Mostra Scambio - Pen Show di Firenze
18 Maggio 2024 - Ippodromo del Visarno, piazzale delle Cascine 29

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Lotus56
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Messaggio da Lotus56 »

Ciao
Meglio 2 stilo o meglio una
Spesso mi chiedo se vale la pena,come a volte mi è già capitato di acquistare una o due penne nel giro di pochi giorni trovarle carine,funzionali, piacevoli ma dopo un po' riporle in un cassetto e pentirsi di non aver aspettato magari di raggiungere un badget più sostanzioso da potermi permettere un penna anche di sostanza.
A voi è successo?
O sono diventato paranoico?
Per esempio in questi giorni penso a Pinedier e a una leonardo furore ma poi dico aspetto e prendo una pelikan m 800 ma poi ripenso e dico con questa vastità di modelli sarò sempre dubbioso.Che fare?
Luigi
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LucaC
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Messaggio da LucaC »

Ciao, sono due scuole di pensiero entrambe valide, io propendo nell' aspettare e prendere una penna "importante" che mi piaccia molto. Ho notato che le penne prese tanto per comprare qualcosa nei momenti di stanca le uso una volta e poi finiscono riposte mentre quelle a cui ambivo entrano di diritto nella rotazione abituale.
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Ottorino
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Messaggio da Ottorino »

1. Il problema è che lo sai solo dopo averla usata per un po'
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
Lotus56
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Messaggio da Lotus56 »

LucaC ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 9:58 Ciao, sono due scuole di pensiero entrambe valide, io propendo nell' aspettare e prendere una penna "importante" che mi piaccia molto. Ho notato che le penne prese tanto per comprare qualcosa nei momenti di stanca le uso una volta e poi finiscono riposte mentre quelle a cui ambivo entrano di diritto nella rotazione abituale.
È propio questo che intendo
Luigi
Bons

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Messaggio da Bons »

2+1=3
Mi piacciono le penne poco impegnative che, però, spesso hanno un design più innovativo e originale di quelle "importanti" e mi permettono di averne un buon numero inchiostrate, con colori diversi, contemporaneamente. :D
Di tanto in tanto (di rado, direi) mi piace gratificarmi con una penna di livello superiore. Ma non vado oltre le Pelikan M600 (sono di gusti frugali io ;) ).
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Messaggio da francoiacc »

Purtroppo ho il tuo stesso problema, ho il "Compralo Subito" facile :( Solo di recente (tipo ieri mattina) ho fatto il buon proposito di accantonare qualcosa per una penna più importante a fine anno, ma sono sicuro che dopo aver ricevuto la mia prossima "Comprala Subito" (una Pilot Custom Heritage 92) ricadrò nel baratro :?
Comunque dipende, all'inzio si va un poco allo sbaraglio, si accumula, poi mano a mano si inizia a fare acquisti più selettivi e, semmai, consapevolmente mirare ad una specifica penna... non mi chiedere però quale è il limite di accumulo medio richiesto perchè non è lo più pallida idea, io ancora con ci sono arrivato. :mrgreen: :wave:
"E' sempre meglio vivere di rimorsi che di rimpianti"
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Stormwolfie
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Messaggio da Stormwolfie »

Mi piacerebbe limitarmi a 2. Non mi sembra umanamente possibile.
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andytwohands
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Messaggio da andytwohands »

Di solito se vedo una penna che mi interessa, la compro.
In ufficio ho 3-4 penne che uso a seconda di quella che mi capita in mano quindi non è un problema :P
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analogico
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Messaggio da analogico »

Ci si passa più o meno tutti.
Evita l'accumulo di cianfrusaglie, e non mi riferisco solo a quelle cinesi da qualche spicciolo, ma anche quelle che, a prescindere dal prezzo, acquisti con qualche dubbio sperando che la pratica te le faccia apprezzare, ma poi finisci con l'accantonare perchè non ti soddisfano.
Meglio aspettare e prendere qualcosa di cui si è veramente convinti.
Meglio una penna che ti entusiasma davvero che 1000 penne così così.
Io come tanti ero caduto nell'errore dell'accumulo e lo so solo io quanto ci ho messo e soprattutto rimesso pur di svuotare i cassetti da tutte le inutili penne così così accumulate nel tempo.
Antonio

Essere moderni vuol dire affaccendarsi nell’ Incurabile.
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Stormwolfie
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Messaggio da Stormwolfie »

analogico ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 16:09 Ci si passa più o meno tutti.
Evita l'accumulo di cianfrusaglie, e non mi riferisco solo a quelle cinesi da qualche spicciolo, ma anche quelle che, a prescindere dal prezzo, acquisti con qualche dubbio sperando che la pratica te le faccia apprezzare, ma poi finisci con l'accantonare perchè non ti soddisfano.
Meglio aspettare e prendere qualcosa di cui si è veramente convinti.
Meglio una penna che ti entusiasma davvero che 1000 penne così così.
Io come tanti ero caduto nell'errore dell'accumulo e lo so solo io quanto ci ho messo e soprattutto rimesso pur di svuotare i cassetti da tutte le inutili penne così così accumulate nel tempo.
Antonio su cosa ti sei concentrato dopo esserti liberato dalle cianfrusaglie ?
STEFANO

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ASTROLUX
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Messaggio da ASTROLUX »

Diciamo che gli acquisti economici, ti distraggono un po' dalla monotonia quotidiana, l'importante è non esagerare.
Poi ogni tanto mi faccio arrivare una manciata di penne cinesi, che mi divertono per un poco, senza dissanguarmi.
Riguardo le penne importanti, certe volte si finisce per avere remore ad usarle. Ma bisogna gratificarsi di tanto in tanto. ;)

In medio stat virtus.
Fa più rumore un albero che cade che un'intera foresta che cresce.
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analogico
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Messaggio da analogico »

Stormwolfie ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 19:55
Antonio su cosa ti sei concentrato dopo esserti liberato dalle cianfrusaglie ?
Su poche cose ma fondamentali, per me.
Ho stabilito con me stesso cosa mi attrae davvero in una penna: epoca, materiali , sistemi di caricamento, ecc. ecc. , e per contro cosa invece non mi interessa.
A seguito di ciò mi sono imposto , riuscendoci non senza una certa fatica, di non acquisire tutte quelle penne che a prima vista mi sarebbero potute anche apparire carine, attraenti , ma che non rispondendo ai miei requisiti , avrebbero, come era sempre regolarmente accaduto , finito col perdere interesse per me entro poco tempo, e questo a prescindere dal prezzo , anche se le avessi trovate gratis non le avrei prese.

Così sono arrivato ad acquisire non più di un paio di penne per anno, ma che mi piacciono davvero, e mi danno soddisfazione.
Così facendo, non indirizzando più le mie risorse in tante direzioni diverse , apparentemente poco impegnative prese singolarmente, ma di una certa importanza messe tutte insieme, posso permettermi di fare questi due acquisti senza preoccuparmi eccessivamente di trovare il prezzo più conveniente in giro per il globo, senza dover aspettare con ansia postini e corrieri, frequentare dogane ecc. ecc..
Ho anche imparato a tenere non più di 2 penne inchiostrate contemporaneamente, ma questo in realtà l’ho sempre più o meno fatto.
Ho cercato in definitiva di ricondurre tutto ad una dimensione, se vogliamo, più lenta e francamente credo di godermela di più rispetto a quando spendevo un sacco tempo a guardare le aste, le offerte, i vari negozi in rete, a frequentare i mercatini cercando chissà cosa che poi di fatto non trovavo mai, finendo così col portare a casa una congerie di oggetti che appagavano la mia curiosità per un paio di giorni e poi finivano appunto in fondo ad un cassetto.
Antonio

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Stormwolfie
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Messaggio da Stormwolfie »

analogico ha scritto: mercoledì 17 aprile 2019, 23:30

Su poche cose ma fondamentali, per me.
Ho stabilito con me stesso cosa mi attrae davvero in una penna: epoca, materiali , sistemi di caricamento, ecc. ecc. , e per contro cosa invece non mi interessa.
A seguito di ciò mi sono imposto , riuscendoci non senza una certa fatica, di non acquisire tutte quelle penne che a prima vista mi sarebbero potute anche apparire carine, attraenti , ma che non rispondendo ai miei requisiti , avrebbero, come era sempre regolarmente accaduto , finito col perdere interesse per me entro poco tempo, e questo a prescindere dal prezzo , anche se le avessi trovate gratis non le avrei prese.

Così sono arrivato ad acquisire non più di un paio di penne per anno, ma che mi piacciono davvero, e mi danno soddisfazione.
Così facendo, non indirizzando più le mie risorse in tante direzioni diverse , apparentemente poco impegnative prese singolarmente, ma di una certa importanza messe tutte insieme, posso permettermi di fare questi due acquisti senza preoccuparmi eccessivamente di trovare il prezzo più conveniente in giro per il globo, senza dover aspettare con ansia postini e corrieri, frequentare dogane ecc. ecc..
Ho anche imparato a tenere non più di 2 penne inchiostrate contemporaneamente, ma questo in realtà l’ho sempre più o meno fatto.
Ho cercato in definitiva di ricondurre tutto ad una dimensione, se vogliamo, più lenta e francamente credo di godermela di più rispetto a quando spendevo un sacco tempo a guardare le aste, le offerte, i vari negozi in rete, a frequentare i mercatini cercando chissà cosa che poi di fatto non trovavo mai, finendo così col portare a casa una congerie di oggetti che appagavano la mia curiosità per un paio di giorni e poi finivano appunto in fondo ad un cassetto.
Grazie della condivisione Antonio. Anche io sto cercando a fatica di trovare un metodo su cui appoggiarmi. Principalmente vedo che alla fine scrivo sempre con le stesse penne a prescindere dal loro valore economico. Ho capito che per me il pennino assume un'importanza superiore rispetto al corpo della penna, alla fine continuo a trovarmi meglio con le giapponesi anche se obiettivamente non sono attraenti. Pian pianino mi sto avvicinando al vintage, ma ho bisogno di tempo per conoscere e capire.
STEFANO

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fufluns
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Messaggio da fufluns »

Se osservo la cosa con distacco, mi rendo conto che il novanta per cento delle volte che uso una penna, utilizzo una di quelle che per me sono più belle. Per bellezza intendo un insieme di forme/materiali/colori. Questo vuole dire che, almeno nel mio caso, la bellezza è una parte essenziale dell'equazione. Della mia quarantina di penne, e quelle che sono sempre inchiostrate non superano la dozzina.

Una volta superata la soglia delle 15-20 penne, ho l'impressione che l'impulso all'acquisto ad ogni costo sia superato da una certa maturità dei desideri. Quando osservo la mia modesta raccolta di penne, direi che la stragrande maggioranza sono penne per me di un certo valore: non una anziché due, ma una anziché cinque!

Non uso, anche se belle, penne che non scrivono bene, e in questo do pienamente ragione a Stormwolfie quando sostiene che il pennino ha "un'importanza superiore". Per le penne che davvero mi piacciono, non mi accontento sino a quando riesco a dotarle di un pennino che scriva altrettanto bene di quanto la penna risplenda di bellezza.

La varietà di pennini, per tratto, misura, grado di flessibilità, ecc., è per me più essenziale della varietà delle penne. Detto in un altro modo, scelgo solamente penne che mi piacciano molto, e cerco di acquistarle solamente quando sono dotate di un pennino che soddisfa le mie aspettative quanto alle sue caratteristiche, o che io possa facilmente sostituire.

Ogni sei mesi, scrivo a memoria una lista delle penne che desidero, specificando modello, materiale e pennino. Di sei mesi in sei mesi, è facile rendersi conto di quelle che sono state "infatuazioni", e che per questo non ricordo di aggiornare nella lista, e quelle che corrispondono a "solidi desideri", perché si ripetono semestre dopo semestre. Questa lista di desiderata è la mia guida più sicura per orientare i miei acquisti con il minimo di errori.

Ho notato che le penne che si mantengono saldamente nei top ten della mia lista sono tutte penne difficili da ottenere (per i miei mezzi), per rarità o per prezzo. Fortunatamente i miei gusti, ancorché non frugali, non sono per ostentose edizioni limitate, per cui le penne preferite tra le mie desiderate rondano quasi tutte lo stesso valore, poco meno o poco (poco) più di mille dollari da nuove. Questo riduce i miei acquisti a una penna per anno (spesso usata), a meno che non compaiano (e compaiono con inaspettata frequenza) occasioni che non si possono lasciar passare, quando alcune penne possono essere acquistate per la metà o meno del loro valore.

Io possiedo una raccolta "eclettica", anche se alcune marche e alcuni modelli si ripetono con maggior frequenza. Per la sua natura eclettica, la mia non è una di quelle collezioni che si possano completare. Può crescere, indefinitamente. Ma se osservo la mia lista di desiderata, direi che la raccolta si sta avviando a maturità: i miei desideri più solidi non sono infiniti.
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fufluns
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Messaggio da fufluns »

Eppoi... c’è forse un significato di fondo, comune a tante altre cose, che ci spinge ad apprezzare maggiormente quello che ci è costato di più, non solo economicamente.
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