Campo Marzio Mipo

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Rodelinda
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Iscritto il: lunedì 9 aprile 2018, 23:10
La mia penna preferita: L'Aurora Hastil!
Il mio inchiostro preferito: Quello che non ho ancora!
Misura preferita del pennino: Medio
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Campo Marzio Mipo

Messaggio da Rodelinda »

Premetto che questa è la mia primissima recensione di una stilografica, quindi mi scuserete se non mi lancerò in giudizi tecnici particolari o considerazioni in merito alle caratteristiche costruttive della penna: mi limiterò, anche per una questione di onestà intellettuale, a dare il mio giudizio su alcuni aspetti della penna che saltano agli occhi anche di un profano.
Siccome è una marca che non mi sembra essere stata recensita prima sul forum, e che ha delle caratteristiche peculiari che, se da un lato possono dar fastidio, a me sono piaciute, ho ritenuto giusto spenderci qualche parola
Campo Marzio Mipo
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La Campo Marzio Mipo è una piccola stilografica da borsetta per signora. E' costruita in acciaio laccato, con particolari dorati, ed è lunga una decina di centimetri al massimo, come si evince dalla fotografia sottostante:
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Il che, ammettiamolo, può rendere molto difficile scrivere con questa penna a un uomo, o anche solo a una donna con mani grandi. Io ho delle estremità microscopiche, quindi la cosa non mi causa nessuna difficoltà, però è un fattore di cui tener conto in caso il suo aspetto grazioso e un po' vezzoso la renda attraente per l'acquisto.
Forse per compensare le ridotte dimensioni della penna, il cappuccio può essere infilato sul fusto, e ha nel fondo un piccolo anello di gomma che impedisce l'attrito e di segnare i particolari in smalto: ritengo perciò che la penna sia concepita per essere utilizzata con il cappuccio infilato sul fusto. Nonostante le dimensioni ridotte, il peso di questa signorina non è precisamente infimo, anzi: non posso purtroppo dare il peso esatto in quanto non ho una bilancia digitale, ma ha una sua ponderatezza, che rende la scrittura piuttosto agevole.
Come si può comprendere dalle immagini di cui sopra, non c'è grande dislivello tra il fusto e l'impugnatura, sicché impugnarla non richiede grande fatica, come può succedere in alcune penne in metallo. Tuttavia, occorre pur sempre tener conto come la Mipo non sia concepita per scrivere a lungo o per prendere appunti per ore all'Università, bensì per essere tenuta in borsa per qualche lista o annotazione veloce: rispettata questa sua vocazione casalinga, fa il suo mestiere egregiamente.
Non che in caso di emergenza non possa essere usata per scrivere anche per diverso tempo, eh!, ma può stancare la mano.

Il pennino è marchiato "IRIDIUM POINT GERMANY", ed è piuttosto rigido, in questo caso F. Io ho una scrittura pesante, ma la rigidezza del materiale costruttivo impedisce comunque che il tratto si allarghi. C'è da dire che un marchio simile indica che la penna è probabilmente costruita in Cina e poi rimarchiata ma, come sappiamo, tale indicazione non significa che la penna non scriva bene, anzi: fa il suo lavoro in modo più che soddisfacente.
IMG_0333.jpg
Non è particolarmente scorrevole - sulle carte economiche "gratta" un po' - e il flusso non è molto abbondante, anche se non secco o scarso. L'alimentatore è in plastica. Ne sconsiglio l'utilizzo con un inchiostro viscoso, anche perché essendo una penna concepita per un utilizzo quotidiano che può non essere continuativo, rischierebbe di incepparsi o incrostarsi.
Date le dimensioni ridotte, ovviamente, non può montare un converter: le cartucce sono quelle internazionali, standard Pelikan per intenderci.
Per com'è concepita si tratta sicuramente di una penna più che discreta, visivamente gradevole e tecnicamente non perfetta ma buona.
Gli unici problemi che ho personalmente riscontrato sono l'avvitamento un po' lasco del corpo scrittura al fusto - che ogni tanto richiede una strettina - e il fatto che il pennino all'impugnatura perde un pochino. Non tanto da macchiare il foglio o le maniche, eh, è un difetto minimo: il pollice può però macchiarsi un po'. C'è anche da dire che io ho una presa d'acciaio, e quindi tendo a macchiarmi con qualsiasi stilografica, per cui questo particolare può aver esasperato un difetto che altri potrebbero addirittura trovare impercettibile.
Per il resto un prodotto più che discreto, e un accessorio gradevole da regalare a qualche amica - anche non connoisseuse - adatto a un uso quotidiano e ad essere portata sempre con sé.

Personalmente, ho trovato questo modello ancora nella scatola nella scrivania di mia nonno: probabilmente non gli apparteneva, dato che è deceduto da circa dieci anni. Mia nonna afferma che, probabilmente, è stata offerta come omaggio da qualche rappresentante al negozio dei miei, che però hanno scelto di non tenere il brand: dopo qualche indagine, ho scoperto che, nuova, costa circa 24 euro.
Forse è un costo un po' eccessivo per una cinese rimarchiata, ma il prodotto finale è esteticamente gradevole, ben presentato e costruito, e non presenta difetti costruttivi o di scrittura evidenti, quindi può essere una idea regalo interessante.
Bons

Campo Marzio Mipo

Messaggio da Bons »

:o

Mi sembrava di averla già vista da qualche parte...
maga-magò.jpg
maga-magò.jpg (93.31 KiB) Visto 1510 volte

;)

Ciao
Angelo
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Rodelinda
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Campo Marzio Mipo

Messaggio da Rodelinda »

Ahahahahahha, be', allora si intona al mio look...
quando mi sveglio, ho la stessa sobria pettinatura della Maga Magò!
Bons

Campo Marzio Mipo

Messaggio da Bons »

Rodelinda ha scritto: domenica 15 aprile 2018, 21:46quando mi sveglio, ho la stessa sobria pettinatura della Maga Magò!
:lol:

Anche io...
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