identificazione di alcune penne

Recensioni, impressioni sull'uso, discussioni, sul più straordinario strumento di scrittura!
Rispondi
Avatar utente
giuguar
Touchdown
Touchdown
Messaggi: 37
Iscritto il: sabato 7 ottobre 2017, 22:21

identificazione di alcune penne

Messaggio da giuguar »

Salve a tutti,

ho cercato nella sezione tematica per marca ma non sono riuscita ad identificare alcuni modelli in mio possesso (a parte l'Auretta in acciaio).
Le due Pelikan scolastiche verdi sono ambedue identificate come Pelikano, ero curiosa di sapere se si trattava di versioni che si sono succedute dello stesso modello o hanno un proprio nome oltre a Pelikano. La 6 non ha marca e mi chiedevo se era una penna commerciale o un modello di qualche marca, scrive molto bene. 1,3,9 e 10 sono Aurora, 5 Waterman, 7 Sheffer, 8 e 12 Parker e 11 una Paper Mate scolastica.
Qualcuno riconosce qualche penna? In particolare della 3 mi interessava sapere se ne esisteva una versione con pennino fine, e la 5 che continuo a cercare perchè scrive benissimo ma purtroppo ha l'impugnatura in resina rotta...

Grazie

Giulia:)
Allegati
penne2.jpg
penne1.jpg
Avatar utente
netosaf
Crescent Filler
Crescent Filler
Messaggi: 1223
Iscritto il: giovedì 31 dicembre 2015, 9:04
La mia penna preferita: Omas extra lucens
Il mio inchiostro preferito: tutti i blue
Misura preferita del pennino: Flessibile
Fp.it 霊気: 054
Località: Pistoia
Gender:

identificazione di alcune penne

Messaggio da netosaf »

La 3 è una bella penna: Aurora Hastil prodotta nel 1970, esposta al MoMa di New York e disegnata da Marco Zanuso.
A quanto ne so fu prodotta in EF,F, M e B.
Non sarei sicurissimo che sia ancora in produzione.

stefano
Si chiama penna. È come una stampante, collegata direttamente al mio cervello.
(Dale Dauten)
Avatar utente
domenico98
Pulsante di Fondo
Pulsante di Fondo
Messaggi: 264
Iscritto il: mercoledì 12 marzo 2014, 19:47
La mia penna preferita: Montblanc 149G
Il mio inchiostro preferito: Visconti Blue
Misura preferita del pennino: Flessibile
Località: Milano
Gender:

identificazione di alcune penne

Messaggio da domenico98 »

La numero 7 è una bellissima Sheaffer Imperial Touchdown, con il meraviglioso Inlaid Nib, a mio parere uno dei più eleganti e particolari pennini in circolazione. Se non erro degli anni sessanta. Complimenti!

Domenico
Siberia

identificazione di alcune penne

Messaggio da Siberia »

La 8 è la Parker 45, la 12 è una Parker 25, la 1 è una Marco Polo, la 9 una Ipsilon
Avatar utente
Lorenzo79
Pulsante di Fondo
Pulsante di Fondo
Messaggi: 330
Iscritto il: mercoledì 16 novembre 2016, 14:00
La mia penna preferita: Aurora 88
Il mio inchiostro preferito: Pilot Iroshizuku tsuki-yo
Misura preferita del pennino: Fine
Fp.it Vera: 010
Località: Cremona / Modena
Gender:
Contatta:

identificazione di alcune penne

Messaggio da Lorenzo79 »

Urka, sono arrivato tardi...mi sa che sono già tutte identificate :D
Avatar utente
zoniale
Crescent Filler
Crescent Filler
Messaggi: 1911
Iscritto il: domenica 16 ottobre 2016, 13:48
La mia penna preferita: Tutte, troppe, anni '40 - '60
Misura preferita del pennino: Medio
Località: Varese (circa)
Gender:

identificazione di alcune penne

Messaggio da zoniale »

domenico98 ha scritto: domenica 8 ottobre 2017, 20:37 La numero 7 è una bellissima Sheaffer Imperial Touchdown, con il meraviglioso Inlaid Nib, a mio parere uno dei più eleganti e particolari pennini in circolazione. Se non erro degli anni sessanta. Complimenti!
Uno scrupolo: per la forma rastremata credo che l'identificazione sia corretta. Ma controlla se sotto al pennino trovi un foro con dentro un tubicino... in quel caso si tratterebbe della più costosa e più antica PFM.
Michele
Avatar utente
Pettirosso
Crescent Filler
Crescent Filler
Messaggi: 1754
Iscritto il: martedì 6 novembre 2012, 21:54
La mia penna preferita: Aurora, per tradizione
Il mio inchiostro preferito: Aurora blu
Misura preferita del pennino: Fine
Località: Traves (TO)
Gender:

identificazione di alcune penne

Messaggio da Pettirosso »

zoniale ha scritto: lunedì 9 ottobre 2017, 0:13
domenico98 ha scritto: domenica 8 ottobre 2017, 20:37 La numero 7 è una bellissima Sheaffer Imperial Touchdown, con il meraviglioso Inlaid Nib, a mio parere uno dei più eleganti e particolari pennini in circolazione. Se non erro degli anni sessanta. Complimenti!
Uno scrupolo: per la forma rastremata credo che l'identificazione sia corretta. Ma controlla se sotto al pennino trovi un foro con dentro un tubicino... in quel caso si tratterebbe della più costosa e più antica PFM.
MAGARI!
Nel qual caso, carissima Giulia, ti consiglierei di fare molta attenzione ai lupi famelici che, con l'approssimarsi dell'inverno, sicuramente ti avvicinerebbero... :D
Parlando delle altre tue penne (che oramai dovresti avere chiaro quali sono), posso soltanto aggiungere che la Hastil mi risulterebbe ancora a catalogo nuova (la versione Ecosteel), e che la Pelikano n° 2 era esattamente la stessa (anche come colore, quel verdone molto in uso in quegli anni anche sulle auto: basti pensare alla mitica Mini) che usavo io durante le scuole medie, quindi seconda metà degli anni '60.
Giuseppe.
Avatar utente
giuguar
Touchdown
Touchdown
Messaggi: 37
Iscritto il: sabato 7 ottobre 2017, 22:21

identificazione di alcune penne

Messaggio da giuguar »

Rispondo cumulativamente un po' a tutti,
anzitutto grazie tante per la vostra disponibilità!

La Shaeffer è proprio degli anni 60, fu regalata a mia madre dai datori di lavoro dopo un certo numero di anni di servizio, è in perfette condizioni e scrive benissimo, anche se non la carico spesso, dovrei farle un qualche tipo di manutenzione secondo voi? allego una foto di come appare sotto al pennino, ma non credo sia quella che dite voi.
Le pelikano verdi risalgono per l'esattezza al 1980 la 2 e al 1983 la 4, io facevo le ultime classi delle elementari, ma è possibile che le producessero già da parecchio prima da quanto mi dite a questo punto...
La Hastil è di mio padre, stessa origine della shaeffer, ho visto che ancora viene venduta ad un prezzo spropositato, me la tengo stretta, ne dovrei avere un'altra in qualche cassetto (di mia madre!)
Ricordo che in prima elementare avevamo una stilografica "di ordinanza" (andavo dai preti, come ho raccontato nella presentazione li la penna biro era un anatema) che credo di aver riconosciuto in quella che identificate in altra parte del forum come una Auretta di plastica? il corpo bombato, pennino piccolo che spuntava appena dal barilotto, ricordo che a quell'età andavano via come il pane perchè cadevano sempre e ne ho avute di vari colori, arancione, arancione col tappo cromato, verde sbiadito e azzurra. Il corpo tutto in plastica tranne la clip e l'anellino alla base del tappo cromati. Però non capisco una cosa, al liceo mi capitò tra le mani una auretta in plastica che aveva esattamente la stessa forma dell'auretta in acciaio che avevo io (la 10) allora quella prima penna stilografica cosa era?
Allegati
penna.jpg
Avatar utente
zoniale
Crescent Filler
Crescent Filler
Messaggi: 1911
Iscritto il: domenica 16 ottobre 2016, 13:48
La mia penna preferita: Tutte, troppe, anni '40 - '60
Misura preferita del pennino: Medio
Località: Varese (circa)
Gender:

identificazione di alcune penne

Messaggio da zoniale »

giuguar ha scritto: martedì 10 ottobre 2017, 15:59 La Shaeffer è proprio degli anni 60, fu regalata a mia madre dai datori di lavoro dopo un certo numero di anni di servizio, è in perfette condizioni e scrive benissimo, anche se non la carico spesso, dovrei farle un qualche tipo di manutenzione secondo voi? allego una foto di come appare sotto al pennino, ma non credo sia quella che dite voi.
Effettivamente si tratta della Imperial touchdown e non della PFM. Poco male. Capitolo manutenzione: se funziona e carica normalmente non farle nulla. Al massimo una sciacquata periodica tra una crica e l'altra.
giuguar ha scritto: martedì 10 ottobre 2017, 15:59 Le pelikano verdi risalgono per l'esattezza al 1980 la 2 e al 1983 la 4, io facevo le ultime classi delle elementari, ma è possibile che le producessero già da parecchio prima da quanto mi dite a questo punto...
Penne marchiate "Pelikano sono state prodotte dal 1960 al 2010. Io l'usavo alle elementari e sino all'università e poi al lavoro. Qui ne puoi trovare la storia: Pelikano
giuguar ha scritto: martedì 10 ottobre 2017, 15:59 La Hastil è di mio padre, stessa origine della shaeffer, ho visto che ancora viene venduta ad un prezzo spropositato, me la tengo stretta, ne dovrei avere un'altra in qualche cassetto (di mia madre!)
Diciamo che la Hastil è a listino. Non so quante ne vendano a 350€, quando si trovano in giro NOS a molto meno.
giuguar ha scritto: martedì 10 ottobre 2017, 15:59 Ricordo che in prima elementare avevamo una stilografica "di ordinanza" (andavo dai preti, come ho raccontato nella presentazione li la penna biro era un anatema) che credo di aver riconosciuto in quella che identificate in altra parte del forum come una Auretta di plastica? ....
Sono poco competente. Forse anche l'Auretta, come la Pelikano, si è reincarnata negli anni sotto sembianze diverse?
Michele
Avatar utente
giuguar
Touchdown
Touchdown
Messaggi: 37
Iscritto il: sabato 7 ottobre 2017, 22:21

identificazione di alcune penne

Messaggio da giuguar »

scusa che intendi per NOS?
Avatar utente
zoniale
Crescent Filler
Crescent Filler
Messaggi: 1911
Iscritto il: domenica 16 ottobre 2016, 13:48
La mia penna preferita: Tutte, troppe, anni '40 - '60
Misura preferita del pennino: Medio
Località: Varese (circa)
Gender:

identificazione di alcune penne

Messaggio da zoniale »

Eeeeeh ... cosa vuoi capire tu del gergo di noialtri espertoni? :D

New Old Stock. In italiano: avanzo di magazzino, penna vecchia mai usata.
Michele
Avatar utente
giuguar
Touchdown
Touchdown
Messaggi: 37
Iscritto il: sabato 7 ottobre 2017, 22:21

identificazione di alcune penne

Messaggio da giuguar »

aahaaa...
e dove si troverebbero i suddetti avanzi? mercatini suppongo e poi dove altro? cos'è una di quelle informazioni cui solo quelli con almeno 8000 interventi nel forum possono accedere? :lol: :lol: :lol: :lol:
Avatar utente
Ottorino
Tecnico - Moderatore
Tecnico - Moderatore
Messaggi: 11140
Iscritto il: lunedì 24 novembre 2008, 9:21
La mia penna preferita: Doric donatami da Fab66
Il mio inchiostro preferito: colorato brillante o neronero
Misura preferita del pennino: Stub
FountainPen.it 500 Forum n.: 096
Fp.it ℵ: 022
Fp.it 霊気: 022
Località: Firenze
Gender:

identificazione di alcune penne

Messaggio da Ottorino »

Esatto, Informazione riservatissima ! comincia per C e finisce per ulo.

Manutenzione Touchdown: dice bene zoniale, se va lasciala stare.

E un mio amico meccanico diceva in aggiunta al malcapitato di turno: .... e magari gonfia un po' le gomme e mettici un po' di benzina ....

Se ti ritrovi un po di grasso al silicone mettine una lacrima (meglio mezza, meglio 1/4, meglio 1/8 etc) sul tubo posteriore in modo che la tenuta migliori.
Inoltre assicurati che il forellino che trovi sul fondo del fusto, di lato, sia libero e non ostruito.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
Avatar utente
Pettirosso
Crescent Filler
Crescent Filler
Messaggi: 1754
Iscritto il: martedì 6 novembre 2012, 21:54
La mia penna preferita: Aurora, per tradizione
Il mio inchiostro preferito: Aurora blu
Misura preferita del pennino: Fine
Località: Traves (TO)
Gender:

identificazione di alcune penne

Messaggio da Pettirosso »

Anche l'Auretta ha avuto diverse versioni nel corso degli anni, non quante la Pelikano, ma comunque parecchie, a partire dalle prime con pennino carenato (quello che tu dici sporgeva appena) fino alle ultime più affusolate con pennino scoperto.
Puoi leggere un recente articolo sui modelli Aurora del dopoguerra qui: http://newpentrace.net/articleGA01.html
Nell'articolo vengono indicate 3 varianti, ma dell'ultima (che qui viene chiamata mk3) ne esistono poi ancora molteplici rifiniture, in plastica, in metallo de luxe, ecc.
Trovi poi tutti gli altri modelli, fra cui la Hastil (che ti consiglio di tenerti ben stretta).
Quanto alla Pelikano, quanto scritto nel link di Zionale coincide con i miei ricordi: direi Antimacchia verdone 2a metà anni '60.
Poi, come puoi notare, la datazione di produzione dei modelli in parte si sovrappone: fra distribuzione, giacenza nei magazzini e nelle stesse cartolerie + più che normale che un prodotto potesse venire venduto nuovo anche dopo una decina di anni, in un mercato in cui la vendita on line ancora non esisteva.
Sulle NOS si è già bene espresso Ottorino... Su Ebay (ed anche da altre parti) ne trovi, e solitamente se un venditore serio le dichiara tali lo sono veramente.
Attenzione, però: NOS non vuole necessariamente dire funzionanti: in linea di massima lo sono quelle a cartuccia (sempre che il pennino son sia arrugginito o troppo ossidato), ma per quelle a sacchetto o a pistone il discorso è radicalmente diverso.
Nota personale: io alle medie alternavo Pelikano e Auretta (2a serie). Personalmente mi piaceva di più la panciuta Auretta, ma devo a malincuore ammettere che la Pelikano era superiore: scrittura migliore, niente macchie anche se sballottata negli zaini (done il nome), finestrella per la visualizzazione del livello dell'inchiostro.
Ma come hai fatto a rompere tutte quelle povere Auretta? Erano praticamente indistruttibili, a meno che ci giocassi a freccette... Ma spero proprio di no :o
Giuseppe.
Avatar utente
giuguar
Touchdown
Touchdown
Messaggi: 37
Iscritto il: sabato 7 ottobre 2017, 22:21

identificazione di alcune penne

Messaggio da giuguar »

... eppure andavano via come il pane :lol:
Rispondi

Torna a “Penne Stilografiche”