nicolino ha scritto:A questo punto c' è da chiedersi quanto può costare un sistema di caricamento di plastica a stantuffo per una casa costruttrice. Giusta l'osservazione che la cartuccia consente l'uso di un solo tipo di inchiostro e questo è parecchio limitante; ma dotare le penne di costo rilevante con il converter, a mio giudizio è una presa in giro. Che dopo ci siano converter di una certa qualità, certamente è vero. Ma, e qui mi baso sulla mia esperienza, la grande maggioranza danno una sensazione di inconsistenza dei materiali e di economicità. Almeno si adottasse la soluzione della vecchia Sheaffer Legacy, che sicuramente hai presente.
Stefano.
Anzitutto alcune case costruttrici non usano necessariamente il caricamento di plastica a stantuffo, Pilot ad esempio usa uno con gommino a pressione laterale per la fascia bassa (CON-20) ed un sistema a pompa molto particolare per le fasce più alte (CON-70) ed anche quello a stantuffo (CON-50) è realizzato, come gli altri, con parti in metallo. Altre aziende usano converter anche a stantuffo molto ben realizzati. Quello della Edson tanto per fare un altro esempio è in metallo e plastica con gli stessi colori di corpo e cappuccio, e lo trovi solo su quella penna perché è prodotto specificamente per quel modello. Un altro ancora è quello della Sailor del centenario che ho recensito tempo fa, ben costruito, con parti in metallo ed alte in plastica e prodotto specificatamente per quel modello.
Inoltre la scelta sul sistema di caricamento non è mai quella del converter ma casomai quella di usare la cartuccia, ed è dettata dal fatto che questa resta il sistema preferito dalla maggior parte degli utenti, presumibilmente perché è comunque il più pratico. A quel punto aggiungere un converter è semplicemente un'utile alternativa che conviene comunque fornire. Riguardo alla inconsistenza dei converter con cui hai avuto a che fare questo di nuovo non ha nulla a che fare con l'utilità e la validità o meno dei converter in sé. Casomai è indice di scarsa attenzione ai dettagli della casa di produzione.
Poi io, come penso molti degli appassionati, preferisco la siringa rovesciata o lo stantuffo e la cartuccia non mi piace per niente, ma evidentemente sono in minoranza. Inoltre dal punto di vista dei costi produttivi ho qualche dubbio che ci sia una differenza di costi davvero significativa fra mettere il meccanismo direttamente nel corpo di una penna o costruirlo separato, alla fine i pezzi ed i progetti li devi fare lo stesso, ed è tutta roba prodotta industrialmente in serie. Quel che costa davvero in termini produttivi a quanto ne so sono essere alcuni materiali (celluloide, argento, metalli preziosi o affini), o lavorazioni (specie se fatte artigianalmente, cosa assai rara oggi).
Sulle riproposizioni di vecchi sistemi di caricamento che non presentano nessun vantaggio tecnico (levette, pulsanti di fondo, ed anche quello della Sheaffer) ho già avuto modo di dire cosa ne penso: a quel punto meglio un buon converter.
Simone