Finestrella Lamy 2000

[cirovallone]

Salve a tutti.
Secondo la vostra esperienza, è normale che quando carico l'inchiostro la suddetta finestra d'ispezione non si " scurisce".? Nel carico- scarico l' inchiostro esce dal pistone ,questo sì, ma ovviamente non ho la sicurezza che si riempia del tutto il pistone. Intanto il rivenditore minimizza ..

[LucaDV]

Già, anche io i primi tempi ho trovato la finestrella di ispezione della Lamy 2000 quasi inutile.
Però è una penna tedesca, figlia della bauhaus, e presente sul mercato, praticamente invariata, dagli anni '60(circa se non vado errato). Questo mi ha portato a rivalutare la mia idea iniziale.

Con il tempo inizierai a "capirla" e ad apprezzarla sempre più. La finitura spazzolata e lo spessore del materiale non aiutano, ma la finestrella fatta in quel modo è quanto basta per capire se la penna è carica o scarica e quanto manca alla fine dell'inchiostro presente nel serbatoio.
Certo, magari non è immediata come la finestrella di una 88big(la prima che mi è venuta in mente), ma se l'han fatta così vuol dire che di più o diversa non serviva.

Per essere sicuro che una penna a pistone(o converter)sia piena piena quando la carico seguo sempre la stessa procedura. Carico una prima volta e sgocciolo il grosso da pennino ed alimentatore poi, con il pennino più in alto del serbatoio, inizio a scaricare pian piano. Così facendo elimino tutta l'aria caricata nella fase precedente e quando ho scaricato due o tre gocce di inchiostro ripeto il caricamento.

Goditi la 2000

[cirovallone]

La finestra rimane sempre Chiara. Carica circa una ventina di gocce.

[vito72]

Nella mia 2000 il caricamento avviene correttamente e carica una buona quantità la finestrella resta scura anche capovolgendo la penna dopo il caricamento. ciò denota che è completamente piena, la 2000 avendo il foro di sfiato aspirazione sul retro in posizione più alta rispetto allo standard richiede di essere immersa molto più profondamente in modo da permettere un completo caricamento.

[Phormula]

Si, è in produzione dal 1966 e ha inaugurato il nuovo corso Lamy, che si è staccata dalle altre marche puntando sul design Bauhaus, eliminare gli elementi estetici superflui, sfruttare l'essenza dei materiali e seguire la logica per cui la forma segue la funzione. Mossa che nel 1966 deve essere stata veramente di rottura però ha consentito al marchio di diventare il principale produttore tedesco di penne stilografiche.

E' una penna che ho comprato per il design (sono un fan del Bauhaus), che inizialmente mi aveva deluso e che ho imparato ad apprezzare usandola, al punto che oggi non ne farei a meno e probabilmente sarebbe candidata superstite se dovessi "salvare una sola penna".

Venendo alla questione specifica, ho notato anch'io che per caricarsi bene ha bisogno di essere immersa abbondantemente, in pratica bisogna coprire tutta la parte visibile di pennino ed alimentatore. Io ho risolto il problema caricandola con il calamaio Visconti. Caricandola capovolta, il serbatoio si riempie del tutto e l'autonomia diventa enorme. Ho osservato il fenomeno della finestrella, capita se non viene caricata completamente e se l'inchiostro non "bagna" bene la plastica (ho osservato lo stesso fenomeno anche in alcuni inchiostri in cartuccia). La finestrella è funzionale, ma di certo non è come una Conkin Word Gauge, che ti dice l'autonomia residua.

[vito72]

Si, è in produzione dal 1966 e ha inaugurato il nuovo corso Lamy, che si è staccata dalle altre marche puntando sul design Bauhaus, eliminare gli elementi estetici superflui, sfruttare l'essenza dei materiali e seguire la logica per cui la forma segue la funzione. Mossa che nel 1966 deve essere stata veramente di rottura però ha consentito al marchio di diventare il principale produttore tedesco di penne stilografiche.

E' una penna che ho comprato per il design (sono un fan del Bauhaus), che inizialmente mi aveva deluso e che ho imparato ad apprezzare usandola, al punto che oggi non ne farei a meno e probabilmente sarebbe candidata superstite se dovessi "salvare una sola penna".

Venendo alla questione specifica, ho notato anch'io che per caricarsi bene ha bisogno di essere immersa abbondantemente, in pratica bisogna coprire tutta la parte visibile di pennino ed alimentatore. Io ho risolto il problema caricandola con il calamaio Visconti. Caricandola capovolta, il serbatoio si riempie del tutto e l'autonomia diventa enorme. Ho osservato il fenomeno della finestrella, capita se non viene caricata completamente e se l'inchiostro non "bagna" bene la plastica (ho osservato lo stesso fenomeno anche in alcuni inchiostri in cartuccia). La finestrella è funzionale, ma di certo non è come una Conkin Word Gauge, che ti dice l'autonomia residua.

Concordo in tutto anche per me sarebbe di sicuro una candidata superstite, è una penna funzionale che però va accettata cosi come è; vuoi per il design vuoi per la filosofia Bauhaus, funzionale ma minimalista...

[Phormula]

Concordo in tutto anche per me sarebbe di sicuro una candidata superstite, è una penna funzionale che però va accettata cosi come è; vuoi per il design vuoi per la filosofia Bauhaus, funzionale ma minimalista...

Non solo, essendo nata nel lontano 1966, quando le biro non erano ancora così diffuse, per essere apprezzata ha bisogno di essere impugnata con la giusta angolazione. Molte penne stilografiche moderne sono pensate per gente venuta su con la biro, e quindi abituata a tenere la penna molto più verticale. Quando ho capito questo, le false partenze sono sparite.