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Inchiostro Marlen

Inviato: giovedì 1 maggio 2014, 1:20
da Crononauta
Ecco... questa mia prova in pseudo-cancelleresco non la metto nella sezione calligrafia ma in questa degli inchiostri, perché in effetti volevo mostrare il bellissimo rosso mattone scuro che ho trovato come gentile omaggio insieme alla Aleph :thumbup:
Per praticità ho usato un pennino da intinzione, per cui non vi so dire come può rendere in una stilografica. L'impressione, in ogni caso, è quella di un inchiostro ottimamente bilanciato, è fluido quanto basta per scorrere bene senza dare la sensazione di un "gel" (come i neri 4001 e Quink), ma nel contempo non spiuma o attraversa il foglio neanche nei momenti di "pennino carico", situazione che p.e. col Waterman Absolute Brown è critica.

Nel mentre, ne approfitto per raccontare un gustoso episodio accaduto al Giro d'Italia del 1914, il più duro di tutti, come descritto già dal titolo del libro da cui è preso: "Giro 1914, il più duro di tutti - quei temerari delle macchine a pedali" di Paolo Facchinetti.
Giro1914
Giro1914
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Inchiostro Marlen

Inviato: giovedì 1 maggio 2014, 1:36
da Resvis71
Ciao Massimo.
Proverò anch'io in questi giorni l'inchiostro Marlen.
Il mio dovrebbe essere marrone da quel che ho visto sul tappo e in trasparenza.
Complimenti per la tua grafia.È sempre un piacere vedere i tuoi scritti.
L'episodio trascritto è sì gustoso.Grazie! :)

Inchiostro Marlen

Inviato: giovedì 1 maggio 2014, 8:12
da Pettirosso
Accidenti, che bel colore! (intendo il rosso mattone).
Qualcono sa dirmi dove lo posso trovare? (senza la Aleph, purtroppo :o ).
Da un po' sto cercando proprio questa tonalità...
Ciao a tutti.

Inchiostro Marlen

Inviato: giovedì 1 maggio 2014, 13:40
da Dean82
Massimo,
più leggo i tuoi interventi, maggiore è la stima che nutro nei tuoi confronti: sai scrivere in giapponese (forse tua moglie è originaria del Sol Levante? è un'idea che mi son fatto ma, probabilmente, ho detto una castroneria); hai gusti formidabili in termini 'libreschi' (II guerra mondiale, ciclismo...) e... hai una scrittura davvero invidiabile. complimenti anche per l'inchiostro Marlen che ti è capitato.

Saluti,

Inchiostro Marlen

Inviato: giovedì 1 maggio 2014, 21:12
da Crononauta
Dean82 ha scritto:Massimo,
più leggo i tuoi interventi, maggiore è la stima che nutro nei tuoi confronti: sai scrivere in giapponese (forse tua moglie è originaria del Sol Levante? è un'idea che mi son fatto ma, probabilmente, ho detto una castroneria); hai gusti formidabili in termini 'libreschi' (II guerra mondiale, ciclismo...) e... hai una scrittura davvero invidiabile. complimenti anche per l'inchiostro Marlen che ti è capitato.
Saluti,
Troppo onore :-)
Comunque non hai detto una castroneria, mia moglie è effettivamente giapponese[1]. I miei due bimbi sono bilingui, l'unico gnucco in famiglia che non riesce a parlare giapponese (ho giusto imparato qualche parola, gli alfabeti "semplici" hiragana e katakana che non leggo nemmeno fluentemente, e qualche kanji sparso :( ). Ogni tanto provo a fare qualche esercizio, ma con poco successo :crazy: è una lingua con un gradino di apprendimento che va scalato con la piccozza, e io per giunta sono uomo di pianura, nato e cresciuto a Ferrara, nella più piatta zona della Pianura Padana, in mezzo a umidità, nebbia e zanzare... :-(

[1] che poi è il motivo per cui riesco a procurarmi gli Iroshizuku a prezzi di saldo: in Giappone li vendono a 1475 yen, che al cambio attuale sono poco più di una decina di euro :-)

Inchiostro Marlen

Inviato: venerdì 2 maggio 2014, 0:05
da Silente
Complimentii per la grafia e per l'inchiostro ricevuto, Massimo!
... Anche a Venezia, quanto a umidità, nebbia e zanzare non si scherza!! :D

Inchiostro Marlen

Inviato: venerdì 2 maggio 2014, 8:29
da Dean82
I miei due bimbi sono bilingui
Massimo,
loro forse ancora non se ne rendono conto, ma sono fortunatissimi; sarà una cosa che tornerà loro parecchio utile.
procurarmi gli Iroshizuku a prezzi di saldo
Ed esattamente leggendo una recensione (?) di un Iroshizuko, nella quale accennavi ad un viaggio in Giappone da parte di tua moglie, mi è venuta l'idea che potesse essere Giapponese; c'era qualcosa, in quel post, che mi ha fatto intendere che non fosse né un viaggio di lavoro né per turismo. Riguardo ai prezzi degli Iroshizuko: non avevo dubbi che la componente maggiore del loro costo in terra nostrana derivasse dal trasporto; in fondo - come tutte le produzioni su larga scala - verranno sintetizzati in economia, per cui i costi industriali 'nudi e crudi' incidono in maniera poco significativa sul prezzo in €.
Ogni tanto provo a fare qualche esercizio, ma con poco successo :crazy: è una lingua con un gradino di apprendimento che va scalato con la piccozza
Continua ad esercitarti, i risultati arriveranno :clap: :thumbup:

Rinnovo i miei complimenti per la tua grafia e i tuoi gusti in fatto di libri.

A presto,