errori stilografica

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unostudente
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Messaggio da unostudente »

salve, ho una curiosità veloce: quando sbagliate a scrivere con la stilografica fate una "barra" sopra e continuate accanto oppure usate lo sbianchino (liquido o a roller)?; si danneggia il pennino scrivendoci sopra?
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Monet63
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Messaggio da Monet63 »

Riga sopra, e continuo.
Per come la vedo io, l'errore è parte della scrittura. Solo chi non scrive non fa errori.
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Umberto Saba
Kyte
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Messaggio da Kyte »

Monet63 ha scritto: venerdì 23 febbraio 2018, 16:14 Riga sopra, e continuo.
Per come la vedo io, l'errore è parte della scrittura. Solo chi non scrive non fa errori.
pienamente d'accordo, se non voglio errori scrivo al pc :D
Scriptor

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Messaggio da Scriptor »

Anch'io faccio una riga, o uno scarabocchio, e riscrivo. Fra l'altro, il bianchetto tradizionale - quello liquido, che si secca - è praticamente impermeabile all'inchiostro stilografico, bisognerebbe scriverci sopra con una penna a sfera... :shifty:

E anche il bianchetto a striscia (roller) non è che assorba senza problemi l'inchiostro della stilo. Insomma, personalmente evito questi tipi di correttori.
Godowsky1930
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Messaggio da Godowsky1930 »

anch'io tiro una barra in genere, però in certi documenti ufficiali ( tipo referti medici scritti con la stilografica) nei quali è brutto tracciare una riga, utilizzo un bianchetto Pentel su cui posso riscrivere con la stilografica senza danni per il pennino. umberto
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Polemarco
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Messaggio da Polemarco »

Se il documento ha ufficialità, è buona norma evitare gli sbianchettamenti, cancellature e barrature che impediscano di leggere quanto corretto.

Io sono solito interlineare la parola e ricominciare con un "anzi".

Se l'esigenza della correzione sorge dopo l'errore (ma prima della sottoscrizione del documento) è preferibile usare il "delete" o l' "adde" ponendo un apice numerato sulla parola da correggere, come fanno i notai.

Se il documento è già sottoscritto è meglio lasciar perdere e aggiungere una postilla che spieghi il tutto (con data successiva e sottoscrizione autonoma).

Altrimenti il pericolo del falso è all'angolo.
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Non sapete quante volte ho visto asserire che la cartella medica era stata manipolata dopo il danno al paziente.
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Messaggio da davide451 »

Personalmente, se posso riscrivo. Se non ne ho il tempo, la possibilità o la voglia, interlineo l'errore e riscrivo correttamente, non faccio postille perché non produco atti pubblici. La postilla, cioè interlineare la parte errata, numerare la interlineatura e a fine atto scrivere : cancella quanto interlineato, è invece obbligatoria per gli atti pubblici e i certificati medici rientrano assolutamente nella categoria, per cui mi permetto di sconsigliare vivamente l'uso del bianchetto, che fra l'altro genera correzioni orrende dal punto di vista dello stile. Ciao a tutti. davide
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Messaggio da Monet63 »

Godowsky1930 ha scritto: venerdì 23 febbraio 2018, 18:41 anch'io tiro una barra in genere, però in certi documenti ufficiali ( tipo referti medici scritti con la stilografica) nei quali è brutto tracciare una riga, utilizzo un bianchetto Pentel su cui posso riscrivere con la stilografica senza danni per il pennino. umberto
Quando ero in servizio (mi occupavo di logistica), nell'ipotesi della compilazione a mano di un documento ufficiale, veniva vietato l'uso di qualsiasi correttore, perché il suo utilizzo invalidava il documento stesso. La normativa recitava "in caso di errore si provvederà a depennare con linea diritta la parte da correggere, lasciando leggibile l'errore, siglando quanto corretto", o qualcosa del genere.
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Messaggio da Polemarco »

Ufficialità o non ufficialità, a lungo andare diventa un modus operandi che regola la formazione dello scritto e che ti solleva da tanti problemi.
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Anni fa, a mia moglie (avvocato) è stato richiesto un parere legale da un cinese.
Mia moglie gli dice "Guardi che, disgraziatamente, lei ha sottoscritto un contratto che deve rispettare, questa è la sua firma".
E il cinese, con un sorriso: "Quella che legge in fondo al contratto non è la mia firma, qualunque interprete vi leggerà: firmo ma non ho capito quello che c'è scritto".
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Messaggio da Miata »

Polemarco ha scritto: sabato 24 febbraio 2018, 12:14 ...
Anni fa, a mia moglie (avvocato) è stato richiesto un parere legale da un cinese.
Mia moglie gli dice "Guardi che, disgraziatamente, lei ha sottoscritto un contratto che deve rispettare, questa è la sua firma".
E il cinese, con un sorriso: "Quella che legge in fondo al contratto non è la mia firma, qualunque interprete vi leggerà: firmo ma non ho capito quello che c'è scritto".
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Messaggio da stanzarichi »

Godowsky1930 ha scritto: venerdì 23 febbraio 2018, 18:41 anch'io tiro una barra in genere, però in certi documenti ufficiali ( tipo referti medici scritti con la stilografica) nei quali è brutto tracciare una riga, utilizzo un bianchetto Pentel su cui posso riscrivere con la stilografica senza danni per il pennino. umberto
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Messaggio da unostudente »

Polemarco ha scritto: sabato 24 febbraio 2018, 12:14 Ufficialità o non ufficialità, a lungo andare diventa un modus operandi che regola la formazione dello scritto e che ti solleva da tanti problemi.
P.S.
Anni fa, a mia moglie (avvocato) è stato richiesto un parere legale da un cinese.
Mia moglie gli dice "Guardi che, disgraziatamente, lei ha sottoscritto un contratto che deve rispettare, questa è la sua firma".
E il cinese, con un sorriso: "Quella che legge in fondo al contratto non è la mia firma, qualunque interprete vi leggerà: firmo ma non ho capito quello che c'è scritto".
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Messaggio da Godowsky1930 »

Rispondo aRiccardo. Una delle mie tre specialita'' e' in Medicina Legale e delle Assicurazioni. Non ho mai scritto un referto medico legale con la stilografica ma solo ed esclusivamente col computer come , sempre in ambito medico legale non invierei mai a un collega consulente di parte un file aperto per esempio in world ma bensi' in PDF. Ovviamente nelle consulenze destinate ai giudici anche la firma e' elettronica. Diverso e' il discorso in ambito clinico che concerne altre due specialita' in Cardiologia e Gerontologia e Geriatria. In questo caso quando si visita un paziente con cui si ha un rapporto da trenta o quaranta anni se si deve effettuare una correzione di un nome di un farmaco che il paziente ti ha fornito erroneamente non trovo che sia un delitto usare il bianchetto per un motivo di ordine.Probabilmente mi sono espresso in modo impreciso quando ho usato il termine "referto ufficiale". Credo di avere chiarito il mio pensiero . Umberto

Aggiungo al pensiero sopra espresso una ulteriore precisazione. Ho lavorato in Ospedale per trentasei anni e non mi sono mai sognato di fare una correzione col bianchetto proprio per motivi medico legali : a proposito ho concluso la mia carriera ospedaliera senza avere mai ricevuto un avviso di garanzia; anche questo lo ritengo un successo. Ne' mi puo' giungere ora dopo dieci Anni e dieci giorni dal pensionamento. Umberto
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Messaggio da Polemarco »

Nessuno voleva mettere in dubbio la sua professionalità e il suo operato.
Ultimamente sono cambiate tante cose.
Per molti, quelle che sono delle disgrazie (sto pensando a casi di malasanità o a casi asseriti come tali) diventano anche momenti di locupletazione.
Da qui l'esigenza di non dare adito a contestazioni.
Tutto qui.
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Messaggio da stanzarichi »

Godowsky1930 ha scritto: sabato 24 febbraio 2018, 18:37 Rispondo aRiccardo. Una delle mie tre specialita'' e' in Medicina Legale e delle Assicurazioni. Non ho mai scritto un referto medico legale con la stilografica ma solo ed esclusivamente col computer come , sempre in ambito medico legale non invierei mai a un collega consulente di parte un file aperto per esempio in world ma bensi' in PDF. Ovviamente nelle consulenze destinate ai giudici anche la firma e' elettronica. Diverso e' il discorso in ambito clinico che concerne altre due specialita' in Cardiologia e Gerontologia e Geriatria. In questo caso quando si visita un paziente con cui si ha un rapporto da trenta o quaranta anni se si deve effettuare una correzione di un nome di un farmaco che il paziente ti ha fornito erroneamente non trovo che sia un delitto usare il bianchetto per un motivo di ordine.Probabilmente mi sono espresso in modo impreciso quando ho usato il termine "referto ufficiale". Credo di avere chiarito il mio pensiero . Umberto
Per quel che so, è comunque sconsigliato farlo anche per cose di poco conto come un nome di un farmaco fornito erroneamente dal paziente. Poi siamo d’accordo tutti che non è certo questo il problema legato al nostro lavoro :)

Con referto ufficiale avevo pensato, comunque, a documentazione tipo una cartella clinica o simili.

Per il resto, quoto in pieno la risposta di polemarco
Polemarco ha scritto: sabato 24 febbraio 2018, 20:20 Nessuno voleva mettere in dubbio la sua professionalità e il suo operato.
Ultimamente sono cambiate tante cose.
Per molti, quelle che sono delle disgrazie (sto pensando a casi di malasanità o a casi asseriti come tali) diventano anche momenti di locupletazione.
Da qui l'esigenza di non dare adito a contestazioni.
Tutto qui.
Polemarco
PS solo un pizzico d’invidia per aver raggiunto la pensione, cosa che io sono sempre più convinto che non vedrò mai :o
Riccardo
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