Il ragionevole limite da non oltrepassare

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stilofilo
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Il ragionevole limite da non oltrepassare

Messaggio da stilofilo »

Ciao a tutti,
da qualche giorno vado riflettendo su una questione che vorrei sottoporre a tutti voi e in particolare agli stilografi più navigati di me.

Premetto che sono un felice possessore di Lamy Safari, Lamy Al-Star, Kaweco Sport, Sailor Sapporo e Aurora Ipsilon. Penne, come vedete, di differenti fasce economiche e caratteristiche che mi danno tutte piacere, ognuna a suo modo, nella scrittura quotidiana.

Molto spesso vedo nei negozi di stilografiche e anche nei siti web dei produttori penne che costano migliaia di euro, perché costruite con materiali pregiati e applicazioni preziose (in oro, in argento, in pietre di vario tipo) che sono totalmente fuori dalle mie possibilità economiche.

La riflessione che vi giro è questa: volendo ignorare il lato puramente estetico fino a che cifra, sulla base della vostra esperienza d'uso e del vostro pensiero, è ragionevole spingersi per acquistare una penna "tecnicamente eccellente"?

Perdonatemi se la domanda può sembrare stupida, ma mi interesso di stilografiche da appena 6 mesi e ho bisogno di studiare e di leggere ancora molto. E anche di provare moltissime penne! :lol:

Grazie a chi avrà voglia di rispondere :wave:
kircher
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Il ragionevole limite da non oltrepassare

Messaggio da kircher »

io mi sono imposto il limite di 100 euro. Ho speso di più solo per una Franklin Christoph comprata alla fabbrica e l'ho comprata controvoglia, perché mi dispiaceva essere arrivato fin lì, aver tenuto gli impiegati per ore a farmi provare pennini e non comprare niente. Mi dispiace per tutto il resto e in particolare per quella Montblanc 139 che non comprerò mai.
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Messaggio da LdiBi »

Il mio limite è di 100€, ho un paio di penne che lo oltrepassano perché mi sono state regalate. Mentre quelle che ho comprato, appunto sotto i 100€, me le porto in giro e in ufficio, curandole e tenendole d'occhio come se fossero penne da 1000€, quelle più costose raramente oltrepassano la soglia di casa anche se non sono penne da collezione ma 'solo' delle belle penne.

Laura
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Messaggio da HoodedNib »

Ognuno credo sviluppi una certa "filosofia" negli acquisti. Voglio dire ci sono penne che ti piacciono per qualche motivo, per come scrivono, per l'estetica, per la qualita', per hanno quel colore che nessuno ha o anche, perche' no, perche' sono di quella specifica marca.

Io non mi sono messo un tetto di spesa rigido ma ma raramente spendo piu' di 100 euro. Certo ci sono penne che volevo come Sailor Professional Gear o come la Lamy 2000 che costano di piu' ma in generale sono l'eccezione. Ad occhio credo che prima o poi comprero' una Pilot, visto che e' l'unica giapponese che mi manca del trio delle principali (si mi piacciono le giapponesi, e' un criterio) e che "prima o poi" (leggi quando avro' abbastanza soldi e potrebbe essere mai) una urushi e una maki-e (quest'ultime me ne potrei uscire con poco piu' di 100 euro).
Per il resto cerco per mercatini quello che mi puo' servire/piacere per stare sotto i 100 euro, una Pelikan, qualche Aurora, penne di colori sgargianti tipo rossi,verdi,blu accesi o di ebanite nera... cose che non ho e per cui non spenderei molto a meno di regali.

Come vedi ci sono diverse filosofie mischiat nel mio caso: generalmente meno di 100 euro, il trio delle giapponesi, vintage da mercatino, penne colorate e qualche eccezione se e quando ma sopraututto penne con cui volendo potrei scrivere ogni giorno. Penso che abbia una sola penna con cui non ho mai scritto ed e' la Filcao Ladybug ma solo perche' dovrei sostituire il sacchetto e mi scoccia farlo :lol:
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Messaggio da hobbit »

Premetto che io scrivo quasi esclusivamente con la stilo e che due dei miei figli usano oramai costantemente la stilo per i compiti di scuola. Ho fatto questa premessa perché non vorrei sembrare un detrattore.

Credo che i prezzi proposti per molte stilografiche siano un'esagerazione, perché fare una stilografica che scriva bene e che sia piacevole da utilizzare non richiede materiali da NASA e stilisti da pagare profumatamente.

La conseguenza di questo mio pensiero è che mi sto imponendo di non innamorarmi di oggetti effettivamente bellissimi, ma vergognosamente costosi per scrivere quelle poche righe di cui necessito normalmente.

Concludendo, capisco che possa sembrare una scelta estrema per un partecipante a un forum come questo, ma io mi sono imposto come limite di spesa ragionevole di una 40ina di euro, anche se cerco normalmente di tenermi ben sotto. Poi può sempre capitare l'eccezione che conferma la regola.
Francesco
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Messaggio da francoiacc »

Non serve spendere cifre alte per avere una penna che scrive bene. Da un punto di vista tecnico reputo che la Pelikan M800 sia un valido riferimento. Oltre ad avere una bella estetica la misura è perfetta, il sistema di caricamento è molto ben funzionale e scorrevole e permette di caricare una considerevole quantità di inchiostro, scrive benissimo con un tratto costante flusso ben regolato e mai un incertezza. Spendere di più ha senso solo nella ricerca dell'estetica e dei materiali particolari. :wave:
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Messaggio da Monet63 »

Il mio limite è intorno ai 200 euro, con possibili e rari sforamenti entro i 500/600 euro.
Tale limite è inteso per penne dal funzionamento impeccabile, ovvero per penne che assolvono perfettamente il compito per cui sono state progettate e fabbricate. Tra l'altro - per me - l'uso autoreferenziale di materiali preziosi, insoliti, rari o particolarmente originali non costituisce motivo di preferenza, in quanto trovo particolare bellezza nella sobrietà di un oggetto, tranne rarissime eccezioni.
:wave:
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Messaggio da francoiacc »

Il problema è che a volte anche la sobrietà è costosa, specialmente quando esprime classe ed eleganza.
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Messaggio da LuMazzmarill »

Da possessore di ormai otto penne (tutte economiche, la più costosa Pilot Prera - 46 euro - ) dico che la soglia di spesa di 100 euro ha senso solo intesa come spesa massima sul lasso di tempo, non sulla singola penna. Altrimenti è un attimo spendere 200 euro per 20 penne. :lol:

Secondo me, una cosa saggia è un limite di spesa annuo (magari 100, 200 euro); e poi scegliere se comprare tre Pilot Metropolitan o una Lamy 2000. ;)
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scossa
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Messaggio da scossa »

stilofilo ha scritto: domenica 20 gennaio 2019, 16:11 La riflessione che vi giro è questa: .... fino a che cifra, sulla base della vostra esperienza d'uso e del vostro pensiero, è ragionevole spingersi per acquistare una penna "tecnicamente eccellente"?
posta così, la risposta è, per me, semplice: parlando di passione, il limite è quello che ti concede una ragionevole gestione delle tue finanze (ho visto una persona, del tutto incompetente di orologi, chiedere un prestito per acquistare un Rolex solo per "essere all'altezza" di altre persone che frequentava ...)
Cordialità.

Marco
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Messaggio da Polemarco »

I referenti da considerare sono molti.

Ad esempio, io colleziono le Aurora posteriori alla seconda guerra mondiale.
Per completare la collezione sarei disposto a spendere per una Optima (attuale) o per una 88K Aquila (mi mancano entrambe).
In questo caso, quello che conta è la completezza della collezione o, se vogliamo, il valore storico del pezzo.
In questa ottica, la funzionalità della penna è recessiva.

Ci sono poi delle penne "monacali" e funzionalissime che costano molto: pensate a una KOP nera.

La determinazione di un massimo annuale è sempre una buona cosa: alla fine ci vuole un poco di rispetto non tanto per i soldi ma per il lavoro che li ha generati.

Ma la mia è solo una opinione
LuMazzmarill
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Messaggio da LuMazzmarill »

Aggiungo, anche per la propria famiglia che magari con quei soldi mette insieme pranzo e cena.
Non tutti facciamo i notai e i chirurghi :D
rinolt
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Messaggio da rinolt »

Interessante domanda che però non ha alcuna risposta possibile. Non esiste un limite sopratutto un limite usabile come riferimento. Cosa vuoi sapere che se spendi meno non se e se spendi di più sei? sei cosa poi? . Vero se si parla di collezzionismo è facile scivolare nella "malattia" , come alcuni psicologi hanno detto più e più volte il collezionismo altro non è che la risposta , lecita, ad una carenza. Cosa vuoi sapere se esiste un limite oltre il quale devi prestare attenzione al rischio di farti prendere la mano? Be in tal caso il limite solo tu puoi , in tempo di non malattia, porlo , solo prima di essere preso da un irrefrenabile bisogno puoi dire quel è il livello di guardia tra ordinario , possibile accettabile e invece l' ossessione , l 'impulsività ad avere ,insomma una vera e proria patologia che porta a cercare cose e spaetti del tutto inutili se non che solo a soddisfare un proprio bisogno "erotico".

Quanto è il limite di bevuta prima di dire che si è alcolisti? quanto è il limite di fumo prima di dire che si è tabagisti?....

Se ti poni questo problema allora potrebbe dire che nel tuo hai un pensiero di rischio , che credi di poter cedere ad un impulso che potrebeb portarti ad uno stato patologico.
Non esiste una risposta , non esiste un punto di riferimento , non esiste un indice e meno male che è cposi perchè questo ci differenzia dalle macchine , dai robot.

Non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace. un proverbio stupendo applicabile in mille situazioni. Alla fine dice solo che non esisotno riferimento ma solo individualismi.
Allroa quale è il limite? Io preferisoc dire che il limite è quando smette di essere un gioco. Avere penne , se non si è dei professionisti della scrittura o del disegno, è e deve essere solo un gioco e come tutti i giochi oggi lo faccio domani no. Un gioco perchè sia tale è come le gocce di pioggia o i fiocchi di neve , se ci sono bene e magari mi ci diverto , se non ci sono, invece, hamen, tutto come prima .

Forse Freud aveva ragione , tutto è sesso , per cui una o mille è lo stesso basta che con ogni una ci "scopi " bene e se ciò avviene già coin la prima allora il limite eccolo li , naturale e facile .

PS. per oltre 30 anni ho usato solo tre stilografiche, nel tempo, ultimamente non ho comprate sei in pochi mesi , le ho comprate solo per provare misure diverse , pesi , graffi . Si ho comprato diversi colori ma perchè cerco il colore che ho in testa e credo di averlo trovato per cui a breve regalerò le varie boccette che ho . Forse cerco il tratto che mi permette di far scivolare pensieri e carta insieme , forse e credo che comprerò ancora altre penne per cercare quella che mi pemetterà di sedermi alla scrivania e, con la mia cacografia, far scivolare lungo il braccio ogni pensiero, con la stessa velocità con cui mi nasce.
Il mio limite è quello , l'attrezzo che mi permetterà di scrivere senza sforzo in quel momento , l attrezzo che sarà un naturale prolungamento di me stesso , che si farà indossare come un vestito perfetto e mi darà il piacere di scivolare sulla carta imprimendo i miei pensieri , che non farà da filtro alle cazzate che penso e dico. Oddio ma allora sto cercando la donna perfetta per essere e non per avere?
se cosi è allora il limite non esite , allora esiste solo un traguardo e questo è il mio essere, solo che a causa di alcuni cambiemnti fisici che sto subendo rischia di essere un insieme di traguardi consecutivi , spero non molti .

Sorry per il mio noioso intervento .
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Messaggio da Agente3 »

Bel quesito, ci ho pensato spesso anche io, spratutto dopo che sono letteralmente andato " oltre"
incoscientemente oltre. Amante delle penne in celluloide mi sono fissato su quelle poche case che tuttora la
Utilizzano e su canoni estetici che, credo , mi porto sepolti in modo inconscio fin dalla giovanissima eta...
Fatto sta che di fronte a certi tipi penne in celluloide ho perso la testa , mi sembrava di averle desiderate fin dai 18 anni ( ora sono vicino alla sessantina)...e dopo averle desiderate per mesi
ragionando sul fatto che erano costose ed era inutile spendere tutti quei soldi visto che di penne belle ne basta una per la vita...ecc ecc...ho perso la testa e in un giorno me ne sono comperate due e ho speso 1300 euro....
Una cifra colossale, non sono un benestante e quei soldi sono un mese di lavoro....
Sono " ragionevolmente " impazzito e ora mi ritrovo preoccupato ....di rifarlo.
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Monet63
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Messaggio da Monet63 »

francoiacc ha scritto: domenica 20 gennaio 2019, 18:08 Il problema è che a volte anche la sobrietà è costosa, specialmente quando esprime classe ed eleganza.
Si si Franco, ma io non ne faccio una questione di prezzo, purché nell'ambito delle mie possibilità/intenzioni. Per intenderci, diciamo che una penna che è costosa perché tempestata di diamanti (è un esempio, ma rende) non mi fa né caldo né freddo; mentre posso decidere di acquistarne una sobria ma costosa, purché scriva alla perfezione e ovviamente mi piaccia.
Per il resto non soffro di soggezione verso un marchio: se ritengo che un fabbricante abbia i prezzi esagerati in relazione a ciò che offre, semplicemente lo ignoro.
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