Criteri di collezionismo stilografico

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stilofilo
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Criteri di collezionismo stilografico

Messaggio da stilofilo »

Qualche giorno fa in ufficio ho mostrato orgogliosamente ai miei colleghi le stilografiche da me possedute e inevitabilmente il discorso è finito sulla storia di questi splendidi strumenti di scrittura e sul collezionismo.

Con mio profondo dispiacere però ho notato da parte loro l'assoluto disinteresse non solo nei riguardi delle stilografiche (affermano di trovarsi più che bene con le BIC da 1,50 euro) ma più in generale verso la pratica del collezionismo, giudicata inutile, insensata, dispendiosa.
Mi è stato anche detto, con una certa spocchia, che il collezionismo è una sorta di patologia, un bisogno inconscio di accumulare oggetti per compensare carenze affettive e altre baggianate di questo tipo; e che in fondo basta possedere una sola penna per poter scrivere, senza necessariamente doverne acquistare altre.

Vi confesso che non ho gradito affatto questo loro modo di porsi, ma la discussione in questione mi ha portato a riflettere sul senso del collezionismo stilografico e sui suoi criteri. So bene che c'è tanta gente che adora accumulare qualunque cosa e non selezionare accuratamente come sarebbe forse più giusto e sensato se parliamo di vero collezionismo.

E allora vi chiedo: alla luce di quanto detto fin qui, quali criteri seguite (o ritenete validi) per le vostre collezioni di stilografiche?
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Criteri di collezionismo stilografico

Messaggio da HoodedNib »

Perche' mi piace e tra tutte le cose che mi piacciono e mi posso permettere ho scelto questa... non credo che nessuno possa dire alcunche' rispetto a questa idea.

E' un discorso di hobby e passatempi, e' patologico colui che non ne ha, non chi ce li ha. Ogni passatempo/hobby richiede tempo e denaro impiegato e da soddisfazione personale. E' altrettanto patologico colui che non ha hobby e passatempi come colui che fa diventare l'hobby un'ossessione.

Sulla carenza affettiva, se e' vero che alcune pratiche hobbistiche portate all'estremo (e siamo sempre sul patologico) sono deleterie perche' si cade in pratiche compensative c'e' da dire che e' altrettanto deleterio non avere nessun interesse e nessuna pratica oltre quelle necessarie alla sopravvivenza (lavoro compreso), quella persona e' morta eppure cammina.

C'e' da dire inoltre che tra tutte le pratiche hobbistiche una collezione stilografica ha anche utilita' pratica visto che si tratta sempre di penne e con le penne ci si scrive.

Che poi molti non trovino interessante l'articolo mi dispiace ma alzo le spalle, ad ognuno il suo (se ce l'ha e puo' permetterselo).
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Messaggio da Gargaros »

stilofilo ha scritto: giovedì 15 agosto 2019, 11:03e che in fondo basta possedere una sola penna per poter scrivere, senza necessariamente doverne acquistare altre.
Questo è vero, però.

Sui motivi psicologici del collezionismo non so dire nulla. Ma so che chi studia il soggetto della sua passione non ha qualche mancanza affettiva, anzi. Qui c'è vera passione, interesse. Un obeso non si informa sugli ingredienti delle torte...
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Messaggio da G P M P »

Non so quanto sbaglio, ma magari le stesse persone che hanno dichiarato inutile, dispendiosa ecc una collezione, corrono a procacciarsi l'ultimo smartphone o l'ultimo smartwatch, nonostante usino il telefono esclusivamente per i social.

In generale, penso si debba concordare sul significato di collezione. Se per essa si intende la semplice ricerca del pezzo nuovo o diverso, o diverso, o invece una raccolta ragionata di oggetti dotati di utilità e storicamente interessanti.

In entrambi i casi hanno ragion d'essere, ma per me è il secondo quello più valido. In questo senso, implica ricerca, studio, apprendimento. Stimola la curiosità, e la voglia di imparare. Porta a conoscere persone nuove, con cui magari condividere di più dell'amore per ciò che si colleziona. Alla fine l'oggetto collezionato è sia uno scopo, che un mezzo. E di patologico ci vedo ben poco.

Aggiungo poi che con le penne ci si scrive. Le stilografiche si devono talvolta aggiustare. Insomma, altro che accumulo! Questo è un vero e proprio lavoro ... :angel:

PS: una sola cosa condivido con i tuoi colleghi: che la penna che scrive meglio - eccetto una qualsiasi stilografica (anche rotta, ovviamente) - è una Bic Cristal punta media.
Giovanni Paolo
Lamy

Criteri di collezionismo stilografico

Messaggio da Lamy »

Una collezione di oggetti è tale se tutti gli oggetti soddisfano una determinata proprietà, altrimenti si parla di accumulazione.
Premesso che la psicologia non è falsificabile (quindi non molto degna di seria considerazione secondo me), quello di cui parlano i tuoi colleghi è psicologia spiccia, quindi una teoria fallimentare ridotta ai minimi termini. Io non penserei più tanto a questo parere da due soldi. Rimane comunque valida la definizione data sopra: se hai tante penne che tra loro hanno ben poco in comune allora non è una collezione quello che stai facendo, si chiama curiosità.
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Messaggio da Polemarco »

Lamy ha scritto: giovedì 15 agosto 2019, 13:44 Una collezione di oggetti è tale se tutti gli oggetti soddisfano una determinata proprietà, altrimenti si parla di accumulazione.
Premesso che la psicologia non è falsificabile (quindi non molto degna di seria considerazione secondo me), quello di cui parlano i tuoi colleghi è psicologia spiccia, quindi una teoria fallimentare ridotta ai minimi termini. Io non penserei più tanto a questo parere da due soldi. Rimane comunque valida la definizione data sopra: se hai tante penne che tra loro hanno ben poco in comune allora non è una collezione quello che stai facendo, si chiama curiosità.
Approvo, firmato Popper.
Di’ ai tuoi colleghi di ufficio che è meglio collezionare penne stilografiche che corna ! Poi rovescia il tavolo e assumi una posizione da combattimento, facendo la faccia più cattiva che puoi, firmato Polemarco.
P.S. Buon Ferragosto!
Scriptor

Criteri di collezionismo stilografico

Messaggio da Scriptor »

Io mi definisco un collezionista. Non solo di stilografiche e inchiostri, ma di molti altri oggetti. Ad esempio (assolutamente non esaustivo): fumetti, numismatica, orologi, libri, vinili, ecc. ecc...

Mi sento un "alienato" con carenze affettive, o peggio? No, assolutamente :) Semplicemente, quando m'imbatto in qualche oggetto che incontra i miei gusti e desideri, che non possiedo già, e che mi posso permettere con assoluta tranquillità (ovvero, senza minimamente intaccare le risorse per qualcosa di realmente importante), lo acquisto con soddisfazione e lo inserisco con piacere nelle mie "collezioni".

Che non sono sistematiche - a parte qualche eccezione più sotto -, ma seguono l'onda del mio personale piacere di possedere qualche particolare oggetto.
Se questo, secondo l'opinione comune, fa di me un soggetto affetto da bizzarre e riprovevoli patologie, accetto la definizione con un sorriso e un'indifferente alzata di spalle e proseguo con assoluta tranquillità il mio personale percorso collezionistico. Che, essendo una personalissima attività ricreativa, non DEVE interessare alcun altro soggetto se non il sottoscritto, dato che non sottraggo alcuna risorsa economica, o di tempo, destinata alla (più che dignitosa) esistenza di nessuno, me compreso. Per cui, non riconosco a nessuno il diritto di giudicare le mie scelte o la mia condizione psicologica relativa al collezionismo; anzi, se qualcuno si permette di farlo, mi sento in pieno diritto di considerarlo affetto da "mania di controllo" sugli altri, patologia che ritengo debba essere curata da medici specialisti. 8-)

Dicevo della sistematicità di alcune mie collezioni: è limitata a qualche autore di fumetti, di cui aspiro a collezionare tutto il pubblicato, e alla coniazione numismatica di qualche stato, comunque non particolarmente difficile o costosa, e limitata alla moneta circolante, escludendo le coniazioni per collezionisti.
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Messaggio da jebstuart »

Polemarco ha scritto: giovedì 15 agosto 2019, 13:54 Di ai tuoi colleghi di ufficio che è meglio collezionare penne stilografiche che corna !
... diretto ed efficace :clap: :clap: :clap:
Scriptor ha scritto: giovedì 15 agosto 2019, 14:09 ... questo, secondo l'opinione comune, fa di me un soggetto affetto da bizzarre e riprovevoli patologie ...
Se posso dire la mia, a me pare che molte delle persone che criticano il collezionismo di oggetti passino nondimeno il proprio tempo a collezionare presenze nei ristoranti più strani (con tanto di fotografie su Facebook di astruse pietanze) o vacanze nelle mete più esotiche.
E se dessimo un'occhiata .. che so ... alla dotazione di scarpe delle colleghe di Stilofilo, o ai loro braccialetti e ninnoli Pandora, probabilmente scopriremmo che ne posseggono decine o centinaia. O scopriremmo ancora che investono migliaia di euro l'anno in viaggi, cene ed aperitivi al bar.

Temo, in altre parole, che discussioni come quelle in cui si è trovato coinvolto Stilofilo originino non dalla presupposta inutilità del collezionare penne, ma dall'incapacità di molti di calarsi nei panni, nel vissuto e nelle passioni degli altri, etichettando autoreferenzialmente i propri desideri come aspirazioni encomiabili e quelli degli altri come manie idiote.
Mauro
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Messaggio da Scriptor »

jebstuart ha scritto: giovedì 15 agosto 2019, 14:18 Temo, in altre parole, che discussioni come quelle in cui si è trovato coinvolto Stilofilo originino non dalla presupposta inutilità del collezionare penne, ma dall'incapacità di molti di calarsi nei panni, nel vissuto e nelle passioni degli altri, etichettando autoreferenzialmente i propri desideri come aspirazioni encomiabili e quelli degli altri come manie idiote.
Assolutamente d'accordo. :)
Lotus56
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Messaggio da Lotus56 »

ciao
Io a chi mi apostrofa come uno che butta i soldi dico
meglio questo che:
Chi fuma butta via 5 o 6 euro al giorno moltiplicato 60 giorni uguale 300,350 euro ai voglia che una stilo
Chi scomette non ne parliamo nemmeno
E poi ognuno è libero di fare quello che più gli piace
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Messaggio da MiraB »

Qualsiasi tipo di hobby è noioso, eccetto per le persone che hanno lo stesso hobby.
(Dave Barry)
Sapere aude

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Messaggio da Monet63 »

stilofilo ha scritto: giovedì 15 agosto 2019, 11:03 Con mio profondo dispiacere però ho notato da parte loro l'assoluto disinteresse non solo nei riguardi delle stilografiche (affermano di trovarsi più che bene con le BIC da 1,50 euro)
Si, ma pure tu però... è come andare a parlar di vini in mezzo a gente che beve il Tavernello. Bisogna anche saper scegliere con chi interloquire di certe cose: è del tutto inutile parlare di astronomia e costellazioni a chi non interessa riconoscere neanche Polaris, o di Morbus Gravis a chi non è andato oltre Trottolino. Avvisali comunque che li stanno fregando: una bic crystal costa intorno ai 50 centesimi.
stilofilo ha scritto: giovedì 15 agosto 2019, 11:03 Mi è stato anche detto, con una certa spocchia, che il collezionismo è una sorta di patologia, un bisogno inconscio di accumulare oggetti per compensare carenze affettive e altre baggianate di questo tipo; e che in fondo basta possedere una sola penna per poter scrivere, senza necessariamente doverne acquistare altre.
Un discorso del genere è terribilmente banale, privo di senso, e fa sorridere l'aspetto psicologico da due soldi circa le "carenze affettive". A me, ad esempio, per ciò che scrivo e come lo scrivo una sola penna (eventualmente anche biro) non basta. Ne servono perlomeno 4 (meglio 6), di ben precisi colori; qualcuna di più se devo integrare con dei disegni. Sul collezionismo non mi pronuncio, perché non sono un collezionista nel senso stretto del termine: mi piacciono da morire i colori (inchiostri compresi) e ne possiedo moltissimi, ma non so se si possa parlare di collezionismo. In ogni caso non ho carenze affettive da colmare. :mrgreen:
stilofilo ha scritto: giovedì 15 agosto 2019, 11:03 E allora vi chiedo: alla luce di quanto detto fin qui, quali criteri seguite (o ritenete validi) per le vostre collezioni di stilografiche?
Come ho detto, io non colleziono stilografiche, pur possedendone diverse decine, di varie fasce di prezzo, anche piuttosto costose; di conseguenza, essendo semplicemente un accanito utilizzatore, i miei criteri di scelta sono semplici, addirittura banali:
- devono avere un funzionamento impeccabile e reggere lunghe sessioni di scrittura senza dar problemi;
- mi devono piacere (io tendo alle cose semplici e poco appariscenti, dove l'utilizzo suggerisce la forma, ma ci sono eccezioni);
- devono costare il giusto, ma se una penna mi piace e so che va be, posso spendere anche parecchie centinaia di euro senza patemi;
- se una penna mi piace particolarmente e non costa molto, posso comprarne una o due identiche (l'ho fatto con le Pelikan M200 con pennino EF, ne posseggo diverse), in modo da garantirmi un lungo utilizzo anche in caso l'esemplare in mio possesso abbia problemi;
- non fa differenza, per me, il tipo di caricamento, pur prediligendo il caricamento a cartuccia/converter (ma posseggo molte penne a pistone), che trovo sia perfetto per me.
:wave:
Lotus56 ha scritto: giovedì 15 agosto 2019, 14:35 Chi fuma butta via 5 o 6 euro al giorno moltiplicato 60 giorni uguale 300,350 euro ai voglia che una stilo
Guarda, non parliamo di tabacco.
Sono stato un accanito fumatore per 40 anni, fumando in tutto qualcosa come mezzo milione di sigarette, oltre ai sigari e a qualche carica di pipa negli ultimi 10 anni. Ho quantificato la spesa globale in circa 150.000/180.000 euro, e ne ho ottenuto un infarto che non mi ha ucciso per puro caso.
Da quando uso la stilografica (più di 40 anni), invece, ho ottenuto dita macchiate e qualche camicia da buttare.
Per dire...
Volendo parlare di costi: alcune penne sono incredibilmente economiche. La mia Talentum, ad esempio, comprata nel 2000 (credo), scrive da 19 anni, e fu pagata circa 170.000 lire, equivalenti a 88 euro, con un costo (al momento) quantificabile intorno ai 5 euro l'anno, e pur avendo scritto tantissimo è ancora perfetta. Non male direi.
:wave:
L’opera d’arte è sempre una confessione.
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Messaggio da ASTROLUX »

Io non colleziono...al massimo raccolgo. :lol:
Il collezionista ha degli obiettivi chiari, si prefigge di possedere una serie di oggetti che seguono un filo logico, come un perido storico, una particolare marca o una determinata funzionalità.
Io seguo i miei desideri ondivaghi, compro oggetti che mi danno un raggio di felicità nel grigiore della routine quotidiana. Sto bene così, con buona pace di chi spende i suoi soldi in altra maniera, cosciente che il suo obiettivo non è dissimile dal mio, anche se lui non lo sa. :lol:
Fa più rumore un albero che cade che un'intera foresta che cresce.
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Messaggio da Mrfortytwo »

ASTROLUX ha scritto: giovedì 15 agosto 2019, 19:55 Io non colleziono...al massimo raccolgo. :lol:
Il collezionista ha degli obiettivi chiari (...omissis... )
Io seguo i miei desideri ondivaghi, compro oggetti che mi danno un raggio di felicità nel grigiore della routine quotidiana. :lol:
Mi associo in pieno !
G P M P ha scritto: giovedì 15 agosto 2019, 12:53 PS: una sola cosa condivido con i tuoi colleghi: che la penna che scrive meglio - eccetto una qualsiasi stilografica (anche rotta, ovviamente) - è una Bic Cristal punta media


Mi permetto gentilmente di dissentire...mai provate le BIC con punta da 1.6 mm? :mrgreen:

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Messaggio da lucaparte »

Mrfortytwo ha scritto: venerdì 16 agosto 2019, 1:15
ASTROLUX ha scritto: giovedì 15 agosto 2019, 19:55 Io non colleziono...al massimo raccolgo. :lol:
Il collezionista ha degli obiettivi chiari (...omissis... )
Io seguo i miei desideri ondivaghi, compro oggetti che mi danno un raggio di felicità nel grigiore della routine quotidiana. :lol:
Mi associo in pieno !
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