Perplessità sulla mia prima Lamy Safari

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Messaggio da ASTROLUX »

Lamy ha scritto: domenica 13 ottobre 2019, 17:50 Io la renderei sinceramente, mica l'hai pagata con soldi difettosi!
Concordo, è il vantaggio di acquistare in un negozio fisico.
Fa più rumore un albero che cade che un'intera foresta che cresce.
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Messaggio da merloplano »

VincenzoDG ha scritto: domenica 13 ottobre 2019, 12:03 Foglio in ottone?
Di che spessore?
spessore 0.1mm. per come usarlo, ad esempio qui https://www.youtube.com/watch?v=3RLcC0XHscM
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Gordon73
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Messaggio da Gordon73 »

Monet63 ha scritto: domenica 13 ottobre 2019, 16:51
Gordon73 ha scritto: domenica 13 ottobre 2019, 16:40 Ciao, se può essere d'aiuto a me è successa una cosa che è ovviamente legata al flusso. Idem con Lamy Safari. Ferma da 1 anno, l'ho smontata del tutto, tenuta a mollo in acqua demineralizzata e sapone per 2 giorni. Inchiostrata nuovamente per ripartire (con cartuccia Lamy Bronze). Nulla. scrie male, il flusso è ridotto al minimo. Quasi gratta il foglio. che fatica a scriverci. Pennino F come il tuo. il bello è che all'inizio viaggiava che era una meraviglia. Ripeto....pulito tutto. Ho messo anche una goccia di sapone piatti all'interno della cartuccia sperando di poterle dare il la per una buona scorrevolezza...... adesso l'ho lasciata in parcheggio per la rabbia. Forse sbaglio in qualcosa. Penna nuova ma che non va più
Comincerei ad andare per esclusione, valutando per prima cosa l'inchiostro. Quindi: cartuccia di blu, o altro inchiostro analogo, e vedere cosa succede. Una volta eliminata la prima variabile, si passa alla seconda (il gruppo scrittura).
:wave:
Si proverò come tu mi consigli. Al momento tanta delusione. Dici che la cartuccia Lamy originale bronze magari possa risultare difettosa?
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Messaggio da Monet63 »

Gordon73 ha scritto: lunedì 14 ottobre 2019, 18:16 Si proverò come tu mi consigli. Al momento tanta delusione. Dici che la cartuccia Lamy originale bronze magari possa risultare difettosa?
Il fatto è che le Lamy Safari hanno un gruppo scrittura impeccabile, e quando dà problemi basta smontarlo nelle sue 3 parti, lavare con cura e rimontare. Nel tuo caso, però credo che più che una cartuccia difettosa possa essere una caratteristica dell'inchiostro, per quello ti consigliavo un blu, o altro inchiostro "comune". Io non conosco il Lamy bronze, ma ho beccato almeno due inchiostri di tonalità simile che erano davvero "secchi", e davano problemi. La mia intenzione era di escludere la colpa dell'inchiostro. In ogni caso, con un piccolo accorgimento è possibile rendere il gruppo di scrittura delle Lamy Safari più generoso, togliendo la copertura dei canali di sfiato presente sull'alimentatore e tappando il foro di sfiato posteriore, cioè quello "originale".
:wave:
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Messaggio da VincenzoDG »

Dunque potrebbe andare bene il Blu Royal 4001 Pelikan?

Mi sembra un inchiostro alquanto fluido...
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Monet63
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Messaggio da Monet63 »

VincenzoDG ha scritto: martedì 15 ottobre 2019, 9:58 Dunque potrebbe andare bene il Blu Royal 4001 Pelikan?

Mi sembra un inchiostro alquanto fluido...
Si, va benissimo. Se la penna non ha problemi suoi, con quello andrà bene. Se invece dovesse continuare a fare i capricci, allora con ogni probabilità il problema è nella penna e non nell'inchiostro.
:wave:
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Messaggio da Gordon73 »

Monet63 ha scritto: lunedì 14 ottobre 2019, 21:36
Gordon73 ha scritto: lunedì 14 ottobre 2019, 18:16 Si proverò come tu mi consigli. Al momento tanta delusione. Dici che la cartuccia Lamy originale bronze magari possa risultare difettosa?
Il fatto è che le Lamy Safari hanno un gruppo scrittura impeccabile, e quando dà problemi basta smontarlo nelle sue 3 parti, lavare con cura e rimontare. Nel tuo caso, però credo che più che una cartuccia difettosa possa essere una caratteristica dell'inchiostro, per quello ti consigliavo un blu, o altro inchiostro "comune". Io non conosco il Lamy bronze, ma ho beccato almeno due inchiostri di tonalità simile che erano davvero "secchi", e davano problemi. La mia intenzione era di escludere la colpa dell'inchiostro. In ogni caso, con un piccolo accorgimento è possibile rendere il gruppo di scrittura delle Lamy Safari più generoso, togliendo la copertura dei canali di sfiato presente sull'alimentatore e tappando il foro di sfiato posteriore, cioè quello "originale".
:wave:
In effetti ho già fatto tutto lo smontaggio che dovevo fare. Pennino e alimentatore. Devo ancora fare la prova con altro inchiostro. Poi magari ti aggiornerò. Grazie intanto per la generosa risposta. Roberto
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Messaggio da Phormula »

Concordo. Per esperienza le Lamy scrivono benissimo ma possono diventare incubi con certi inchiostri.
Mi verrebbe da dire gli inchiostri secchi, ma in realtà non è così. Ho dei Diamine che vanno benissimo su molte penne ma sulle Lamy il flusso è incostante e fanno tantissimi salti di tratto, soprattutto dopo un po' che scrivo.
Io consiglio di provare "il vino della casa", cioè una cartuccia Lamy blu, ovviamente dopo avere asciugato la penna perché bastano tracce di umidità residua nell'alimentatore per renderlo slavato.
Se non scrive bene con il Lamy blu, il problema è la penna.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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Messaggio da Mrfortytwo »

Stitica? Io con la mia prima Safari ho avuto semmai il problema opposto : un pennino EF che sebbene scorrevolissimo, caricato con Herbin Perle Noire aveva un tratto più largo di un M Pelikan...

L'F cromato con cui l'ho sostituito era perfetto e scorrevole, ma un altro F che ho poi comprato nella versione rivestita nera era un agonia da usare, faceva una frizione tale che ci ho dovuto lavorare di micromesh per renderlo non dico scorrevole ma almeno usabile.
E non sono solo io ad aver avuto problemi con gli EF e gli F Lamy, guardate un po' in giro per il forum e vedrete che tra quelli ed i babybottom endemico delle Kaweco c'è da star freschi...

Ave atque vale!
--F.
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Messaggio da hobbit »

Un paio di giorni fa, dopo aver passato il mio F ad un figlio sono tornato a negozio e ho preso un EF. Ne ho provati 4 dopo di che mi vergognavo e non ho insistito oltre. Uno peggio dell'altro, uno largo, uno che grattava udibilmente, ...., ho preso quello che mi sembrava meno peggio, ma non riesco ad usarlo. Il mio F ora passato al bimbo era più che buono, ma questo è scandaloso.
Il negoziante mi dice che chiaramente su questi componenti non possono effettuare controlli di qualità, solo su quelli oro.
Io lo trovo scandaloso, il pennino EF l'ho pagato 8,50€, più di una Preppy, solo le Platinum funzionano, 4 su 4.
Perciò alla fine mi sono stufato e ho rimesso un pennino che funziona l'1.1 e userò la Safari Vista quando mi voglio divertire con quel tipo di pennino, ma per scrivere quotidianamente mi affido alle Platinum e alle Kaweco economiche. Anche queste 2 su 2 vanno più che bene, una Sport e una Perkeo.
Perciò la mia opinione è che i pennini EF Lamy sono una scommessa difficile da vincere, quelli F in genere meglio, mentre con gli M, gli A non ho avuto mai problemi.
Ultima modifica di hobbit il giovedì 24 ottobre 2019, 9:52, modificato 1 volta in totale.
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Perplessità sulla mia prima Lamy Safari

Messaggio da VincenzoDG »

Riprendo questa discussione dopo una paio di settimane.

Tanto era il tempo che mi ero dato per provare a fondo la penna e non farmi influenzare dalla prima impressione.

Dunque la scorrevolezza è migliorata e diminuite fortemente (praticamente scomparse) le indecisioni a scrivere.

Confermo la buona presa del fusto triangolare, che certamente favorisce i neofiti o coloro che hanno imparato a tenere male la penna in mano.

TUTTAVIA confermo anche che non è una penna che mi fa impazzire. Ciò sia per la scorrevolezza, sia per le dimensioni fisiche della penna che non ne fa una penna inseribile con disinvoltura nel taschino.

Insomma, una buona penna scolastica (ma nulla più....) e non è scattata la scintilla.

Non acquisterò, quindi, altre Lamy Safari.
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Messaggio da Phormula »

VincenzoDG ha scritto: giovedì 24 ottobre 2019, 2:11 ...Insomma, una buona penna scolastica (ma nulla più....) ...
E scusate se è poco. Io sono convinto che molte penne da 200 e passa Euro non reggerebbero un mese di impiego scolastico.
Alcune nemmeno un giorno, perchè un conto è usare una penna per farci una firma e un altro scriverci per ore non stop durante un compito in classe.
Oppure, un conto è andare in giro con la penna protetta nella sua mutanda di pelle pregiata, e un altro metterla nell'astuccio insieme a mille altre cose, astuccio che a sua volta viene messo in uno zaino che viene sbatacchiato in giro sui mezzi pubblici, in bici, ... provate a dare una TWSBI 580 in mano ad uno studente medio e ve la rende perchè sono più i giorni che si trova con il cappuccio allagato che quelli non (successo).
La Lamy Safari non sarebbe la penna stilografica più venduta in Europa se non fosse in primis una buona penna.

Poi, che a qualcuno possano non piacere le dimensioni, il design o l'ergonomia, è normale.
Io ad esempio non amo le penne troppo piccole, come le Pelikan della serie 200, pur riconoscendone le ottime prestazioni e l'altrettanto ottimo rapporto qualità/prezzo.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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Messaggio da Lamy »

Come volevasi dimostrare la Lamy Safari non è una penna miracolosa e non è così scorrevole in generale. È una buona penna che fa il suo dovere e non crea problemi. In compenso molte Visconti da 500€ non scrivono o hanno problemi di flusso (forse risolti con i nuovi pennini in oro 18k).
Attenzione però a dire che se un prodotto vende allora è un prodotto buono: in generale il popolino non capisce una mazza quindi la correlazione non esiste.

Ricordo questa bellissima citazione:" non essendosi potuto fare in modo che quel che è giusto fosse forte, si è fatto in modo che quel che è forte fosse giusto."

Basta vedere che fine ha fatto quel gioiellino di Blackberry con sistema operativo basato su QNX(usato in sistemi real-time di elevata criticità). Oggi all'80% i telefoni usano quella porcata di Android con kernel monolitico e carrozzone Java al seguito...
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Messaggio da hobbit »

La storia è piena di insuccessi che avrebbero meritato e di successi indegni!
Rimanendo nel settore tecnologico, il DOS, di cui portiamo ancora le conseguenze concettuali, ha vinto commercialmente sulla ben più meritevole concorrenza.

Tornando alla Safari, vorrei fare un distinguo, la penna può piacere o meno, ma è ottima, ingegnerizzata molto bene, altro che certe schifezze asiatiche. Il sistema di caricamento che fora la cartuccia avvitando il fusto, il converter con i pernetti, l'impugnatura, la plastica robusta, l'alimentatore ben fatto e facilmente pulibile, la clip brutta ma funzionale, ...., è una penna pensata da una mente razionale, un po' grossolana dal punto di vista estetico, ma che ha una ratio.
Tutt'altro discorso i pennini. Una vergogna. Ho preso due pennini compatibili asiatici, almeno funzionano, 2 su 2. Perché un pennino funzioni non è che ci voglia tanto, perché sia anche buono diventa più difficile. Nel caso di Lamy per trovare un pennino EF in particolare ma anche F che renda merito alla penna bisogna prenderne una decina e sperare. Perciò la penna a mio giudizio costa di più di quel che è il suo prezzo nominale. Se poi per voi l'M è l'ideale, allora non ci sono problemi, ma per chi necessità di una scrittura fine è un salto nel buio. Almeno questa è la mia esperienza.
Francesco
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Messaggio da Phormula »

La Safari è in produzione dagli anni '80, se fosse una ciofeca sarebbe già sparita da tempo.
Ripeto, il settore delle penne scolastiche non tollera prodotti mediocri in tema di prestazioni, a meno che il prezzo non sia irrisorio. Molti marchi blasonati secondo me avrebbero seri problemi a produrre una penna scolastica che faccia il suo dovere.

Poi, concordo sul fatto che nel caso della Safari la maggior parte delle vendite a studenti siano di pennini M ed A, che sono quelli meno problematici.
Tant'è che in molti negozi negli espositori ci sono solo penne con il pennino M.

E concordo sul fatto (la mia prima Safari l'ho comprata nei primi anni '90, ed era un pennino F e da allora ne sono seguite molte altre, acquistate sia per uso personale che per farne regalo) che la qualità dei pennini Lamy, e soprattutto la costanza della qualità, non sia più quella di un tempo. Recentemente ho comprato una Studio (che usa gli stessi pennini, al pari di almeno una decina di altre penne Lamy) per farne un regalo, prima di regalarla l'ho voluta provare per intinzione, per essere sicuro che fosse tutto a posto. E invece il pennino F era una grattugia. Ovviamente l'ho sostituito prima di regalarla. Credo che il problema sia appunto di controllo qualità dei pennini, e quindi comune a gran parte della produzione Lamy, che di bontà della specifica penna in sè. Ovvero, lo stesso problema lo si potrebbe trovare su qualsiasi penna Lamy che usa gli stessi pennini.
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