Pelikan 4001 Violetto - Recensione

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Monet63
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Pelikan 4001 Violetto - Recensione

Messaggio da Monet63 »

PROLOGO
L’incontro con questo inchiostro è avvenuto per puro caso, quando, per errore, ho acquistato una confezione di cartucce corte. Il violetto è un colore che uso sporadicamente (ma dipende da molti fattori) e che, nel mio personalissimo “codice dei colori”, come altri colori che uso, ha un suo ben preciso significato, che mi aiuta a riconoscere a colpo d’occhio il tipo di scritto, l’importanza che gli attribuisco ed anche altre indicazioni di base. Fino ad ora, per questo scopo, ho sempre usato il Waterman, che ha fatto bene il suo lavoro.
PREPARAZIONE
La penna deputata al viola è una economicissima Pelikan Primapenna da 7 euro, di quelle con corpo bicolore e tonalità sgargianti (in questo caso arancio/violetto chiaro), munita perennemente di converter proprietario. Quella in questione ha subito un lavaggio piuttosto accurato prima del cambio inchiostro, ed ha visto per la prima volta nella sua “carriera” una cartuccia Pelikan. E’ dotata di un pennino in acciaio misura M, che però produce un tratto analogo ad un F delle Pelikan serie M a pistone. E’ caratterizzata da un flusso medio, tendente al bagnato, sempre molto ben controllato; in breve, è una tipica scolastica Pelikan, che si ferma solo quando finisce la benzina.
Ho inserito la cartuccia ed aspettato un paio di minuti, con la penna chiusa infilata nel portapenne a punta in giù; poi ho cominciato a scrivere normalmente.
UTILIZZO ED IMPRESSIONI
Anticipo subito che, a metà della prima cartuccia, il colore mi è piaciuto a tal punto che ho acquistato la boccetta da 30 ml. Il colore, prima che l’inchiostro asciughi del tutto, ricorda molto (lo dico per chi ha dimestichezza con i colori per belle arti) il violetto di cobalto chiaro (fosfato di cobalto PV14); una volta asciutto la tonalità si sposta leggermente verso il blu, restando comunque indiscutibilmente viola. La brillantezza rimane anche dopo asciugatura, ed è direttamente proporzionale alla qualità della carta che si usa: su Rhodia e Oxford dà il meglio di sé. La versione in boccetta, nel mio caso, non ha mostrato particolari differenze rispetto a quella in cartuccia: flusso, tonalità, comportamento, sono risultati essere del tutto sovrapponibili. Ho anche caricato una seconda penna (una Pilot Kakuno con pennino F), per avere un’idea precisa della resa con pennini davvero fini.
L’ho usato su varie carte, tra cui: blocco Rhodia, carta da fotocopie di qualità (Fabriano Copy 1), Pigna Monocromo, Pignacento, quaderno spiralato Ikea, quaderno di carta riciclata, taccuino Moleskine con carta simil-assorbente, quaderno Oxford. La prima bella sorpresa è stata che questo inchiostro è in grado di limitare parecchio il trapassamento nella facciata opposta del foglio rispetto al Waterman che ho usato fino a ora. Ad esempio, sul quaderno Ikea, sul Moleskine e sul quaderno di carta riciclata si è comportato discretamente bene col pennino M della Pelikan Primapenna, e benissimo con quello F della Kakuno. Ritengo che il Waterman, sotto questo aspetto, gli sia inferiore, perché a parità di parametri produce più sanguinamento.
Non sono in grado di valutare con precisione la fluidità, ma posso affermare che entrambe le penne sulle quali l’ho caricato hanno evidenziato un flusso paragonabile al Pelikan 4001 blu royal, forse impercettibilmente meno abbondante, ma comunque tale da rendere confortevole la scrittura e da non creare problemi; a meno che, beninteso, la penna non abbia problemi di suo.
Le ripartenze si sono sempre mostrate certe e senza “vuoti”. A tal proposito ho lasciato volontariamente inattive entrambe le penne per oltre due settimane, in posizione orizzontale, ed al momento di riprenderle hanno ricominciato a scrivere senza incertezze, pur con un tono più profondo che tuttavia si è assestato dopo qualche riga.
Le sfumature sono presenti ma non evidentissime, e sono maggiori se si una un pennino più largo e carta molto liscia e poco assorbente, mentre con pennini F veri (come quello della Pilot) e su carte più porose la tinta tende ad appiattirsi. La saturazione è notevole, specialmente se si usa una penna dal flusso medio/abbondante. L’asciugatura è piuttosto veloce: con la Primapenna su Fabriano Copy1 siamo intorno ai 5 secondi, 7 secondi circa su Oxford e Rhodia, 2 secondi su carte porose.
La resistenza all’acqua è pari a zero; d’altra parte il produttore non lo dichiara come resistente.

CONCLUSIONI
Sono davvero contento di aver trovato sulla mia strada questo inchiostro. La qualità è indiscutibile, e la si può ottenere ad un prezzo davvero ottimo: con circa 4 euro ci si porta a casa una boccetta da 30 ml, quindi è tra i più economici in assoluto. Non voglio essere polemico; ma a volte, quando spendo cifre piuttosto alte per inchiostri che promettono mari e monti, e poi non riesco - in fase di utilizzo - a capire il motivo di tale prezzo, rimango quantomeno perplesso. Chiaramente è un mio limite, ma non mi capita sempre: tanto per fare un esempio, sono straconvinto che gli inchiostri Graf Von Faber Castell (almeno quelli che ho usato finora) valgano ogni singolo centesimo del loro costo, così come alcuni Montblanc, ma non sempre il prezzo va di pari passo con la qualità.
Di certo questo violetto va inserito, a mio parere, negli inchiostri “da avere”, specialmente se piace il colore in sé, ed è in grado di dare belle soddisfazioni ad un prezzo decisamente moderato.
Complimenti a Pelikan.
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Re: Pelikan 4001 Violetto - Recensione

Messaggio da ciro »

Il colore mi piace, però con l'acqua sembra sparire del tutto...!
Ciro
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Re: Pelikan 4001 Violetto - Recensione

Messaggio da vito72 »

Confermo anche io tutto, ho ricevuto in regalo una scatola di cartucce lunghe viola pelikan e sono rimasto positivamente impressionato, è una tonalità che preferisco rispetto al viola waterman, inoltre anche io ho riscontrato che il vero tallone di Achille del waterman è il trapasso/sanguinamento, mentre il pelikan è più controllato. Il pelikan è più simile al viola lamy, anche io volevo prendere una boccetta, ma alla fine il viola lo uso molto poco, di solito anche io per righe di traduzione di esercizi, quindi a colpo di occhio so che se vedo un viola sulla pagina è italiano.
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Re: Pelikan 4001 Violetto - Recensione

Messaggio da Phormula »

Gli inchiostri della serie 4001 sono sempre stati dei cavalli di battaglia scolastici: ottime prestazioni e piccolo prezzo.
Questa bella recensione ne è una ulteriore conferma.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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Re: Pelikan 4001 Violetto - Recensione

Messaggio da Irishtales »

Monet63 ha scritto:Complimenti a Pelikan
E soprattutto complimenti a te! Bellissima recensione, e come al solito complimenti anche per la grafia :clap:
Ultimamente sto apprezzando il verde Pelikan, un verde smeraldo con ottimi requisiti, con cui questo viola starà davvero bene!
"Scrittura e pittura sono le due estremità della stessa arte e la loro realizzazione è identica" - Aforisma di Shitao
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Re: Pelikan 4001 Violetto - Recensione

Messaggio da Monet63 »

vito72 ha scritto:ma alla fine il viola lo uso molto poco, di solito anche io per righe di traduzione di esercizi, quindi a colpo di occhio so che se vedo un viola sulla pagina è italiano.
:lol: Ok! Quindi non sono il solo a sfruttare il colpo d'occhio per capire senza dover leggere! Io lo uso, ad esempio, per formulazioni dei colori e simili: se è viola la formulazione è provvisoria e da testare, o in fase di pre-test.

Grazie a tutti per gli interventi!

Ah, dimenticavo: Daniela, anche a me piace il verde 4001: di solito lo "arricchisco" con qualche goccia di 4001 brown per renderlo appena meno vivace.
L’opera d’arte è sempre una confessione.
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Hiroshi

Re: Pelikan 4001 Violetto - Recensione

Messaggio da Hiroshi »

Grazie mille della recensione!
È da tempo che penso al viola, e mi chiedevo come fosse il Pelikan!

Sarà il mio prossimo acquisto!
Maruska
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Pelikan 4001 Violetto - Recensione

Messaggio da Maruska »

Monet63 ha scritto:PROLOGO
L’incontro con questo inchiostro è avvenuto per puro caso, quando, per errore, ho acquistato una confezione di cartucce corte. Il violetto è un colore che uso sporadicamente (ma dipende da molti fattori) e che, nel mio personalissimo “codice dei colori”, come altri colori che uso, ha un suo ben preciso significato, che mi aiuta a riconoscere a colpo d’occhio il tipo di scritto, l’importanza che gli attribuisco ed anche altre indicazioni di base. Fino ad ora, per questo scopo, ho sempre usato il Waterman, che ha fatto bene il suo lavoro.
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Ho inserito la cartuccia ed aspettato un paio di minuti, con la penna chiusa infilata nel portapenne a punta in giù; poi ho cominciato a scrivere normalmente.
UTILIZZO ED IMPRESSIONI
Anticipo subito che, a metà della prima cartuccia, il colore mi è piaciuto a tal punto che ho acquistato la boccetta da 30 ml. Il colore, prima che l’inchiostro asciughi del tutto, ricorda molto (lo dico per chi ha dimestichezza con i colori per belle arti) il violetto di cobalto chiaro (fosfato di cobalto PV14); una volta asciutto la tonalità si sposta leggermente verso il blu, restando comunque indiscutibilmente viola. La brillantezza rimane anche dopo asciugatura, ed è direttamente proporzionale alla qualità della carta che si usa: su Rhodia e Oxford dà il meglio di sé. La versione in boccetta, nel mio caso, non ha mostrato particolari differenze rispetto a quella in cartuccia: flusso, tonalità, comportamento, sono risultati essere del tutto sovrapponibili. Ho anche caricato una seconda penna (una Pilot Kakuno con pennino F), per avere un’idea precisa della resa con pennini davvero fini.
L’ho usato su varie carte, tra cui: blocco Rhodia, carta da fotocopie di qualità (Fabriano Copy 1), Pigna Monocromo, Pignacento, quaderno spiralato Ikea, quaderno di carta riciclata, taccuino Moleskine con carta simil-assorbente, quaderno Oxford. La prima bella sorpresa è stata che questo inchiostro è in grado di limitare parecchio il trapassamento nella facciata opposta del foglio rispetto al Waterman che ho usato fino a ora. Ad esempio, sul quaderno Ikea, sul Moleskine e sul quaderno di carta riciclata si è comportato discretamente bene col pennino M della Pelikan Primapenna, e benissimo con quello F della Kakuno. Ritengo che il Waterman, sotto questo aspetto, gli sia inferiore, perché a parità di parametri produce più sanguinamento.
Non sono in grado di valutare con precisione la fluidità, ma posso affermare che entrambe le penne sulle quali l’ho caricato hanno evidenziato un flusso paragonabile al Pelikan 4001 blu royal, forse impercettibilmente meno abbondante, ma comunque tale da rendere confortevole la scrittura e da non creare problemi; a meno che, beninteso, la penna non abbia problemi di suo.
Le ripartenze si sono sempre mostrate certe e senza “vuoti”. A tal proposito ho lasciato volontariamente inattive entrambe le penne per oltre due settimane, in posizione orizzontale, ed al momento di riprenderle hanno ricominciato a scrivere senza incertezze, pur con un tono più profondo che tuttavia si è assestato dopo qualche riga.
Le sfumature sono presenti ma non evidentissime, e sono maggiori se si una un pennino più largo e carta molto liscia e poco assorbente, mentre con pennini F veri (come quello della Pilot) e su carte più porose la tinta tende ad appiattirsi. La saturazione è notevole, specialmente se si usa una penna dal flusso medio/abbondante. L’asciugatura è piuttosto veloce: con la Primapenna su Fabriano Copy1 siamo intorno ai 5 secondi, 7 secondi circa su Oxford e Rhodia, 2 secondi su carte porose.
La resistenza all’acqua è pari a zero; d’altra parte il produttore non lo dichiara come resistente.

CONCLUSIONI
Sono davvero contento di aver trovato sulla mia strada questo inchiostro. La qualità è indiscutibile, e la si può ottenere ad un prezzo davvero ottimo: con circa 4 euro ci si porta a casa una boccetta da 30 ml, quindi è tra i più economici in assoluto. Non voglio essere polemico; ma a volte, quando spendo cifre piuttosto alte per inchiostri che promettono mari e monti, e poi non riesco - in fase di utilizzo - a capire il motivo di tale prezzo, rimango quantomeno perplesso. Chiaramente è un mio limite, ma non mi capita sempre: tanto per fare un esempio, sono straconvinto che gli inchiostri Graf Von Faber Castell (almeno quelli che ho usato finora) valgano ogni singolo centesimo del loro costo, così come alcuni Montblanc, ma non sempre il prezzo va di pari passo con la qualità.
Di certo questo violetto va inserito, a mio parere, negli inchiostri “da avere”, specialmente se piace il colore in sé, ed è in grado di dare belle soddisfazioni ad un prezzo decisamente moderato.
Complimenti a Pelikan.
Diretto in lista dei desideri.... Grazie Monet
Maruska
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Messaggio da Monet63 »

Maruska ha scritto: Diretto in lista dei desideri.... Grazie Monet
Eh lo so, è bellissimo! Oltretutto regge discretamente bene anche su carte non proprio performanti.
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Messaggio da Contax1961 »

Grazie per la recensione sicuramente appena finisco i due attuali viola, lo prenderò in sostituzione del Diamine Imperiale macchiapenne :cry:
Riccardo
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Messaggio da GPstilo »

Mi sto appassionando a questo tipo di recensioni, il che è un danno, mannaggia! :lol:
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Messaggio da Keplero »

GPstilo ha scritto: martedì 12 aprile 2022, 12:07 Mi sto appassionando a questo tipo di recensioni, il che è un danno, mannaggia! :lol:
Mah...no...non credo ci sia un fondamentale danno.
A voler vedere ci sono abitudini e passatempi ben più costosi...
Di conseguenze dirette, per gli inchiostri, diciamo che il numero dei cassetti della scrivania dello studio o di dove tieni i tuoi accessori di scrittura diminuisce drasticamente...inoltre direi che il numero degli inchiostri detenuti è direttamente proporzionale al numero di macchie presenti sugli indumenti ed all'eventuale ira della se presente consorte. ;)

Comunque anche a me sta recensione mi intriga....ma devo far passare almeno una settimana prima di far arrivare a casa la sesta boccetta di inchiostro... :roll:
Effettivamente la mia prima affermazione era velatamente poco veritiera... ;)
Il mio consiglio in merito è... quando il tuo cassetto degli inchiostri non consente ulteriori inserimenti.... prima di leggere ulteriori recensioni, regala qualche boccetta ad un amico di inchiostri che non usi... (ti mando l'indirizzo in pm)...
Inoltre è vero che un boccetta di inchiostro, di solito rappresenta un esigua spesa...ma se leggi dieci recensioni alla settimana... potrebbe diventare una spesa sostanziosa del bilancio familiare.

Poi limitando la lettura delle recensioni eviti l'ascolto di certi commenti in casa.... "C'è un corriere...con un pacchettino... ma chissà cos'è... ma guarda che strano... un inchiostro...ma chissà per chi è..." :shh:
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Messaggio da vito72 »

Anche io ho trovato molto bello questo inchiostro usato in cartuccia, prima o poi prendo anche il calamaio 30ml. Questo tipo di viola lo preferisco anche a quello waterman anche se spesso facciamo sia noi che i produttori confusione con i nomi tra lilla e viola.
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Pelikan 4001 Violetto - Recensione

Messaggio da sansenri »

Utile recensione anche a 5 anni di distanza...
Seppure io sia quasi del tutto fissato con i blu, di recente sto esplorando i blu che tendono al viola, e dato che mi diverte anche giocare con le miscele questo viola mi sembra perfetto per preparare qualche blurple. Il royal blue sembra il candidato primo per la miscela, punto di partenza probabilmente 1:1, però sono curioso di vedere che succeda con qualche inchiostro più concentrato, tipo il Diamine Sargasso Sea o con qualcosa di piu scuro come il Diamine Tudor.
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