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Presentazione - Sailor sapporo

Sei appena arrivato? Presentati e facci conoscere le tue preferenze in fatto di... penne!!
andream69
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Presentazione - Sailor sapporo

Messaggio da andream69 »

Salve, mi presento, sono Andrea e scrivo da Bologna: seguo il vostro bellissimo Forum da un pò di tempo; qui ho sempre trovato informazioni interessanti, a volte decisive e molto spesso mi sono divertito a leggere i vostri pareri sulle varie stilografiche e le filosofie cui ognuno appartiene. Solo da ieri sono iscritto.
Un pò di info personali prima della mia opinione in merito al topic. Inizio a scrivere con stilografiche nel 1988 con l'acquisto di una Omas Gentlemen cui seguì la "sorellina" 1933 con pennino EF. La prima, ricaricata qualche tempo fa dopo anni di riposo, mi ha stupito per l'estrema scorrevolezza (semplice inchiostro Parker nero) e flessibilità, proprio, mi pare, quella flessibilità di cui parla Piccardi quando prende ad esempio le vecchie stilografiche. Poi qualche Pelikan (M 150, M 200-205), per poi abbandonare la stilografica e riprenderla solo un paio di anni fa dopo la scoperta dell'incredibile negozio di Marco Moricci: mi rivolgo a lui (capisco subito di essere in ottime mani) per l'acquisto on line di una penna a sfera, poi però, navigando per il sito, con tutto quel "bendidio" rimonta su l'antica passione. Ed ora è un disastro (per le tasche): causa Marco che me le ha fatte conoscere, posseggo l'intera gamma delle Sailor Pro Gear Slim (Sapporo): EF, F, M, B, più una superlativa Sailor Pro Gear Large F, quell'opera d'arte con pennino in oro 21 K, e una Sailor Lecoule MF che abbino nell'uso quotidiano ad una Pilot Prera caricata con inchiostro Diamine verdescuro. Giapponese nella scrittura in toto, nel senso che provengo da una formazione tecnico-artistica maturata anche a Firenze nella facoltà di architettura, e da molti anni di professione come disegnatore tecnico (sono fra quelli che hanno preceduto i rapidograph con l'uso intensivo del graphos) per cui la mano è educata ad un tratto leggero e calmo, pronta a recepire, ed esprimere, il minimo dettaglio. Cosa non impossibile con i tratti medio e fini delle stilografiche occidentali, ma il gioco, nel mio caso è "al ribasso": se la mia calligrafia si può leggere, e sono arrivato a far si più o meno volutamente, che sia così, in poco spazio e con uno spessore minimo, non capisco perchè dovrei imporre dei segni broad di grande spessore e visibilità su un foglio di carta. Ho un appunto su foglio fatto da un avvocato con la sua MB 149 Broad, che è perfettamente urlante come lui (ovviamente non generalizzo)(in quel caso comunque aveva ragione ad alzare la voce).
Mano che non spinge sul foglio, ma lascia scorrere lo strumento tenendo bloccato il polso e utilizzando i movimenti del braccio e dell'avambraccio, per una calligrafia un pò inclinata verso destra (30°40°) e abbastanza allungata (le lettere P, F, G soprattutto, raggiungono la riga di scrittura sottostante): dunque obbligatoriamente Sailor. Solo adesso posso capire che, in fondo, non ho mai amato scrivere con le stilografiche citate all'inizio: Omas, Pelikan, che presto infatti abbandonai sostituendole (anticipando la storia che sto raccontando in vece di sailorista) con l'eterna Pilot V5 extrafine, e con l'ottima Art Pen della Rotring EF, due strumenti di scrittura che non ho mai abbandonato. Altresì comprendo perfettamente che altre persone possano avere, oltre ad una educazione calligrafica diversa, diverse esigenze e non mi sto riferendo solo ad avvocati che che gridano in Broad su carta intestata. A ciascuno il suo. Per conto mio il gioco è al ribasso: più fine che si può, con l'unico requisito della scorrevolezza del pennino. La mia Sapporo EF color Framboise è la preferita. E' una esperienza di scrittura, ed estetica, a sè (certo, se non si è affini all'estremo sottile il discorso è chiuso), difficilmente riproducibile con altre penne di altre marche; rispetto al pennino F è meno rigida, risultando su una qualsiasi carta molleggiata, e il tenue graffiare non è proprio un graffiare ma il rumore di quel motore perfetto quando viaggia su carta. Mai una falsa partenza, mai un inceppamento. Certo, ci vuole una mano delicata e non frettolosa. Un giardino Zen, che nulla toglie ai bellissimi giardini rinascimentali (vedi Visconti eheh).
Ciao
Andrea
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SBAIUBERN
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Messaggio da SBAIUBERN »

Ciao e benvenuto!

Bellissima presentazione! Anche dal tuo modo di scrivere posato, armonico, ma al contempo fermo ed essenziale mi sembra traspaia quel tocco zen e "giapponista" che tu stesso riferisci di applicare ai tuoi gusti "stilografici" (e, quindi, anche alla tua grafia? suppongo!)! L'importante è credo riuscire a comprendere se stessi e i propri gusti,così come tu hai compreso; solo quando si ha esperienza di sé, infatti, si può accettare e provare ciò che è diverso, aprendosi all'alterità per trasformarsi o rimanere come si è per consapevole scelta. In caso contrario, se non ci si conosce, non si riesce a far altro che ondeggiare di esperienza in esperienza, cercando significati all'esterno e passando da una certezza all'altra senza realmente appropriarsi di nulla! Questo per le stilografiche, ma anche per tutto il resto, poichè, come tu stesso scrivi, la stilo è l'espressione dell'esigenza e dell'attitudine d'ognuno! (scusa la divagazione filosofeggiante, ma quando sono stimolato mentalmente da qualcosa, in questo caso la tua presentazione, poi parto per la tangente)

Comunque ti rivelerò un segreto che per te sarà sicuramente sconvolgente....di tutte le stilografiche che ho provato in vita mia (e ti posso assicurare che sono un buon numero, pur essendo, credo, giovane), non, e dico NON, ho mai provato una Sailor.....lo so, ma purtroppo è così....e sai una cosa? Mi sa che per via del tuo post, ma anche per colpa di altri che ho precedentemente letto, sempre a tema Sailor, finirò per acquistarne una......MALEDETTI, è una malattia!!! ;)

Saluti!!

Andrea
Nell'involucro del simbolo la nostra intuizione è inscritta.

Andrea
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giannidr
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Messaggio da giannidr »

Benvenuto e complimenti ad Andrea per la sua presentazione e complimenti all'altro Andrea per la sua risposta nella quale concordo l'idea di passare all'acquisto di una Sailor (non sai cosa ti perdi..ma non è mai troppo tardi!).
Buon divertimento e buona serata a tutti.
"Quando si scrive delle donne, bisogna intingere il pennino nell'arcobaleno". Denis Diderot

Gianni
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Lafountain
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Messaggio da Lafountain »

Ciao Andrea, complimenti per la tua bella presentazione e benvenuto!
Non credo che comprerò mai una Sailor: pur sentendone parlare sempre molto bene, le mie necessità sono molto diverse dalle tue in fatto di penne. E questo benché anch'io venga da una lunga familiarità con Graphos e Rapidograph e abbia una formazione simile alla tua (ma a Venezia).
Il fatto è che a me la stilografica non serve a scrivere, ma a disegnare.
Hai dato un'occhiata al Circolo Artistico?
Prova a passarci, e poi, se ti va, lascia un commento.
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Messaggio da vikingo60 »

Benvenuto tra noi e complimenti per la bella presentazione!
Alessandro
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Messaggio da piccardi »

Ciao Andrea,

un calorosissimo benvenuto ed un grazie per la tua dettagliata ed appassionata presentazione. Da maniaco dell'extrafine mi sento molto vicino. Però attento, hai menzionato calligrafia e disegno, e vedo che Marco ti ha già adocchiato, ma aspetta che arrivi Daniela... Ormai rischi di trovarti coinvolto un un bel vortice...

Simone
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Messaggio da Alexander »

Benvenuto!!
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andream69
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Messaggio da andream69 »

Ringrazio tutti per l'accoglienza!
Al mio omonimo Andrea, che ha ampliato il mio discorso in maniera molto interessante ed elegante, offrendomi altre angolazioni e centrando ancor più una delle possibili spiegazioni alla "malattia" stilografica, allego una pagina scritta con la Sapporo EF e una foto di alcune Sailor: i tappi sono intercambiabili, e possederne più di una di colore diverso permette di ottenere modelli inediti ahah.
Ti auguro di scoprire un nuova scrittura con le Sailor e di continuare ancor più a "partire per la tangente": in effetti quel viaggio di solito lo si compie con mezzi privilegiati; quella penna, quel taccuino...
Per Lafountain: ma io disegno sublimamente con le Sailor proprio perchè, precise e nette, permettono schizzi al tratto alla maniera di De Carlo o dell'arch. Natalini (che usa una Pilot V5). Dipende sempre però di che tipo di disegni si parla. Non conosco il circolo di cui parli, ma ci vado subito. Ricambio con il disegno di un illustratore giapponese, che forse conosci già, che ha ritratto la vetrina de la casa della stilografica utilizzando una Sapporo EF + chine e pennello.
http://www.stilografica.it/approfondime ... oto-43.htm
Per Piccardi: sono già nella rete come un pesce ahimè. Ieri ho comprato da Marco una portamine Lamy 3,15 mm. Faccio mettere i filtri nel pc da mia moglie.
Un saluto
Andrea
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Messaggio da Lafountain »

andream69 ha scritto:Per Lafountain: ma io disegno sublimamente con le Sailor proprio perchè, precise e nette, permettono schizzi al tratto alla maniera di De Carlo o dell'arch. Natalini (che usa una Pilot V5). Dipende sempre però di che tipo di disegni si parla. Non conosco il circolo di cui parli, ma ci vado subito. Ricambio con il disegno di un illustratore giapponese, che forse conosci già, che ha ritratto la vetrina de la casa della stilografica utilizzando una Sapporo EF + chine e pennello.
http://www.stilografica.it/approfondime ... oto-43.htm
Andrea
Ho visto, Andrea, che hai già visitato il nostro Circolo Artistico, e ti ringrazio dei complimenti contenuti nel commento che hai voluto lasciare.
Per ciò che riguarda la scelta delle penne per disegnare dici perfettamente quando affermi che "Dipende sempre però di che tipo di disegni si parla."
Il mio modo di utilizzare le penne è piuttosto intensivo e, alla luce di tutto, credo che possa essere definito stressante per le stesse penne. Non so quanto potrebbe resistere nelle mie mani una (pur ottima) Sailor Sapporo EF della quale, nel tuo testo autografo, tu stesso scrivi: "strumento grafico da non usare sempre: troppo sensibile e delicato e se la giornata è storta..." annotando inoltre poche righe più sotto (vedi, talvolta, le coincidenze!): "Lamy Safari, spettacolare quanto affidabilissima penna."
Ma tu, Andrea, quale credi sia la mia penna preferita per disegnare?

Con molta cordialità
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Marco
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Messaggio da andream69 »

sicuramente la Lamy Safari, come ho letto nel tuo profilo ;)
Capisco perfettamente il discorso e per il tipo di disegni da te eseguiti la generosa Safari è la penna più indicata anche perchè non si fa maltrattare: solida, precisa e standardizzata come un perfetto prodotto della Bauhaus. Il quasi orrendo aspetto è ormai un classico e non si può più dire nulla, è diventata bella: l'impugnatura ha i due alloggiamenti per le dita che impongono una inclinazione del pennino verso sinistra, poi però scopri che è comodissima impugnarla in maniera diversa, appoggiando ad esempio l'indice sulla parte che divide le due rastremazioni. Insomma, uno strano oggetto funzionale, tedesco in pieno, seriale e versatile. Ne posseggo 3: EF, F, M (intercambio: 1,1 - 1,5).

La sapporo fine, extrafine per i tempi di calma, ma anche a mio parere perfetta anche per schizzi molto minuti, al tratto, su delle moleskine, o su equivalente carta leggera, forte della sua bassa inchiostrazione. E' uno scrivere diverso che appunto non può non colpire chi predilige gli spessori sottili.
Altra penna fra le sottili la Pilot Birdie: spettacolare anche questa, piccolissima, purtroppo non più in produzione.

Dei tuoi disegni è bellissimo anche il senso che hanno: si possono vedere come via per la conoscenza di un luogo, Venezia,: i suoi spazi, le forme, le atmosfere. Centrata in pieno: cioè i tuoi disegni ritraggono la Venezia che ho visto anch'io.
Ciao
Andrea
Ultima modifica di andream69 il giovedì 16 maggio 2013, 10:54, modificato 2 volte in totale.
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Messaggio da gbiotti »

Benvenuto andrea e complimenti, sia per la presentazione che per le penne in tuo possesso.
Le Sailor sono da sempre nella mia wishlist; mi sa che al rietro dalla pausa estiva arricchiro' la mia collezione con una di queste.

Saluti, Geraldo.
Geraldo
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Lafountain
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Messaggio da Lafountain »

andream69 ha scritto:Dei tuoi disegni è bellissimo anche il senso che hanno: si possono vedere come via per la conoscenza di un luogo, Venezia,: i suoi spazi, le forme, le atmosfere. Centrata in pieno: cioè i tuoi disegni ritraggono la Venezia che ho visto anch'io.
Ciao
Andrea
Ti ringrazio per questo splendido complimento.
E qualcosa di tuo ce lo farai vedere?
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Messaggio da Irishtales »

Benvenuto Andrea,
complimenti per la splendida presentazione e per l'attitudine positiva e costruttiva che trasmetti.
Architettura a Firenze, stilografiche con tratto EF, persino nella grafia trovo similitudini, abbiamo molto in comune! Simone ha ragione: Marco ed io non ci lasceremo sfuggire un nuovo iscritto come te! Se ti va di dedicarti al disegno e alla calligrafia, qui sei il benvenuto due volte!
"Scrittura e pittura sono le due estremità della stessa arte e la loro realizzazione è identica" - Aforisma di Shitao
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Messaggio da lux69 »

complimenti andrea, ottima presentazione, dettagliata e chiara che di più non si potrebbe. posseggo anch'io una Sailor Pro Gear con pennino ef, il suo tratto sottilissimo ma al contempo preciso e scorrevole mi appaga e sorprende tutte le volte! ultimamente, però, ho cominciato ad apprezzare il tratto più largo e mi sto "esercitando" con una vecchia parker 51, utilissima quando prendo appunti al volo e tendo allora scrivere in modo più disordinato e sgraziato. dopo tanti anni di scrittura con la stilografica ho capito solo una cosa, banale forse ma la scrivo lo stesso: tutte le stilo sono belle, anche le più umili, perchè seguono la mutevolezza dell'animo umano, perchè regalano sensazioni diverse; poi c'è n'è sempre una speciale a cui si resta affezionati per ragioni personali e quindi uniche anch'esse. a volte, non so se succede pure a voi, stringo in mano la mia stilo anche se non devo scrivere nulla e sto, che ne so, guardando una partita alla televisione! in questo caso adoro farlo con la mia prima penna, quella regalatami dal mio babbo. bizzarrie di noi stilomani!
ciao e ancora complimenti.
luca.
A Dabbene
Collezionista D.O.C.
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Messaggio da A Dabbene »

Andrea ciao e benvenuto, da uno che adora le penne meglio e vecchie, e a proposito di Bologna anni fa il Sig. Germano ( mi risulta una vecchia cartoleria di Bologna ) oltre a sistemare il mio caos scrisse un libro sulle mie e non solo mie stilografiche
La differenza tra un adulto e un bambino, è data dal costo dei propri giochi.
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