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Hoower ... che robb'è?

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piobove
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Hoower ... che robb'è?

Messaggio da piobove »

Tempo fa fui attratto da una penna vintage anonima in vendita sulla baia. In realtà la penna non era anonima, ma di una marca Hoower mai sentita nominare. Trovai su internet una serie di penne Hoover prodotte in Italia, Olanda, Stati Uniti e Danimarca (una Hoover danese era in vendita fino a poco tempo fa su un sito inglese di aste), ma Hoower niente. Finalmente lessi un post su FPN che svelava il mistero:
" Hoower pens (spelled with a 'w' not a 'v') were made by "Fabbrica Italiana di Penne Stilografiche - la Italianissima di G. Olivieri". There were located at 5 Viale Regina Giovanna, Milan. The company also made Atlantica, Italianissima and Imperiale pens. This information comes from Letizia's book".
A quanto pare Letizia Jacopini è conosciuta tra i pennofili con il nome proprio, come Leonardo e Michelangelo. Non si capisce poi perchè l'italianissimo produttore di penne stilografiche abbia scelto un nome inglese, inventato per giunta. La Hoower è quindi una sorellina della mia Atlantica, entrambe prodotte fino alla fine degli anni '40. La penna è arrivata con il gommino in polvere e la barra di pressione arrugginita, ma recuperabile. Fusto e cappuccio sono di celluloide, in buone condizioni, tranne qualche piccola crepa alla base del cappuccio. Quello che mi ha stupito è il pulsante di fondo filettato dalla parte esterna, non so per quale motivo (ma ho visto su internet questa particolarità anche per una Parker Victory).
Ecco le caratteristiche:
lunghezza (chiusa): 12,3 cm
lunghezza (aperta senza il cappuccio): 11,1 cm
lunghezza (aperta con il cappuccio calzato): 14,8 cm
peso: 11 gr
colore: marmorizzato nero-grigio argento
pennino: oro 14 Kt punta fine
La prova di scrittura (un paio di fogli A4 di quaderno) ha mostrato un pennino abbastanza scorrevole, ma che gratta un po'. Scrive meglio con il pennino alla rovescia (che il precedente proprietario l'abbia usata così?). La carica dura poco, perchè è una mini-stilografica con un mini-sacchetto (size 14, gommino inglese al silicone). Insomma la penna è una "lady", un bel giocattolino :lol:
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Messaggio da DerAlte »

piobove ha scritto:Non si capisce poi perchè l'italianissimo produttore di penne stilografiche abbia scelto un nome inglese, inventato per giunta.
Esterofilia? Ragioni commerciali?
Boh!

Complimenti per la bella chicca e grazie anche per l'affascinante spiegazione.
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