Visconti Mirage Red Coral
- francoiacc
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Visconti Mirage Red Coral
La Mirage è la nuova entry level di casa Visconti, è realizzata in resina vegetale stampata ed è disponibile in 6 diverse colorazioni; io sono stato attirato dalla versione rosso corallo.
Iniziando dal cappuccio si nota la clip che è meno arcuata e con il tipico caricamento a molla, in questo caso però non più completamente nascosto sotto lo stemma Visconti sulla sommità del cappuccio, ma completamente esposto. Lo stemma con il sistema Visconti My Pen sulla Mirage è invece posto sul fondo del fusto.
Continuando con il cappuccio questi ha la chiusura magnetica, ma a differenza dei modelli precedenti dove era implementata, non ruota liberamente quando inserito grazie a degli incavi nella sezione.
Tra l’altro un recensore oltreoceano reputa che il magnete sia stato rivestito per evitare che arrugginisca, io personalmente non ho visto niente di particolare sul magnete, ciò comunque non toglie che possa essere vero. La sezione è realizzata con lo stesso materiale del resto della penna, anche questo a mio parere un miglioramento rispetto alle precedenti serie economiche dove la sezione era in metallo mediamente scivoloso; e in ogni caso personalmente trovo che realizzare la sezione dello stesso materiale del fusto risulti quasi sempre essere una scelta estetica migliore.
Quel che non mi è piaciuto è il pennino, lo trovo un po' piccolino, credo sia un nr. 4. A parte la considerazione estetica è un pennino in acciaio con il logo Visconti non prodotto in house, sembrerebbe uno Shmidt ma non ci giurerei. La gradazione non è indicata con una lettera ma con un sistema a pallini; 1 pallino F, 2 per M e 3 per B.
L’alimentatore è in plastica ed il gruppo alimentatore pennino può essere facilmente rimosso svitandolo.
La penna misura 138 mm chiusa, 122 mm aperta e 158 mm aperta con il cappuccio, diametro della sezione circa 11 mm, fusto circa 14 mm cappuccio circa 15 mm, peso 28gr totali di cui 11 è il cappuccio. Si può tranquillamente usare con il cappuccio inserito in quanto si innesta bene sul fusto e non sbilancia la penna. Il sistema di caricamento è a cartuccia/coverter con attacco internazionale standard, nella confezione troviamo solo una cartuccia blu, il converter nn è fornito. La Mirage prevede comunque l’uso di converter filettati, io ci ho messo temporaneamente un converter Delta, ma a pochi euro ho già ordinato un converter filettato Visconti.
Veniamo alla caratteristica principale, ovvero le performances di scrittura. Inizialmente appena tirata fuori dalla scatola ed inchiostrata ha iniziato a scrivere benissimo, buon flusso ed un tratto medio adeguato, tuttavia dopo un paio di pagine il flusso ha iniziato a smagrirsi fino ad arrestarsi. Appena ho svitato leggermente il converter dalla sezione, senza neanche rimuoverlo, ha ripreso a scrivere bene. Reputo che il problema sia da attribuire ad una cattiva compensazione di aria dall'alimentatore. Il pennino è alquanto rigido e quando scrive scorre sulla carta in maniera estremamente piacevole con un feedback appena pronunciato.
In conclusione se non fosse per il difetto di scrittura, che purtroppo non è un problema da poco, Visconti avrebbe potuto fare centro con una ottima entry level. Il prezzo di listino è di 135€, a mio parere non un ottimo prezzo, ma si sa che Visconti si fa pagare. Io l'ho presa nuova sulla baia da un venditore che sta facendo una campagna di vendita molto aggressiva, specialmente sulle Visconti, e me la sono portata a casa per 80€ spedita, che reputo essere un prezzo più adeguato. Resta da vedere se cambia qualcosa con il suo converter originale, ne dubito ma mi riprometto di tenervi aggiornati.
Iniziando dal cappuccio si nota la clip che è meno arcuata e con il tipico caricamento a molla, in questo caso però non più completamente nascosto sotto lo stemma Visconti sulla sommità del cappuccio, ma completamente esposto. Lo stemma con il sistema Visconti My Pen sulla Mirage è invece posto sul fondo del fusto.
Continuando con il cappuccio questi ha la chiusura magnetica, ma a differenza dei modelli precedenti dove era implementata, non ruota liberamente quando inserito grazie a degli incavi nella sezione.
Tra l’altro un recensore oltreoceano reputa che il magnete sia stato rivestito per evitare che arrugginisca, io personalmente non ho visto niente di particolare sul magnete, ciò comunque non toglie che possa essere vero. La sezione è realizzata con lo stesso materiale del resto della penna, anche questo a mio parere un miglioramento rispetto alle precedenti serie economiche dove la sezione era in metallo mediamente scivoloso; e in ogni caso personalmente trovo che realizzare la sezione dello stesso materiale del fusto risulti quasi sempre essere una scelta estetica migliore.
Quel che non mi è piaciuto è il pennino, lo trovo un po' piccolino, credo sia un nr. 4. A parte la considerazione estetica è un pennino in acciaio con il logo Visconti non prodotto in house, sembrerebbe uno Shmidt ma non ci giurerei. La gradazione non è indicata con una lettera ma con un sistema a pallini; 1 pallino F, 2 per M e 3 per B.
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La penna misura 138 mm chiusa, 122 mm aperta e 158 mm aperta con il cappuccio, diametro della sezione circa 11 mm, fusto circa 14 mm cappuccio circa 15 mm, peso 28gr totali di cui 11 è il cappuccio. Si può tranquillamente usare con il cappuccio inserito in quanto si innesta bene sul fusto e non sbilancia la penna. Il sistema di caricamento è a cartuccia/coverter con attacco internazionale standard, nella confezione troviamo solo una cartuccia blu, il converter nn è fornito. La Mirage prevede comunque l’uso di converter filettati, io ci ho messo temporaneamente un converter Delta, ma a pochi euro ho già ordinato un converter filettato Visconti.
Veniamo alla caratteristica principale, ovvero le performances di scrittura. Inizialmente appena tirata fuori dalla scatola ed inchiostrata ha iniziato a scrivere benissimo, buon flusso ed un tratto medio adeguato, tuttavia dopo un paio di pagine il flusso ha iniziato a smagrirsi fino ad arrestarsi. Appena ho svitato leggermente il converter dalla sezione, senza neanche rimuoverlo, ha ripreso a scrivere bene. Reputo che il problema sia da attribuire ad una cattiva compensazione di aria dall'alimentatore. Il pennino è alquanto rigido e quando scrive scorre sulla carta in maniera estremamente piacevole con un feedback appena pronunciato.
In conclusione se non fosse per il difetto di scrittura, che purtroppo non è un problema da poco, Visconti avrebbe potuto fare centro con una ottima entry level. Il prezzo di listino è di 135€, a mio parere non un ottimo prezzo, ma si sa che Visconti si fa pagare. Io l'ho presa nuova sulla baia da un venditore che sta facendo una campagna di vendita molto aggressiva, specialmente sulle Visconti, e me la sono portata a casa per 80€ spedita, che reputo essere un prezzo più adeguato. Resta da vedere se cambia qualcosa con il suo converter originale, ne dubito ma mi riprometto di tenervi aggiornati.
Ultima modifica di francoiacc il sabato 8 dicembre 2018, 17:16, modificato 1 volta in totale.
- francoiacc
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Dimenticavo questa:
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E' una penna che mi interessa. In un negozio l'ho tenuta in mano e mi ha dato l'impressione di una eccessiva leggerezza: anche a te ha fatto questa impressione? Il difetto che citi riguardo alla scrittura va considerato grave, ma potrebbe essere causato da qualche residuo oleoso di lavorazione su pennino e alimentatore: hai provato a lavare con acqua e detersivo per piatti l'alimentatore e il pennino prima di usare la penna?
Ciao. Gionni
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Si certo,
Si certo, lavata con acqua e sgrassatore. La penne come scrivevo è 28gr, io non la trovo eccessivamente leggera.gionni ha scritto: ↑sabato 8 dicembre 2018, 18:31 E' una penna che mi interessa. In un negozio l'ho tenuta in mano e mi ha dato l'impressione di una eccessiva leggerezza: anche a te ha fatto questa impressione? Il difetto che citi riguardo alla scrittura va considerato grave, ma potrebbe essere causato da qualche residuo oleoso di lavorazione su pennino e alimentatore: hai provato a lavare con acqua e detersivo per piatti l'alimentatore e il pennino prima di usare la penna?
Ciao. Gionni
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Mah... queste Visconti . Basta di lavare inutilmente i pennini. Rimandateli indietro, se non funzionano
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Ricevuta in versione verde come regalo di Natale, le prime impressioni sono positive, ma avrei preferito fosse dotata di converter in origine.
Non sapendo che un pallino significasse fine pensavo avesse un tratto medio, ma ancora accettabile.
Essendo la mia scrittura veramente piccola apprezzo maggiormente i pennini giapponesi però questa penna ha una buona scorrevolezza anche sulle cartacce che uso solitamente il che me la fa apprezzare.
E poi un regalo è un regalo.
Non sapendo che un pallino significasse fine pensavo avesse un tratto medio, ma ancora accettabile.
Essendo la mia scrittura veramente piccola apprezzo maggiormente i pennini giapponesi però questa penna ha una buona scorrevolezza anche sulle cartacce che uso solitamente il che me la fa apprezzare.
E poi un regalo è un regalo.
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Ti ringrazio per la recensione.
Cara ma problematica. Per quanto mi riguarda, un'altra bolla di aria fritta che può restare serenamente sulle scaffalature dei negozi. Anche per 80 euro.
Cara ma problematica. Per quanto mi riguarda, un'altra bolla di aria fritta che può restare serenamente sulle scaffalature dei negozi. Anche per 80 euro.
L’opera d’arte è sempre una confessione.
Umberto Saba
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- francoiacc
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In effetti è un peccato, per chi si accontenta di una penna che scrive un paio di pagine non è male. Personalmente credo che scriverò a Visconti.
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La vedo dura: quando spendi 130 euro (prezzo di listino) o anche molto meno, non è che ti accontenti di una penna che scrive un paio di pagine, e quindi effettivamente non è male, ma malissimo. Voglio dire, c'è un esercito di penne nella fascia dei 50 euro che scrivono tutte divinamente.francoiacc ha scritto: ↑giovedì 27 dicembre 2018, 21:00 In effetti è un peccato, per chi si accontenta di una penna che scrive un paio di pagine non è male. Personalmente credo che scriverò a Visconti.
Trovo che non ci sia niente di più fastidioso di una penna che abbia quel comportamento; per me è un fastidio tale che se le stilo fossero tutte così sarei un utilizzatore esclusivo delle biro, perché viene meno il motivo stesso e il piacere di usare una stilografica.
La tua recensione mi è stata utilissima, perché le ultime mie esperienze con Visconti sono state pessime, ma al cambio del gruppo scrittura mi era venuto un dubbio, che la tua recensione mi ha tuttavia tolto.
L’opera d’arte è sempre una confessione.
Umberto Saba
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Ciao, io sto utilizzando da un paio di settimane la nuova Visconti Van Gogh, mia prima Visconti, devo dire di essere rimasto piacevolmente impressionato dal suo pennino. Scrive molto bene, più lo uso più si sta confermando un buonissimo strumento di scrittura.
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Io ho lo stesso gruppo scrittura schmidt su una penna indiana e devo dire che invece non mi ha ami dato problemi. M auna recensione della opera elements prossimamente ?
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Con piacere, appena possibile
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Sono d'accordissimo. Sia sulle Visconti che sulle Montegrappa riscontro questo aspetto delle sezioni con materiali diversi o con lo stesso materiale ma divisi da anelli di dimensioni spesso molto poco equilibrati.francoiacc ha scritto: ↑sabato 8 dicembre 2018, 17:10
La sezione è realizzata con lo stesso materiale del resto della penna, anche questo a mio parere un miglioramento rispetto alle precedenti serie economiche dove la sezione era in metallo mediamente scivoloso; e in ogni caso personalmente trovo che realizzare la sezione dello stesso materiale del fusto risulti quasi sempre essere una scelta estetica migliore.
Hai ragione Monet. Se prendiamo una giapponese nella fascia 50-120 euro trovo ci sia un abisso con i gruppi scrittura e tutto sommato anche nelle linee di forma.Monet63 ha scritto: ↑venerdì 28 dicembre 2018, 2:43La vedo dura: quando spendi 130 euro (prezzo di listino) o anche molto meno, non è che ti accontenti di una penna che scrive un paio di pagine, e quindi effettivamente non è male, ma malissimo. Voglio dire, c'è un esercito di penne nella fascia dei 50 euro che scrivono tutte divinamente.francoiacc ha scritto: ↑giovedì 27 dicembre 2018, 21:00 In effetti è un peccato, per chi si accontenta di una penna che scrive un paio di pagine non è male. Personalmente credo che scriverò a Visconti.
Trovo che non ci sia niente di più fastidioso di una penna che abbia quel comportamento; per me è un fastidio tale che se le stilo fossero tutte così sarei un utilizzatore esclusivo delle biro, perché viene meno il motivo stesso e il piacere di usare una stilografica.
La tua recensione mi è stata utilissima, perché le ultime mie esperienze con Visconti sono state pessime, ma al cambio del gruppo scrittura mi era venuto un dubbio, che la tua recensione mi ha tuttavia tolto.
STEFANO
Ogni penna corre con inchiostri diversi su altrettante innumerevoli carte. Alcune scivolano rapide, altre con piena lentezza, altre grattano ritmi piacevoli. Ognuna esprime un suo carattere che lo scrittore dolcemente doma.
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Concordo in pieno, non vedo l'utilità di una penna che scrive un paio di pagine e si ferma, infatti la penna l'ho restituita e la mia esperienza negativa è condivisa anche da altri in giro per il mondo.Monet63 ha scritto: ↑venerdì 28 dicembre 2018, 2:43La vedo dura: quando spendi 130 euro (prezzo di listino) o anche molto meno, non è che ti accontenti di una penna che scrive un paio di pagine, e quindi effettivamente non è male, ma malissimo. Voglio dire, c'è un esercito di penne nella fascia dei 50 euro che scrivono tutte divinamente.francoiacc ha scritto: ↑giovedì 27 dicembre 2018, 21:00 In effetti è un peccato, per chi si accontenta di una penna che scrive un paio di pagine non è male. Personalmente credo che scriverò a Visconti.
Trovo che non ci sia niente di più fastidioso di una penna che abbia quel comportamento; per me è un fastidio tale che se le stilo fossero tutte così sarei un utilizzatore esclusivo delle biro, perché viene meno il motivo stesso e il piacere di usare una stilografica.
La tua recensione mi è stata utilissima, perché le ultime mie esperienze con Visconti sono state pessime, ma al cambio del gruppo scrittura mi era venuto un dubbio, che la tua recensione mi ha tuttavia tolto.
Peccato, non capisco davvero perché aziende come Visconti realizzino penne tanto belle e ricercate e poi mettono sul mercato robaccia del genere che non fa altro che rovinare l'immagine dell'azienda. Io comunque ad oggi posso dire che le altre visconti che ho vanno benissimo, sia quelle con pennino 14 k che la divina con dreamtouch. Poi ci si chiede perché aziende nostrane chiudano i battenti.