G (pennini fini entrambi) ma scrive altrettanto bene e senza incertezze.