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Sei appena arrivato? Presentati e facci conoscere le tue preferenze in fatto di... penne!!
scripta
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Messaggio da scripta »

Un saluto a tutti. Da ignorante del settore, fino a qualche anno fa credevo erroneamente, i media hanno fatto la loro parte in questa convinzione, che la stilografica fosse solo un oggetto di distinzione ovvero, dicono gli anglofoni, uno status symbol. Che sia uno strumento di scrittura con peculiarità specifiche l'ho scoperto solo recentemente. Che serva un certo aiuto da chi è più esperto l'ho scoperto subito dopo.

Marco
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Placo
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Messaggio da Placo »

Benvenuto, Marco! Diciamo che la stilografica non è solo uno strumento di scrittura, ma anche un modo di approcciarsi alla scrittura con uno strumento dalla storia importante. Se ti va, parlaci delle tue penne. ;)
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scripta
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Messaggio da scripta »

Per il momento non ho molte penne di cui parlare ma diverse cose da chiedere. Forse meglio fare un passo indietro a un paio di mesi fa, quando cominciai a preoccuparmi seriamente della presa disfunzionale di mia figlia, terza elementare. Ovviamente non usa penna stilografica ma penne a sfera, matite, pastelli colorati, pennarelli. Già in prima elementare aveva la medesima presa ma la maestra disse che era automatizzata e non c'era nulla da fare, ci tranquillizzò che non fosse un grande problema. Qualche tempo fa mi accorsi della lentezza e qualità della produzione scritta della bambina e presi sul serio la cosa. Per brevità, taglierò i dettagli della storia riservandomi di approfondire il discorso se qualcuno fosse interessato o avesse suggerimenti utili. Dunque, un mese fa comperai una stilografica Lamy ABC (pennino A) per mia figlia e una Lamy AL-star (pennino F) per me in modo da accompagnarla nell'apprendimento della presa e uso corretto di questo tipo di penna. Nella scelta della penna galeotto fu questo forum dove ho letto molte discussioni dedicate alle penne per principianti. Non è un caso che ora mi ritroviate iscritto a chiedere informazioni. Ritornando in argomento, nell'uso quotidiano della stilografica (appunti e scritti vari), contrariamente alle aspettative, sto trovando più difficoltà io che mia figlia, ironia della sorte. Sulla maggior parte della carta che uso e per il mio modo di scrivere (scrittura fitta), trovo che il flusso del pennino F sia un po' abbondante. Ma non è questo il mio problema più grosso. L'ostacolo maggiore (e ormai è un mese che mi alleno) è che mi manca il feedback della carta. Non saprei di preciso come descrivere questa sensazione (forse è il retaggio consolidato dello scrivere da sempre con penna a sfera) ma è come se il pennino fosse troppo scivoloso e questo non mi permette di controllare la precisione del tratto (i caratteri mi vengono storti come se avessi la tremarella). Allora, per compenso, tendo a premere maggiormente la punta sul foglio come se si trattasse di una comune penna a sfera, ottenendo dei caratteri sì più precisi ma un tratto troppo pesante e sgradevole. Forse è questione di allenamento e di abitudini consolidate ma mi chiedevo se in qualche modo si potesse risolvere con un modello di stilografica con caratteristiche di "risposta" differenti da Lamy. Curiosamente, da questo punto di vista mi trovo meglio con il pennino A della Lamy ABC di mia figlia che, comunque, non mi offre ancora un feedback come vorrei (oltre ad essere troppo piccola e scomoda per la mia mano). Consigli?

p.s. Scusate la prolissità ma era un argomento difficile da riassumere in poche parole.
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Flavio49se
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Messaggio da Flavio49se »

scripta ha scritto: domenica 25 novembre 2018, 20:58 L'ostacolo maggiore (e ormai è un mese che mi alleno) è che mi manca il feedback della carta. Non saprei di preciso come descrivere questa sensazione (forse è il retaggio consolidato dello scrivere da sempre con penna a sfera) ma è come se il pennino fosse troppo scivoloso e questo non mi permette di controllare la precisione del tratto (i caratteri mi vengono storti come se avessi la tremarella). Allora, per compenso, tendo a premere maggiormente la punta sul foglio come se si trattasse di una comune penna a sfera, ottenendo dei caratteri sì più precisi ma un tratto troppo pesante e sgradevole.
Benvenuto sripta

Ho letto con interesse la tua presentazione ed i "problemi" legati alla scrittura con la stilografica.
La scrittura con la penna a sfera differisce notevolmente dalla scrittura con una stilografica.
La sfera necessita di una certa pressione del polso per "incollare" l´inchiostro sulla carta, quidi il contatto e sensibile ed é forse quello che tu chiami "feedback" della carta.
La stilografica eroga l´inchiostro con il solo frusciare sulla carta, é necessaria quindi una minima pressione del polso. Si scrive in poche parole piú rilassati che con la sfera.
É sicuramente una questione di allenamento, ma secondo me é piú una questione psicologica. Una sorta di conferma a quanto scrivo viene dal fatto che il tuo tratto con la stilografica (come tu sottolinei) é irregolare, quindi esiti.
Un consiglio? Non preoccuparti del feedback della carta, rilassati e rilascia il polso, pensa a quello che devi scrivere e non a come scrivi.
Tutto fluirá come desiderato ... o almeno spero :-)
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Placo
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Messaggio da Placo »

Dire a una bimba "oramai è un processo automatizzato" mi pare una sciocchezza, tant'è che la bimba ha imparato senza difficoltà.
Ho qualche decennio in più rispetto alla figliola e posso affermare che anche il mio modo di scrivere e la mia grafia sono migliorato notevolmente. E ho iniziato proprio con una Safari. 😍
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Messaggio da piccardi »

Ciao Marco,

a parte il doveroso benvenuto, storia molto interessante la tua, temo che se sei abituato ad usare penne a sfera e a premere ti ci vorrà un po' di tempo per riabituarti, sicuramente di più che a tua figlia (i bambini si adattano molto meglio di noi adulti), ma che non si possano cambiare gli automatismi è una sciocchezza, ci vuole solo un po' più di tempo e pazienza con l'avanzare dell'età.

Simone
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Messaggio da angritti »

Interessantissimo argomento quello da te proposto, forse una possibile soluzione per te che scrivi, come me, molto fitto è un pennino giapponese.
Rispetto ad un Pilot F quello Lamy è un innaffiatoio, e lo dice un possessore di varie Safari e Al-Star, per cui potresti provare a sostituire il pennino con un EF oppure procurarti una Kakuno EF (o una Prera o una Pilot 78g) ovvero prodotti facilmente reperibili in rete a prezzi abbordabilissimi.
Questo ovviamente per restere in una categoria di penne scolastiche.
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Messaggio da maxpop 55 »

Ciao Marco, benvenuto. :wave: :wave:
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
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Messaggio da zoniale »

scripta ha scritto: domenica 25 novembre 2018, 20:58 ... Curiosamente, da questo punto di vista mi trovo meglio con il pennino A della Lamy ABC di mia figlia che, comunque, non mi offre ancora un feedback come vorrei (oltre ad essere troppo piccola e scomoda per la mia mano). Consigli?
Ciao e benvenuto.
Come ti dicono tutti gli altri: sarà probabilmente questione di abituarsi. Ma mi permetto di aggiungere un consiglio banale: i pennini di gran parte delle Lamy sono intercambiabili. Quindi se ti procuri un pennino "A" come quello di tua figlia, potrai montarlo anche sulla tua Al-Star.
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Messaggio da scripta »

Grazie a tutti per il benvenuto e i consigli. Proverò qualcuna delle penne suggerite. Mi rendo conto che passare alla stilografica richieda una certa "rieducazione" ma non mi aspettavo che avrei avuto tutta questa difficoltà. Mi vien da chiedere un po' imbarazzato: capita anche ad altri oppure sono la classica mosca bianca? :oops:
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Ottorino
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Messaggio da Ottorino »

A me non è successo quello che descrivi perchè l'ìho usata continuativamente dalle elementari, anche se con lunghi periodi di inattività.

Pero' ho dovuto penare per rieducarmi la calligrafia e non è stato per niente facile, quindi ti capisco.

Credo che i tuoi problemi derivino dal fatto che ormai sei abituato a premere troppo. Ci vuole tempo e forse un pennino tronco ti potrebbe aiutare nella "rieducazione generale", per cosi dire.
Spiegazione: una maggiore superficie allevia la forte pressione che eserciti.

Persevera !
Dimenticavo: felice di averti tra noi e benvenuto
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
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Messaggio da Monet63 »

scripta ha scritto: domenica 25 novembre 2018, 20:58L'ostacolo maggiore (e ormai è un mese che mi alleno) è che mi manca il feedback della carta. Non saprei di preciso come descrivere questa sensazione (forse è il retaggio consolidato dello scrivere da sempre con penna a sfera) ma è come se il pennino fosse troppo scivoloso e questo non mi permette di controllare la precisione del tratto (i caratteri mi vengono storti come se avessi la tremarella).
Nonostante io abbia una mano leggera come una piuma ho sempre avuto un problema analogo, in particolare alla sensazione di scivolosità (io di solito parlo di pennino che pare sdrucciolare). Col tempo ho scoperto che molti pennini sono davvero molto "lisci", mentre altri restituiscono più feedback durante la scrittura. Ho trovato adatti ai miei gusti i pennini EF Pelikan in acciaio, in particolare quelli montati sulle varie M200/M205, i pennini F e EF in oro che montava Delta sulle sue bellissime penne, e un pennino cinese montato su una Baoer 388 da 3 euro, che ha sempre scritto incredibilmente bene. Il tratto dei pennini Pelikan EF in acciaio è molto fine (simile a un F giapponese o giù di lì), ed effettivamente si ha un certo "ritorno" durante la scrittura, che a me piace molto ma che può non essere gradito a tutti.
Fatto salvo il discorso sulla profonda diversità tra stilografica e biro, io credo che ci siano persone - come te e me - che hanno semplicemente bisogno di un pennino che, un minimo, "parli".
:wave:
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Ottorino ha scritto: lunedì 26 novembre 2018, 11:37 A me non è successo quello che descrivi perchè l'ìho usata continuativamente dalle elementari, anche se con lunghi periodi di inattività.
Da noi alle elementari (primi anni '70) avevamo solo le Bic.
Ottorino ha scritto: lunedì 26 novembre 2018, 11:37 Pero' ho dovuto penare per rieducarmi la calligrafia e non è stato per niente facile, quindi ti capisco.
Rieducare la calligrafia? In che senso?
Credevo che una volta assunta una buona padronanza della stilografica il resto venisse da sé.
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Monet63 ha scritto: lunedì 26 novembre 2018, 13:46 Fatto salvo il discorso sulla profonda diversità tra stilografica e biro, io credo che ci siano persone - come te e me - che hanno semplicemente bisogno di un pennino che, un minimo, "parli".
Grazie anche a te per i suggerimenti. Oggi mi sono impegnato a fare diverse prova con la Lamy AL-star. Improvvisamente mi sono accorto che forse non la sto impugnando come si deve. Ho spostato più in basso la presa di pollice e indice sulle sfaccettature fino ad appoggiare i polpastrelli al rigonfiamento terminale. In questo modo riesco a tracciare i caratteri in modo molto più regolare e piacevole anche se la presa non mi risulta del tutto agevole (o forse è solo una questione di abitudine). Che il problema sia l'impugnatura ergonomica che non è adatta alla mia mano?
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Messaggio da Ottorino »

Tanto entusiasmo va premiato.

Siberia, un frequentatore del forum, alla mostra di Roma mi ha lasciato una stilografica semplice, impugnatura rotonda, pennino fine (mi pare) per qualcuno a cui fosse necessaria o utile.

Sentiamoci in privato (MP, Mail Privata della piattaforma del forum) per darmi l'indirizzo (se vuoi) per la spedizione. Prima pero' verifico se è tutta a posto.

Sulla rieducazione della scrittura senza diventare dei calligrafi vedi
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