Ringiovanire invecchiando: Summit S. 100 Cadet mk 2

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A Casirati
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Ringiovanire invecchiando: Summit S. 100 Cadet mk 2

Messaggio da A Casirati »

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Anni Cinquanta: il mondo è in profonda trasformazione. Viene formato lo stato d’Israele in Medio Oriente, l’Italia ottiene l’amministrazione fiduciaria sulla Somalia, il Regno Unito produce la sua prima bomba atomica, l’India diviene una repubblica e si sgancia dall’Impero inglese, la Cina e l’URSS stipulano un trattato di difesa bilaterale…
Charlie Brown.jpg
Tanti gli elementi di preoccupazione, ma la vita deve andare avanti e la voglia di ricostruire e riguadagnare una vita “normale” è moltissima.
Vivono questo periodo impegnativo e pieno di speranze ed incognite anche i bambini ed i ragazzi, che come sempre accade assorbono tutto intensamente. E che senz’altro apprezzano la nuova serie di fumetti di “Charlie Brown” ed il film “Cenerentola” di Walt Disney.
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Alcuni di questi giovanissimi vengono accompagnati nei loro sforzi scolastici dalla Summit Cadet mk 2.
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Il modello 100 fu uno dei più longevi nella produzione di stilografiche per il marchio Summit.
Introdotto con la serie H fra il 1926 ed il 1930 (viewtopic.php?f=72&t=14237&p=169917#p169917), fu tradotto nella serie S negli anni Trenta (viewtopic.php?f=72&t=14760&p=176436#p176436), per poi essere proposto agli studenti, nel secondo dopoguerra, nella versione Cadet mk 1 (http://forum.fountainpen.it/viewtopic.p ... 94#p165070). Aggiornato tra la fine degli anni Quaranta e l’inizio dei Cinquanta, completò la sua carriera quasi trentennale con la versione Cadet Mk 2, che vi presento oggi.
Una serie, dunque, che cominciò rivolgendosi al mercato adulto, per poi consolidare la sua presenza nelle mani degli studenti. Studenti per la verità fortunati, giacché Summit mantenne sempre gli ottimi standard qualitativi, anche nelle penne dedicate ai più giovani.
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Esteticamente, la Cadet Mk 2 propone gli stessi canoni tramandati successivamente ad un altro modello rivolto agli studenti: La S. 85 (http://forum.fountainpen.it/viewtopic.p ... 43#p199846), con la forma a sigaro del corpo associata ad un cappuccio tronco conico con estremità concava. La clip mantiene lo stile degli anni Trenta, traghettati nel secondo dopoguerra.
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Il sistema d’alimentazione è il classico, semplice ed efficiente a leva laterale.
Come sempre nelle penne a marchio Summit, il pennino è d’oro a 14 carati, morbido e confortevole nella scrittura. Il cappuccio si avvita in un giro e tre quarti ed è dotato di due fori d’areazione.
Il nome del modello e la certificazione della produzione inglese sono stampigliati sul corpo, in senso trasversale, vicino alla filettatura.
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Due i colori che sono riuscito ad individuare fino ad oggi, entrambi marmorizzati: verde/nero e rosso/nero. Era disponibile anche un set, composto da stilografica e matita meccanica P. 100.
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Ma esso le caratteristiche tecniche:
- Lunghezza chiusa: 126 mm
- Lunghezza aperta: 121 mm
- Lunghezza aperta con cappuccio calzato: 150 mm
- Lunghezza del cappuccio: 54,5 mm
- Lunghezza della sezione: 15 mm
- Dimensioni del pennino (smontato): 22 x 5,9 mm
- Diametro massimo del fusto: 12,2 mm
- Diametro medio della sezione: 9 mm
- Diametro massimo del cappuccio: 13,7 mm
- Peso (scarica): 15 gr
- Materiale: celluloide; pennino d’oro a 14 carati; leva d’alimentazione e fermaglio in lega metallica; alimentatore e testa del cappuccio in ebanite.
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Studio, speranze, ricordi non proprio piacevoli, superamento di varie difficoltà, anche economiche: ecco i compagni degli studenti di allora. Insieme alla Cadet mk 2, che in molti casi avrà anche raccolto, senza dubbio, i loro ricordi, condensati in diari che il tempo ha probabilmente sbiadito o consumato. Una parte di essi è racchiusa simbolicamente in questa penna, che ora si gode un riposo più che meritato, me che, attraverso un semplice sguardo, può ancora donare un salto nel passato.
Alberto Casirati
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Messaggio da piccardi »

Ciao Alberto,

complimenti per la solita bellissima recensione e grazie per averci riportato un'altra volta indietro nel tempo.

Simone
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Messaggio da zoniale »

Alberto: complimenti per la tua capacità di scovare l'ennesima Summit, per la perseveranza con cui stai esplorando questo filone collezionistico e per le storie che ci racconti.
Sono sopraffatto dalla quantità di penne che ci stai presentando recentemente.
Michele
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Messaggio da Giotto »

Nell'ultimo mese non si è dato pace ... Summit ovunque! Per Casirati le Summit sono come i porcini per il fungiatt :D

Sull'etichetta leggo una "F", che credo stia per "Fine": la punta del pennino mi pare però un poco grande; è solo un'impressione?
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A Casirati
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Messaggio da A Casirati »

piccardi ha scritto: lunedì 5 novembre 2018, 0:20 Ciao Alberto,

complimenti per la solita bellissima recensione e grazie per averci riportato un'altra volta indietro nel tempo.

Simone
Grazie, Simone, sei sempre molto gentile. In effetti, almeno per me, il fascino di una stilografica d'epoca risiede specialmente nella sua testimonianza silenziosa di un tempo passato, ma che molto spesso può ancora insegnare qualcosa di positivo che abbiamo dimenticato.
Alberto Casirati
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Messaggio da A Casirati »

zoniale ha scritto: lunedì 5 novembre 2018, 19:40 Alberto: complimenti per la tua capacità di scovare l'ennesima Summit, per la perseveranza con cui stai esplorando questo filone collezionistico e per le storie che ci racconti.
Sono sopraffatto dalla quantità di penne che ci stai presentando recentemente.
Grazie per le parole gentili, Michele. Summit è un marchio particolarmente affascinante, almeno per me, sia perché poco conosciuto sia per la varietà di modelli che offrì.
Alberto Casirati
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A Casirati
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Messaggio da A Casirati »

Giotto ha scritto: lunedì 5 novembre 2018, 21:51 Nell'ultimo mese non si è dato pace ... Summit ovunque! Per Casirati le Summit sono come i porcini per il fungiatt :D

Sull'etichetta leggo una "F", che credo stia per "Fine": la punta del pennino mi pare però un poco grande; è solo un'impressione?
Sì, hai ragione, l’etichetta parla di un pennino F ma effettivamente (basta dare un’occhiata alla prova di scrittura) si tratta di un F molto generoso, un po' come gli F odierni di Pelikan. Smontando la penna per la pulizia non ho comunque avuto l’impressione che il pennino sia stato sostituito. Ed il cappuccio è fatto di una celluloide identica a quella del corpo.
Forse, semplicemente, l’operatore ha applicato l’etichetta sbagliata.
Mi era già capitato di vedere qualcosa di simile su questa S. 170, che riporta l’adesivo con la menzione del modello S. 160:
S.170 chiusa.JPG
Alberto Casirati
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Messaggio da Syrok »

Complimenti Alberto per l'ennesima presentazione che pur essendo simile ad altre presentate in precedenza sei riuscito a rendere unica.
Una sola domanda mi viene da chiederti ora, a quando l'apertura della filiale italiana della Summit? Oramai credo tu abbia a disposizione tutti i modelli fatti dai primi agli ultimi, su mettiti al lavoro :lol: :lol: :lol:
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Alessandro
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Messaggio da A Casirati »

:D In realtà, sono solo al giro di boa...
Alberto Casirati
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