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Differenze TWSBI e cloni cinesi

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Invernomuto
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Differenze TWSBI e cloni cinesi

Messaggio da Invernomuto »

Buongiorno a tutti,
quasi per caso in questo periodo ho scoperto le stilografiche della TWSBI: ho acquistato recentemente una Eco come penna "da battaglia" confortato dalle buone recensioni e dall'estetica gradevole e mi divertirò a sistemare una Diamond 580 rotta che mi è stata data (i ricambi sono già in mano al corriere e spero mi arrivino prima di Pasqua). Approfondendo la materia delle "penne in plastica trasparente" ho visto che esistono molti cloni cinesi che costano cifre davvero ridicole, piu basse quasi di una buona biro usa e getta. Premesso che la scelta io ormai l'ho fatta, sono soddisfatto e i miei acquisti futuri si orienteranno su altre marche e altre tipologie, volevo capire come sia possibile che alcuni cloni tipo la Wing Sung 3008 costi pochissimi euro contro i 70 dell'originale. Sono prodotti poco affidabili e scadenti oppure per le originali si paga molto il marchio?
Qualcuno ha fatto comparative esaustive fra clone ed originale? Grazie, ciao!
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sciumbasci
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Messaggio da sciumbasci »

Scoperchi il vaso di Pandora. Qui siamo molto polarizzati fra amore o odio per le cinesi :mrgreen:
Scriptor

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Messaggio da Scriptor »

Nel prezzo della copia non è compreso il design, la progettazione, la realizzazione dei prototipi di prova e pre-produzione, oltre ai diritti di proprietà intellettuale del modello. Aggiungi pure l'assistenza post-vendita e l'attenzione per la qualità di materiali e finiture, che un marchio noto e affermato non può permettersi di trascurare.

Sono tutte cose non materiali, ma che hanno il loro corretto costo, e corrispondente valore che si acquista comprando l'originale. A copiare - in modo parassita, sottolineo - a basso costo e bassa qualità un oggetto già collaudato e affermato sul mercato, è capace qualsiasi cantinaro :)
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Stormwolfie
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Messaggio da Stormwolfie »

Invernomuto ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 15:53 Buongiorno a tutti,
quasi per caso in questo periodo ho scoperto le stilografiche della TWSBI: ho acquistato recentemente una Eco come penna "da battaglia" confortato dalle buone recensioni e dall'estetica gradevole e mi divertirò a sistemare una Diamond 580 rotta che mi è stata data (i ricambi sono già in mano al corriere e spero mi arrivino prima di Pasqua). Approfondendo la materia delle "penne in plastica trasparente" ho visto che esistono molti cloni cinesi che costano cifre davvero ridicole, piu basse quasi di una buona biro usa e getta. Premesso che la scelta io ormai l'ho fatta, sono soddisfatto e i miei acquisti futuri si orienteranno su altre marche e altre tipologie, volevo capire come sia possibile che alcuni cloni tipo la Wing Sung 3008 costi pochissimi euro contro i 70 dell'originale. Sono prodotti poco affidabili e scadenti oppure per le originali si paga molto il marchio?
Qualcuno ha fatto comparative esaustive fra clone ed originale? Grazie, ciao!
Se cerchi qui sul forum c’è un enciclopedia di discussioni a riguardo .
STEFANO

Ogni penna corre con inchiostri diversi su altrettante innumerevoli carte. Alcune scivolano rapide, altre con piena lentezza, altre grattano ritmi piacevoli. Ognuna esprime un suo carattere che lo scrittore dolcemente doma.
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Messaggio da francoiacc »

:o marò qua si ricomincia, noooooo :shock: :silent:
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Messaggio da francoiacc »

A proposito di cloni, senza una minima decenza:
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Messaggio da Stormwolfie »

francoiacc ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 21:35 A proposito di cloni, senza una minima decenza:
chinasheaffer.jpg
Già la Moonman ci si avvicinava parecchio....
STEFANO

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Messaggio da sciumbasci »

Va beh, allora vado in all-in:
secondo il mio modestissimo parere, finché si tratta di cloni di modelli che la casa originale ha messo nel cassetto dei ricordi, ben vengano!
Ad esempio Wing Sung 626, Hero 100 e via discorrendo hanno un loro perché: sono modelli che, rispettivamente, Sheaffer e Parker non hanno intenzione alcuna di riprendere.
Delike... Ha giustamente occupato la nicchia che Kaweco ha ignorato: 2 centimetri in più tali da permettere l’uso di un converter!
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Messaggio da hobbit »

sciumbasci ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 18:26 Scoperchi il vaso di Pandora. Qui siamo molto polarizzati fra amore o odio per le cinesi :mrgreen:
Più che polarizzati abbiamo avuto esperienze diverse.
Qualcuno le ha e ci si trova bene, ad esempio le citate 3008, mentre altri, ad esempio io, le hanno avute e buttate via nel cestino per problemi vari!
Tolleranza diversa o partite mal realizzate? Boh
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Messaggio da netosaf »

Sarà anche un problema di materiale?
Non può essere un caso che a me si siano rotte dopo poco (filettatura, impugnatura ecc.).
Però per come scrivono (bene!) e x quel che costano alcune jinaho vale la pena di prenderne qualcuna con la filosofia più o meno dell'usa e getta.

S
Si chiama penna. È come una stampante, collegata direttamente al mio cervello.
(Dale Dauten)
Invernomuto
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Messaggio da Invernomuto »

netosaf ha scritto: giovedì 18 aprile 2019, 16:30 Sarà anche un problema di materiale?
Non può essere un caso che a me si siano rotte dopo poco (filettatura, impugnatura ecc.).
Però per come scrivono (bene!) e x quel che costano alcune jinaho vale la pena di prenderne qualcuna con la filosofia più o meno dell'usa e getta.

S
E' quello che avrei intenzione di capire. Leggendo in giro mi risulta che pure quella "di marca" non sia esente da problemi (crepe, ecc). Probabilmente, come spesso accade sui prodotti cinesi, il controllo qualità lo fai tu che acquisti, per questo costano così poco.
Ad ogni modo anche a me non piacciono i cloni e le copie spudorate. Nelle penne come in altri settori però prodotti ispirati ad altri ci sono sempre stati, è inutile negarlo: personalmente, finché il prodotto che acquisto non ne scimmiotta un altro ma ci mette un suo stile ed una sua originalità, nessun problema.
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