Passando per la strada, dalla vetrina di una cartoleria ha fatto prepotentemente TOC TOC una Waterman Edson Green, una penna che non avevo mai visto dal vivo. Il corpo assolutamente gigantesco non era verde, era...luminescente, solido e liquido insieme, opaco e trasparente insieme, ho cominciato a chiedermi quale sarebbe stata la sensazione al tatto: fredda, calda, vellutata? Mah. Poi il cappuccio satinato con rifiniture lucide, l'ogiva slanciata, il corpo di scrittura con un design tra Goldrake e Fabergè. Un oggetto straordinario venuto dallo spazio? E' radioattiva? Quanto peserà? E' la bacchetta di Albus Silente, o un Orcrux di Lord Voldemort?
Oltretutto, era offerta in vendita ad un prezzo invitante che, ad una controllata - lì, in piedi, sul tablet - era la metà di quel che è richiesto dappertutto, e conosco quella cartoleria da quando ero bambino, c'è molto da fidarsi per serietà e competenza, oltre ad averci comprato, nel tempo, diverse altre stilografiche con perfetta soddisfazione.
Entro - chiacchierata con la gentilissima ed esperta proprietaria - colpisco - è mia!
Ve la presento, partendo dalla scatola.
). Mi faresti una piccolissima cortesia? Pubblicheresti una foto solo del pennino o di pennino e sezione, mi sembra una configurazione che non ho mai visto e sono curioso.
Beh con questa presentazione così enfatica e piena di entusiasmo... mi hai decisamente convito! E' stupenda!
