Mostra Scambio - Pen Show di Firenze
18 Maggio 2024 - Ippodromo del Visarno, piazzale delle Cascine 29
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La mia prima vera Omas (Gentlemen)!
- domenico98
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- La mia penna preferita: Montblanc 149G
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- Località: Milano
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La mia prima vera Omas (Gentlemen)!
Buonasera a tutti!
Sabato scorso partecipai al meraviglioso Pen Show di Milano: centinaia di stilografiche, dalle più modeste alle più importanti, ma pur sempre bellissime penne e tante belle persone con cui parlare. Ero andato con un inalienabile obiettivo: tornare a casa con una Omas. Pur avendone già qualcuna (una Super 72, una Studio con il blocco dello stantuffo rotto e uno stiloforo Lucens con il pennino crepato), me ne serviva una da poter usare tutti i giorni, preferibilmente con un pennino flessibile, ma obbligatoriamente di grandi dimensioni (adoro le penne grandi). La Omas era una marca che non avevo mai preso molto in considerazione fino a qualche anno fa: un po' per ignoranza un po' per inesperienza mi ero sempre orientato verso marche più "internazionali" e blasonate. Tutto cambiò quando ne provai una: era una 556/s con pennino Extra che la mia professoressa di arte usava quotidianamente; da quel momento non solo cambiai idea, ma iniziò una vera e propria caccia alla Omas. Non dico che questo sabato si sia conclusa, ma almeno ho raggiunto una buona tappa (al massimo si concluderà forse con una Extra Lucens nera/trasparente con le venature bianche, ma non vorrei sembrare un poco ambizioso ). Al Pen Show mi si mostrarono due grandi occasioni: una 557/s Ogiva con doppia veretta grecata (sia sul cappuccio sia sulla sezione), pennino M bicolore, una penna di buone dimensioni come piace a me; l'altra era una Gentlemen (con la 'e'), sfaccettata, un grande pennino Extra Lucens dal foro a 'casetta', meno verettata dell'altra ma comunque dal fascino intramontabile. Non direi la verità se dicessi che ci ho messo poco a decidere, perché in realtà ci ho impiegato parecchie ore. Solo con gli utilissimi consigli del signor Piccardi, di Ottorino e del Gran Maestro Sanpei riuscì finalmente a decidermi e mi portai a casa la Gentlemen. Appena arrivato l'ho smontata, pulita e lucidata e ora scrive che è una favola! La Ogiva aveva un pennino medio che era scorrevolissimo e morbidissimo, e quando provai l'EF un po' graffiante della Gentlemen mi venne qualche ripensamento, ma dopo un po' di rodaggio (di inchiostro non ne ho trovato neanche una goccia e il pennino sembrava nuovo, solo un po' ossidato) ritornò in gran forma! La penna è in celluloide e presenta allo strofinio il classico profumo di canfora. Sul pomello di caricamento si trova una piccola spinetta che permette di essere solidale con la vite elicoidale. La madre vite è sul pistone stesso, il quale è guidato da due scanalature all'interno della penna, a differenza del modello più moderno dove la madre vite è solidale al pomello e la guida è un sottile pezzetto di plastica. Uno dei tanti motivi che mi portato a optare per la Gentlemen fu il materiale: avevo letto qui a proposito delle Omas più moderne fatte in quella famigerata resina di cotone, la cui instabilità la deformava, rovinando corpi e cappucci delle penne. Questa è in celluloide e penso che di problemi di deformazione non ne avrà (mai dire mai). Due dubbi comunque mi tormentano: il primo riguarda il pennino, che mi sembra un po' incastrato; non sono riuscito a titarlo fuori neanche dopo un giorno di bagno, però finché funziona non c'è bisogno di scomodarlo, ma comunque a voi sembra normale o è un po' troppo inserito? Il secondo riguarda il cappuccio: non chiude perfettamente e rimane un minuscolo scalino; secondo voi è normale o dovrebbe chiudersi meglio? L'alimentatore penso sia in ebanite ma non ne sono sicuro. Detto ciò è una penna davvero meravigliosa e sono pienamente soddisfatto della scelta, ringraziando ancora le persone sopra per gli utili consigli che mi hanno dato. Il pennino è un flessibile davvero incredibile, di quelli che oggi non ne fanno più, ma comunque rimane una penna che posso usare quotidianamente senza timore. Una stilografica grande ma maneggevole, dal design moderno ma comunque classico, pronta a donare tantissime soddisfazioni. Ecco di seguito qualche foto, e qualche confrontotra le dimensioni con una MB 146 (l'inchiostro è un Waterman Serenity Blue). Vi ringrazio per l'attenzione e auguro a tutti voi una buona serata!
Domenico
Sabato scorso partecipai al meraviglioso Pen Show di Milano: centinaia di stilografiche, dalle più modeste alle più importanti, ma pur sempre bellissime penne e tante belle persone con cui parlare. Ero andato con un inalienabile obiettivo: tornare a casa con una Omas. Pur avendone già qualcuna (una Super 72, una Studio con il blocco dello stantuffo rotto e uno stiloforo Lucens con il pennino crepato), me ne serviva una da poter usare tutti i giorni, preferibilmente con un pennino flessibile, ma obbligatoriamente di grandi dimensioni (adoro le penne grandi). La Omas era una marca che non avevo mai preso molto in considerazione fino a qualche anno fa: un po' per ignoranza un po' per inesperienza mi ero sempre orientato verso marche più "internazionali" e blasonate. Tutto cambiò quando ne provai una: era una 556/s con pennino Extra che la mia professoressa di arte usava quotidianamente; da quel momento non solo cambiai idea, ma iniziò una vera e propria caccia alla Omas. Non dico che questo sabato si sia conclusa, ma almeno ho raggiunto una buona tappa (al massimo si concluderà forse con una Extra Lucens nera/trasparente con le venature bianche, ma non vorrei sembrare un poco ambizioso ). Al Pen Show mi si mostrarono due grandi occasioni: una 557/s Ogiva con doppia veretta grecata (sia sul cappuccio sia sulla sezione), pennino M bicolore, una penna di buone dimensioni come piace a me; l'altra era una Gentlemen (con la 'e'), sfaccettata, un grande pennino Extra Lucens dal foro a 'casetta', meno verettata dell'altra ma comunque dal fascino intramontabile. Non direi la verità se dicessi che ci ho messo poco a decidere, perché in realtà ci ho impiegato parecchie ore. Solo con gli utilissimi consigli del signor Piccardi, di Ottorino e del Gran Maestro Sanpei riuscì finalmente a decidermi e mi portai a casa la Gentlemen. Appena arrivato l'ho smontata, pulita e lucidata e ora scrive che è una favola! La Ogiva aveva un pennino medio che era scorrevolissimo e morbidissimo, e quando provai l'EF un po' graffiante della Gentlemen mi venne qualche ripensamento, ma dopo un po' di rodaggio (di inchiostro non ne ho trovato neanche una goccia e il pennino sembrava nuovo, solo un po' ossidato) ritornò in gran forma! La penna è in celluloide e presenta allo strofinio il classico profumo di canfora. Sul pomello di caricamento si trova una piccola spinetta che permette di essere solidale con la vite elicoidale. La madre vite è sul pistone stesso, il quale è guidato da due scanalature all'interno della penna, a differenza del modello più moderno dove la madre vite è solidale al pomello e la guida è un sottile pezzetto di plastica. Uno dei tanti motivi che mi portato a optare per la Gentlemen fu il materiale: avevo letto qui a proposito delle Omas più moderne fatte in quella famigerata resina di cotone, la cui instabilità la deformava, rovinando corpi e cappucci delle penne. Questa è in celluloide e penso che di problemi di deformazione non ne avrà (mai dire mai). Due dubbi comunque mi tormentano: il primo riguarda il pennino, che mi sembra un po' incastrato; non sono riuscito a titarlo fuori neanche dopo un giorno di bagno, però finché funziona non c'è bisogno di scomodarlo, ma comunque a voi sembra normale o è un po' troppo inserito? Il secondo riguarda il cappuccio: non chiude perfettamente e rimane un minuscolo scalino; secondo voi è normale o dovrebbe chiudersi meglio? L'alimentatore penso sia in ebanite ma non ne sono sicuro. Detto ciò è una penna davvero meravigliosa e sono pienamente soddisfatto della scelta, ringraziando ancora le persone sopra per gli utili consigli che mi hanno dato. Il pennino è un flessibile davvero incredibile, di quelli che oggi non ne fanno più, ma comunque rimane una penna che posso usare quotidianamente senza timore. Una stilografica grande ma maneggevole, dal design moderno ma comunque classico, pronta a donare tantissime soddisfazioni. Ecco di seguito qualche foto, e qualche confrontotra le dimensioni con una MB 146 (l'inchiostro è un Waterman Serenity Blue). Vi ringrazio per l'attenzione e auguro a tutti voi una buona serata!
Domenico
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(O. Wilde)
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Grande penna in celluloide, l'adoro, avendole tutte e due ti assicuro che con quella degli anni '90 non ha niente a che vedere (tranne la forma) intanto ha un meraviglioso pennino a freccia Extra Lucens.
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
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Bellissima! Complimenti!
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Time to die.
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Per smontare i pennino hai usato l' attrezzo forato per i pennini, battendo posteriormente sull'alimentatore con un perno della giusta misura?domenico98 ha scritto: ↑giovedì 15 febbraio 2018, 19:11 ...................................
............
Due dubbi comunque mi tormentano: il primo riguarda il pennino, che mi sembra un po' incastrato; non sono riuscito a titarlo fuori neanche dopo un giorno di bagno, però finché funziona non c'è bisogno di scomodarlo, ma comunque a voi sembra normale o è un po' troppo inserito?
Il secondo riguarda il cappuccio: non chiude perfettamente e rimane un minuscolo scalino; secondo voi è normale o dovrebbe chiudersi meglio?
L'alimentatore penso sia in ebanite ma non ne sono sicuro.
...............................
Domenico
Per la lunghezza potrebbe essere di pochissimo più inserito, ma non me ne preoccuperei assolutamente.
Il cappuccio è normale ce faccia un piccolo scalino, dipende anche dalla lunghezza del controcappuccio.
L'alimentatore è in ebanite.
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
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Davvero molto bella! E che pennino flessibile *_*
Complimenti!
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È una bellissima penna, la mia la comparo con la Montblanc Masterpiece 149 e non riesco mai a trovare un vincitore. È molto equilibrata, leggera, il pennino favoloso vola sulla carta e la capacità di inchiostro è molto buona. Hai fatto un ottimo acquisto, il pennino io non lo toccherei e anche la chiusura del cappuccio la trovo giusta.
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....ah però ! complimenti. Davvero un bel colpo. La Gentlemen in questione è una fra le mie preferite in assoluto.
Goditi la pastosità del pennino e la sua progressione nell'affondo. Bella davvero - ciao
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Ottima scelta, Domenico, e grazie anche per le tue "impressioni"!domenico98 ha scritto: ↑giovedì 15 febbraio 2018, 19:11 ....
Il pennino è un flessibile davvero incredibile, di quelli che oggi non ne fanno più, ma comunque rimane una penna che posso usare quotidianamente senza timore. Una stilografica grande ma maneggevole, dal design moderno ma comunque classico, pronta a donare tantissime soddisfazioni. Ecco di seguito qualche foto, e qualche confrontotra le dimensioni con una MB 146 (l'inchiostro è un Waterman Serenity Blue)...
A parte la finestra di ispezione, secondo me la Omas vince il confronto per tutti gli altri parametri.
Buona scrittura!!
Giorgio
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La mia prima vera Omas (Gentlemen)!
mi par di conscerla....
Roberto
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L'esperienza è il tipo di insegnante più difficile. Prima ti fa l'esame, poi ti spiega la lezione. (O. WIlde)
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Ringrazio tutti per le risposte! Ho intenzione di scrivere una recensione, ma prima ho bisogno di un po' di tempo per fare un po' di prove sul campo.
Sono d'accordo con Musicus riguardo alla finestra di visualizzazione per il livello di inchiostro, è un dettaglio di cui un po' ne sento la mancanza, ma I successi sugli altri fronti colmano pienamente questa piccola lacuna. Essa potrà essere risolta con una futura Extra Lucens, ma prima di pensare a quella voglio godermi ben bene la Gentlemen.
Rispondendo a Max, non sono nemmeno riuscito a svitare la sezione, neanche con un po' di calore. Per smontare e rimontare il pistone ho seguito le utili istruzioni sul Wiki (per intenderci il secondo metodo). Come anche suggeritomi da LucaC, finché funziona non c'è bisogno di scomodarlo. Quando ce ne sarà bisogno se ne riparlerà (anche se devo ammettere che mi dà un po' di fastidio non poter smontare completamente una penna, pazienza). Detto ciò, ringrazio ancora tutti per i complimenti, sperando che questa nuova arrivata possa accompagnarmi per molto molto tempo. Buona serata a tutti!
Domenico
Sono d'accordo con Musicus riguardo alla finestra di visualizzazione per il livello di inchiostro, è un dettaglio di cui un po' ne sento la mancanza, ma I successi sugli altri fronti colmano pienamente questa piccola lacuna. Essa potrà essere risolta con una futura Extra Lucens, ma prima di pensare a quella voglio godermi ben bene la Gentlemen.
Rispondendo a Max, non sono nemmeno riuscito a svitare la sezione, neanche con un po' di calore. Per smontare e rimontare il pistone ho seguito le utili istruzioni sul Wiki (per intenderci il secondo metodo). Come anche suggeritomi da LucaC, finché funziona non c'è bisogno di scomodarlo. Quando ce ne sarà bisogno se ne riparlerà (anche se devo ammettere che mi dà un po' di fastidio non poter smontare completamente una penna, pazienza). Detto ciò, ringrazio ancora tutti per i complimenti, sperando che questa nuova arrivata possa accompagnarmi per molto molto tempo. Buona serata a tutti!
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E' una bella penna, sicuramente ti accompagnerà per molto molto tempo e non avrai motivo di smontarla.
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Asciugo la bava colante che ho sbavato sulla tastiera e faccio complimenti e congratulazioni per l'acquisto!
Enrica
"Non essere mai codardo o crudele. Cerca di essere sempre gentile, ma non smettere mai di essere buono." Doctor Who
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Eh sì, è proprio lei!! Ringrazio te per la meraviglia che mi hai lasciato portare a casa! Ringrazio ancora tutti per le gentili risposte! Come già anticipato, fra un po' di tempo ne farò una recensione. Buona serata!
Domenico
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L’alimentatore in questa penna è inserito a frizione, non ci sono gli incavi per l’attrezzo. Se c’e necessità di estrarlo bisogna farlo dal retrimaxpop 55 ha scritto: ↑venerdì 16 febbraio 2018, 10:08 Per smontare i pennino hai usato l' attrezzo forato per i pennini, battendo posteriormente sull'alimentatore con un perno della giusta misura?
Per la lunghezza potrebbe essere di pochissimo più inserito, ma non me ne preoccuperei assolutamente.
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Ciao Roberto, io mi riferivo alla basetta forata dove appoggiare la sezione poi da battere col martelletto posteriormente, non a quelli a vite, forse mi sono espresso male.
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