La signora in nero.

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piccardi
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Messaggio da piccardi »

Luca ha scritto: lunedì 16 luglio 2018, 12:54 in realta' e' una "tecnica" piuttosto semplice.
E' anche una tecnica piuttosto rischiosa, basta un nonnulla a grattar via mezzo pennino.
La grana dei fondi di tazza non è uniforme, quello che ti va bene su una su un'altra ti rovina il pennino.
Se si suggerisce di usare carte abrasive di grado noto, è perché quello è ben definito e resta lo stesso su tutte.
Sulla mia tazza una cosa del genere rovinerebbe pesantemente un pennino (ha una grana troppo larga).

Simone
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Messaggio da francoiacc »

Mi vengono i brividi alla sola idea di passare il pennino di una preziosa 88 sul fondo di una tazza :roll:
Per affinare i miei pennini, quando è davvero necessario, ho preso un kit di micromesh. Se il pennino è proprio in pessime condizioni parto da 3200 altrimenti lo affino a partire dalla grana 6000 con estrema cautela. Ho imparato a mie spese dopo avere quasi irrimediabilmente rovinato il pennino di una Sheaffer Imperial :?
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Messaggio da HoodedNib »

Luca ha scritto: lunedì 16 luglio 2018, 12:54 in realta' e' una "tecnica" piuttosto semplice.

Si prende una tazza di ceramica da colazione (o quella usata come porta penne sulla scrivania), la si rigira e sul bordo noterai una parte più' ruvida di color beige, ovvero la parte che va a contatto con il tavolo. Molto delicatamente comincia a scriverci su (scegli un punto e concentrati su quella zona ripassando il colore varie volte) a formare dei piccoli emicicli. Ripeti l'operazione con tutte le vari angolazioni del pennino (anche al contrario) fino a completare tutta la circonferenza del bordo. Avrai ottenuto un pennino morbido con flusso fluido, senza false partenze.

NOTA: ci sono persone che preferiscono avere un M smooth fronte (normal) ed un EF scratchy retro (reverse), perciò se non te la senti non fare la parte del reverse writing ma solo quella del normal.

NOTA: mi riferisco ovviamente a penne che non hanno problemi di flusso!
In pratica la stessa cosa che piu' comunemente si fa con micromesh e limette lucidanti per unghia
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Messaggio da Polemarco »

ricart ha scritto: lunedì 9 luglio 2018, 23:27 Il nuovo pennino è più flessibile del vecchio anche se non raggiunge la flessibilità di un Omas di anni fa,giusto per avere un paragone. Allego qualche foto in cui si possono vedere delle piccole differenze sul fianco,sullo spessore delle punte e sull'alimentatore.
DSCN2407.JPG
DSCN2408.JPG
DSCN2409.JPG
I prossimi giorni cercherò di fare delle foto migliori per evitare l'errore di parallasse,le differenze sono quasi impercettibili ma evidentemente contribuiscono a quel ninin di flessibilità in più. Proverò a fare le foto con il microscopio che uso per le monete. Il pennino della 88 Anniversario dà il meglio di se con un inchiostro molto fluido perchè altrimenti l'alimentatore non riesce a portare tutto l'inchiostro che serve per avere un tratto largo. Si formano i binari.

Mandi
Scusate ma non ho capito.
Riallego la foto
DSCN2407 - Copia.JPG
Allora:
1) si tratta di due pennini con i rebbi lunghi di due tipi diversi ? (sul forum si parla di due pennini diversi del tipo rebbi lunghi e di un pennino a rebbi corti)
o
2) si tratta di un pennino a rebbi lunghi e di un pennino a rebbi corti ?

In caso di risposta positiva alla seconda domanda, potete indicare quale è il pennino a rebbi lunghi ?
Grazie dell'attenzione.
Polemarco
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ricart
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Messaggio da ricart »

Sono tutti e due con i rebbi lunghi. Quello di sinistra ( 88 verde ) è il nuovo tipo che si trova sulla serie 88 Anniversario,quella di diversi colori,blu,verde, gialla, marrone, rossa, ecc. Quello sulla destra ( 88 nera ) è il pennino a rebbi lunghi originale, cioè quello presente sulle prime 88 fine anni ottanta circa. Questo pennino rimase in produzione pochi anni per il noto motivo. La foto cercava di indicare e individuare le piccole differenze fra i due pennini che potrebbero giustificare la migliore "flessibilità" dell'ultimo tipo. L'Aurora ultimamente l'ha introdotto anche sulla nuova seria della Optima. Quando parlo di flessibilità non intendo dire che i pennini con i rebbi lunghi siano flessibili ma intendo dire che,rispetto a quello dei rebbi corti delle serie normali ( 88 - Optima - Talentum ) offrono una "flessibiltà e/o morbidezza" aggiunta. Insomma non sono i chiodi che troviamo sulle penne con i pennini in oro della rimanente produzione europea e non. Se paragonato ai flessibili vintage direi che non regge il confronto, opinione mia s'intende.

Mandi da ricart
Riccardo

Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie (G.U.)
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