Le dieci penne che hanno fatto la storia della stilografica.

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Stormwolfie
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Messaggio da Stormwolfie »

Ciao a tutti!
Il titolo dell argomento è uno stimolo a condividere le vostre riflessioni sulle dieci penne che secondo voi hanno fatto la storia della stilografica. È uno spunto per sviluppare interesse verso quei modelli che rappresentano le pietre miliari di questi meravigliosi oggetti.
STEFANO

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Messaggio da Normie »

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Messaggio da Polemarco »

In verità sarebbe interessante aggiungere le motivazioni, così anche gli inesperti come me, capiscono il perchè.
Ma è solo una opinione
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piccardi
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Messaggio da piccardi »

Tenderei in generale ad escludere dall'aver fatto la storia penne del dopoguerra, a quel punto la storia era già stata fatta. E mi sa che 10 sono un po' poche.

Simone
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Messaggio da Normie »

piccardi ha scritto: domenica 25 novembre 2018, 14:42 Tenderei in generale ad escludere dall'aver fatto la storia penne del dopoguerra, a quel punto la storia era già stata fatta. E mi sa che 10 sono un po' poche.
Anche la 51, la Lamy2000 e l'Aurora88?

facci la tua lista Simone!
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ASTROLUX
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Messaggio da ASTROLUX »

Che significa aver fatto la storia?
Innovazione tecnica? Design? Diffusione?
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piccardi
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Messaggio da piccardi »

Normie ha scritto: domenica 25 novembre 2018, 14:48 Anche la 51, la Lamy2000 e l'Aurora88?
La 51 non è del dopoguerra. Le altre due sono penne belle e interessanti ma francamente non vedo cosa possano avere di storico.

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Messaggio da piccardi »

Normie ha scritto: domenica 25 novembre 2018, 14:48 facci la tua lista Simone!
Meglio di no, in questo caso sono curioso di vedere cosa viene fuori, e non voglio influenzare le opinioni altrui.

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Messaggio da domenico98 »

Anche per me dieci sarebbero poche, ma cercherò comunque di fare un lista secondo la mia opinione (in particolare le valuto in base all'innovazione tecnica per il loro periodo):

Montblanc Meisterstuck (serie 130 e 140 per lo stantuffo telescopico)
Montblanc Safety (insieme alle Waterman sono le migliori rientranti)
Waterman 52 (anche tutte la safety per l'alimentatore)
Parker Duofold (icona intramontabile e alimentatore Lucky Curve)
Parker 51 (anche se la Stylomine viene prima, per il pennino corazzato)
Parker Vacumatic (per l'utilizzo di celluloide semitrasparente e per il caricamento)
Wahl Eversharp Doric (per il corpo sfaccettato e il pennino con misura regolabile)
Sheaffer Lifetime Flat Top (per il caricamento a levetta e l'idea della garanzia a vita)
Sheaffer PFM (per il caricamento Snorkel e per il pennino intarsiato)
Pelikan 100 (per il caricamento a stantuffo)

Per le "Honorable Mentions" direi:

Pelikan 400 (icona intramontabile)
Sheaffer Balance (per la linea affusolata)
Omas Lucens e Extra Lucens (anche se la Dunn viene prima, per il caricamento a stantuffo tuffante)
Omas 361 (per il pennino con doppio lato scrivente)
Zerollo (e tutte le penne con doppio pennino)
Pullman (Aurora Asterope e tutte le penne con meccanismo retrattile e caricamento non safety)
Onoto The Pen (per la siringa rovesciata)

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Messaggio da analogico »

ASTROLUX ha scritto: domenica 25 novembre 2018, 15:26 Che significa aver fatto la storia?
Innovazione tecnica? Design? Diffusione?
Appunto!
Bisognerebbe chiarire bene il quesito , ed in tutti i casi sarebbe territorio solo per chi abbia un' approfondita e globale conoscenza della materia, altrimenti si rischia di assistere alla comparsa dell'ennesima teoria di elenchi e classifiche basate sul gusto personale, che evidentemente tanto appassionano.
Per carità, classifica più classifica meno, non c'è niente di male.
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Messaggio da zoniale »

analogico ha scritto: domenica 25 novembre 2018, 20:18 Bisognerebbe chiarire bene il quesito , ed in tutti i casi sarebbe territorio solo per chi abbia un' approfondita e globale conoscenza della materia, altrimenti si rischia di assistere alla comparsa dell'ennesima teoria di elenchi e classifiche basate sul gusto personale, che evidentemente tanto appassionano.
Ma neanche prendersi troppo sul serio. Siamo o non siamo su un sito di simpatico cazzeggio con il pretesto di roba per scrivere assai demodé?

Io per esempio considero impportantissima per la storia della stilografica la Pelikan Pelikano, che mi ha accompagnato, come unica penna e nelle varie versioni che si sono succedute, dalla prima elementare al 2010 per quarantacinque anni.
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Messaggio da Stormwolfie »

La mia domanda era diretta a comprendere gli step tecnici che hanno contribuito ad innovare. Sono d’accordo che parliamo di innovazioni introdotte prima dell’avvento della sfera. Chiaro è che su quelle innovazioni si innestano perfezionamenti avvenuti dopo . Mi incuriosisce comprendere chi secondo voi ha avuto è realizzato l’IDEA!
È chi dopo aver avuto l’IDEA l’ha realizzata meglio!
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Messaggio da analogico »

zoniale ha scritto: domenica 25 novembre 2018, 21:32 Siamo o non siamo su un sito di simpatico cazzeggio con il pretesto di roba per scrivere assai demodé?
Una certa deriva verso il cazzeggio ultimamente l'avevo notata, tuttavia che questo fosse un sito deputato al solo cazzeggio prendendo a pretesto le stilografiche, invece francamente mi era sfuggito. :roll: :roll:
Grazie per il chiarimento.
Antonio

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Messaggio da Mightyspank »

domenico98 ha scritto: domenica 25 novembre 2018, 18:29 Anche per me dieci sarebbero poche, ma cercherò comunque di fare un lista secondo la mia opinione (in particolare le valuto in base all'innovazione tecnica per il loro periodo):

Montblanc Meisterstuck (serie 130 e 140 per lo stantuffo telescopico)
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Waterman 52 (anche tutte la safety per l'alimentatore)
Parker Duofold (icona intramontabile e alimentatore Lucky Curve)
Parker 51 (anche se la Stylomine viene prima, per il pennino corazzato)
Parker Vacumatic (per l'utilizzo di celluloide semitrasparente e per il caricamento)
Wahl Eversharp Doric (per il corpo sfaccettato e il pennino con misura regolabile)
Sheaffer Lifetime Flat Top (per il caricamento a levetta e l'idea della garanzia a vita)
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Per le "Honorable Mentions" direi:

Pelikan 400 (icona intramontabile)
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Omas Lucens e Extra Lucens (anche se la Dunn viene prima, per il caricamento a stantuffo tuffante)
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Domenico Lorenzo
Concordo in gran parte con le tue considerazioni con alcune varianti. Le Wahl sono importanti più per l'estetica che per particolari accorgimenti tecnici.
Onoto De la Rue è da mettere fra le "dieci" per il sistema "plunger filler".
Citerei anche Conklin nelle menzionabili per il sistema di caricamento "crescent filler". Toglierei la MB Safety e sottolinerei l'importanza di Waterman, a cominciare da modelli storici come la 46.
Andrebbe aggiunta anche la CF del dopoguerra come prima cartuccia/converter di successo commerciale.
Parker Duofold è sicuramente iconica ma più per il colore arancione introdotto nei materiali.
Sulle italiane, a parte la 361, per certi versi rivale ma superiore tecnicamente alla 51, il resto è interessante ma più per la ricerca estetica che tecnica. Troppo di nicchia gli esperimenti alla Zerollo ecc...
Di sicuro dimentico qualcosa...
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Messaggio da HoodedNib »

Mightyspank ha scritto: domenica 25 novembre 2018, 23:33
Concordo in gran parte con le tue considerazioni con alcune varianti. Le Wahl sono importanti più per l'estetica che per particolari accorgimenti tecnici.
Onoto De la Rue è da mettere fra le "dieci" per il sistema "plunger filler".
Citerei anche Conklin nelle menzionabili per il sistema di caricamento "crescent filler". Toglierei la MB Safety e sottolinerei l'importanza di Waterman, a cominciare da modelli storici come la 46.
Andrebbe aggiunta anche la CF del dopoguerra come prima cartuccia/converter di successo commerciale.
Parker Duofold è sicuramente iconica ma più per il colore arancione introdotto nei materiali.
Sulle italiane, a parte la 361, per certi versi rivale ma superiore tecnicamente alla 51, il resto è interessante ma più per la ricerca estetica che tecnica. Troppo di nicchia gli esperimenti alla Zerollo ecc...
Di sicuro dimentico qualcosa...
[/quote]

Riguardo le Italiane direi che la 88 (e varianti) ha detto la sua, e' la classica penna che ogni conoscitore nel mondo ha e vorrebbe (e con un po' di sforzo potrebbe) avere, vero che non hanno nulla di nuovo o quasi(forse la sconosciutissima vite di regolazione interna?) ma hanno rifatto qualcosa di meglio, migliorando la Parker 51 tanto da fargli prendere il suo posto. Piccole modifiche ma fatte bene, fatte per durare e prodotte in numero tale da garantirne la sopravvivenza di qualche esemplare per molto a lungo. Non c'e' qualcosa di nuovo ed eclatante ma sono tante, piccole cose sommate. In altre parole un'ottima manifattura. Merita quantomeno di stare nelle "menzionabili" se non nelle prime dieci, secondo me.
“Ankh-Morpork had dallied with many forms of government and had ended up with that form of democracy known as One Man, One Vote. The Patrician was the Man; he had the Vote.”
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