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Penne vintage quali scegliere e perchè

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gaetanocallista
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Penne vintage quali scegliere e perchè

Messaggio da gaetanocallista »

Provo ad introdurre un argomento vasto e complesso (che non conosco e pertanto mi scuso delle sicure inesattezze), quello della scelta di una penna vintage.
Premetto che sarebbe interessante capire quali caratteristiche debba avere una penna per un uso quotidiano e non solo come oggetto da collezionare.
Inizierei dal tipo di sistema di caricamento:
sebbene le penne più antiche abbiano, almeno per me, un fascino maggiore ho iniziato aleggere qualcosa sul caricamento "eyedropper filler" e mi sembra di aver capito che sia la scomodità di riempimento (dovendo svitare il pennino) sia l'usura delle parti interessate ma soprattutto le perdite d'inchiostro dovure ad aumenti di pressione e temperatura fanno di queste penne oggetti da tenere su una scrivania e poco si prestano ad essere portate in giro.
Il safety filler dovrebbe risolvere i problemi di tenuta dell'inchiostro tuttavia resto perplesso sulla bontà del meccanismo rientrante del pennino e se questo non sia soggetto a problemi di rottura o di usura rendendo problematica la sua riparazione.
Saltando i vari crescent filler, match-stick filler, coin filler e similari per una palese e credo usurante problematica nel caricamento resterebbero (fra i più conosciuti) i lever filler.
Forse questi assicurano una maggiore resistenza all'usura ed in presenza di pezzi restaurati una più lunga vita della penna.
Sarebbe poi opportuno parlare dei materiali e dei pennini ma magari ci arriveremo in seguito
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vikingo60
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Re: Penne vintage quali scegliere e perchè

Messaggio da vikingo60 »

Per quanto ne so,i più affidabili restano il caricamento a pistone,quello a pulsante di fondo e quello a leva(che ha preceduto il pulsante di fondo).Tali sistemi vengono montati anche sulle stilo moderne.Per quanto riguarda quelle antiche a caricamento frontale,non mi sognerei mai di usarle nell'uso quotidiano,nè tantomeno di portarle in tasca per l'alto rischio di perdite.
Cordiali saluti.
Alessandro
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rhr2010
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Re: Penne vintage quali scegliere e perchè

Messaggio da rhr2010 »

Tutte (o quasi) le penne vintage possono essere affidabili e servirti bene nel tuou uso giornaliero. Ovviamente devono essere in buon stato oppure opportunamente restaurate.

Le penne "eyedroppers" o a caricamento a contagocce sono estremamente semplici ed affidabili se in buone condizioni. Io ho una Waterman 15 dell'inizio del 900 in ebanite rossa. E' bellissima e l'ho pagata quasi nulla perche' aveva alcuni problemi estetici che ho potuto riparare facilmente. Si riempe svitando la sezione ed in realta' invece di un contagocce io uso una siringa. Una volta riempita mi dura molto tempo, scrive molto bene e nonostante i suoi 100 e passa anni, non mi ha mai macchiato le mani. La metto anche nel taschino e gli ho montato una clip a serpente in argento, riproduzione di quelle degli anni venti. L'unico problema delle eyedropper e' dove la sezione ed il corpo si avvitano. Se la filettatura e' rovinata, allora perdono. Se il logorio non e' troppo, passando un po' di sapone asciutto sulla filettatura puo' correggere il problema.

Un'altra classe di penne vintage molto affidabili sono le Parker Vacumatic degli anni 30-40. Se sono riparate, sono molto affidabili, belle ed eleganti. E' relativamente difficile pero' trovare pennini flessibili nelle Vacumatics.

Le penne a carcamento a levetta sono anche molto affidabili e semplicissime da riparare. L'unico problema e' il sacchetto di caucciu che si puo' indurire nel tempo se non e' trattato bene. Ma una penna riparata puo' durare piu' di vent'anni ed anche un bambino puo' cambiare il sacchetto che costa pressoche' nulla.

Le piston filler sono molto eleganti. Le mie favorite sono forse le Pelikan. Una Pelikan 400 oppure una Pelikan 100 in buone cndizioni e trattata bene funzionera' ancora quando i tuoi nipoti la useranno...una Italiana che mi piace e' la Aurora 88 vintage, se ti piaciono i pennini protetti.

Solo qualche idea...


Buona Fortuna
gaetanocallista
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Re: Penne vintage quali scegliere e perchè

Messaggio da gaetanocallista »

Per la verità stavo notando le waterman #52 che mi sembrano penne abbastanza comuni, facili ed affidabili come riempimento e con pennino abbastanza flessibile. Ho visto che ce ne sono diverse sia prodotte in U.S.A. che in Canada o in Francia e dovrebbero essere di facile riparazione.
Stavo anche cercando di capire la bontà dell'ebanite vs celluloide (nei vari modelli vintage) e se fosse, come credo, indispensabile la clip perchè alcuni modelli non ce l'hanno. Quello della #52 è fissato in maniera abbastanza posticcia e non so se nel tempo tende a rompersi facilmente.
Per quanto riguarda il reperimento non ho trovato granchè in Italia, ho visto un sito inglese, che però spedisce dalla Francia (non so se posso fare il nome) che ha una enorme disponibilità ed ha scritto anche un libro sulle Waterman e spero possa essere un venditore affidabile.
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piccardi
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Re: Penne vintage quali scegliere e perchè

Messaggio da piccardi »

La 52 è un classico della stilografica, e lo è per ottime ragioni. E' una penna affidabile, che ha segnato un'epoca (dagli anni 10 fino agli anni 30) che scrive bene, e molto spesso è dotata di pennino flessibile, e la Waterman era una delle migliori nel campo.

La clip è montata a rivetti, il suo principale svantaggio dal punto di vista di una riparazione è che non è banale rimetterla in pista senza attrezzature, dal punto di vista dell'uso è che tutta la flessibilità proviene dal materiale, quindi se è stata sforzata troppo rischi dei cendimenti. Ma il montaggio non ha nulla di posticcio, è l'eventuale usura che può dare problemi e di certo è più fragile di altri montaggi, ma non per la rivettatura in sé. Ah, la 52 la clip ce l'ha, ci sono modelli senza clip ma sono molto più antichi (o son quelli da signora, ma allora si parla di 52V).

Riguardo all'acquisto le trovi spesso su Ebay dagli stati uniti, a prezzi anche bassi dato che era una penna comune, si può dire il modello più comune della Waterman. Il che non la rende di minore interesse, anzi!

Riguardo l'ebanite ha due grandi svantaggi, è fragile (se la penna ti cade per terra rischi delle rotture gravi) ed è di difficile colorazione (ed anche quando la colori i colori non son certo molto brillanti). La celluloide è molto più resistente agli urti (è infrangibile, anche se questa è senza dubbio una esagerazione) e si presenta in colorazioni molto varie. E' però anche un materiale più moderno, che vede il grosso della sua diffusione nelle penne a partire dalla metà degli anni venti.

Altre differenze è che l'ebanite si "ossida" (lo zolfo della vulcanizzazione ritorna a galla, specie se la penna è tenuta alla luce) diventando opaca e virando ad un colore fra il marrone ed il verde scuro militare. La celluloide colorata invece tende prendere macchie ed i colori possono virare. Inoltre se non è stata preparata bene prima dell'uso può cristallizzare, cosa che la rende fragilissima (si sbriciola letteralmente).

Per il venditore non vedo problemi a citarlo, fai pure, forse qualcuno potrà dirti come si è trovato, o suggerirti delle alternative.

Ciao
Simone
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Re: Penne vintage quali scegliere e perchè

Messaggio da gaetanocallista »

Eccomi di nuovo! Per il venditore era Max Davis che recentemente ha scritto un libro sulle Waterman ed ha un sito con una infinità di penne:

http://www.vintagewatermanpens.co.uk/default.asp

Tuttavia, mi ha spegato che non ha tempo di aggiornare il sito in quanto sta promuovendo il suo libro e di fatto molte delle penne che avevo scelto non erano disponibili.
Alla fine, cerca che ti cerca ho trovato questa e l'ho acquistata (sperando che arrivi):

http://www.vintagewriting.com/pens.htm

(sfogliare la pagina fino alla waterman 52)
La cosa che mi rende perplesso è la colorazione, non so se il colore (It's a brown/olive/khaki color) sia in realtà un cedimento del colore dal nero o una opacizzazione dall'oliva in quanto non ne ho mai viste così.
Infine, anche se lui mi ha assicurato che non ci sono (chips or cracks) (che è quello che chiedono di solito quando acquistano "in inglese" che penso voglia significare segni o rotture) guardando la 5° foto partendo da sinistra (sul sito) sembrano esserci degli evidenti segni, ma spero possa essere la luce.
In ogni caso cosa ne pensate dell'acquisto (se arriva)?
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Re: Penne vintage quali scegliere e perchè

Messaggio da vikingo60 »

Se ti riferisci al segno bianco sulla coda mi sembra un effetto ottico della luce.E mi sembra anche un ottimo acquisto,viste le condizioni e il prezzo.Ma è funzionante?
Ciao
Alessandro
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Re: Penne vintage quali scegliere e perchè

Messaggio da gaetanocallista »

La penna dovrebbe essere perfettamente funzionante.
Poi, da come ho letto, essendo degli oggetti usati è possibile una contrattazione, per cui, $165 + 30 di spedizione ho proposto ed hanno accettato un totale di $ 150 invece che $ 195.
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Re: Penne vintage quali scegliere e perchè

Messaggio da vikingo60 »

gaetanocallista ha scritto:La penna dovrebbe essere perfettamente funzionante.
Poi, da come ho letto, essendo degli oggetti usati è possibile una contrattazione, per cui, $165 + 30 di spedizione ho proposto ed hanno accettato un totale di $ 150 invece che $ 195.
Complimenti,mi sembra un prezzo ottimo per una penna così!Stai però attento alla Dogana italiana:Io feci un acquisto due anni fa da un sito canadese di inchiostri e penne.Bloccarono il pacco per un mese(a Roma,al famigerato deposito di Corcolle) e poi mi costrinsero a pagare circa 100 Euro di Iva,diritti doganali e deposito,senza contare i fax che ho dovuto inviare.E' per questo che,pur trovando anche io delle belle occasioni su siti non europei,sono costretto a trattenermi.Mi piace molto,a questo proposito,la Sheaffer Oversize Balance Gray Marble che vendono a $485,00,che si vede poco più sopra della tua.
Ciao
Alessandro
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Re: Penne vintage quali scegliere e perchè

Messaggio da piccardi »

gaetanocallista ha scritto:La cosa che mi rende perplesso è la colorazione, non so se il colore (It's a brown/olive/khaki color) sia in realtà un cedimento del colore dal nero o una opacizzazione dall'oliva in quanto non ne ho mai viste così.
Il colore olivastro è segno dell'ossidazione naturale dell'ebanite. Avviene per emersione dello zolfo della vulcanizzazione. Ci sono vari sistemi per il "reblackning", ma c'é anche chi lo considera una pratica sbagliata.

Ciao
Simone
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Re: Penne vintage quali scegliere e perchè

Messaggio da gaetanocallista »

La penna è appena arrivata, in buon ordine.
Il pennino non mi sembra particolarmente flessibile, ma ho scritto solo poche righe. Nel frattempo, visto che l'appetito vien mangiando ho comprato una Waterman #5 purple nib & disc, sperando che arrivi!!! (La foto è del precedente proprietario)
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Re: Penne vintage quali scegliere e perchè

Messaggio da vikingo60 »

Meravigliosa!Complimenti!E' anche una fortuna che funzioni bene e non richieda altre cure.
Ciao
Alessandro
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Re: Penne vintage quali scegliere e perchè

Messaggio da piccardi »

Congratulazioni, la penna è davvero bella, le No. 5 poi sono anche poco comuni. Ma il Purple non è per nulla flessibile, anzi piuttosto il contrario. Il colore giusto per il flessibile è il Pink (la tabella dei codici dei colori è su questa pagina del wiki). La foto che hai pubblicato si può riusare? Mi piacerebbe metterla sulla pagina dedicata a questi modelli del wiki, ma ci vuole il permesso di chi l'ha fatta...

Ciao
Simone
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Re: Penne vintage quali scegliere e perchè

Messaggio da gaetanocallista »

La foto era su ebay e riguarda la penna che ora è di mia proprietà. Non credo che lui possa riutilizzarla in quanto non possiede più la penna, comunque manderò una mail per chiederlo espressamente.
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Pupa
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Re: Penne vintage quali scegliere e perchè

Messaggio da Pupa »

Interessante il sito delle Vintage!
piccardi ha scritto:La 52 è un classico della stilografica, e lo è per ottime ragioni. E' una penna affidabile, che ha segnato un'epoca (dagli anni 10 fino agli anni 30) che scrive bene, e molto spesso è dotata di pennino flessibile, e la Waterman era una delle migliori nel campo.
Io osservavo questa nei gg scorsi :
Immagine

in questo sito, sempre USA : http://www.vintagepens.com/catill_Waterman_2.shtml

hai poi avuto problemi con la Dogana??
Io ho comprato varie cose su siti Americani, Canadesi o Australiani,
però mi è capitato una sola volta di pagare una piccola tassa doganale.
Forse dipende da quello che il venditore dichiara, e dal valore del pacco?
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