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Sull'importanza del sistema di caricamento.

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Invernomuto
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Sull'importanza del sistema di caricamento.

Messaggio da Invernomuto »

ASTROLUX ha scritto: lunedì 11 marzo 2019, 21:12 Dunque nel vostro personale metro di giudizio, quanto importante considerate il sistema di caricamento, raffrontato ad esempio al gruppo di scrittura?
In questo momento molto, sto apprendendo, grazie a voi e a questo forum, diversi aspetti del mondo delle stilografiche che ignoravo assolutamente. Ignoravo ad esempio che esistessero così tanti sistemi di caricamento e confesso - cospargendomi il capo di cenere - di non aver mai posseduto fino a qualche mese fa, penne con sistemi di caricamento diversi dalla cartuccia/converter.
Motivo per cui ho acquistato una TWSBI Eco con caricamento a stantuffo e mi piacerebbe in futuro prendere altro (es stile VAC con caricamento a siringa rovesciata).
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Phormula
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Messaggio da Phormula »

mistermike ha scritto: lunedì 6 maggio 2019, 18:33 Preferisco il caricamento a stantuffo, anche se bisogna riconoscere che quello a cartuccia è il più comodo. Comodo ma non economico, attenzione.
Dipende. Nei supermercati tedeschi (e del Nord Europa in genere) trovi pacchi o barattoli da 100 cartucce blu standard (circa 70 ml di inchiostro) per un paio di Euro. Di più economico c'è solo il Pelikan 4001 Royal Blue o Brillant Black in flacone da un litro.

In ogni caso, le cartucce sono imbattibili per l'uso itinerante. Le cartucce si possono sostituire in modo veloce, semplice e pulito in pochi secondi. Viaggiando in aereo non c'è bisogno di adottare particolari precauzioni, sia per la penna che per la scatoletta di cartucce (che non deve essere messa nella bustina dei liquidi). Le cartucce eliminano problemi di contaminazione dell'inchiostro, ogni volta che si intinge la penna nel calamaio o, peggiom la si ricarica svuotando nel calamaio l'inchiostro residuo presente nel serbatoio. E' chiaro che, salvo il caso precedente, la praticità si paga.

Io sono sempre dell'idea che, come in tante cose, non ci sia un sistema vincente in assoluto, ogni sistema di caricamento ha vantaggi e svantaggi, oltre che essere soggetto alle preferenze personali. Tant'è che a casa e in ufficio uso penne a stantuffo (e altri sistemi di caricamento) e i miei inchiostri preferiti, in viaggio vado di cartucce (e inchiostro blu cancellabile).
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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LucaC
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Messaggio da LucaC »

maxpop 55 ha scritto: lunedì 6 maggio 2019, 17:27
Phormula ha scritto: lunedì 6 maggio 2019, 16:51

Il più comodo, sicuramente.
Sulla capienza, il caricamento a contagocce e quello a siringa roversciata sfruttano tutto o quasi il volume del fusto.
Il caricamento a stantuffo è penalizzato dall'ingombro del meccanismo.
Una evoluzione del caricamento a stantuffo, che considero geniale e che sfrutta quasi tutto il volume del fusto è il Bulkfiller di CONID.
Lo stantuffo sicuramente non è il più capiente, è in una via di mezzo, ma è comodo, non ti sporchi ed è semplice da riparare in caso di rotture.
Sono amante del caricamento a stantuffo, non sono d' accordo sul fatto che sia facile da riparare. In caso di rotture o mancanze di guarnizioni in gomma bisogna spesso scervellarsi e inventare qualcosa altrimenti si rischia di avere una penna inutilizzabile.
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Messaggio da francoiacc »

maxpop 55 ha scritto: lunedì 6 maggio 2019, 17:27 Lo stantuffo sicuramente non è il più capiente, è in una via di mezzo, ma è comodo, non ti sporchi ed è semplice da riparare in caso di rotture.
Sono d'accordo sul fatto che la capienza è buona benchè non la migliore, il più delle volte non ti sporchi, ma per il 99% dei comuni mortali se si rompe NON è assolutamente facile da riparare, tu sei nel rimanente 1% :!: Considera che un semplice converter è molto affidabile e se si scassa basta comprarne un'altro per pochi spiccioli. Se poi ti porti dietro un paio di scatole di cartucce stai tranquillo con l'autonomia, non sporcano e non ingombrano tanto.
Io quando viaggio ho sempre almeno una penna a cartucce/converter dietro e una scatola di cartucce nella borsa. :wave:
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Messaggio da maxpop 55 »

Il caricamento a cartucce/converter è il più pratico, ma non mi scende proprio, lo uso malvolentieri, sara' un retaggio giovanile in cui le penne a cartucce erano considerate scolastiche e quasi non stilo.
Oggi anche le penne più importanti usano questo sistema.
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Messaggio da francoiacc »

maxpop 55 ha scritto: martedì 7 maggio 2019, 9:49 Oggi anche le penne più importanti usano questo sistema.
Una su tutte la waterman edson, penna meravigliosa e, personalmente, non solo non mi crea alcun problema il fatto che abbia un converter, ma mi crea meno ansia :D
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Messaggio da maxpop 55 »

I gusti sono molto personali, se avessimo tutti gli stessi esisterebbe solo una penna e sai che noia. ;)
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Messaggio da Stormwolfie »

francoiacc ha scritto: martedì 7 maggio 2019, 9:53
maxpop 55 ha scritto: martedì 7 maggio 2019, 9:49 Oggi anche le penne più importanti usano questo sistema.
Una su tutte la waterman edson, penna meravigliosa e, personalmente, non solo non mi crea alcun problema il fatto che abbia un converter, ma mi crea meno ansia :D
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Messaggio da francoiacc »

Ecco perchè io non reputo il sistema di caricamento una discriminante importante nella scelta di una penna, infatti non ho avuto dubbi quando ho preso la Sailor 1911 Large piuttosto che la Realo, non ho mai trovato una giusta ragione nello spendere 100€ e più euro per il sistema di caricamento a pistone: scrive allo stesso modo e posso portarmi dietro una scatola di cartucce. Allo stesso modo però ho tante penne con caricamente a pistone, captive converter, levetta laterare etc. etc. perchè le volevo, erano belle, non c'era alternativa e non era, a quel punto, rilevante come mandare l'inchiostro al pennino.
La domanda che mi dovrei porre è piuttosto un'altra: ma se mi si scarica una penna senza cartucce quando sono in viaggio nel mezzo di una riunione che faccio ?? Avevo un amico che viaggiava con un calamaio in borsa (tra l'altro nel bagaglio con gli abiti :o )..... vabbè io credo di riuscire a sopravvivere: ne ho sempre almeno tre o quattro di penne dietro :mrgreen: :mrgreen: :wave:
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Messaggio da DRJEKILL »

Salve da neofita mi sentirei di prediligere a parità di qualità, il sistema cartucce/converter per l'uso che faccio della penna... (In giro e a lavoro). Non utilizzo al momento penne di alto profilo.
Poi non scrivo lunghissimi periodi o composizioni, ma solo firme e brevi appunti, su taccuino. Quindi anche un serbatoio poco capiente con una semplice cartuccia di riserva stoccabile in qualsiasi cassetto o taschino mi basta. Poi a casa provo gli inchiostri con converter per scegliere quelli che si confanno di piu ai miei gusti.
Ma... Ma... Son sicuro che col tempo cambieró attitudine e idea svariate volte... Penso che se uno non è curioso, indeciso, avido, si accontenta della sempre uguale Bic.
OT: Piccola curiosità: ma in montagna... Sottozero... Tutti gli inchiostri e i pennini vanno?? O le dilatazioni e reatrizioni del metallo vanno tenuti in conto? Magari
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Messaggio da Ottorino »

Avevo un amico che viaggiava con un calamaio in borsa (tra l'altro nel bagaglio con gli abiti :o )..... vabbè io credo di riuscire a sopravvivere: ne ho sempre almeno tre o quattro di penne dietro :mrgreen: :mrgreen: :wave:
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Messaggio da francoiacc »

Ottorino ha scritto: martedì 7 maggio 2019, 15:41
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Messaggio da maxpop 55 »

francoiacc ha scritto: martedì 7 maggio 2019, 16:06
Ottorino ha scritto: martedì 7 maggio 2019, 15:41
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Messaggio da edis »

Ho ripreso ad usare la stilografica tutti i giorni per lavoro da quattro mesi a questa parte. Avevo sempre avuto stilo a cartucce da piccola e non contemplavo neanche un sistema di caricamento diverso, ma non era una scelta, mi prendevo quello che passava il convento. Quando ho ripreso una stillo per iniziare, ho scelto la cartuccia. Mi sembrava piu' pratica, meno impegnativa, meno a rischio di rovesciare l'inchiostro sulle camicie inamidate che portiamo a lavoro. Dopo tre mesi - avevo visto visto molti tutorial e conosciuto anche questo forum - ho provato la Pelikan col sistema di caricamento a stantuffo e all'inizio mi sono sporcata tanto, ho smontato inutilmente i pennini per pulirli, e ho consumato tanta carta scottex. Al terzo / quarto tentativo ho iniziato ad usare lo stantuffo con disinvoltura a adesso non vorrei mai avere preso la penna con il sistema di caricamento a cartuccia! Quindi la mia conclusione e' il caricamento a stantuffo per me e' ora una discriminante nella scelta della penna, a vantaggio dello stantuffo. Perche'? Non e' meno pratico della cartuccia e, nel mio caso, la Pelikan M215 mi n volte di piu' della Faber Castell Loom per morbidezza, tratto e quantita' di inchiostro rilasciato. Inoltre, un sistema a stantuffo, se ben fatto, rende la penna un oggetto prezioso per la meccanica di precisione che porta dentro, e questo e' impagabile. Ciao a tutti!
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Messaggio da Pettirosso »

edis ha scritto: martedì 7 maggio 2019, 18:22 Inoltre, un sistema a stantuffo, se ben fatto, rende la penna un oggetto prezioso per la meccanica di precisione che porta dentro, e questo e' impagabile.
Suggerimento maligno (per il portafoglio): viewtopic.php?t=3290 (caricamento Touch Down con Snorkel):
Ed elimini anche la fastidiosa necessità di pulire il pennino dopo la ricarica.
Suggerimento MOLTO maligno (sempre per il portafoglio): http://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?t=9481 (caricamento a pistone telescopico):
NON elimini quella fastidiosa necessità, ma... THE BEST! (secondo me, ovviamente).
Comunque, due vere chicche tecnologiche.
Chiedi maggiori informazioni in Carboneria!
Ciao. :wave:
Giuseppe.
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