Ricostruire: la Summit S.100
Inviato: sabato 11 febbraio 2017, 22:23
La Banca d’Inghilterra viene nazionalizzata e Winston Churchill tiene il suo famoso discorso “Cortina di ferro” negli USA, mettendo davanti al mondo la cruda realtà della contrapposizione fra mondo democratico e mondo comunista. Si sta ancora uscendo faticosamente dagli orrori della seconda guerra mondiale e Frank Capra, celeberrimo regista statunitense, completa un film che rimarrà storico e che ancora oggi commuove spettatori in tutto il mondo: “La vita è meravigliosa”, con James Stewart e la deliziosa Donna Reed. In quell’anno, Liverpool si presentava così: Proprio in questa città nasceva la stilografica che vedete, prodotta dalla Summit Pen Company Ltd, la neonata società originatasi dal gruppo Lang / Curzon, fra i maggiori produttori di stilografiche del Regno Unito. Si tratta di una Summit S.100 “Cadet” in celluloide, con alimentatore in ebanite e pennino d’oro a 14 carati.
Il modello 100 fu uno dei più popolari nel catalogo Summit ed accompagnò per molto tempo la vita del gruppo d’imprese britannico. Prese il nome di “Cadet” dopo la seconda guerra mondiale, quando evidentemente fu proposto specialmente agli studenti d’ogni età. Le dimensioni della penna, però, sono quelle di una stilografica per adulti e la qualità non teme confronti. La cosa non sorprende, perché il gruppo Lang - Curzon - Summit offrì sempre prodotti ottimi, fino a quando, nel 1953, di fatto si ritirò dalla scena. La struttura della penna è tradizionale ed anche questo non stupisce: la guerra aveva costretto il gruppo Lang / Curzon a sostenere lo sforzo militare e lo sviluppo di nuovi modelli di stilografica si era arrestato inevitabilmente. La ripresa post bellica richiedeva innanzi tutto la disponibilità di strumenti affidabili, di prezzo abbordabile ed in grado di fare brillantemente il loro lavoro: una missione che questa Summit S.100 svolse egregiamente per molto tempo e che ancora oggi è in grado di portare a termine senza incertezze. Lo testimonia il suo servizio diuturno nel mio ufficio. Ma passiamo alle caratteristiche tecniche:
Lunghezza chiusa: 130 mm
Lunghezza aperta: 122 mm
Lunghezza aperta con cappuccio calzato: 155 mm
Lunghezza del cappuccio: 57 mm
Diametro del fusto: 12 mm
Diametro del cappuccio: 13,8 mm
Diametro medio della sezione: 9 mm
Peso complessivo (caricata): 17 gr
Peso del cappuccio: 5 gr
Il pennino, prodotto da Summit, non è flessibile, ma neppure rigido: come spesso capita con i pennini inglesi coevi, è dotato di una buona molleggiatura. La scrittura scivola via molto piacevolmente, in modo preciso e con un ottimo flusso, mai eccessivo ma neppure magro. La penna si impugna molto bene ed è ottimamente bilanciata, anche con il cappuccio calzato. L’alimentazione è a levetta laterale: sistema semplice e pratico, anche in termini manutentivi.
Il cappuccio si serra in due giri completi.
Si tratta di una stilografica molto elegante e sobria: le finiture rodiate la rendono adatta ad ogni occasione e molto “moderna”, consentendole di inserirsi senza difficoltà anche nel terzo millennio.
Senza perdere il suo stile britannico: un tocco di classe in più.